Mi fermo al thè.

Preferisco non sapere attraverso quali canali il nostro Giovanni si procurerebbe il liquorino con cui correggere il thè, mi fido sulla parola.
D'altra parte, sicuramente in maniera molto meno avventurosa, anche nei paesini, magari verso la montagna, mica qui nèh, la grappa non si fa mica; però in ogni casa ne esce sempre una bottiglia recuperata da non mi ricordo più chi è che me l'ha data ma dev'essere proprio fatta in casa...
Detto tra noi, invece, tanto lo sanno tutti, io non riesco a bere più di mezzo ml di qualcosa che non sia thè senza poi dondolare che neanche le canoe nello stretto di Magellano. Quando una c'ha un fisico bestiale...
Gli esami sono arrivati, ho lasciato un messaggio alla dottoressa del Gaslini che però non mi ha ancora richiamato: stamattina torno all'attacco. Così non so cosa dire: visti così c'è davvero qualcosa che non va. C'è un enzima del fegato apparentemente alto, anche se dobbiamo sentire bene, perchè lì ci sono i riferimenti per gli adulti e magari per i bambini accettano valori diversi. Certo che però spiegherebbe la grande grande stanchezza.
Invece la cosa certa è che in un mese è sceso di molto il livello del Depakin: se non è falsato da qualcos'altro che magari non è stato esaminato, so che la dottoressa mi dirà che è davvero basso. Ma il perchè non lo so: Fabullino è un pò cresciuto in un mese, ma non tanto da giustificare un calo del genere. E allora dove va a finire? Nel fegato? E quando in Sardegna era così allucinato e aveva molte più crisi del solito, era perchè questo livello era sceso magari bruscamente e gli dava giustamente fastidio? Spero davvero che oggi la dottoressa chiami, altrimenti dobbiamo aspettare fino a lunedì.
Spero anche che questi esami le diano delle risposte e invece non manchi qualcosa per capire, così siamo da capo. Oppure mi dice che vediamo il nove febbraio quando andiamo giù. Oppure ci anticipa.
Oppure sarà meglio che vada a prendere un'altra tazza di thè nella mia nuova tazza di Catullo che mi ha regalato la Stefy. E leggo la Gimènez-Bartlett, quella della Pedra Delicado: qui è una storia di Virgina Woolf vista dalla sua cameriera; un gran bel libro, un pò tetrino, ma scritto bene. Più che altro viene fuori che la Woolf non era per niente simpatica e me ne ricorderò tutte le volte che mi capiterà per le mani qualcosa di suo, sono una fan di Gita al Faro.
Insomma, sto bamblinando e nemmeno in maniera convinta.
Sotto altri aspetti, sono quasi contenta: speriamo di arrivare al bandolo di 'sta matassa, di far capire qualcosa, di far star meglio Fabullino e di poter riprendere i nostri progetti, perchè così non si combina proprio niente. Ora è davvero evidente che lui vuole fare le cose e non ce la fa proprio, perchè per lo meno è decisamente meno stordito: però stanco da morire.
Che pena, piccino nostro.
Altra notizia: ieri sono anche passata dalla piscina per avvertire che per il momento non rinnoviamo l'abbonamento perchè Fabio non sta bene. E ho scoperto che è cambiata la gestione e non ci sono più i ragazzi che si occupavano di lui: non so perchè, c'era grande imbarazzo. Adesso, con calma tanto non è urgente per ora, cerco di rintracciarli per capire se si sono spostati in un altro posto che fa al caso nostro o se hanno qualche buon consiglio da darci.
Insomma, è inutile star qui a fare finta: finchè non sentiamo la dottoressa sono più rimba del solito. Che non è una bella notizia, dice LA PAOLA.
Buona giornata.
Angela