Gli scherzi a Fabullo

Ieri la Manu Luca ha preso un po’ in giro Fabullo.
Era piuttosto rognoso e piangeva con le sue scene greche quando doveva fare qualcosa che non gli piaceva.
Per cui ad un certo punto quella gli fa: vuoi che andiamo a chiamare la Zia Ele (che è notoriamente la sua preferita)?
E lui ha immediatamente smesso di strillare, ha guardato la porta e si è messo a mandare baci.
E quell’altra, offesa: Ah sì?!!!! Solo a nominare la Zia Ele non si piange? E allora non la vedi più!!!! Farai la ginnastica solo più con me, tutti tutti i giorni!!!!
E Fabullo ha ricominciato a urlare come aquila spennata.
Ma va là!!! Era uno scherzo!!!! La Zia Ele la vedi domani!!!!
Con Annina (perché io la posso chiamare così) che moriva dal ridere.
Sono andata a parlare con loro per la faccenda della visita nel centro di Varese, ho parlato anche con Ele e Jacek: sono tutti d’accordo che vale la pena andare a fare una valutazione, vediamo cosa dicono e se ci piacciono. I presupposti sono buoni e il posto non è lontano.
Stamattina vado a Ivrea a parlare con Vanda, spero di sbloccare alla veloce soprattutto la faccenda del girello: dovremo fare la visita per valutazioni e prescrizioni e ordinarlo e aspettarlo, c’è sempre la tecnica dell’essere noiosi come la pece ad oltranza per velocizzare le cose.
E’ la tecnica che insegnano i bambini, prendere per sfinimento. Ogni tanto funziona e provare non costa niente!!!!
LA PAOLA è sempre bravissima organizzatissima e efficientissima, lo sanno tutti: sto finendo il terzo romanzo di Fred Vargas con i tre storici che fanno gli investigatori, che trio.
E allora lei che fa? Mi ha ha già rifornito di altri otto, dico otto, altri romanzi dove invece c’è un ispettore o qualcosa così.
Così leggo e non penso, funziona.
Tempo tetro, grigio e con i tuoni, mandare Michi a scuola con l’ombrello.
Fabullo dà qualche sporadico colpo di tosse, incroci incroci incroci.
Buona giornata.
Angela