Mammasanta quando ti crolla la casa. Non sono in grado di
immaginare come siano stati i nuovi poverini che ieri sera si sono ritrovati in
strada a guardare dei cumuli di macerie: per carità, ringraziando di essere
vivi, senza dubbio. Ma, pur da vivi, non si ha proprio più niente: oh sì, poi
forse si diventa filosofici, molto zèn, zenissimi, e ci si dice che quando si
ha se stessi e la forza di ricominciare, si ha tutto. Eventualmente arrivano
anche gli psicologi a dircelo. Ma sul primo istante, nel secondo istante, e
forse anche nel secondo e nel millesimo, uno sa di aver perso tutto ciò che ha.
Dalla dottoressa dell’asl è andata bene!!!! Sapete perché è
andata bene? perché esistono gli angeli. Ovviamente. Così è successo che ieri
siamo andati a recuperare Fabullo alla castagnata: tutto felice, un tempo che
ha miracolosamente tenuto proprio in quell’ora lì e non faceva nemmeno freddo;
e lui era contento, guardava gli altri correre e, per una volta, giuro, non ho
nemmeno pensato che ci stesse male, mi è sembrato che cogliesse l’attimo dell’essere
nel pasticcio generale degli amici.
Poi siamo ripassati da casa per prepararlo e, intanto che
arrivavamo, c’era un corriere: che non aveva proprio lui, di persona
personalmente, la faccia dell’angelo, questo va detto. Ma è tutta l’idea che conta: perché
era arrivato il carico del thè!!! Una roba meravigliosa, giuro, neanche i
bambini a Natale, thè nerissimo e tisane
di tutti i tipi: un segno, ovviamente, proprio in quel momento lì. Per cui sull’istante
ho deciso che sarebbe andata bene e che ero di ottimo umore. E così è stato: la
dottoressa è stata d’accordo su tutto. Tutori collaudati, girello approvato,
seggiolino del bagno anche: però con le prescrizioni rimaniamo indietro perché tutti
i codici vanno, giustamente, controllati e la dottoressa è sola a fare questo
lavoro, ed è verissimo. Però approva tutto: potremmo vederlo alle calende
greche, ma ci aspettavamo già un ostacolo molto ma molto più alto: per cui
siamo riusciti ad essere contentissimi della faccenda, davvero. Potremmo dire che
è stato merito del fatto che erano le sei passate perché c’era tantissima gente
e la dottoressa voleva solo andare a casa, ma io sono certa che sia tutto
legato all’Angelo del Thè che ha messo tutti di grandissimo buon umore facendo
convergere energie positive galattiche. Perché
il corriere sarebbe potuto arrivare 5 minuti dopo e non ci saremmo incrociati.
E siamo tornati a casa a guardare tutte le scatoline: e
abbiamo deciso che il thè nero si comincia a bere dal fine settimana. Quando avremo
il tempo di godercelo con la massima calma, di sceglierlo e di sentirne il
profumo. Io mi darò alla tisana più tardi nel silenzio assoluto. Sostanzialmente,
mia cara, dice LA PAOLA che coglie l’essenza, hai tirato fuori tutto ‘sto
delirio di burocrazia e angeli e british tea, senza nemmeno assumerla la
sostanza in questione, così, tutto di tuo? Andiamo molto bene.
Ieri mattina è venuta la pediatra a scuola: Fabullo l’ha
fatta eccome la faccia perplessa: Ma questa qui non è che può invadere il mio
territorio così. Ma lei gli ha spiegato che era venuta a vedere la sua scuola e
lui è stato tranquillo, e si è fatto visitare. E non ha trovato nulla, forse la
gola un pochino rossa a cercarla con il lanternino. Anche lei è stata d’accordo:
non si vede niente che giustifichi le crisi; potrebbe essere una forma virale
di quelle blande, però deve finire entro domenica, non più di una settimana; ed
è un po’ strano che, quando non ha le crisi, sia così arzillo. Per cui ho
scritto all’epilettologa, per raccontarle la faccenda.
Ieri, tutto sommato, è andata leggermente meglio, il numero
assoluto di crisi è stato un pochino più basso. Ci hanno fregato solo la
colazione, e poi con i pasti è andata liscia. Però siamo in allerta, questo sì.
Oggi andiamo in fisio, speriamo che riescano a lavorare.
Buona giornata.
Angela