sabato 11 luglio 2009

Tutti incavallinati

Sempre per essere quelli delle frasi fatte e scontate, però devo ammettere che alzarsi dopo le sette invece che prima delle sei un pò di differenza la fa: i pezzi stanno insieme un pò meglio, ecco.
Però ieri sra Paulo Aimo è arrivato a casa con una bella notizia: la prossima settimana sarà in ferie e questo rallenterà i ritmi di tutti.
Perchè le giornate sono un pò dure, più per i pensieri che per la fatica; ma se si è anche stanchi fisicamente tutto diventa ancora più difficile.
Stamattina siamo tutti incavallinati: la Michi alle nove a Vialfrè con papà e Fabullo alle nove e mezza a Chivasso con me, così sfruttiamo le ore più fresche.
E basta, perchè da Barbara in questo epriodo ci andiamo il giovedì.
Quindi ci dedicheremo alla spesa, a far dormire FAbullo e a chiamare le ruspe per la casa.
Ieri all'asilo ha incomiciato il lavoro incentrato sulla parola "dopo"; deve appunto scegliere la scheda giusta in una sequenza.
Faceva già un lavoro simile nello scegliere la figura che ne completava un'altra.
Qui però è proprio diverso: perchè le immagini non si attaccano, ma sono in ordine di tempo, è proprio un altro concetto.
Infatti ha trovato difficoltà, un pò ci riusciva e un pò no, un pò stava attento e un pò no, come tutte le volte che c'è un compito nuovo e difficile. E' la prima volta ed è proprio un lavoro che richiede un ragionamento diverso.
Quindi bisogna insistere e non andare subito nel panico, come sto facendo io, ma non è mica una novità.
Invece lo sollecitiamo a dire bene il sì: qualche volta ci riesce, qualche volta meno bene, qualche volta no, però da mercoledì in poi prova sempre a sillabarlo.
Patri e Ale, all'asilo, mi dicono che fa delle cose diverse con la bocca: suoni e porcherie varie, come bolle e giochi con la lingua.
Stiamo insistendo molto sulla parte cognitiva e meno su quella motoria della bocca: o meglio, io gli propongo gli esercizi di soffio e di chiusura, ma lui collabora quanto un palo della luce, si vede che si annoia. Per cui i suoni nuovi che escono saranno dovuti al fatto che riesce a coordinarsi meglio e che tutti i mesi passati con flautini bolle e strumenti vari a qualcosa sono serviti.
Quello della logopedia è un altro dei capitoli della riabilitazione che capisco poco, nella sua organizzazione intendo.
Abbiamo incontrato tanti bambini che non solo non parlano, ma hanno dei grossi problemi di deglutizione e di masticazione. Ma non hanno mai fatto un lavoro di rieducazione specifica della bocca: il perchè non lo so. Una volta un fisioterapsita mi ha detto che se ci sono dei risultati è solo perchè si lavora sul controllo del capo.
Indubbiamente: però ho visto che Fabullo, per imparare a masticare quando mangiava solo più cremine, ha fatto degli esercizi molto ma molto specifici per il movimento della lingua e della mandibola. E mi sembra indubbio che abbiano dato dei risultati.
Ovvio che chiunque può sempre dire che sarebbe capitato lo stesso, chiaro.
Forse ritorniamo sul discorso della poca voglia che facevamo già ieri.
Comunque,quando altre mamme ci chiedono, noi raccontiamo tutto il lavoro con Barbara e tutti rimangono sempre stupiti che esista una rieducazione di questo tipo.
Quello che posso dire con certezza e per esperienza professionale, è che lo stesso problema è stato attraversato anche con gli adulti: fino a circa quindici anni fa tutti gli emiplegici disfagici mettevano la peg e morta lì.
Bastava andare in Germania per lavorare sulla rieducazione motoria della bocca: poi abbiamo incominciato anche qui, facendo le stesse cose che fino a poco prima chiamavamo inutili.
Ma come sono noiosa di sabato mattina!!!
Buona giornata
Angela

12 commenti:

Boog ha detto...

Bun w.e. alla damiglia Aimo e a tutti gli amici del blog.

Peter Pan ha detto...

Quando sentiremo fabullo dire: si juve!!

Francesca ha detto...

Angela fai bene a rimarcare la cosa ogni volta perchè se con il lavoro ci sono dei risultati si deve sapere, è importante sapere che esistono certi tipi di terapia così mirati e che lavorando con fatica e con l'impegno di professionisti si ottengono molte cose; ora non è lo stesso campo, ma io ho sentito e visto di bambini autistici che con una logopedia precoce parlano e si relazionano con il mondo mentre a chi non viene fatta o a chi viene detto "al momento che si presenterà il problema la faremo" il distacco dal "mondo" è molto veloce e spesso permanente, è vero che si può sempre dire "sarebbe successo ugualmente", ma se c'è una possibilità perchè non provare?
scusate se mi sono dilungata....
vi auguro buone cavalcate piccoli Aimi!!!

Francy

angela ha detto...

grazie per esserti dlungata!!!
magari dico semrpe quelle, ma non è una novità che io sia noiosa: però mi manda fuori sapere che esistono delle possibilità che non vengono utilizzate.
poi magari è vero che ci sono comunque casi che si tengono la loro peg e non c'è un tubo da fare, ma partire già dandolo per scontato è veramente ignobile.

paulo aimo ha detto...

Il problema che noi in italia siamo sempre i più bravi!!!!!??? secondo me collegandomi al discorso di Angela ci manca un pizzico di umiltà, che dovrebbe essere una condizione necessaria nel trattamento dei pazienti.

Giovanni ha detto...

Rimango del pensiero che Angela e Paulo, forti delle esperienze passate e future vissute sulla loro pelle, possano mettere insieme un elenco di risorse di cui sono venuti a conoscenza per poi renderle disponibili a chi non le conosce ancora. Una specie di vademecum insomma.

Mi fa sorridere la descrizione delle rugne di Fabullo e la sua poca voglia di fare a volte. Mio figlio di 5 anni, anche se per altre mansioni, mi pianta delle grane infinite e non ha nessuna scusante. Forse entrambi cercano di testare la corda, vedere quanto possono tirarla prima che si spezzi, oppure sono semplicemente noiosi come a volte solo i bimbi di quell'eta' sanno essere.

Nonna Roby ha detto...

Ciao ciao a tutti del blog

angela ha detto...

credo entrambe le cose!!!!
mi ricordo che la michi faceva proprio così: faceva o chiedeva delle cose che sapeva benissimo che non andavano fatte proprio per capire quali erano i "confini".
ma in che lingua vien sgridato il pargolo di giovanni???

Lupo Alberto ha detto...

Un carabiniere scrive alla fidanzata:

"Cara Maria, io qui sto bene,
dormo con quaranta commilitoni

e altrettanto spero di te.
Tuo Giovanni.

Anonimo ha detto...

ciao aimi :)
buona notte e buon weekend....
anche la bea fa cosi,deve testare i confini entro cui può muoversi...e in quei periodi si litiga anche per le più piccole cose...."fai cosi" risposta "si, ma...si, ma..." e via con le discussioni...
anche a voi capita cosi?? :)

...poveri carabinieri.... :)
però è simpatica :):):):)

anna e i cinque :)

angela ha detto...

...è simpatica davvero!!!
grande lupo alberto.
buona notte

Giovanni ha detto...

Accidenti, meno male che non tutti i Giovanni sono Carabinieri...

Il pargolo viene sgridato in Americano stretto e sibilino per massimo effetto.