Un'isterica sotto il sole.

O che Bubietta l’ha sentita ‘sta scossa di terremoto toscana? Ma l’era una roba leggerina o di quelle da attimo di respiro che si ferma lì?

Invece noi guardiamo il cielo polacco a pochi km dal Baltico: solitamente, in questi giorni, tende al grigio, tra il cenere il piombo. Anche ieri mattina, senza essere freddo: e poi per merenda è arrivato un bel sole luminoso. Per cui i bambini sono usciti in giardino, offesi però perché i giardinieri hanno tagliato l’erba e tolto una zampa al tappeto elastico e non siamo riusciti a rimetterla in modo stabile. Oggi la facciamo sistemare, altrimenti guai, rischiano di non giocare a sufficienza.

Però oggi l’azzurro luminoso è arrivato all’alba, lo so perché qui non ci sono tapparelle e nemmeno tende scure: per cui ci si sveglia con il sole, quando c’è, manca giusto un bel gallo canterino.

Fino a domenica siamo noi italiani gli assoluti padroni di casa: poi i nostri amici purtroppo partiranno e, se ho capito bene, arriveranno quattro famiglie polacche. Deduco brillantemente che ce la conteremo un pochino di meno. E a Michi spiacerà da morire, sta veramente facendosi le vacanze: semplicemente giocando in soggiorno e sul prato, ma i bambini sono fatti così. Anche a Fabullo penso spiacerà, mi sembra proprio apprezzare la compagnia.

Anche ieri abbiamo visto delle assenze, speriamo che se ne stiano brave e che possibilmente se ne vadano proprio. Ammetto di essere un cicinìn preoccupata: anche perché mi sembra che stia lavorando bene, con tranquillità e impegno e veramente sarebbe ingiusto che si sentisse troppo infastidito e stanco per le crisi.

Ovvio che in questi giorni ce la contiamo il giusto con le altre mamme e siamo giunte ad una brillante conclusione: che siamo venuti fino a qui, siamo molto soddisfatti del trattamento offerto ai bambini. E che cosa fanno i terapisti di così speciale? Lavorano. Punto. Ellosò che è brutto e poco gentile da dire così. Però è la verità, e non la dico solo io che sono notoriamente un’isterica che cerca l’impossibile. Si parla e viene fuori che a tutti noi vengono offerti programmi riabilitativi in cui guardi signora che quello che conta è la qualità e non la quantità e la relazione e l’apprendimento e non diamo troppi stimoli perché è disorganizzante sempre e comunque per qualunque bambino: insomma, io sarò anche isterica, però lo dicono anche gli altri. Vabbè, tutti isterici appassionatamente.

Sostanzialmente qui ci sono tre ragazzi che si alternano sui pazienti e lavorano e si parlano senza fare poi niente di apparentemente speciale, senza scrivere trattati. Solo che uno deve venire fin qui, per lo meno per avere dei prezzi non bassi ma più bassi.

E non è mica che mi sono alzata male, nèh. Sono proprio convinta di tutto ciò.

Un’isterica convinta, insomma.

Buona giornata.

Angela