Storie del mattino.

Mamma è in panico anche adesso, e non solo fino a qualche tempo fa. In panico tutte le volte che non si riesce a pensare solo  a questo precisissimo istante. Ma proprio preciso, nèh? Tipo pressione del dito sul tasto o profumo della biancheria pulita da stendere. O Fabu contento perché indica la foto che ha scelto: proprio quell’attimo lì. Non bisogna andare più in là di una virgola, di un secondo, di un sospiro, di un pensiero. Perché altrimenti si pensa, ad esempio, che Fabullino riesce ad essere contento per aver aperto la foto della stilo mentre i suoi amici giocano a calcio, si tuffano in piscina, imparano ad attraversare la strada da soli; e subito dopo ci si chiede se è poi contento davvero.

Allora riavvolgiamo il tutto e torniamo a quel pensiero lì e basta, quello dell’attimo, e poi andiamo oltre, a stendere i mitici panni profumati, per esempio. Però è verissimo che non pensavo che saremmo mai riusciti a trovare la quadra, ha ragione Luana. E quindi sono una piaga, di quelle senza senso.

Le torte del mattino, a dirla proprio tutta, non durano proprio 7 giorni dico 7: diciamo che arrivano al giovedì, ecco. Ma è perché le mangiano solo mamma e Michi, e mamma si impone solo una fettina a colazione altrimenti poi capitano guai con la pancia, e Fabullo non mangia dolci, e Paulo Aimo Critico Gastronomico dice che le mie torte hanno tutte lo stesso gusto. E poi: ah, ma è finita? Ma io non sono nemmeno riuscita ad assaggiarla: quando non ce n'è più.

C’è il sole, mammasantissima, sul serio. E montagne bianchissime. Ieri è di nuovo stato un delirio per la strada, e noi siamo sempre quelli fortunati.

Buona giornata.

Angela