venerdì 30 dicembre 2016

Ci mancavano le gallette.



Ma la rapa di Fabullo è già molto ma molto meno rapa, ormai i capelli sono lunghi!!!! Ma provvederemo di nuovo, perché ora la Michi è a posto, ultimo trattamento dell’altro ieri senza trovare bestiacce. Ma è molto ma molto probabile che tra dieci giorni, al ritorno a scuola, se li ribecchi. Per cui Fabullo lo metteremo nuovamente al riparo preventivo.
Mammamia, quanto sarà bella Firenze, ci crediamo senza il minimo tentennamento: con l’aria tersa, senza il troppo freddo che fa passare la voglia, sembrerà tutto dipinto,  e invece è vero. Crediamo ciecamente anche nella sindrome di Stendhal, esiste eccome. E che bello esserne sempre affetti, anche se si abita lì.
Su Fabullo non sappiamo bene cosa dire: ieri è andato in fisio ed è stato bene ed è anche stato bravo. Il cibo è un problema: ma non capiamo se sia un problema vero, o se sia solo un grandissimo viziato. Adesso è di moda mangiare solo delle gallette di mais, e fa diventare matti. Come sempre, diventa difficile dire se sia stufo di essere a casa senza gli amici, e quindi la fa lunga; oppure se davvero abbia un fastidio. D’altra parte, la linea dura di prenderlo per fame sembra non funzionare, nel senso che davvero sceglie di non  mangiare. E, ovviamente,  non ci fidiamo a tenerlo in castigo per troppo tempo, per carità, ci manca che perda peso.
Così ficchiamo di tutto su queste benedette gallette; sicuramente troppa fame non ce l’ha, questo è evidente. Confidiamo poi nel ritorno in mensa per capire meglio: nel senso che lì, normalmente, mangia quello che c’è, e ci servirà per capire. Però non possiamo nemmeno tenerlo a digiuno dieci giorni.
Diciamo che l’idea di avvicinarci alle ore dei pasti ci fa venire l’orticaria, anche se ci ricordiamo di quando urlava come un pazzo per il dolore e lì era veramente un incubo: per cui, riempiamo la dispensa di queste accidenti di gallette di mais e aspettiamo gli eventi. Cerchiamo di capire se c’è qualcos’altro che non funziona, facciamo sempre un po’ di circo per tenerlo allegro, per discriminare l’eventuale fastidio dalla tristezza, eccetera eccetera. E proseguiamo il recupero sonno ad oltranza, è il nostro obbiettivo quotidiano! Eventualmente, ne facciamo scorta per il futuro, difficilmente ci farà male.
E tantissimi auguri di buona festa!!!!!  Con l'augurio per tutti noi nel credere nelle cose belle....
Buona giornata.
Angela

giovedì 29 dicembre 2016

Le figurine




Ma sul serio a Firenze è così freddo? E io che mi immaginavo il sole di ieri sulle dolci colline. Allora mangio dolcetti toscani stamattina, per simpatia, perché l’è arrivato il Cugino Toscano, che ci vizia sempre a dismisura.  Hanno pure l’anice, mammasanta. Accompagnati dalla seconda teiera inglese, stamattina Chai, con i chiodi di garofano che sembra di mangiarli: e bisogna pensare al sapore orientale della cosa, e non al fatto che allora ‘sto thè sa di vin brulè, perché io vi conosco tutti quanti.
E poi, per prendere la seconda teiera, è indispensabile che la suddetta sia lì, sotto l’acqua che scende giù dallo scompartimento dove c’è il thè, e non posata qui di fianco a me. Altrimenti il thè finisce tutto sul piano e di lì gocciola sulla lavastoviglie e fa la pozza in terra, mammasanta, ne avrò sprecato quasi una tazza: un litro e mezzo meno una tazza non so quanto faccia, ma resta un sacrilegio. E non posso neanche dare la colpa al sonno, visto che ho aperto gli occhi alle otto e un quarto.
Oggi proviamo a portare Fabullo in fisio: la febbre non è più tornata, non ha un grande appetito, ma ci sembra di poter tentare, anche perché ne ha un gran bisogno. Ieri, però, è stato di umore un pochino migliore. Qui lo vedete il giorno di Natale, quando aveva appena scartato il suo regalo con il nuovo album delle figurine degli animali, che è uno dei suoi giochi preferiti, era il più felice della galassia.
Diciamo che avere il cuore leggero immagino sia un’altra cosa, ma non essere sempre e sempre devastati dalla stanchezza, perché si è a casa in due, devo dire che ha il suo perché. Non pensare che è triste dire tutto ciò quando si parla del proprio figlio, non pensare non pensare.
Buona giornata.
Angela 

mercoledì 28 dicembre 2016

Uhh, dormito ancora di più.



Uuuh se si dorme da queste parti, come dei sassi, che dico? Come dei macigni. Così, a quest’ora, sono qui a bere thè inglese e a mangiare pane e marmellata. Anche un pochino di cioccolato, si capisce. I tartufi dolci, per essere precisi, madresanta.
Ieri siamo stati tutto il giorno a guardare come sarebbe andata con Fabullo, anche per capire se chiamare o no la pediatra: c’è una sostituta che non l’ha  mai visto, la chiamiamo solo se pensiamo abbia qualcosa di conclamato; altrimenti, per un medico che non lo conosce, è abbastanza dura avere la misura con lui: nel senso che qualcosa lo si trova sempre, anche quando per noi sono tutte rose e fiori. Comunque la febbre non è tornata, era abbastanza contento, solo con zero appetito. Boh, stiamo a vedere.
Qui non abbiamo le rive del Po e i turisti che fanno la merenda: però ieri ho mollato Michi al maneggio che c’erano 17 gradi, in quel di Ivrea attaccato alle montagne. Roba da aprile.
Invece: ieri abbiamo finalmente sentito la fantomatica asl per le prescrizioni e ci dicono che sono state spedite all’ufficio protesi. Quindi, adesso, il prossimo passaggio, sarà ritirarle autorizzate: ci proveremo prima, ma sarà ragionevole vederle dopo l’epifania; speriamo subito dopo, e non che dall’epifania passino ancora i mitici dieci giorni.
Poi oggi è il giorno del trasloco della scuoletta di Orio: in quest’anno siamo stati in una sede provvisoria bellissima, sopra i negozi, con un salone mansardato che sembrava una casetta, dove Fabullo saliva con il montascale divertendosi come un pazzo. E la vecchia scuoletta è stata rifatta da capo a piedi, tutta nuova, colorata, efficiente, con i pannelli solari, insomma, bellissima: oggi ritraslocano tutto e ci teniamo pronti se serve il furgone per spostare qualche ausilio di Fabullino. Insomma, siamo tutti emozionati, i bambini diventeranno matti. Per un paesucolo come noi è una di quelle robe importanti, considerati i costi: anche perché, formalmente, le nostre scuolette dovrebbero essere chiuse per evitare i costi gestionali di tante piccole unità, come da legge di un po’ di anni fa. Ma poi le scuole grandi, in cui accorpare tutti i paesi, efficienti, con laboratori e palestre e sistemi di trasporto,  non ci sono: e quindi, legge o non legge, che si è rivelata solo una roba scritta da qualche parte, le scuolette rimangono e quindi noi adesso ce l’abbiamo nuova.
Insomma, procediamo nel duro lavoro di riposare e di recuperare energie. Fà che duri e che anche oggi fili liscia.
Buona giornata.
Angela

martedì 27 dicembre 2016

Noi siamo in vacanza comunque perchè abbiamo deciso.



Siamo in vacanza sparata e si vede, guardate che ore sono. Siamo in pieno programma recupero sonno e zero impegni.
Anche perché qui non si capisce mica mai tanto: Fabullo è stato contento fino al pranzo di Natale, quando si è riempito di tutto ciò che piaceva a lui, salame e insalata russa, per esempio. Si è divertito ad ascoltare tutte le boiate che venivano dette, ha guardato tutti i libri nuovi e i film, ha attaccato figurine e adesivi. E c’erano anche Diana e la Lilly, i cani più bravi della galassia. Poi ha dormito bello contento tutto il pomeriggio: e poi si è alzato di pessimo umore.
E pensavamo fosse triste, ogni tanto lo vediamo così: che vorrei ma non posso, e siamo sempre qui, eccetera. Quelle robe che vorremmo buttarci dalla punta della Mole, per intenderci, ma vabbè.
Però poi ieri non è evidentemente stato bene, quindi forse covava qualcosa e basta: qualche linea di febbre, che abbiamo abbassato subito; voglio mangiare ma non voglio mangiare, voglio quello ma non lo voglio, ha dormito tantissimo, ma proprio tantissimo.  Insomma, ho fatto che avvisare che oggi non lo porto in fisioterapia. Così i terapisti lo sanno e si organizzano, perché dobbiamo capire che cosa succede ed essere a casa per qualunque evenienza; ha un po’ di catarro, facciamo areosol, vediamo se chiamare la pediatra, insomma: stato di allerta moderata.
Però la consideriamo vacanza comunque, ovvìa. Temperature alte, ieri ho riordinato un poco il giardino per prendere una boccata d’aria, ma al sole si stava bene senza giacca: che bello che Boog si dà al vagabondaggio con la bici sul Po, chissà che luce.
Buona giornata.
Angela

venerdì 23 dicembre 2016

Davvero con il cuore.



Fabullo è ufficialmente in vacanza e  ieri si è divertito come un pazzo: Babbo Natale, o chi per lui, ci ha consegnato una temperatura spettacolare; un caldo senza senso per il 22 dicembre, dopo che pochi giorni fa nevicava. Ma non importa, serviva a noi: così i bambini hanno fatto una bella passeggiata, con Babbo Naltale con la fisarmonica e un pastore con la zampogna. Fabullo aveva la sua scorta di amici che spingevano in 4, uno per manubrio, uno per freno. Ma comunque, così, per sicurezza, in discesa mamma e maestra stavano a distanza ravvicinatissima, sapete com’è.
Insomma un pomeriggio meraviglioso.
Stamattina ce la prendiamo con calma e andiamo in fisioterapia.  E dormiamo, quanto dormiremo in questi giorni.
Noi con le feste comandate abbiamo dei problemi, si sa. E non c’è niente da fare, funziona così: se il cuore non è leggero, festeggiare diventa pesante, una sorta di dovere da sorriso impostato. E ci dispiace: ci spiace per i bambini, perché dovrebbero avere dei bei ricordi e non dei giorni da far passare in fretta. Sarebbe anche educativo: se le feste diventassero il simbolo della magia, della capacità di credere che tutto possa andare meglio.
Diciamo che noi con il sorriso impostato ce la caviamo abbastanza bene, indubbiamente. Sul resto, chi lo sa.
La cosa certa è che gli auguri agli Amici del Blog li facciamo davvero ma davvero con sincerità e con il cuore: noi siamo immensamente grati del bene che ci dimostrate ogni giorno, e non è mica una di quelle robe dette per dire. Insomma, siete un grandissimo regalo, per noi.
Che il Natale sia bellissimo per tutti quanti, davvero dal profondo di noi.
Buona giornata.
Angela