Gita fantastica, la reggia di Venaria è sempre bella da
strappare il cuore, davvero, non mi stancherei mai di vederla.
Abbiamo fatto una visita guidata con gli attori, che sono
stati spettacolari, perché hanno intrattenuto i bambini con mille storie senza
mai stancarli: il primo Bianca Mano che il notaio ha sbagliato nome, il cuoco
che ha inventato i grissini per il Vittorio Amedeo che aveva male alla pancia,
anche quel poverocristo del Pietro Micca, e il mito di Diana che protegge ancora oggi i boschi del parco. Alla fine
hanno vestito due pargoli da re e regina, abbiamo fatto tutto il corteo e si
sono aperte le tende e siamo entrati nella galleria, con i bambini senza fiato
per quanto era bella.
Poi siamo andati nei giardini a mangiare e a giocare: il
tempo è stato perfetto, non freddo ma nemmeno troppo caldo, un po’ coperto così
non c’era il sole a picco.
Fabullo veramente felice: non è stato proprio tanto zitto
quando era ora, ma doveva dire la sua. I suoi amici l’hanno portato a spasso
tutto il tempo, autonomia totale.
Abbiamo riso a pranzo, perché gli avevo portato la torta
salata: per cui eravamo nel prato e volevo dargliela a pezzettini e lui manco
morto. Fabu, il pranzo è questo, niente storie, se non ti va mangerai domani,
mamma non ha dietro la cucina da campo. E invece il problema non erano i
capricci, è che voleva mangiare da solo come gli altri con i paninetti: per cui
fetta di torta in mano e faccio io.
Stanotte nanna senza nemmeno un risveglio, era stanco come un somaro.
E oggi è di nuovo una giornata in cui essere contenti: perché
stasera, dopo la terapia, arriva il nostro amichetto che starà qui da noi in questi giorni di
ponte. Il che significa festa, qualcuno che dorme in cameretta con noi e
abbiamo già fatto il lettino, un sacco di cose buone da mangiare, giochi e
chiacchiere e decidiamo sull’istante cosa fare. Vacanza, insomma.
Buona giornata.
Angela