Paturnie, ma proviamo.

Che cielo c’era ieri mamma mia. Siamo partiti la mattina con il sole, dopo cinque minuti grigio, dopo cinque minuti una doccia di pioggia, poi freddo tutta la mattina, poi è arrivato un vento che portava via tutto e le nuvole correvano velocissime. Così è diventato azzurro luminoso al pomeriggio: non è azzurro come da noi, è sempre più chiaro, ma era quasi trasparente da quanto era luminoso. Sempre con un vento che faceva sbattere tutto, questo sì. E anche freddino, verso sera.

Fabullo è sempre bravo, nel senso che non si lamenta. Però continua a dire A casa: insomma, assodato che siamo agli sgoccioli. Ieri è stato tutto il giorno di pessimo umore: non capriccioso, proprio con la faccia un po’ così. Però prima si prendeva la mano sinistra perché se la trovava lì: adesso la avvicina all’altra. Che bravo.

Poi però ieri sera l’abbiamo piantato sul seggiolone con i bambini e quando sono tornata a vederlo era tutto contento e sorridente.

La sottoscritta, tanto per non perdere tempo e agitarsi un po’ e mettersi un po’ in ansia, ha cominciato a cercare dei nuovi contatti per gli ausili. Màh.

Mi sembra di poter dire che ne valga la pena provare a cambiare, perché tanto diventa difficile impelagarsi peggio di così. E se poi non fosse vero? E se andassimo nell’ennesimo ginepraio?

Però proviamo lo stesso.

Buona giornata.

Angela