mercoledì 20 novembre 2024

Efficienti. Stremati.

 Oggi andremo a fare fisioterapia in ONLUS e venerdì verranno i terapisti a casa.

Intanto la nostra Fisiatra Santa Subito sta organizzando un intervento di fisioterapia domiciliare con l'ASL, per la gestione post botulina, che prevede un numero limitato di sedute e la mobilizzazione dei settori interessati senza la formulazione di un vero progetto riabilitativo, che è quello che serve a noi. 

Insomma, fino ad ora ce la stiamo cavando a gestire la situazione, i passi che andavano fatti nelle prime 24 ore sono stati eseguiti e sono tutti corretti. 

Al netto di questo, siamo preoccupati perché siamo veramente ma veramente stanchi. E' bastato dover fare questa gita di mezza giornata per la visita alle Molinette per gettarci nella situazione di quelli affranti: perché è stato tutto semplice, fatto bene, senza intoppi, ma per le nostre scarse risorse fisiche già troppo.

E, per adesso, non abbiamo recuperato.

Per cui, se ieri sera sembravamo delle mummie, non osiamo pensare in che condizione saremo stasera dopo la fisioterapia. 

Ringraziamo cortesemente coloro che brillantemente suggeriranno le vitamine, il magnesio, una dieta ricca ed equilibrata, effettivamente  non ci saremmo mai arrivati da soli.

Potremmo ricambiare chiedendo a Quelli Che Sanno quante ore hanno dormito in media per notte negli ultimi vent'anni. 

Ma poiché siamo creature eleganti, evitiamo domande imbarazzanti. 

Sempre al netto di tutto ciò, siamo fortunati, privilegiati, benedetti, perché siete sempre con noi. Grazie con il cuore.

Buona Giornata.

Angela

martedì 19 novembre 2024

Ascoltati.

 In un'ora esatta avevamo anche posteggiato, giuro, nel posteggio multipiano dell'ospedale. La temperatura non era certamente calda, ma c'era comunque un tiepido sole, senza nebbia e senza vento. Bisognava stare coperti ma poteva anche andare peggio nel profondo nord ovest e nell'umidità del lungo fiume. 

Siamo arrivati lì in sala d'attesa, c'era la nostra fisioterapista ad aspettarci perché avrebbe partecipato anche lei alla visita. Abbiamo fatto bene a non andare in anticipo perché poi abbiamo comunque aspettato quasi un'ora, come previsto. Fabullo si è lamentato abbastanza, e poi alla fine in qualche modo è andata, era bello pallido e stanco. 

I medici ci hanno ascoltato, non hanno fatto commenti sull’accaduto, ma hanno cercato delle soluzioni al dolore, concentrandosi decisamente sulla spalla: in passato inoculavano anche dei grandi muscoli del bacino per rilassare tutto quanto, però stavolta lo hanno evitato; non abbiamo capito se perché hanno fatto una bella dose sulla spalla e quindi non si poteva usare più tossina di così, o se volevano concentrarsi proprio su quello. Lo specialista ha anche detto che secondo lui il grosso del dolore è proprio l'infiammazione data dal mal posizionamento della spalla, che è quello che è diventato estremamente difficile da gestire quest'estate: quindi abbiamo chiesto se pensava di provare a rilassare i muscoli che trazionano troppo la testa dell'omero o se preferiva pensare a disinfiammare con un'infiltrazione. Lui ha detto che ci voleva provare con la botulina sul grande e sul piccolo pettorale, e vedere un po' cosa succedeva. 

Diciamo che non hanno commentato su tutto l'accaduto a Fabullo: però, intanto, oggi avrebbero dovuto fare solo la visita e dare indicazioni su che cosa fare, ma, invece, capita la situazione, sono andati a prendere la siringa con la botulina, hanno spostato nello studio un ecografo e hanno deciso di procedere subito, per non farci tornare un'altra volta solo per quello. 

Quindi non hanno fatto tante parole ma hanno deciso di procedere e basta. 

Adesso speriamo di massimizzare la mobilizzazione del braccio, purtroppo non lo sappiamo se noi riusciremo a portarlo più di tanto a fare fisioterapia, perché siamo veramente tutti troppo stanchi e quindi cercheremo di organizzare il più possibile in un altro modo: in Onlus sarebbe tutto più efficace, ma noi siamo veramente un filino stremati. Ieri pomeriggio sembravamo degli spettri, con i muscoli doloranti per aver fatto dieci , minuti di camminata veloce per raggiungere il reparto (che sono pochi, proprio perché abbiamo trovato posteggio nel multipiano e quel dipartimento è lì vicino: perché altrimenti Le Molinette occupano svariati isolati della città, ci si può camminare nelle mezz'ore all'interno. Però noi eravamo spianati per così poco, oltre che per la rapida preparazione della mattina, metti su e metti giù sul lettino, cercare di farlo stare tranquillo nell'attesa in corridoio, eccetera eccetera.) 

Però le Alte Sfere ci hanno ascoltato.

I viali torinesi lungo il Po, sotto la luce dorata di novembre, erano spettacolari.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 18 novembre 2024

Questo chiediamo.

 Abbiamo deciso che ai medici delle Molinette chiederemo la pazienza di ascoltarci 10 minuti, solo 10, e per favore di credere a ciò che raccontiamo: portiamo tutte i referti che confermano, ma se ci credono sulla parola risparmiamo tempo.

 Chiediamo loro di ascoltarci perché si troveranno un Fabullo molto diverso da quello che conoscevano prima del dannatissimo ricovero del 2022, peraltro presso la loro stessa azienda sanitaria. Quindi è importante che si definisca com'è andata, anche per capire che il nostro obiettivo è esclusivamente far sì che abbia poco dolore, che possa star seduto in carrozzina, e che possa quindi uscire di casa un po' di più, perché lui è assolutamente in grado di godersi una passeggiata e una gita. Ma finché Fabio non può aprire un pochettino il braccio perché gli fa troppo male, non può conseguentemente rimanere seduto in carrozzina allineato bene da consentirgli di starci per un tempo un po' prolungato. 

Questo chiediamo che venga ascoltato, tutto qui. 

Abbiamo preparato tutta la documentazione, la pompa per la PEG perché non sappiamo quanto staremo lì, la bombola dell'ossigeno portatile, tirato fuori i cappotti pesanti le sciarpe i cappelli, Torino in questi giorni è assai artica, e tante coperte per Fabullo.

La festa della finale di tennis è finita ieri sera, e quindi chiediamo alle alte sfere la gentilezza di farci arrivare lì in un'ora e non di più, anche se sono solo 50 chilometri scarsi, di farci posteggiare in modo da dover camminare poco nell’autunno del lungo Po, di non lasciarci in sala d'attesa un'ora perché non è gestibile. 

Questo chiediamo.

Forse ne chiediamo già troppe.

Per grazia ricevuta il mal di testa, iniziato venerdì mattina perché morivo di fame ma non avevo tempo di mangiare, è finito ieri mattina dopo le canoniche 48 ore. 

Abbiamo avuto le tagliatelle fresche per il fine settimana.

Aperto un vasetto di pesto e il pranzo della domenica, fatto a turni e a scappar via, è stato comunque qualcosa di molto bello per prepararci a oggi 

Buona giornata.

Angela

venerdì 15 novembre 2024

Lei.

 

Ieri è arrivata lei, elegante e aristocratica.

Lo so, che ha la faccia seria, anche da fotomodella in posa. Ma solo la faccia, è la càgnola più divertente della Galassia. E stare obbediente in posa non è esattamente una sua prerogativa.

Era appena andata dalla pettinatrice non proprio per la mostra, ma perché la sua mamma ha detto che nelle condizioni in cui era non era più cosa averla in casa.

Fabullo era ovviamente stanco, voleva dormire, ma era contento di averla lì a girellare. Lei lo saluta e lo bacia. Poi si fa un giretto, ripassa, e lo bacia di nuovo. Poi dormicchia, si alza, e va a baciarlo. Partecipa alle conversazioni con aria attenta, poi va di nuovo lì e lo bacia. 

Fabullo si riposa ma viene, come dire, vegliato. 

É meravigliosa. Caduta dal cielo come gli Esseri più luminosi.

Buona Giornata.

Angela 


giovedì 14 novembre 2024

Il cine.

 Ma riguardo alla progettualità degli enti no profit, mi sono dimenticata di raccontarvi la più bella di tutte, me ne sono davvero scordata. 

Dovete sapere che adesso è di moda fare i concorsi, piuttosto che i bandi, vi spiego: qualche ente o fondazione che sia propone un concorso riguardo a un dato argomento progettuale, per esempio il miglioramento delle condizioni di vita nella disabilità (tenete anche conto che la scrittura di un bando è molto più impegnativa rispetto alle emanazione di un concorso, e se arrivate fino in fondo capite che questo non è un dato da poco; proporre un concorso richiede meno lavoro che proporre un bando, sia dal punto di vista formale che giuridico). Ci siete? 

E dice: grande concorso! Fate le vostre proposte!  Preparate un progetto, che sia ricco, che sia vario, che presenti molteplici attività, e il più bello vincerà il primo premio! Sono sempre ad esempio delle cifre intorno ai €5000, magari un po' abbondanti mai mica tanto. Che vuol dire che che le cose che vengono richieste per la varietà delle attività devono valere veramente poco, si chiama matematica. 

Allora potremmo dire: prendiamo 5 bambini e regaliamo loro una ventina di ore di fisioterapia a testa, che sono anche poche per altro, però abbiamo dei professionisti con un grande curriculum, una grande formazione, che non possono essere pagati €5 all'ora. Ehhhhh, ma cinque bambini sono pochi, l'impatto sociale è scarso: allora sarebbe meglio prendere 100 bambini e regalare loro un'ora di fisioterapia? Forse è poco significativo. Ehhhhh, ma bisogna misurare,  come le misuri l'impatto sociale in bambini che magari non guariscono? Lo misuri in benessere o, meglio, non lo misuri è scontato che ci sia: in chi è immobile la fisioterapia fa bene, come dare da mangiare a chi ha fame, cosa dobbiamo misurare;  perché si riduce il dolore, aumentano le ore di sonno, la famiglia è felice e possono andare a fare una passeggiata, non sono valori che misuri come la febbre o la glicemia, possiamo fare dei termometri soggettivi, chiamiamoli così, ma rimangono soggettivi.

 Ehhhh, ma, però, mah  mih muh. E comunque servono attività varie: ma certo, all'interno della fisioterapia inseriamo diverse tecniche, diverse tecnologie, diverse tipologie di stimolazione sensoriale. 

E no, servono diverse attività progettuali: gli eventi, le conferenze, il lunch, la stampa di volantini, la distribuzione di gadget come le spillette le bandierine i centrini o vedete voi, in modo che l'evento abbia impatto e che si veda chi l'ha finanziato. Ma così buttiamo via dei soldi utili: non sarebbe più bello che chi finanzia facesse vedere di fare qualcosa di significativo davvero? 

Insomma, sapete già come vanno a finire queste cose. 

Poi, con la gentilezza del serpente, bisogna anche dirne un'altra: nelle situazioni nazionali non ci metto becco, ma quando le proposte sono direttamente legate al territorio da parte dell'ente erogatore del mitico concorso, è sempre molto bello andare a vedere chi fa parte dell'ente organizzatore e chi dell'ente che vince il concorso. Non sempre per carità, ma talvolta si hanno delle magnifiche sorprese, per cui la prima cosa che viene da dire è la seguente: vabbè, ma dovevate fare tanto cine? Si poteva fare che dirlo subito. 

Probabilmente, ai fini della trasparenza e della legalità, è necessario fare tanto cine.

Quando le parole perdono significato e si piegano a qualcos'altro.

Mi sono svegliata antipatica. E pazienza. 

Siamo andati a fisioterapia nell'area frizzante con una coperta sotto, una sulle gambe e sulla pancia, una sulla pancia e sulle spalle e la mantella a coprire tutto, con l'aggiunta del passamontagna fatto a drago. Le montagne erano tutte bianche e spettacolari. Ho cantato Eddie  Vedder senza  nemmeno dover controllare chi era, stavolta me lo ricordavo.  Anche il buon Vinicio. 

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 13 novembre 2024

I suscettibili.

 Però aveva tutto senso, soprattutto le previsioni del tempo (il  Pier Francesco Metereologo ha cercato di spiegarmelo da sempre che le previsioni del tempo sono importanti, non solo per sapere quando stendere i panni, ma anche per organizzare delle cose un tantino più impegnative, tipo lo slalom gigante, aveva ragione lui): in effetti in montagna ha davvero nevicato e l'arietta qui ieri lo faceva chiaramente capire, oggi andiamo a fare fisioterapia e dobbiamo organizzarci benissimo: quindi aver lavorato, come un somaro carico in salita sui ciottoli scivolosi, per lavare ed asciugare fuori, qualcosa è servito. Come anche avere del cibo pronto per due cene e tutti i pranzi per me della settimana, passato di verdura a oltranza. Con l'aggiunta dei fagiolini portati dal Vicinato, ho pagato il mio debito con le verdure e i legumi, per cui posso concedermi senza troppi rimorsi il cioccolato nerissimo e pure la polenta dolce. 

Con i piedi ben saldi all'interno di queste amenità, ieri alle 12:00, sempre contemporaneamente ad altre svariate attività, ho seguito un incontro on-line su tutto ciò che è rendicontazione nel terzo settore: era solo un'oretta fatta soprattutto per vendere un prodotto, un applicativo creato a tale scopo; ma intanto hanno riassunto tutte le procedure ed era quello che serviva a me per capire se dovevo urlare al cielo, me misero e me derelitta perché avevo sbagliato tutto, oppure no. Ho fatto tutto giusto e mi sono sentita estremamente intelligente, visto che pare molto di moda sentirsi tali per la qualunque e quindi perché non adeguarsi. 
Il passaggio successivo è stato il solito: cioè il rammarico, il panico, la tristezza, la preoccupazione, per la Onlus nel prossimo anno, perché allo stato attuale non c'è un progetto, dico uno, che ci permetta di pianificare l'entrata di risorse. 
Tutti i bandi prevedono l'erogazione di qualcosa a fronte di attività che a noi francamente servono veramente poco, perché le famiglie hanno necessità di fisioterapia e non la spiegazione del perché la fisioterapia serva: nobile sport, necessario, ma che fanno già tutti, soprattutto quelli che poi la fisioterapia non la offrono. Però pare che detto così non piaccia, risulti un po' maleducato. 
Quelli che scrivono i bandi mi sembrano essere un filo noiosi e tanto suscettibili. 
Non è che siano sempre contenti di conoscere le cose così come stanno. 
Buona Giornata.
Angela

martedì 12 novembre 2024

Roba da intervento speciale.

 Alle ore 12:00 di ieri mi sono guardata intorno e ho pregato che non arrivasse nessuno in quel momento, e anche per il momento dopo, eventualmente per quello dopo ancora. Perché avrebbe chiamato  la protezione civile, ma magari anche l'unità psichiatrica. 

Tutto nasceva dal fatto che, oltre alla solita quantità di cose da fare al mattino, avevo anche deciso di sfruttare il buon San Martino per asciugare il più possibile roba al sole, almeno il più grosso, per ottimizzare le risorse economiche (leggi: risparmiare sulla bolletta dell'energia elettrica), utilizzando non troppo l'asciugatrice (benedetta anche lei). Anche perché dicono che le temperature scendono. Quindi è stato un lavare e mettere dentro e mettere fuori, e poi  in asciugatrice e rimettere fuori eccetera eccetera, per tutto il tempo.
Con le conseguenti ceste di roba avanti e indietro e abbandonate in giro perchè il tutto veniva sospeso continuamente. In più c'era Fabullo da lavare, che a mezzogiorno ha vomitato dopo una crisi, ed è stato da rilavare completamente, a lavoro appena finito. I farmaci erano ancora tutti in disordine, perché dovevo controllare cosa gli avevo dato per avere la certezza di non avere sbagliato, tutte le bustine vengono lasciate fuori per contarle e ricontarle. In più c'era ancora il tavolo apparecchiato dalla colazione, sul piano della lavandino la verdura pulita da infilare in una pentola per fare un passato (sempre venduto come Crema di verdure al profumo di mentuccia, ma un passato resta), in una vasca i piatti sporchi della colazione e nell'altra vasca altra verdura da pulire e surgelare in modo da averla sempre a disposizione.
Alle ore 15:00 era tutto a posto, avevo mangiato camminando, Fabio stava già facendo la seconda macchinetta respiratoria, il minestrone era cotto, la verdura pulita e il lavandino disinfettato dalla terra, le ceste di biancheria quasi a posto perché il sole non sarebbe durato a lungo, con un'ultima asciugatrice da fare su panni semi asciutti. 
Alle 16:00 Fabullo è andato in bagno e per qualche strano impiccio il posizionamento del seggiolino non era corretto e il liquido che doveva entrare è uscito, e non mi soffermo a darvi maggiori dettagli. 
Ho seriamente pensato di mettermi a piangere, perché quando ci vuole ci vuole, ma dovevo asciugare il bagno e togliere Fabullo di li, evitando di mettere le ruote della seggiolina dove non dovevano entrare. Piango poi domani, ho pensato.
In casa sono io la deputata alla cattura delle mosche, ce n'era una da tre giorni che non avevo il tempo di cacciare. Ieri ho fatto anche quello senza fallire. 
Non dico più che non vedo l'ora che arrivi il venerdì perché tanto è uguale. 
Peccato essere così antipatici, ma pazienza. 
Buona Giornata.
Angela