Di nuovo in pista.

Siamo di nuovo in pista, meno male.

Non è successo nulla di grave, niente febbroni da cavallo, solo tareffaggine. Più che altro, quando martedì mattina mi sono alzata, o meglio sono strisciata fuori dal letto, con male ai capelli alle unghie e forse anche alle lenti a contatto, ho fatto due più due e ho dato una spiegazione al mal di pancia di Michi e alla crisi di Fabullo e al suo nervosismo del giorno prima.

Tareffaggine pura.

Così martedì mattina Fabullo è andato in terapia e ci sono andati molto tranquilli; noi siamo state a letto a intervalli e Kamila è andata in missione in farmacia. Al pomeriggio Fabullo sembrava un po’ cotto e con un po’ di catarro, Michi stava con la buiota, io avevo i sudori freddi, la testa che girava e male anche alle sopracciglia.  Per cui tachipirina a Fabullo e un pannolino per non dovermi preoccupare se non lo sentivo chiamare, e poi tutti a dormire per tre ore, fino a cena. Poi, grazie a qualche santo, la giornata è finita e tutti a letto definitivamente. E ieri è andata molto meglio, con il passare delle ore la tareffaggine è sfumata.

Non è mica stato niente di grave, per fortuna, il problema sta sempre nel non poter semplicemente riposare e nella preoccupazione che Fabullo si ammali. Ieri è comunque stato in gran forma, non ha pianto nemmeno un po’ in fisioterapia, nemmeno con Marius, che è sempre quello che lo mette in crisi.

Così, per  cercare di stare sveglia quando dovevo andarlo a recuperare in terapia, ho finito il nonnetto centenario e devo ancora smettere di ridere adesso. E poi in due giorni ho letto tutto The Help: che tristezza, ma che bella storia.

Lo so che le parole hanno sempre il valore di ciò che viene detto quando è troppo tardi, però oggi noi pensiamo a Paolo Borsellino. Perché era una Persona che faceva bene il proprio lavoro: e sarebbe l’unica regola da seguire fino in fondo per cambiare un po’ questo mondo.

Buona giornata.

Angela