Ma riguardo alla progettualità degli enti no profit, mi sono dimenticata di raccontarvi la più bella di tutte, me ne sono davvero scordata.
Dovete sapere che adesso è di moda fare i concorsi, piuttosto che i bandi, vi spiego: qualche ente o fondazione che sia propone un concorso riguardo a un dato argomento progettuale, per esempio il miglioramento delle condizioni di vita nella disabilità (tenete anche conto che la scrittura di un bando è molto più impegnativa rispetto alle emanazione di un concorso, e se arrivate fino in fondo capite che questo non è un dato da poco; proporre un concorso richiede meno lavoro che proporre un bando, sia dal punto di vista formale che giuridico). Ci siete?
E dice: grande concorso! Fate le vostre proposte! Preparate un progetto, che sia ricco, che sia vario, che presenti molteplici attività, e il più bello vincerà il primo premio! Sono sempre ad esempio delle cifre intorno ai €5000, magari un po' abbondanti mai mica tanto. Che vuol dire che che le cose che vengono richieste per la varietà delle attività devono valere veramente poco, si chiama matematica.
Allora potremmo dire: prendiamo 5 bambini e regaliamo loro una ventina di ore di fisioterapia a testa, che sono anche poche per altro, però abbiamo dei professionisti con un grande curriculum, una grande formazione, che non possono essere pagati €5 all'ora. Ehhhhh, ma cinque bambini sono pochi, l'impatto sociale è scarso: allora sarebbe meglio prendere 100 bambini e regalare loro un'ora di fisioterapia? Forse è poco significativo. Ehhhhh, ma bisogna misurare, come le misuri l'impatto sociale in bambini che magari non guariscono? Lo misuri in benessere o, meglio, non lo misuri è scontato che ci sia: in chi è immobile la fisioterapia fa bene, come dare da mangiare a chi ha fame, cosa dobbiamo misurare; perché si riduce il dolore, aumentano le ore di sonno, la famiglia è felice e possono andare a fare una passeggiata, non sono valori che misuri come la febbre o la glicemia, possiamo fare dei termometri soggettivi, chiamiamoli così, ma rimangono soggettivi.
Ehhhh, ma, però, mah mih muh. E comunque servono attività varie: ma certo, all'interno della fisioterapia inseriamo diverse tecniche, diverse tecnologie, diverse tipologie di stimolazione sensoriale.
E no, servono diverse attività progettuali: gli eventi, le conferenze, il lunch, la stampa di volantini, la distribuzione di gadget come le spillette le bandierine i centrini o vedete voi, in modo che l'evento abbia impatto e che si veda chi l'ha finanziato. Ma così buttiamo via dei soldi utili: non sarebbe più bello che chi finanzia facesse vedere di fare qualcosa di significativo davvero?
Insomma, sapete già come vanno a finire queste cose.
Poi, con la gentilezza del serpente, bisogna anche dirne un'altra: nelle situazioni nazionali non ci metto becco, ma quando le proposte sono direttamente legate al territorio da parte dell'ente erogatore del mitico concorso, è sempre molto bello andare a vedere chi fa parte dell'ente organizzatore e chi dell'ente che vince il concorso. Non sempre per carità, ma talvolta si hanno delle magnifiche sorprese, per cui la prima cosa che viene da dire è la seguente: vabbè, ma dovevate fare tanto cine? Si poteva fare che dirlo subito.
Probabilmente, ai fini della trasparenza e della legalità, è necessario fare tanto cine.
Quando le parole perdono significato e si piegano a qualcos'altro.
Mi sono svegliata antipatica. E pazienza.
Siamo andati a fisioterapia nell'area frizzante con una coperta sotto, una sulle gambe e sulla pancia, una sulla pancia e sulle spalle e la mantella a coprire tutto, con l'aggiunta del passamontagna fatto a drago. Le montagne erano tutte bianche e spettacolari. Ho cantato Eddie Vedder senza nemmeno dover controllare chi era, stavolta me lo ricordavo. Anche il buon Vinicio.
Buona Giornata.
Angela