mercoledì 30 aprile 2014

Noi siamo quelli senza coda.




Mentre fuori tuona e lampeggia che neanche a Ferragosto, ieri la giornata ha tenuto apposta per noi, spostando tutti i temporali all’ora di cena.
Con un po’ di sole ma non troppo, così non faceva troppo caldo, perfetto per andare in giro senza giacca ma senza stancarsi. Insomma, ordine pervenuto e ricevuto con consegna perfetta!!!! Il Pier Francesco la sa sempre lunga.
Eccoci con i lemuri, che sono i due dietro con la coda, giusto per precisare. Con Fabullo che non poteva star lì a farsi fotografare, perché, appunto, non poteva sprecare tre secondi girato senza guardarli.
Si è veramente divertito come un matto e si è gustato ogni minuto, senza mai perdersi niente.
Tra l’altro, con le maestre siamo veramente state proprio solo delle comparse: nel senso che, tolto il trasporto e il pranzo, ha passato tutto ma tutto il tempo con gli amici che l’hanno portato a spasso e sistemato perché vedesse tutto bene. Diciamo un minimo di monitoraggio sui ponticelli, per evitare delle discese un tantino rovinose, ecco. E’ stato scontato che i bambini prendessero la carrozzina e andassero per i fatti loro, non ce l’hanno neanche chiesto, partiti e basta. Fabu sta con loro.
Così c’erano i lemuri, ma anche i dromedari che ci hanno guardato assai perplessi. E i pinguini e le gru. E due pony che hanno leccato la qualunque. E il gelato con gli altri e il pranzo sul prato.
Arrivati in macchina si  è addormentato tempo zero.
E qual è stato il primo pensiero di stamattina? Che domani la sveglia non suona.
Buona giornata.
Angela

martedì 29 aprile 2014

Grande partenza.



Certo, perché quando uno è rimba deve esserlo che merita. Della serie, talmente rimbambito che alla gara dei rimbambiti arriva secondo perché è troppo rimbambito per arrivare primo. Penso di aver esplicitato il concetto in maniera limpida. LA PAOLA è lì tranquilla come il sole perché lei queste cose le dice sempre, chiaro.
Perché oggi è il giorno della gita, bisogna decidere se andare o stare a casa, guardare fuori, pensare e ripensare e comunque uscire di casa mezz’ora prima e quindi trottare. E cosa fanno quelle furbe? NON METTONO LA SVEGLIA!!!!! Non è che non la sentono, la spengono, dormono ancora 5 minuti o quelle robe lì. No no, proprio non la mettono.  Brillante.
Per cui mi sono svegliata con uno scatto da centometrista (si, vabbè, tu e i centometristi… ecco…. Dice LA PAOLA), con tre quarti d’ora di ritardo sulla tabella di marcia solo perché è partito il riscaldamento.
Che non fa proprio pensare bene sulla temperatura esterna, ma meno male che è partito.
Comunque: ieri  il Pier Francesco è arrivato in mio soccorso come i cherubini  e i serafini (poi, se anche la pianta di rotolarsi ridendo con le lacrime agli occhi, è poi uguale!!!) e mi ha detto: che oggi il tempo è ancora instabile, ma dovrebbe esserci più rischio di pioggia nel pomeriggio. Certo che potrebbe non fare caldissimo: anche perché andiamo allo Zoom di Cumiana, che è verso Pinerolo e quindi verso le montagne.
E quindi ci vado o non ci vado? Ma portalo in gita e se fa freddo torni a casa, ci metti un’oretta, mica è in capo al mondo.
E quindi alle otto e mezza usciamo di casa, se non mi perdo di nuovo, pronti a vedere animali e ecosistemi: lemuri e ippopotami se ho capito bene. Speriamo che tutto giri perché secondo me Fabu si diverte da morire.
Buona giornata.
Angela

lunedì 28 aprile 2014

Quelle robe lì.



Quelle robe che capitano a casa nostra. Un po’ di tempo fa la bilancia della cucina è caduta e si è rotta. Beati voi che non siete neanche un pochino maldestri.
Per cui dopo un po’ di tempo passato a pesare con caraffe varie con dei conti che neanche la NASA, ho trovato un ottimo affare a circa 6 euro.
Però mi lascia perplessa, un pochino sì. Nel senso che uno ci mette, ad esempio, un paio di etti di farina. Poi si volta un attimo, senza toccare niente, solo muovendo l’aria per andare a prendere lo zucchero, si volta, e la lancetta segna 120. Poi si rivolta e ne segna 250. I dubbi vengono, anche  per chi, come me,  le leggi della fisica rimangono un’opinione.
E quindi? Quindi ieri sembrava la Scozia. Quindi risottino a pranzo e lì la bilancia non serve mica e bòn. Poi nanna pomeridiana lunga e vài con 200 pagine di libro, e quelle lì mica vanno pesate, non con la bilancia quanto meno. Mia cara, ti stai un attimino perdendo, dice LA PAOLA; hai voglia, dico io.
Poi la nanna finisce, e allora facciamo una torta, qualcosa di nuovo. Perché non ce la posso fare senza teglie per la torta troppo a lungo. E con il qualcosa di nuovo mica posso andare a stìm, ci vuole la bilancia. Per cui ora ho appena finito di fare colazione con una torta marmorizzata che lascia, quanto meno, perplessi. E che mi lasciava perplessa anche ieri: perché dopo aver montato degli albumi a neve ferma che neanche Michelangelo, ho cominciato a mettere e togliere farina senza capire mai quanta ce ne fosse. E a fare gli agguati alla lancetta: adesso mi giro all’improvviso e vediamo quanto segna. E ad avere un impasto che qualche dubbio me lo lasciava: però è una roba che fai per la prima volta, che ne sai di come deve essere….
Che poi è così carina quella bilancia, tutta arancione. Mia cara, ma vediamo di cogliere il punto, dice LA PAOLA. Che ha sempre ragione, è assodato: però le mie torte di solito funzionano.
Vabbè. Le 200 pagine me le sono lette e oggi si torna a scuola. Quindi è il caso di mostrare competenza ed efficienza nella gestione del mattino. Ci fosse il mare, fuori sarebbero le Ebridi: e domani c’è la gita di Fabullo e non so bene cosa fare. E’ vero che andiamo in macchina e siamo liberi di tornare in qualunque istante: ma che faccio? Lo porto perché si diverte o patisce più il freddo che altro e poi mi mangio anche le unghie dei piedi? Decido domani? Ma domani quando? Se dobbiamo partire ci dobbiamo dare una sveglia: e se c’è il diluvio universale, amen. Ma se è così così? Ma quanto mi sono alzata noiosa? Ma tanto.
Buona giornata.
Angela


domenica 27 aprile 2014

Pioggia a catinelle

Ieri sera ha cominciato a tuonare e lampare e poco dopo ha iniziato un pioggia torrenziale,
ha piovuto tutta la notte e anche adesso viene giu che Dio la manda.
Ahinoi con questo clima non ci resta che stare in casa al calduccio, impossibile muoversi.
Ieri la Michela ha passato una bellissima giornata in mezzo a cavalli, pony, asinelli, cagnolini e una puledrina nata qualche giorno fa.

Domani si torna al lavoro e a scuola, quindi gambe in spalla e iniziamo a preparare le cartelle!!

Buona domenica a tutti,

Paolo

sabato 26 aprile 2014

Recupero.



Ieri giornata all’insegna del recupero ritmi: che vuol dire senza avere impegni, senza guardare l’orologio, senza dover programmare niente.
Che vuol dire che nella tarda mattinata siamo usciti e abbiamo deciso di andare a Asti: che non è così distante da qui, che ha una bella isola pedonale in cui passeggiare, che è un bel tragitto tra le colline del Monferrato.
Così ci abbiamo passato un tre orette, tra merende e passeggiate e visite alle piazze e alle chiese. Fabullo è stato bravissimo, contento di essere a spasso e di godersi l’arietta perché il clima era perfetto, ha salutato qualunque cane bambino piccione e lucertola, guardato tutto quanto curiosissimo.
Poi siamo tornati perdendoci un po’ tra le stradette per vedere meglio le colline dall’alto.
Insomma, ci voleva. Resettati completi. Senza i ritmi imposti dalle cose da fare.
Oggi siamo ripartiti con un po’ di impegni, ma con un po’ più di slancio, diciamo così: con gli ossicini più interi e i capelli che non fanno male e  i pensieri che sono sempre quelli ma che pesano un pochino meno, ecco.
Buona giornata.
Angela       

venerdì 25 aprile 2014

La Festa della Libertà.



Buon 25 Aprile. Che a Orio Canavese si festeggia sempre in maniera sentita. Che ci sembra essere solamente qualcosa di positivo: perché a noi i ricordi sono arrivati di prima mano. Ai nostri piccoli ovviamente no, ma,  finchè  si incuriosiscono e fanno domande, qualcosa non si dimentica e rimane: per cui festeggiamo la Libertà e non diamola per scontata.
Sarebbe da pensare se poi lo sia davvero, scontata: se quando diciamo o pensiamo qualcosa, sia sempre qualcosa che passa davvero per la nostra mente. Oppure qualcosa che ci arriva da fuori e che scegliamo solo perché è un pensiero che si impone su molti altri, magari perché ha un titolo più grande.
E che poi scegliamo anche perché, sostanzialmente, è meno faticoso nelle beghe quotidiane.
La sottoscritta per prima, per carità, tanto per non andare lontano: per esempio il give up sui tutorini. Che in italiano rende bene con la caduta delle braccia, per intenderci.
Il cielo promette benissimo e vogliamo cercare di fare stare Fabullo all’aria aperta, per cui ora ci studiamo qualcosa: mamma in piedi nel silenzio delle sette, per la Teoria del Caffè sul Patio: nel caso specifico, per leggere la Agnello Hornby. Adesso colazione per tutti e poi ci organizziamo con calma!!!!
Buona giornata.
Angela

giovedì 24 aprile 2014

Ma ero partita bene.............



Stamattina cominciano  a fare effetto gli effetti dell’operazione recupero sonno: nel senso che la sveglia non ha suonato prima dell’alba ma alle sette, e tutto sommato senza grosse tracce di carri armati che passano e ripassano.
Era dovuto, perché poi si alzano i bambini e prima di essere operativi arriva mezzogiorno, che non è dignitoso, visto che operativi significa, terra terra, anche solo vestiti!!!! E poi mi impantano troppo nelle cose da fare che infatti non vengono fatte e si accumulano. E gli altri mi chiedono le cose e mi sembra di arrivare direttamente da Marte, per intenderci. Che non depone proprio bene!!!!
Per cui stamattina morti e sepolti i postumi pasquali  in concomitanza con gli avanzi, che sono finiti ieri sera: il che vuole anche dire che da oggi si cucina di nuovo, e quello lì un tantino mi disturba. Con i bambini imperversanti ci daremo a robe complessissime tipo la pasta in bianco, già lo so.
Ieri Fabu è di nuovo stato molto bravo con Barbara, si è proprio lanciato con tutto ciò che è imparare: con gli altri, perché a casa è sempre assai somaro.
Invece ieri ero talmente persa che mi sono dimenticata di raccontarvi che siamo andati a ritirare i tutorini: la nostra opinione è màh. O anche bòh. Da queste parti verrebbe tradotta con sài nèn o anche sài pà. Termini più adeguati non li trovo.
Sono stati rifatti completamente, stavolta nei piedini ci entrano, ma non è che ci convincano troppo: ci sembra che le spinte non siano particolarmente corrette.
E’ anche vero che ci dicono che i piedini sono peggiorati e quindi cosa pretendiamo. Però sarebbe bello vedere cosa tira fuori qualcuno che lavora con concetti diversi, tipo i tecnici tedeschi. E quindi siamo qui che bambliniamo e pensiamo, spaventati dall’impegno e  dalla spesa.
Anche perché tutto è collegato: siamo sempre assai preoccupati dalla gambina sinistra, e non è un tutorino del piede che risolva il problema, ma sicuramente uno che fa girare tutto quanto in dentro lo può solo peggiorare. Il Dott. Repetunov ha detto che Fabu potrebbe trarre grandi vantaggi dalla fibrotomia, perché sarebbe un interventino piccolo e fatto molto precocemente: e anche lì siamo spaventati dal farlo all’estero, complicazioni, spese e, soprattutto, anestesia. Ammesso che gli anestesisti che lavorano con Repetunov accettino, perché non è mica scontato.
D’altra parte in Italia si aspetterebbe a fare qualcosa di più complicato e invasivo.
Ma dimmi te. Pensare che mi ero alzata così bene.
Buona giornata.
Angela