Appunti di ordinaria follia.

Ve lo ricordate in "Non ci resta che piangere" il mistico che imperversa con "Ricordati che devi morire!"? E allora Troisi con la sua faccia spaventata risponde "Mò, mò, mò me lo segno"....
Stamattina è stata la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho aperto il blog e ho visto tutti i comandi di inglese.
Non mi chiedete perchè, fa parte di quei misteri misteriosi che per la mia povera mente sono davvero troppo.
Segno del destino e basta, vuol dire che si parte e mi devo abituare a questa lingua da top manager.
Tra un pò leggerò anche i fondi di caffè e osserverò da che parte arrivano le rondini. Dopo di che il Comitato mi interna, cosa che La Paola sta già pensando molto seriamente mentre legge queste righe.... Ma io la dissuado da questi pensieri chiedendole formalmente di ridarci i comandi del blog in italiano, perchè saremo anche internazionali ma io rimango legata a pizza spaghetti e polenta.
Oggi prosegue la fase organizzativa.
Questa mattina andiamo a fare le radiografie alle anche (solo Fabullo, io no!). Poi, se non è troppo tardi, voglio andare a pagare la tassa consolare che serve per richiedere il visto: bisogna andare alla BNL e ho visto che ce n'è una a Strambino, quindi vado a sentire.
Quando arriverà l'esito degli rx (Fabullo non ha problemi di anche, però lo aspetto per scrupolo), telefonerò alla dottoressa per vederci e fare le prescrizioni.
Telefonerò anche a quel benedetto 899 per avere appuntamento al Consolato a Milano.
Oggi arriverà la risposta della ragazza che vorremmo come baby sitter, incrociate le dita; così poi Sara mette in moto questa parte di pratiche, perchè domani va un pò a vagabondare anche lei con la famiglia.
La Paola sta pensando a supportare il più possibile la bancarella del centro estivo per la festa di settembre: è un'iniziativa dei bambini e non direttamente nostra, però ci stanno mettendo tutto il loro impegno ed è carino far capire loro che apprezziamo questa volontà di aiutare Fabullino...
Gli occhiali del suddetto Fabullo presentano segni dei suoi denti sulla parte superiore della montatura sopra ad una lente: l'ho lasciato tre secondi per preparare la cena e guarda che danno doveva combinare. L'ho sgridato ben bene e lui ha ascoltato con il labbro a mestolino, poi mi ha mandato i baci e ha ammicato con gli occhi in un tentativo neanche troppo velato di corruzione.
Me ne sono andata per non ridere.
Insomma, si va avanti.
Buona giornata a tutti.