venerdì 31 gennaio 2014

Deliri invernali.



Ieri vacanza: al pomeriggio nevicava che neanche in Scandinavia, era bellissimo da vedere stando al caldo. In realtà verso sera è diventata acquosa, per cui per terra non ce n’è molta, non lo so, una decina di cm.
Però siamo stati a casa, perché il traffico non era proprio brillante e comunque il passaggio macchina carrozzina e slegati e rilegati è sempre un po’ un impiccio, abbastanza per bagnarsi insomma. Per cui non ci siamo cercati rogne e siamo stati in casa a fare i pelandroni.
Poi è arrivata la Michi che è tutta presa a preparare una ricerca con tanto di Power Point: una roba sulla Finlandia, che mi viene da dire che forse potrebbe fare, che so, le Canarie, e magari porterebbe bene!!!!!!
Che non ci vuole tanto fare pause di questi tempi, che dobbiamo davvero rimetterci in piedi: però era proprio senza cognizione ficcarsi per strada in quelle ore, rischiavamo di essere stanchi morti per il tempo passato in macchina, per cui non so quanto sarebbe stata produttiva la terapia.
Oppure sto cercando gli alibi per fugàre  i soliti sensi di colpa perché abbiamo comunque apprezzato un po’ di riposo. Addirittura fugàre, come sei aulica stamattina, dice LA PAOLA. Che per altro mi ha comunicato che non approva la marmellata di pesche sui crèc (sempre scritti così): per cui stamattina ci ho messo quella alle susine e fiori di sambuco. Che non mi chiedete come si fa, è LA PAOLA che è eccelsa e tira fuori queste robe raffinate, io mi limito a mangiarle.
Ricordatevi di venire a teatro con noi il 6 febbraio, a vedere Rumors, roba di classe, mica la storiella della vispa teresa che andava tra l’erbetta per intenderci. Raccontatelo alla solita prozia, che magari non ci viene ma ha la capacità di dirlo a tutte le sue amiche!!! E se volete riservare i biglietti fatecelo sapere!!!!!
Adesso basta delirare, provo a diventare produttiva. Ho detto provo. Giusto per anticipare LA PAOLA, che sicuramente ha già la faccia perplessa.
Buona giornata.
Angela

giovedì 30 gennaio 2014

Speculazioni mentali.



Ieri sera siamo tornati dalla logopedia che la strada era un po’ un impiccio, ammettiamolo, ma era bello da morire.
E Fabu, nel breve tratto per entrare in macchina, stava con la testa per aria e la lingua fuori per mangiare la neve!!!! Insomma, come i bambini, per intenderci!!!!!
E devo dire che stamattina mi sembra anche bello il fatto che…. abbia smesso, per cui ce n’è pochina, probabilmente si pattina che è un piacere, ma, insomma, non si spala. Perché se continuava come ieri sera, altrochè pala rossa. Aspettavamo i taglialegna che venissero a liberarci al disgelo!!!! Vabbè, saranno mica i giorni della merla per niente.
Immagino che arrabbiarsi stanchi, per cui stamattina sono più cotta che se la suddetta neve l’avessi personalmente spalata da qui al Gran Paradiso che sta qui dietro, ma proprio arrivando in cima. Ovviamente nessuna notizia di prescrizione.
E’ che il tempo di chi traffica quotidianamente per cercare di portare avanti il tutto ha delle misure diverse da quello di chi lavora nella burocrazia, è innegabile. Non è proprio una novità che tutto sia relativo, anche appunto il tempo, l’ha detto  prima di me qualcuno di inevitabilmente più intelligente: però, effettivamente ogni tanto vedi l’andi di qualcuno e ti prudono anche gli alluci. Cominci a chiederti perché nello stesso tempo in cui quella lì sposta un foglio, qualcun altro prepara il pranzo, organizza mezza dozzina di cose e il tutto rispondendo anche a una decina di telefonate, con l’aspirazione eventuale di dire anche delle robe un po’ intelligenti. Ma questi sono i pensieri che vengono solo alle madri isteriche, quelle ossessionate e con la mania di persecuzione, quelle che non investono su nient’altro, insomma, si trovi qualcos’altro a cui pensare.
Vabbè. Vi conto invece uno dei lavori di ieri: è arrivata la notizia che la ditta che commercializza l’apparecchio per le vibrazioni ce lo presterà a marzo per un paio di settimane: per provarlo con i bambini della onlus e, intanto, pubblicizzarlo un po’ per, chi lo sa, trovare uno sponsor che magari ci aiuti a comprarlo!!!!!!
Per cui siamo partiti a pensare, a cercare di organizzare, a trovare i tempi in cui i terapisti possono vedere i pazienti per sfruttare al meglio il tempo a disposizione. Sempre mentre la suddetta spostava il foglio da un cassetto all’altro….. uuuuuhhhh, che serpe, che linguaccia.
Però, insomma, diamoci anche un po’ di arie: perché comunque la notizia è legata ad un anno di lavoro, al prendere contatti, al far vedere che uno prova a fare le cose seriamente eccetera ecceterissima. Meno male che non sentono certe mentecattaggini che dici, mia cara, dice LA PAOLA . Concordo, con LA PAOLA concordo sempre perché è eccelsa e la sua marmellata alle pesche è sublime: aspettate che sappia che la spalmo sui crec (perché si scrivono così) salati.
Oggi vediamo se portare Fabu in fisio o no, vediamo che strada c’è per non cercarci rogne.
Buona giornata.
Angela

mercoledì 29 gennaio 2014

Se giochiamo a carte, oggi vedo subito.



Sono arrabbiata come una biscia. Così almeno si gioca a carte scoperte, detto subito.
Ieri mattina a scuola Fabu non ha voluto camminare con il girello in palestra, alla lezione di psicomotricità, che è la sua passione assoluta. E la settimana scorsa sì, per cui il discorso del dobbiamo riprendere dopo la pausa forzata forse non torna. Poi ieri sera abbiamo tolto i tutorini e i piedini erano rossi in non so quanti punti.
E ci sta, perché si è rotto un equilibrio e adesso il problema galoppa: come quando le scarpe cominciano a far male da una parte, il giorno dopo fanno male anche dall’altra anche perché si cammina male, insomma, è comprensibile.
Per di più, avevamo già esperienza di una storia simile: poco più di un anno fa i tutorini piccoli in pochi giorni ci hanno fatto venire una tendinite con i fiocchi e controfiocchi e prima di farcela passare e averne un altro paio sono passati due mesi. Cose che capitano, d’altra parte il problema parte all’improvviso.
Ok, sono signora, profondamente signora. Per cui dico all’improvviso un accidenti (solo un accidenti). Proprio in virtù dell’esperienza passata, tre settimane fa siamo andati dal tecnico: che, attenzione, è uno bravo, per cui leccarsi le dita, siamo più fortunati settecentosessanta volte rispetto al passato e rispetto ad altre famiglie, come tempi e modi dell’assistenza.
Però il tecnico ha fatto la prima cosa che si fa in questi casi: prima si taccona, non si può dire che si cambia subito con il costo che hanno (circa 1500 euro, in carico alla società, certi rimborsi non sono a carico della società invece, nooooo, ad esempio nella nostra regione ai piedi delle nostre amate montagne non capita mai, noooooo, vabbè, lasciamola partire con i soliti luoghi comuni, ci sta nel quadro della madre isterica). A nulla sono valse le richieste di una valutazione diversa: ma se si consuma sempre nello stesso punto ci sarà un motivo, forse le spinte non sono più corrette,  il piede non ci sembra più allineato bene, dopo più di un anno ci sta, hai voglia se ci sta…. Niente da fare, si taccona.
Infatti.
 E allora, dopo una settimana  o poco più ci rendiamo conto che davvero non si funziona: non possiamo partire con il mandare avanti il lavoro e intanto procediamo con la burocrazia? No che non si può, metti che poi non autorizzino per qualche motivo.
Per cui fatemi un preventivo. Lo aspettiamo. Poi cerchiamo la dottoressa: spieghiamo alla segretaria che è davvero urgente. Mandiamo tutto. Aspettiamo risposta. Quando avremo risposta la portiamo all’apposito ufficio per l’autorizzazione, che arriverà in una decina di giorni (perché qui funziona già bene), poi prendiamo appuntamento per i calchi, poi li facciamo, poi ci vorranno dalle due alle tre settimane per averli finiti. E andranno bene, perché poi siamo anche fortunati. Ma intanto, è possibile, smetteremo di stare in piedi per un po’. E vabbè. Vabbè un accidenti, sempre perché sono signora.
Se  Fabu nelle sue condizioni sta meglio di tanti altri, non ha la scoliosi, non ha subito interventi alle anche, non ha dolori, guarda caso dopo il giro completo di un anno in cui ha fatto fisioterapia bene in maniera continuativa le condizioni respiratorie sono evidentemente migliorate, se tutto questo, è evidente che non è perché abbiamo aspettato i tempi biblici di ogni vabbè.
Però ricordiamoci che è tutto gratis, quindi è ovvio che servono le procedure adeguate, non è come andare e comprare, la dottoressa non ha solo quello da fare. Però  la procedura adeguata è poco più di un timbro, di un lavoro di segreteria.
Per altro, dico per altro, se grazie a tutti quanti non avessimo potuto pagare per il novantotto per cento delle cose, non saremmo qui a parlare di tutori gratis: perché tanto Fabu, tra piedi storti e anche panate e zero resistenza, in piedi non ci starebbe più.
E, comunque, anche a voler pagare la realizzazione non scenderebbe sotto i 20 giorni: vabbè il tecnico non ha solo quello da fare, è normale che sia così.
Sarà. Però tutte le volte che li abbiamo fatti all’estero non è mai passata più di una settimana tra il calco e la consegna. Uuuuhhhh, la solita retorica che altrove va tutto meglio, ma tanto ci sta nel solito precedente e suddetto quadro, quello della madre isterica.
Per cui oggi lo so come va a finire: che mi riempio la testa dei lavori quotidiani, orari, scartoffie e pavimenti. Con la musica, così la testa si riempie, appunto meglio.
Concedetemi Should I stay or should I go. Non so bene nè dove nè  quando, ma concedetemela lo stesso, anche se forse non è proprio che si addica ad una signora.
Buona giornata.
Angela

martedì 28 gennaio 2014

Dell'essere sempre poco concludenti.



Perché il mattino ha l’oro in bocca, diceva qualcuno che beveva più thè di me. Per forza, perché altrimenti delle boiate così mica se le sognava. Stava a dormire e gli bastavano le 24 ore per fare tutto quanto.
Magari era uno organizzatissimo, il cui mattino iniziava alle nove o nove e mezza e suonava il campanello per la cioccolata calda e nel giro di due ore scarse la sua mente eccelsa aveva prodotto la qualunque. Magari. Per intanto mi faccio un’altra tazza che è meglio.
Ieri abbiamo sentito l’asl per i tutori: la dottoressa era impegnata, per cui abbiamo parlato con la segretaria, che ci ha detto di mandare una mail con le scartoffie e lei parla con la dottoressa e poi ci fanno sapere. Màh. Non so che dire. Bevo thè. Perché è vero che ci vuole una regolamentazione, altrimenti chiunque si va a comprare le robe anche per il prozio morto a Cefalonia, per intenderci, e poi se lo fa rimborsare. Però una roba un po’ più snellina? Perché non è vero che nel tempo che passa non cambia nulla: perché un impiccio porta ad un altro, il male al piede porta ad una gamba che non appoggia, ad un bacino che ruota, ad una schiena che gli va dietro, soprattutto in un bambino. E anche rapidamente, peggio che al go down.
Ci sembra che il braccino di Fabu stia un po’ riprendendo il giro: da ieri teniamo il tutorino per il braccio anche a scuola, almeno un po’, finchè non gli dà fastidio. E ieri con Cecilia notavamo che stava ricominciando a giocare con la manina: l’abbiamo tenuto lì fino a tardi perché mamma doveva trafficare un po’ e lui in effetti si è rimesso a trafficare con il braccio, che era un po’ che non capitava più. Sul tenerlo sempre lì anche oltre alla terapia, sorvoliamo, che i sensi di colpa pesano più di un macigno errante.
Uhhhh che piaga. Ellosò.
Allora vi conto che non ho mica detto alla Michi del gatto di Davide. Si chiama legittima difesa!!!!!!!
Però ieri sera alle dieci trafficavamo con powerpoint per preparare la ricerca sulla Finlandia, che mi fa venire freddo al solo pensiero. Lancio delle scritte che neanche il grande mazinga.
Buona giornata.
Angela

lunedì 27 gennaio 2014

L'apposito modulo.



Il Giorno della Memoria, per non dimenticare. Al di là dei revisionismi e delle varie teorie storiche politiche. Ogni tanto dimenticare è pericoloso, è questo è proprio uno di quegli argomenti lì.
Ieri sera ho chiesto che mi firmassero la giustificazione e sono andata a dormire alle otto e un quarto, giuro. Senza neanche aspettare carosello. Senza passare dal via. Dormire. Le primavere la piagaggine accumulata la testa piena di pensieri forse anche un po’ di tareffaggine chi lo sa. Mi sarò addormentata alle otto e ventuno, non più tardi.
Perché è vero che ci vuole un fisico bestiale e se non lo trovo nei saldi, mammamia.
Oggi, con Fabullo a scuola: qualche ora di lavoro per la onlus, chiamare un po’ le ruspe perché, ad esempio, non ho ancora finito di disfare la borsa dell’ospedale; provare a sentire l’asl per capire quanto ci mettiamo ad avere dei tutori nuovi: abbiamo già i codici, saranno come quelli vecchi, abbiamo incrociato la dottoressa adesso che eravamo in ospedale, speriamo di non dover aspettare 20 giorni una visita, 20 giorni la prescrizione, 20 giorni l’autorizzazione, 20 giorni i calchi, 20 giorni il tutore in sé…. Vi ho mica già detto che sono nervosa? Mi pare di sì, mia cara, dice LA PAOLA. Ellosò che dico sempre quelle, però sono anche sempre quelle contro cui ci scontriamo, in un eterno moto perpetuo.
Non solo noi, nèh? Con le altre famiglie ogni tanto ci guardiamo davvero sconsolati, per la serie qualcuno mi raccolga le braccia. Anche le unghie. E le sopracciglia. E le rotule. E altre parti che non vi posso enumerare in quanto signora, com’è noto.
Poi andiamo da Cecilia oggi pomeriggio, per continuare a cercare di rimetterci in forma: intanto teniamo a momenti alterni il tutore per l’estensione del gomito e abbiamo individuato un tutorino per l’estensione del polso che sembra fare al caso nostro e che,  comprato all’estero, costa proprio poco, e adesso ce lo procuriamo (tra parentesi, altro lavoro di oggi). E intanto che Fabu è con Ceci, fare la spesa.
Raccontatemi qualcosa di molto bello, per favore. Se c’è da compilare l’apposito modulo, basta dirlo.
Buona giornata.
Angela