lunedì 30 maggio 2011

Ridicolo?

Adesso che comincia una nuova settimana e quella vecchia è finita, possiamo dire senza alcuna esitazione che in sette giorni non abbiamo visto nemmeno una crisi lunga.
Le brevi mi fanno venire il nervoso, ma sono sicuramente ridotte anche quelle.
Questa mattina vado al Trompone con gli rx delle anche e aspetto finchè riescono ad infilarmi cinque minuti dall'ortopedico: il quale ci deve assolutamente dire che dobbiamo stare dietro alla situazione ma non siamo in emergenza assoluta adesso e possiamo continuare con il nostro programma di farlo lavorare tanto quest'estate.
Ci deve dire questo, così poi oggi pomeriggio chiamiamo la clinica tedesca per capire: visto che prevedono solo due settimane, vogliamo puntare a programmarle a luglio, in modo da avere ancora un mese e mezzo da sfruttare al meglio.
Intanto noi proseguiamo tutti i nostri lavoretti: nel fine settimana abbiamo incominciato l'addestramento al vasino, che viene quanto meno accettato senza neanche una grana. Essendo solo due giorni, non ho ancora incominciato a lamentarmi che non ci riesce.
Visto che le crisi sono così migliorate, abbiamo ricominciato con attività che richiedono che si concentri senza essere sempre spaventato: tipo le bolle di sapone, che vanno benissimo; tipo giochi complicati, tipo lanciare la palla: per lui è difficile lanciare con il braccio e aprire la mano al momento giusto, la porta avanti e poi apre la dita piano: insomma, la lascia e non la lancia.
Così tutte le sere ci esercitiamo a giocare: deve fare dieci lanci fatti bene, e un pò ci riesce; senza grande forza, però gli diciamo che è un cannone quando vediamo il movimento un pò sincronizzato.
Adesso vi racconto una storiella ridicola, o forse patetica; diciamo che è ridicola solo perchè è finita bene.
L'ha raccontata alle ragazze del comitato una famiglia con una ragazzina disabile; che vuol dire che non ha alcun problema cognitivo e si esprime perfettamente, usa la carrozzina per lunghi percorsi, ma con un leggero aiuto cammina tranquillamente, per esempio in casa appoggiandosi in giro fa tutto da sola; ha bisogno di aiuto nei lavori fini con le mani, tagliare il cibo e i bottoni, per intenderci. Nessun intervento specialistico, insomma. solo un aiuto.
Il papà lavora in una grande ditta con sede a Torino, grandissima ditta, non facciamo nomi ma penso si capisca. La quale ditta, da sempre, organizza le colonie al mare per i bambini dei dipendenti ad un prezzo accessibile, perchè si fa carico di buona parte della spesa.
Per cui sono arrivati i moduli e alla ragazzina sarebbe piaciuto da morire andare in vacanza da sola: allora l'hanno iscritta e nel modulo non c'era nessuno spazio per chiarire eventuali esigenze speciali, chiaramente.
Per cui il papà è andato a parlarne all'ufficio personale.
Dopo qualche giorno è stato chiamato dal capo megagalattico, che ha spiegato: ovvio che la ragazzina è la benvenuta, la colonia è convenzionata anche per lei. Però la ditta non può farsi carico del costo della persona che servirebbe per assisterla, che ammonta a ben 1700 euro.
Insomma: una rata del circolo del golf dei dirigenti, mezzo secondo di pubblicità con qualche divo, se volete parliamo di calcio.
Vista dalla parte della famiglia la cifra cambia.
Se volete facciamo un'azione plateale, cercando i soldini che la ditta non può proprio trovare da nessuna parte. Il papà, giustamente, risponde che ne avrebbe tanta voglia, ma che quel lavoro se lo deve tenere.
Però, in ditta, la notizia incomincia un pò a correre. E dopo un pò viene richiamato dai livelli galattici, che gli comunicano di aver stabilito che si faranno carico anche dei 1700 euro.
Insomma, dovevano solo pensarci un pò, perchè dire subito Ma non c'è problema, si figuri, dica alla sua bambina che è dei nostri... richiedeva un consiglio di amministrazione.
A parte il discorso economico in sè, che è ridicolo, mi sembra che patetico sia il fatto che una simile esigenza abbia colto tutti impreparati, neanche venisse da Marte.
Facciamo che leggo: e, udite udite, questa volta è davvero Il signor Malaussène, che è spettacolare!!!!!
Me lo porto anche nell'attesa dall'ortopedico, così non mi sangrìno.
Buona giornata.
Angela

7 commenti:

Bubietta ha detto...

Forza Fabullo!!
Dai Angela, vedrai che riuscirari a completare questo puzzle di visite, fisioterapia, iperbarica e trattamenti. Ne verrà fuori un'estate piena di opportunità per Fabio che daranno i suoi frutti.
Buona giornata soleggiatissima!

Don Paulo ha detto...

Purtroppo tutto ciò che è al di fuori della "normalità" è un problema,

Qualcuno dovrà poi spiegarmi chi in
questo caso non è normale, se la bambina sfortunata che vuole vivere una colonia in serenità o il dirigente megagalattico appassionato i Golf Automobilismo e calcio!!!!!!!

è proprio un mondo AVARIATO il nostro

Buona Colonia alla simpatica fanciulla!

Paola ha detto...

... mi chiedo come certe persone "normali" riescano a dormire bene la notte...
Va' be'... pensiamo al super lavoro che state organizzando per il nostro Fabullino... diciamo che se tutte le tesserine che Angela sta preparando trovano la giusta posizione... FABULLO AVRA' UN'INTENSA ESTATE LAVORATIVA!!!(... e a settembre faremo raccolta di superfrutti!!!!)
Forza ragazziiiiiii.... una settimana senza crisi lunghe e' la notizia che ci vuole per iniziarne una nuova... di settimana!!
Buona serata
GO AIMI!!!

Giovanni ha detto...

Forza Fabullino internazionale, speriamo che anche Basilea sia un'altro pezzo del puzzle che va al suo posto. Bene, una settimana senza le crisi grandi, ora tocca alle piccole. Imparerai anche a lanciare la pallina e che non vengano poi a lamentarsi che hai rotto una finestra. Forza giovanotto, incrocino e pizzicotto giornaliero.

BOOG ha detto...

Molte persone che si dafiniscono "normali" fanno finta di non sapere che esiste anche un mondo di "sofferenza" e non come vorrebbero loro un mondo di "profitto".Meno faccio spendere all'azienda più il mio premio sarà alto. Così ragionano i direttori megagalattici.
CORRI FABULLO VAI E NON FERMARTI MAI
MAI PERDERE LA SPERANZA.

Nonna Roby ha detto...

Ottime notizie, organizzazioni indubbiamente un po' faticose ma che daranno i loro frutti. Come si dice qui sul blog le tessere del puzzle andranno pian piano al loro posto. (Avevo conosciuto una persona che invece di dire puzzle diceva "puzzole". Perché dovete sapere che puzzle sta a puzzole come Brooklyn a brucculino.)
Un grande abbraccio a tutti.

Zio Alberto ha detto...

Come ti capisco Fabullo! Le crisi di cacca hanno perseguitato anche me a fine anni 90 (quando avevo ancora i capelli, per intenderci!)
Ricordo pause lunghe e noiose, bocca amara, poca soddisfazione dalle letture in bagno, e quando superavo i 3 giorni sintomi simili a quelli della febbre o di un forte raffreddore. Addirittura mi ero accorto di avere difficoltà a piegarmi, tale era il punto di "riempimento" cui ero dolorosamente giunto.
E ricordo anche la grandissima cura che ponevo nel mangiare le cose giuste nei momenti giusti.
Ho fatto scorpacciate di frutta cotta,... che poi è buona, ma ai commensali mi segnalava subito come uno con il sedere stretto, o asciutto. Che pena.
Mi sono spinto fino all'obbrobrio delle costine in padella, sono sceso sconsolato a consumare catalogna (cruda!), di notte sognavo zucchine bollite che mi inseguivano succulente e..., mi fermo qui!
Credo che i vari yogurt peristaltici anti-stipsi la cui pubblicità sollazza candida i programmi tv dovessero ancora esser inventati e si faceva come si poteva.

Oggi tutto questo è finito, con mio gran sollievo. Però ho perso i capelli, ci sarà un nesso?

Ciao e buone lezioni di vasino