Pensieri per gli amici.

Le colline toscane d’autunno, mammasantissima. Da togliere il respiro. Una di quelle cose per cui ringraziare e basta.

Soprattutto quando poi il tempo e di nuovo cambiato, siamo tutti in allarme e sarebbe da dire che San Gimignano, come tante altre cose meno nobili tipo le case dei poveracci che si alzano tutte le mattine e sbarcano il lunario, dobbiamo anche tenercelo caro.

E Giovanni non lo sappiamo. Non lo sappiamo proprio e siamo tra il triste e il preoccupato. Non si sente più e non risponde a nessun messaggio. Potrebbe, ovviamente, essere la qualunque.

Anche perché Giovanni sta sì dall’altra parte dell’oceano e non è che ci abbiamo proprio fatto colazione insieme tutti i giorni. Ma c’era davvero, voglio dire, non era solo una di quelle presenze virtuali che magari invece abitava a Milano Marittima, ecco. Quando eravamo negli USA si è mobilitato concretamente più volte: si è occupato lui di Lufthansa quando dovevamo spostare i voli perché io ero in ospedale, ci siamo telefonati e il prefisso non era propriamente quello di Sondrio o di Chieti, ecco. Aveva contattato lui una volta lo studio del neurologo perché avevamo problemi nell’aprire l’eeg americano di Fabullo: insomma, uno che esiste. E quindi non sappiamo cosa dire. Anche perché, d’altra parte, non abbiamo nemmeno amicizie in comune da quelle parti a cui chiedere di andare a suonare il campanello.

Comunico a tutte le Galassie, spingendomi fino ai confini dell’Universo creato e anche di quello ancora da creare, che habèmus il pezzo dello standing e funziona. E meno male, perché ieri per portarlo via da scuola e caricarlo in macchina ancora un po’ e affogavo, e poi allagavo la macchina per quanta acqua c’era sul tavolo. Invece funziona. E va detto che, ridendo e scherzando, il tecnico si è sentito le sue: anche se comunque le ruotine pare che siano ordinate ma latitano, o come latitano.

Ieri sera Fabullo è stato bravissimo con il pc, a differenza della sera prima che l’avrei abbattuto. Non abbiamo fatto in tempo ad accendere che si era già messo i video e scelto Peppa Pig. Poi, siccome Alessia ci ha dato il compito di andare anche indietro nelle pagine, (la macchinina rossa va avanti e il trattore va indietro) siamo partiti con: bravo Fabullo, adesso torna indietro così puoi scegliere un altro cartone. Detto e fatto, e ha riscelto Peppa Pig, con nostra somma gioia. Poi è andato sui libri e ha deciso per Pinocchio e l’ha guardato tutto, girando le pagine. Insomma, una cena in cui siamo stati tutti contenti.

E vi chiedo tanti ma tanti buoni pensieri per la Michaela, che in qualche modo arrivano, senza disturbare ma fanno bene.

Buona giornata.

Angela