venerdì 8 aprile 2011

Uuuuhhhhh, stamattina!

Forse potremmo parlare con il sindaco di La Spezia perchè elimini i pali della luce dalla strada che percorre la Paola, potremmo pensare ad un sistema di illuminazione alternativo, pannelli volanti, che ne so!!!! Scherzi a parte, meno male che non si è fatta proprio niente, ma poverina, chissà che nervoso, sono quelle robe per cui si potrebbe strozzare chiunque a mani nude.
Soprattutto il primo che arriva a chiederti Ma come hai fatto, non l'hai visto? AAAAhhhh, come ho fatto, ho fatto un master apposta, chiaro!
Mi sa che era meglio se ascoltava noi e andava al mare.
Fabullo ieri ha avuto una crisi lunga ma poi è andata bene, non ha dovuto dormire, va decisamente meglio anche solo della settimana scorsa e non parliamo di prima. Verrebbe quasi da dire non dategli più niente di nuovo se deve solo darci problemi: solo che comunque si spera di imbroccare il farmaco giusto, se non avesse più quest'ansia continua andrebbe meglio. Per esempio potrebbe concentrarsi a fare le cose in ogni situazione, camminando anche in un corridoio e fregandosene delle porte, per esempio.
Però siamo contenti di vedere che ha mantenuto ciò che aveva guadagnato, a gennaio non sapevamo più cosa pensare.
Adesso è limitato dall'essere rigido.
Allora: noi abbiamo lavorato per due anni con il "protocollo" dell'asl, i 45 minuti due volte alla settimana, compresi di entra esci e svestiti: alla fine il braccio sinistro faceva malissimo, non guardava a sinistra nemmeno a pagarlo e non aveva nessuna possibilità di fare proprio niente.
Abbiamo cambiato registro e le cose sono radicalmente cambiate. Ci sembra che le due ore per tre volte alla settimana, più cavallo e piscina e girello andassero benissimo: anche perchè lui viveva bene questo programma, si divertiva come un pazzo.
Poi è stato fermo due mesi perchè è stato male; in questo momento i ragazzi, che lo trattano sempre fuori orario perchè sono grandissimi, riescono a prenderlo meno per motivi organizzativi e personali, il che considerato appunto che lavoravano per lui in più e fuori orario ci sta eccome che capiti ogni tanto.
Allora: si potrebbe dire che tanto, pur lavorando in quel modo lì, alla fine è sempre un bambino con grave disabilità, e quindi il programma asl andava benissimo, basta imparare ad accettare come fanno tutti quelli sani di mente.
Però: è anche vero che Fabullo di cose ne ha fatte e da qualche parte bisogna partire per farne ancora.
Comunque potremmo anche non discutere sulla validità dei famosi 45 minuti che offrono tutti i servizi; il fatto è che è la stessa cosa che viene offerta da tutti, non solo nel servizio pubblico, anche perchè a scuola, a noi terapisti, così ci viene insegnato. Se lo accettiamo passivamente perchè ne siamo convinti e non abbiamo visto nient'altro o perchè ci fa comodo così perchè diventa un lavoro meno pesante, questo non lo so.
Fatto sta che se ad ogni paziente dovrebbe essere offerto un programma assolutamente personalizzato, abbiamo chiaramente visto e capito che cosa serve a Fabullo. Infatti ora è in grande difficoltà.
Per fortuna si comincia a trovare qualcuno che canta fuori dal coro: come i ragazzi, che sono assolutamente convinti di che cosa debba fare Fabio. E per fortuna negli ultimi due anni sono nati in Italia dei centri in cui si lavora così.
Solo che vuol dire essere via continuamente. Ma, a parte quello, in questo momento non era possibile organizzare una trasferta: non aveva senso prenotare, andare via, spendere risorse umane ed economiche in un momento in cui Fabullo non era in forma e non si sapeva quanto rendeva. E poi dobbiamo fare 'ste benedette visite per le crisi.
E vallo a trovare un altro gruppo di terapisti che si renda disponibile per un lavoro intensivo, permettendoci di non spostarci sempre, di andare all'asilo eccetera.
D'altra parte, forse, fino a non troppo tempo fa sarei stata d'accordo con loro, se non si vede nient'altro non si impara niente.
Uuuuuhhhhhhhhhh, stamattina.
Leggo Smilla, che è meglio.
Buona giornata.
Angela.

6 commenti:

Bubietta ha detto...

Fabullo ha ancora GRANDI possibilità. Fermarsi non ha senso. Ha dimostrato che ha la capacità di andare avanti per migliorare il suo handicap. E' normale, però che nel suo cammino, ogni tanto ci siano degli stop, delle pause per capire anche quale sia la strada giusta da imboccare. Ora si riparte, lui sta meglio e si va AVANTI!!
Forza famiglia Aimo non mollate!
Buon fine settimana a tutti quanti!!
Godetevi la primavera!!!!!!

Smilla: bel libro per carità, ma tutti quei nomi impronunciabili, con quelle O sbarrate.....

angela ha detto...

... però mi piace da morire...

BOOG ha detto...

Cancellate dal vostro vocabolario mentale la parola MOLLARE!
Qui si incrocia e si prega per la visita di lunedì. Nella speranza si trovi un medicinale adatto a vincere le crisi di Fabullo.
SI VA SEMPRE E SOLO AVANTI.

Paola ha detto...

... Angela hai capito in pieno il mio senso di fantozziano nervoso...
Concordo con Bubietta... Fabullo ha GRANDI, ENORMI possibilità e voi dovete continuare con tutto l'amore, la tenacia, la pazienza e l'mpegno che avete avuto fino ad ora.
Non dovete mollare MAI!!!
Buon fine settimana a tutti anche da Mrs Magoo (... stamane in ufficio mi chiamano tutti così...!!!)
GO AIMI!!!

Giovanni ha detto...

Forse Fabio piu' che delle medicine ha bisogno di, che so, qualcuno che lo aiuti psicologicamente ad affrontare e superare le sue paure. C'e' da considerare che non e' mica un 25enne, NEH? Il gatto mammone sotto al letto e' ancora li'. Di strada da fare e di possibilita' ne ha ancora a bizzeffe e concordo con Don Paulo: Esercizio, esercizio, esercizio. Povera Paola, sti pali della luce che non attraversano piu' la strada sulle strisce...pero' visto che in molti si sono divertiti, almeno si poteva far pagare un'obolo per ammortizzare un po' il costo dell'ammenda. Suggerirei un piattino a bordo del veicolo per la prossima volta. Pizzicotto a Fabullo.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti sono pienamente concorde con Bubietta!
C'è molto da lavorare perché c'è molto da migliorare, ma avanti tuttaaaaaaaaaaaaaa e basta rimuginii.
Certo che scoccia la ricerca di una terapia giusta, ma se sà da fa, se fa.
Chiaro vero?!
Buona notte
Luisa