mercoledì 30 settembre 2020

Forse il giro, quello di boa.

 Bon, sembra fatta. Ieri la saturazione di Fabullo è stata sempre 97 stabili e la temperatura sotto i 36.5.

Meno affannato, solo molto stanco. Per tutta la settimana lo teniamo a casa da scuola a risposare, che è meglio. Domani dovrebbe fare fisioterapia ma abbiamo qualche dubbio, ha davvero poca resistenza.

Oggi, a questo punto essendo il termine, dovrebbero uscire le graduatorie per il collegio di Michi, e fa che abbia la sua stanza lì, oggi stesso, con il suo bagno, comoda per la mensa più che per il MC Donald.

Ci sono poche decine di posti, ma fa che, lo stesso.

Se così non sarà, lo so che troveremo soluzioni, ma non ho voglia di pensarci in questo esatto istante, in cui non so nemmeno come arrivare a scaricare la lavatrice, e mangio semi di canapa, pare per le proteine, o perché nella vita serve sempre, come imparare a ballare il tango.

Da quando balli il tango, mia cara? Dice LA PAOLA. Ecco, appunto, dico io.

Quindi, se sarà, faremo anche questa, ma non ora ora ora.

Lunedì ha seguito la presentazione del dipartimento, solo un po', perché la piattaforma non funzionava dall'inizio. Poi la presentazione del suo corso.

Poi al pomeriggio aveva 3 ore di tedesco, che invece si sono ridotte perché la docente ha solo presentato le sue lezioni, e spiegato a Michela, e agli altri che hanno già delle certificazioni, che per il primo semestre frequenteranno le lezioni del secondo anno  e poi si vedrà dove inserirli a seconda dei livelli di tutti. E questa è una bella cosa. 

Cosi ieri ha compiuto l'atto formale di scrivere alla prof del secondo anno per chiedere l'ammissione alle sue lezioni.

Invece i ragazzi che seguono il corso di cinese sono rimasti a piedi, nel senso che la piattaforma non ha proprio funzionato, e la lezione l'hanno seguita solo i presenti, pochi, perché altrimenti ci si assembra.

D'altra parte non si poteva prevedere che la scuola sarebbe iniziata, non si sapeva che in tanti si sarebbero connessi anche se iscritti, non era pensabile fare delle previsioni tecniche.

La bellezza di internet, però, c'è eccome, perché i Pargoli hanno ovviamente fatto gruppi whatsapp con tutti gli iscritti e sottogruppi per i singoli corsi, ed è già meglio di quanto eravamo sbattuti noi venticinquenni di oggi da studenti, che vivevamo nell'ansia di non trovare le informazioni nel marasma generale, anche senza covid, facendo km e lunghe code per cercare di leggere introvabili avvisi.

Insomma, oggi dovrebbe essere decisiva. E, magari, Fabu che sta meglio riesce a riposare di più.

Buona Giornata.

Angela

martedì 29 settembre 2020

Allora.

 Allora: Fabu non va peggio. Nel senso che ieri, ad un certo punto, la temperatura è salita a 37, che proprio dire febbre è un po' tanto. Quello che invece lascia un po' così è la saturazione un filo bassa: che vuol dire tra i 93 e i 95, per cui non si va in ospedale e non si fa nulla, ma su Fabullo vuole dire che c'è qualcosa in ballo, perché lui satura a 98 abbondanti. Potrebbe essere un banale raffreddore, se non fosse che non ce l'ha. Per cui, verosimilmente, il rialzo termico non è tanto febbre quanto affanno.

Da ieri abbiamo inserito il broncodilatatore in aerosol, anche se non sembrava il caso, ma l'esperienza ci dice che in questi casi talvolta sblocca la situazione.

Tendenzialmente, la saturazione a 95 e la temperatura a 37, sono quelle cose che, dovessimo raccontarle a medici sconosciuti, ci viene il nervoso: perché ci direbbero che sono parametri ancora nella norma assolutamente. E la risposta è che lo sappiamo benissimo, ma poiché in Fabullo risultano particolari, vuol dire che dobbiamo stare all'erta, perché gli equilibri sono precari, e basta niente a rovesciarli in fretta.

E il succo è che stare all'erta senza tregua è faticoso, e quindi siamo stanchi morti. Sono le 9 e sono indietro su tutto, sui farmaci, sull' aerosol, sulle ragnatele in un angolo, la lavatrice sta andando e ci sono 4 ceste asciutte da piegare, non ho finito di fare colazione, non mi sono pettinata, è appena arrivato il link per un corso che devo fare sabato per una fondazione che consiglia caldamente la partecipazione per partecipare al bando, che poi non è ovviamente detto che porti a qualcosa, e un'esercitazione prevederà la redazione di un bilancio di esercizio. Tenendo conto che le Onlus come noi non lo devono redigere, è molto chiaro che approccio abbia questa fondazione verso le piccole associazioni, che sia o no al corrente della normativa contabile. E quindi c'ho doppiamente il nervoso per un sabato che dovrò passare lì a sorridere, con la spesa da rimandare e meno possibilità di riposare in una settimana come questa.

Buona Giornata.

Angela

lunedì 28 settembre 2020

Autunno.

 Partiamo dal cupo. 

Venerdì sono andata a recuperare Fabullino a scuola perché era affaticato. E lo è stato tutto il pomeriggio, con un po' di catarro in alto e la saturazione un po' bassa. Sabato mattina stava benissimo, ma è comunque venuto il dottore a vederlo e non ha trovato niente. Ieri sera era un pochino stanco. Questa notte ha avuto 37.2 e si sente un po' di catarro.

Quindi andiamo di aerosol a manetta e speriamo.

Ovviamente nessuno pensa al covid, stando così le cose: pensiamo più al brusco cambio di temperatura. Venerdì l' ho portato a scuola dopo un temporale con tuoni e fulmini e c'erano 9 gradi, con un vento che portava via.

Quello che invece pensiamo, però, è che ci cadono le braccia. Perché è solo settembre. Perché se dovessimo dargli l'antibiotico, sarebbero dieci giorni da manicomio e poi a casa per un po'. Perché la settimana prossima i terapisti avevano programmato più sedute perché è passato un mese dalla botulina e possiamo provare a ritrovare un po' la quadra post lockdown con del rinforzo attivo, dopo l'estate in cui abbiamo ripreso con lo standing. Perché ci serviva qualche ora di scuola per riprendere le forze e lavare i pavimenti, e per avere qualche minuto in cui sedersi sul gradino a guardare per aria. Qualche minuto, mica qualche mezz'ora.

Altissime sfere, regalateci i colori dell'autunno da guardare.

Piantiamola qui.

Vi conto invece che da oggi alle 9.30 la Michi comincia la sua carriera all'università di Siena, sede di Arezzo, dipartimento di lingue, al momento a distanza. Stamattina c'è la presentazione del corso, oggi pomeriggio 3 ore di tedesco.

Entro mercoledì usciranno le graduatorie per la borsa di studio, e, soprattutto, per  i posti al collegio. Perché prima iniziano le lezioni e poi escono le graduatorie, come prima inizia la scuola e poi si nominano gli insegnanti, colpa del covid, si capisce, gli anni scorsi queste cose mica capitavano.

Se non le danno questo benedetto posto letto, sono guai, nel senso che fissiamo degli appuntamenti e partiamo per Arezzo per sistemarla. Con Fabullo così. Mi viene da piangere.

D'altra parte, nessuno ci teneva un affitto per studenti in sospeso per noi, ma figuriamoci. 

Insomma, la notizia luminosa è l'inizio dell'università.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 25 settembre 2020

Campale assai.

 Ieri giornata produttiva ma campale, a dire poco. Non siamo andati a scuola ma in fisioterapia, perché era il giorno della revisione carrozzina: Fabullo non era più seduto bene, ed era logico, perché non l'avevamo più ritoccata da un anno abbondante. I moderni sistemi di postura, per fortuna, hanno superato il concetto dei gusci in vetro resina fatti su calco, che si potevano modificare in teoria, ma in pratica non lo si faceva per la sua complessità tecnica e burocratica. Per cui si faceva un lavoro, si sperava fatto bene a discrezione del tecnico, il bambino stava seduto bene nel periodo immediato, prima di qualunque cambiamento, banalmente di crescita, e poi, per un lungo periodo stava seduto male, prima che si deliberasse cosa fare. Di solito si finiva per bamblinare fino al cambio carrozzina, per imperizia, disorganizzazione, o anche eventuale interesse al cambio globale, ovviamente redditizio.

Lasciando perdere le problematiche non consone, i sistemi posturali moderni sono tutti modulari per permettere di seguire l'evoluzione. Dal punto di vista della politica sanitaria, permettono un gran risparmio perché durano di più. Dal punto di vista sociale, sono utili perché per le famiglie e i pazienti è tutto più semplice. 

Dal punto di vista clinico, che dovrebbe essere l'unico a cui pensare, sono materiali che permettono di differenziare i punti di maggiore tenuta da quelli che devono essere solo morbidi. E sono talmente modulari da potersi adattare a qualunque colonna vertebrale.

Ma, come tutto ciò che è modificabile e personalizzabile, tutto sta agli operatori, che devono essere bravissimi.

Per cui ieri sono arrivati il tecnico ortopedico da Como con lo specialista (state attenti) della filiale del nord Italia dell'azienda tedesca che importa lo schienale della carrozzina di Fabu dalla Nuova Zelanda (che al mercato mio padre comprò); il quale specialista, in quell'azienda di distribuzione, si occupa solo di sistemi posturali.

E arriva spesso in Onlus, e ci dà sempre una gran mano.

Un lavorone, tra tecnici e terapisti, veramente il piacere di vedere lavorare professionisti in gamba, e tre ore dopo Fabu era seduto su una carrozzina praticamente nuova.

Molto faticoso per Fabullo, perché è stato messo su e giù 400 volte, e tutte le volte che si addormentava veniva svegliato e alzato per fare una prova. 

Contemporaneamente, lavorone di sanificazione continua, perché comunque 4 persone non hanno potuto fare diversamente che lavorare gomito a gomito, ovviamente con tutti i DPI, ma intanto io pulivo superfici. 

Però è un lavoro fatto e siamo contenti.

Anche contenti perché la Onlus lavora così bene. 

E quindi tutti bene, ma veramente cotti. Questo fine settimana prevede di pensare allo statuto, di piegare 5 lavatrici lavate e asciugate, di fare mente locale su del materiale da comprare negli USA per saltare l'importatore e risparmiare, ma vuol dire sdoganare: e devo ancora fare bene i conti partendo dal budget del progetto. E stare dietro a Fabullo. E pensare che una volta, che vuol dire un paio di anni fa, avrei anche preparato qualcosa di buono da mangiare, quando le ore di sonno bastavano.

Io sapevo che passati i 25 anni si dormiva di meno. Noi qui si dorme sempre troppo poco, ma non è mica vero che basta. Si vede che diventiamo più giovani, chiaro.

Buona Giornata.

Angela

giovedì 24 settembre 2020

Semplice e meno semplice.

 Punto primo e indiscutibile: Nonna Robi venticinquenne con il suo nuovo smarfón è un mito riconosciuto, perché è brava e coraggiosa e impara tutto.

Ieri al day hospital è andato tutto benissimo: attraversare la città è stata l'impresa dei tempi pre covid, perché alla prima rotonda eravamo già in coda. Poiché partiti per tempo, siamo arrivati puntuali: un'ora e mezzo per fare 50 km, di cui i primi quaranta in venti minuti e il resto in città con tanta pazienza.

Ma poi, udite udite, abbiamo posteggiato lì sotto, e per fortuna perché il cielo, su quel versante cittadino, era carico d'acqua. 

Ci hanno fatto entrare in due accompagnatori, ci hanno messi in camera da soli, e meno male, perché nella camera dell'ambulatorio patologie complesse è stato necessario spostare continuamente letti e sedie per passare con la carrozzina e movimentare Fabu. Letto senza sbarre, per cui, da soli, sarebbe stato impossibile andare a fare pipì con Fabu addormentato.

Sono purtroppo serviti due buchi per il prelievo, con Fabu con grandi lacrimoni, e sono stati tutti rapidi e poco dopo mezzogiorno avevamo finito.

Fuori c'è era il sole dell'autunno settembrino

Non ci credevamo. Potevamo addirittura mangiare.

Per cui abbiamo deciso di fare i turisti e goderci la luce sotto i portici del centro.

Andiamo dal lato di piazza San Carlo, che c'è un fondo più liscio per le ruote. 

Ma benvenuti a Torino: posteggiare è stato impossibile. Nemmeno Paulo Aimo Cittadino è riuscito a raggiungere dal lato giusto l'ingresso di quel parcheggio sotterraneo, tra divieti di svolta e cantieri. Dopo 40 minuti, esausti, abbiamo ripiegato sul parcheggio di Piazza Vittorio, bianca e meravigliosa, con via Po e la vecchia università e i cortili, ma con un fondo molto più difficoltoso. Pazienza. 

Peccato che, nel parcheggio sotterraneo, l' ascensore sul lato A sia fuori uso da tempi non noti, e  raggiungere il lato B sembrava il labirinto di Alice, con indicazioni buone per confondere anche un premio Nobel. Per cui un addetto, comparso come Messer Bianconiglio, per fortuna, ci ha accompagnato. Benvenuti a Torino, nel mondo al contrario dei disabili.

E ce l'abbiamo fatta, siamo riemersi in Piazza alla luce dorata, abbiamo pranzato sotto i portici e passava il tram numero 13 e Fabullo è stato felice. 

E poi abbiamo mangiato il gelato a turni, per spingere la carrozzina attenti alle fessure. Così ciascuno ha scelto la gelateria preferita, Dio salvi sempre il gianduia.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 23 settembre 2020

Quelli Simpa.

 Galoppo convinto perché oggi si va al Regina Margherita per il day hospital che abbiamo rinviato lo scorso giugno: facevano entrare un solo genitore e siamo quindi andati solo dalla cardiologa, che invece ci ha permesso di essere in due per la gestione di Fabu.

Ieri mi hanno chiamato per il pre triage sulle norme anti covid e mi hanno spiegato che le direttive prevedono un solo accompagnatore. 

Io ho risposto che rispetto tutte le direttive ma che potrebbe per me essere molto complesso gestire Fabu, per tante ore, in quello specifico ambiente, dove c'è un solo bagno in tutto il reparto, ci si gira a malapena con la carrozzina, Fabu da mettere su e giù mille volte, a digiuno per gli esami, 8 farmaci da dare, la colazione, un sacco di tempi morti, poi lui si addormenta e va svegliato per qualche valutazione e diventa isterico. Per cui io rispetto appunto tutte le direttive, ma se non me la cavo firmo una dimissione anticipata dopo i prelievi, e, per sgravare il day hospital da ogni responsabilità, scrivo alla direzione sanitaria che è stata una mia scelta personale perché non me la sono cavata in quelle specifiche condizioni. Mi permetterò però di osservare che, trattandosi di un servizio per le patologie complesse, perché si chiama così, dovrebbe essere funzionale alle patologie complesse sotto tutti gli aspetti: perché al Regina Margherita di bambini sani non ne vanno, purtroppo, nessuno pretende l'hotel a 5 stelle, ma non è uguale la gestione di qualche ora di un bambino camminante, parlante, mangiante seduto al tavolino da solo, a cui permetto di passare le ore vuote di quel giorno lì con un tablet in mano, rispetto a uno come Fabullino. 

Lo disse benissimo la cardiologa, che è un Mito Riconosciuto: un servizio, per essere tale, deve servire, nel senso di essere utile. 

Questo all'infermiera ieri non l'ho detto, giuro.

No no no no, dobbiamo cercare di offrire qualcosa di funzionale a Fabio, vi permettiamo di assisterlo in due, facciamo il possibile per mettervi in camera da soli. 

Probabilmente al mondo ci sono genitori più simpatici di me: pazienza, non è un pensiero che mi abbia turbato il sonno.

Per cui si galoppa: andrà tutto bene, non ci saranno brutte sorprese, è un posto da cui usciamo con referti e prescrizioni, sono molto gentili, è solo faticoso: perché Fabullo si stufa da morire e perché è il Regina Margherita, che è dietro alle Molinette, dall'altro lato della città, e di prima mattina speriamo di  posteggiare prima di Saluzzo. Anche se il panorama del Monviso sarebbe più affascinante della rotonda lì sotto.

Buona Giornata.

Angela

martedì 22 settembre 2020

I quindi.

 Certo che Fabullo è anche vostro, è bellissimo per noi ritrovarvi sempre. Grazie a tutti di grande cuore, anche ad Andrea, il nostro poeta preferito, che si ricorda sempre di noi.

Poiché bisogna dirsi le cose, ieri sera abbiamo ammesso che quella festa comandata ci ha bastonato assai, pur facendo finta. Io più domenica, Paulo Aimo più ieri. 

Io ieri meno semplicemente perché avevo già dato domenica e perché ieri ero impegnata a respirare per quanto c'era da correre, e  gli unici momenti in cui potevo ricadere nei pensieri sono stati quelli in macchina. In cui ho cantato Bon Jovi e Chuck Berry, mischiati, che è tutto dire. 

Certo che Fabullo è vostro, e quindi vi conto che ieri, dopo fisioterapia, ha fatto musica: quando ha visto il suo terapista era il più felice della galassia. Avevamo sospeso prima delle ferie: ieri hanno ripreso il lavoro esattamente da quel punto, ed era come se lo avesse fatto il minuto prima. Sapeva tutta la sequenza degli strumenti, cosa fare con ciascuno, quante volte suonarlo (che vuol dire che le conta). È tornato a casa felice, che raccontava tutto con gli occhi, ed avrebbe voluto farlo in un altro modo. E noi siamo stati presi tra la felicità e la rabbia e la pena. Ma, comunque, non fosse stato per Voi Amici, lungo vie indubbiamente assai tortuose, a noi incomprensibili, Fabu ieri non sarebbe stato così felice.

E quindi? Non sono mai arrivata seriamente all'elaborazione dei quindi.

Buona Giornata.

Angela

lunedì 21 settembre 2020

Gli strateghi.

 È vero ieri Fabullo ha compiuto 16 anni. 

Punto. 

Silenzio.

Siamo stati bravissimi, giuro.

Sempre con i pensieri giusti in testa, quelli per cui siamo tutti insieme, in una bella casa, con del cibo sano, l'aria pulita, gli uccellini che cantano, tanti libri da leggere tra Amici e la biblioteca, internet funziona un po' a carbone ma quanto basta perché io possa sempre sentire le canzoni che mi vengono in mente e cantarle che tutto il Vicinato dice ossignúr, il sabato possiamo comprare un paio di giornali e per tutta la settimana li leggiamo, abbiamo 2 crassule e una calancoa da quasi un mese e sono ancora vive, vestiti puliti e asciutti, bidoncini per la raccolta differenziata che stanno in un loro spazio senza che tutto stia in disordine, 4 orologi appesi ai muri che ce ne fosse uno che fa la stessa ora, un televisore che ha 20 anni ma i cartoni si vedono quasi tutti e comunque quelli che ci sono ci bastano, lenti a contatto che andavano cambiate anni fa ma funzionano, la capacità di leggere e ascoltare notizie di tutti i tipi vedendo anche cosa c'è tra le righe e questa è un'immensa fortuna.

Ecco, pensieri tutto il giorno così, che i neurotrasmettitori non sono mica fantascienza o New Age, bisogna tenerli un pochino bravi. Non fosse altro che non abbiamo trovato soluzioni migliori.

E poi, comunque, io c'ho un bollitore nuovo che quando scalda si illumina di blu, che lo dovreste vedere, e un thè  che era in promozione e costava meno della marca del supermercato, che sono meravigliosi. 

E quindi la giornata è passata. E oggi dobbiamo andare a fare fisioterapia presto per motivi organizzativi, e pure musicoterapia, per cui Fabu starà a scuola solo due ore, che vuol dire che ne avrò una per lasciare la casa in ordine per la cena e preparare la borsa con farmaci e cibo per stare in giro: problema risolto, tempo per pensare non ce ne sarà, sarà occupato dallo stare attentissimi a non sbagliare niente.

E vi abbraccio davvero, mammasantissima, come sempre faccio e di più in questi giorni qui.

Buona Giornata.

Angela


venerdì 18 settembre 2020

No ma anche sì e sì ma anche no.



Allora, vi conto una roba sulla Onlus, che è un altro modo per aiutare da suggerire all'eventuale fratello dello zio della suocera del portinaio, che incontrate per caso e che vi conta che vorrebbe tanto aiutare i bambini disabili, sapendo di farlo in maniera concreta. Basta andare sul seguente link:
https://www.wishraiser.com/it/memberships/onlus-abilita-per-crescere
inserire una quota mensile, a partire da 5 euri, che verranno quindi detratti automaticamente ogni mese dalla carta di credito, e, tra tutti coloro che entrano in quella piattaforma e donano ogni settimana viene estratto un viaggio.
Ma che bella cosa! Ma che bella idea! Chi ha avuto l'iniziativa di aderire?
L'ha avuta la sottoscritta, parlandone ovviamente con il resto del direttivo, me ne piglio tutte le responsabilità. E non è una cosa che proprio mi piaccia.
Ah molto bene, mia cara, dice LA PAOLA posando la tazza gialla del thè, fai una cosa, ma non ti piace,
te l'ha ordinata il medico, perché ti è quindi venuta questa brillante pensata, ti sei bevuta quindi il cervello?
Sul cervello taccio, al momento è thè chai, seconda teiera, questa da soli 500, adesso passo al verde.
Non mi piace il trasformare tutto in una lotteria, perché, probabilmente, sono di vedute ristrette. Non mi piace che il terzo settore sia diventato così complesso sotto tutti gli aspetti, con progetti sempre più irraggiungibili e ingestibili, tanto da creare la necessità di una simile piattaforma, che ovviamente va pagata dal terzo settore stesso, il mitico sistema che mantiene se stesso e si auto inghiotte.
E quindi? E quindi ho scelto il male minore.
È un anno difficilissimo, ce la stiamo cavando dando la priorità assoluta alla sicurezza negli acquisti di tutto ciò che è necessario alla protezione di persone e locali, non stiamo al momento vincendo progetti e entreranno solo i fondi dell'8 per mille valdese, che siano benedetti, su un progetto scritto due anni fa, e potremo, per forza di cose, aiutare meno le famiglie.
Parallelamente, quando si presentano progetti bisogna dimostrare di cercare fondi in ogni modo e, sorpresa, l'adesione a piattaforme analoghe offre dei crediti. Più crediti del tempo che ieri la terapista ha usato per contattare specialisti in neuropatie periferiche perché non è convinta di una diagnosi. E quindi?
E quindi niente: ho iscritto la onlus facendo tutte le relative scartoffie, scegliendo questa piattaforma perché l'adesione costa poche decine di eurini all'anno e perché, delle offerte, la piattaforma non trattiene nulla, vanno veramente tutti all'ente selezionato dal donatore.
E pare che la prospettiva della lotteria venga vista meglio da chi valuta i progetti della competenza degli operatori, o del fatto che tutto l'apparato amministrativo della Onlus sia a carico dei volontari.
Quindi: se incontrate il tizio di cui sopra, il parente del portinaio, diteglielo che se gli piace l'idea, possiamo giurare che tutto ciò che entra va a finire bene, nel senso che rappresenta un aiuto concreto alle famiglie, fino all'ultimo centesimo, che nulla finisce in strani rimborsi spese, per esempio, che 60 eurini all'anno rappresentano un'ora e mezza di trattamento fatti bene, mettendoci la testa, e non pensando ad altro, che un bambino esce da quell'ora e mezza e sta meglio.
Poi, per la carità, se il tizio di cui sopra vince anche un viaggio, noi ne saremo felicissimi.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 17 settembre 2020

Il dubbio viene assai.

E niente, purtroppo non hanno prorogato la data del 31 ottobre per il deposito degli statuti aggiornati secondo le nuove norme di legge. Manca tutta l'impalcatura sottostante, mancherà per mesi, ma bisogna depositare. Tutti appassionatamente all'agenzia delle entrate: immagino per dire che le cose si fanno, che non è vero che non si va avanti, eccetera eccetera.
Per fortuna, noi abbiamo già rifatto il tutto tempo fa, va solo ripreso in mano e definito. E, soprattutto, va capito come fare l'accidenti di deposito: si va in agenzia di persona personalmente? Quando mi gira, così? Tenendo conto che non devo badare a Fabullo per poco più di due ore scolastiche mi vedo bene assai.
Oppure non quando mi gira ma, più sensatamente, su appuntamento, per non assembrarci?  Da tenere però conto che dall'approvazione del nuovo statuto al suo deposito devono passare non più di x giorni.
Si può mandare via PEC, che sarebbe la cosa più furba per tutti, anche, appunto per evitare il mitico assembramento? E boh. Nel senso che, tra le cose che si fanno via PEC questa non c'è. Ma è anche vero che è una roba eccezionale, che può non essere esplicitamente citata. E quindi? E quindi abbiamo chiesto all'agenzia delle entrate per sapere, ma per ora nessuna risposta.
Per altro tutto può essere, anche che la scuola chiuda domani, e quindi io esco di casa alle calende greche.
Che quelli dell'agenzia delle entrate, con tutte le scadenze spostate e il delirio totale, dicano a quelli del ministero che si sono bevuti il cervello: quindi magari non ci stanno rispondendo perché stanno per pubblicare formalmente che si può via PEC. Ma stanno per vuol dire il 30 ottobre? O non ci stanno rispondendo perché non ci rispondono?
Facciamo che mi faccio un altro pane e marmellata della PAOLA, facciamo così?
La Michi è tornata da Jesolo contenta di essersi confrontata con questa avventura, soddisfatta di sé. Ma ha anche capito che, comunque vada, non è convinta di intraprendere degli studi così settoriali in questo momento: per cui si iscrive a lingue a Siena, probabilmente indirizzo aziendale, ma tanto il primo anno è comune. Siena, che vuol dire Arezzo, perché il dipartimento di lingue sta lì.
Quindi: da oggi va sulla piattaforma per l'immatricolazione per capire. E, soprattutto, cerca di capire quando si saprà se la prendono al collegio universitario; parallelamente, siccome sembra aleatorio e complesso, si muove per vedere come cercare una camera per studenti.
Comunque, si può iniziare a frequentare a distanza.
Insomma che noi, che siamo dei tardocchi, che alla gara dei tardocchi arriviamo secondi perché siamo troppo tardocchi per arrivare primi, riusciamo ad avere comunque un piano in testa complesso ma più lineare della riforma del Terzo Settore; insomma, detto questo, di gente che sta alla seconda teiera rossa da 750 per capire come siamo girati, e che ha appena fatto cadere il tappo rosso della teiera rossa nella tazza schizzando thè ogni dove, detto questo, il dubbio che siamo un paese perduto viene assai.
Buona Giornata.

mercoledì 16 settembre 2020

Autodeterminazione.

Ieri è andato tutto meglio, nel senso che sono andata a prendere Fabullo a scuola e l'ho trovato felice, sorridente, saltellante in carrozzina: lo fa davvero, non potendo saltellare su e giù sui piedi, lo fa da seduto. L'affermazione senza senza se e senza ma del proprio diritto alla felicità, l'autodeterminazione al concetto. Mammasantissima.
Ha pure fatto pranzo, poi ha riposato, poi si è lamentato senza tregua fino all'ora di cena, non ce n'era mezza che andasse bene, nemmeno il nuovo giornale di automobili che ero andata a comprargli.
Per cui siamo arrivati a cena stravolti, ma pazienza, è andata meglio. Stravolti e più contenti è meglio che niente. Sarebbe meglio stravolti dopo la salita alla Testa Grigia, ma pazienza. Basterebbe anche solo dopo la giornata in cui la caffettiera ha lavorato, con il saluto dei 5 minuti dei vicini modello Bar Sport, come ai vecchi tempi prima del covid. Pazienza anche quello.
Addirittura, suprema concessione astrale, sono riuscita ad andare avanti nel purtroppo cambio medico di Fabu: bisognava fare un numero di telefono comune a tutta l'ASL, dalle 13 alle 15, dove avrebbero compiuto la procedura, trovato altre soluzioni, o, in ultima analisi, dato appuntamento per andare allo sportello.
Solo che, per giorni interi, il numero comunicava sempre di riprovare più tardi, e io ovviamente lo mettevo in viva voce e provavo per le due ore intere. Ieri ho cominciato mentre stavo davanti al cancello della scuola e ho continuato a casa, mentre badavo a Fabullo: ed è arrivato il miracolo, mi hanno messa in attesa, dopo venti minuti hanno risposto, mi hanno dato una mail, a cui ho scritto, mi hanno risposto, non ho capito quando avverrà la procedura ma un pezzo di più c'è. Intanto, comunque, ieri mattina avevo pianificato una nuova scorta di farmaci con la Pediatra Santa Subito, finché poteva prescrivere. Il tutto prima delle otto. Perché abbiamo grande fiducia nelle procedure, ma di più quando ci arrangiamo da soli.
Poi siamo andati avanti con il materasso: la terapista ha parlato con la dottoressa, che ci ha dato appuntamento per ottobre, e vediamo come fare per la prescrizione o cosa.
Poi ho mangiato il pane e marmellata della PAOLA.
La Michi ha fatto tutto quanto, le hanno messo l'orale già ieri pomeriggio, è stata assai soddisfatta e poi è andata a vedere il mare. E abbiamo prenotato i treni per oggi perché a questo punto è fatta. I risultati arriveranno a ottobre, lei sembra comunque più propensa per studi proprio linguistici che economici.
E quindi speriamo in un posto al collegio di Arezzo, altrimenti cercheremo soluzioni: la complicazione è la nostra poca libertà di movimento, ma pazienza, è stata una giornata migliore, appunto.
Poi ha recuperato una roba di riso in un posto da asporto, in cui non davano le posate, per cui ha tagliato il bicchiere di plastica del bagno e ne ha fatto un cucchiaio. La fame è sempre un ottimo carburante per le idee, va detto.
Buona Giornata.
Angela

martedì 15 settembre 2020

Un po' così. Vabbè.

Apperò il Matematico Fiorentino nella Scuola Logistica, e certo che deve funzionare.
Da Fabullo è tutto organizzato con punti di raccolta definiti per classe che occupano cortile e strada (chiusa al traffico), per evitare l'assembramento all'ingresso, perché i ragazzi sono più di 300.
Per noi l'ingresso è semplice, perché entriamo sempre alle dieci e non c'è nessuno. Ieri, e anche oggi, siamo usciti con gli altri. I ragazzi sono usciti a classi ben separate, belli ordinati, da tre uscite diverse, accompagnati, evitando di passare uno sopra l'altro fino al cancello. Un passo fuori dal cancello, però, c'erano i genitori, con conseguente delirio: Fabullo è arrivato con il professore che, quando ha visto la faccenda, si è fermato qualche passo in cortile, ha lasciato defluire il tutto per un minuto, perché poi è bastato quello, e poi ha fatto uscire Fabu. Insomma, tutto bene, e poi un mega tappo di centinaia di persone.
Il Nonno Vigile, della protezione civile, è un mito, ma da solo era proprio dura.
Per il resto, siamo stati tutti un po' tristi perché Fabu non è stato evidentemente contento: probabilmente ci è rimasto malissimo perché non ha ritrovato i suoi Amici più belli. Quelli nuovi lì conosceva già, ma non è ovviamente la stessa cosa. Ed è andata via anche una sua amatissima insegnante, glielo avevo già detto e si era rattristato, e poi ieri non l'ha veramente più trovata.
Povero piccino nostro, farà di nuovo amicizia, ci vorrà qualche giorno, certo che ieri ci ha proprio fatto tanta pena.
La Michi è felicemente arrivata  a Jesolo, senza finire né a Roma né a Istanbul. Ha trovato la corriera e anche dove si fa il biglietto. L'albergo è un tantino una stamberga: ovviamente abbiamo mirato al risparmio, però è la stessa cifra di Arezzo, che era in una zona non bellissima, ma era carino.
Questo è veramente fatiscente, con rubinetti da pregare in ginocchio perché esca l'acqua, per intenderci.
Però la Michi è giovane e piena di spirito di avventura, sono due notti in croce, è vicino alla sede degli esami, che era la necessità primaria, e amen. Vediamo un po' cosa ne uscirà oggi.
Vi abbracciamo, davvero. Che bello sempre sapere di non essere da soli in tutti i nostri pensieri.
Buona Giornata.
Angela

lunedì 14 settembre 2020

Almeno per due ore.

Fabu va meglio, nessuno sa perché e come. Sicuramente finisce l'effetto iniziale della botulina, che è sempre un po' fastidioso.
E quindi oggi a scuola davvero, con preoccupazioni limitate al procedere, come tutti quanti, e non di più. O meglio: qualcuna di più sì, ma è un di più di quelli a cui noi siamo allenati. Almeno per stamattina, perché poi al primo starnuto saremo nel panico, già si sa, ma almeno per stamattina, per due ore, ce la godiamo. Due ore di cuore leggero, perché Fabullo, oggi, ha un motivo per alzarsi la mattina e essere felice. Davanti alla scuola avrà gli occhi più grandi del mare.
Partiamo con, nello zainetto,  autodichiarazione che non ha la febbre, sanificante per le mani, scorta di mascherine chirurgiche. L'ingresso sarà semplice perché entriamo un'ora dopo, l'uscita sarà con gli altri e lo scopriremo solo vivendo come sarà.
Fabu sarà felice, questo ci basta.
Ma quel matematico fiorentino comincia oggi? La Michi sta per uscire di casa con Paulo Aimo Operativo, che la scarica a Chivasso, dove prende un treno per Torino. Di qui la freccia rossa per Venezia, con cambio però a Milano perché il diretto lo hanno tolto. Michi, da Venezia se sbagli magari pigli l'Orient Express. Vabbè, basta non finire al posto del morto.
Da Venezia Mestre cercherà la corriera per Jesolo lido, e poi camminerà un po', perché l'hotel è vicino alla scuola ma lontano dalla stazione del bus.
Poi gli scritti saranno domani in tarda mattinata, e si capirà se il suo turno agli orali sarà domani pomeriggio o dopodomani. Conseguentemente, si capirà se potrà rientrare già martedì o mercoledì: quindi, eventualmente, se ci sarà da aggiungere una notte in hotel; il viaggio in treno verrà prenotato all'ultimo, perché i cambi sull'alta velocità costano un occhio buono.
E bon, Fabu esce da scuola e si va in fisio. Sarà una giornata importante.
Buona Giornata.
Angela

venerdì 11 settembre 2020

Varie, ma non eventuali, si auspica.

Ovviavia, quelli che stanno a Firenze tutto l'anno, invidiati dal mondo intero, l'è chiaro che vogliono vedere anche Pisa!!! Non è che sono sveglioni, giammai, sono consapevoli!
La Michi è stata molto ma molto contenta: pare che il test sia andato benissimo: viene registrato, e, se decide di immatricolarsi, le sarà abbuonato subito il primo esame di lingua inglese, ed è possibile anche il secondo (inglese monolingua, o una roba del genere), lo dovrà decidere l'insegnante; se non verrà abbuonato, le sarà comunque concesso di darlo subito nel primo semestre per toglierselo, senza l'obbligo di frequentare quel corso per un periodo prolungato.
Le è piaciuto tutto quanto, il posto, i professori che ha incontrato che sono stati gentili.
Se decide di proseguire questa strada, in attesa di capire dove dormire, potrà seguire le lezioni a distanza, tanto per tutti quanti sono comunque previste formule miste per evitare assembramenti. Le graduatorie per il collegio escono a fine settembre. Oggi torna e lunedì parte per Jesolo, dove invece c'è uno sbarramento di 25 posti.
Invece: non esce nulla sulla faccenda ets, fa che sia una proroga, ti prego ti prego ti prego.
Invece ancora: per Fabullo siamo preoccupati assai, sta mangiando ancora meno senza che troviamo motivazioni, il che non ci consola affatto, visto che, quando comincia così, va avanti mesi, appunto senza motivazioni. Ed è molto ma molto noioso e dorme male; in questi giorni ci stiamo anche raccontando che ha appena fatto la botulina, che su di lui non ha contro indicazioni ma, tutte le volte che la fa, rimane come tareffo per una settimana abbondante.
Diciamo che, in vista della scuola, con tutti gli annessi e i connessi, siamo preoccupati assai, e dormiamo poco, e quindi siamo anche stanchi assai.
E aspettiamo gli eventi.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 10 settembre 2020

Voi concentratevi.

State attentissimi che ho un importantissimo compito per voi.
Oggi dovrebbe riunirsi la commissione stato regioni per deliberare sulla riforma ets, confermando quindi la data del 31 ottobre per depositare lo statuto aggiornato all'agenzia delle entrate.
Tenendo conto che: i famosi nuovi registri non li hanno ancora istituiti; che per revocare il precedente regime bisogna chiedere autorizzazione alla commissione europea e non è stato fatto; che mezzo mondo si riverserebbe all'agenzia delle entrate, facendo code, in un momento che è già di delirio anche con appuntamenti, per fare una cosa che non porta da nessuna parte in questo momento dati i punti precedenti; in più: dato che il tutto non porterà a nulla, se non a complicare la vita alle piccole associazioni che fanno già ora tutto in modo trasparente, permettendo così la sopravvivenza dell'indotto dell'indotto che si allontanerà sempre di più dall'aiuto duttile e rapido che queste associazioni possono offrire; e ancora, punto fondamentale ed egoista, per cui sto usando il blog per motivi personali: dato che io il tempo per andare all'agenzia delle entrate non ce l'ho e dovrei attuare dei faticosi meccanismi che lasciano il segno sul rendimento energetico delle giornate, per una roba priva di significato; detto tutto questo, tocca a voi:
Vi concentrate, e mandate onde psichiche perché tutto venga prorogato almeno all'inizio 2021. In un paese che vive alla giornata non mi sento in colpa a dire ciò. E le onde psichiche non sono reato.
Per altro, quando poi dovesse venire fuori, da pettegolezzi che non si dicono, che nei pressi di quella commissione fosse arrivato un carrettino, con tutti i regolari permessi per la vendita di alimentari e ristorazione, erogante altrettanto regolari scontrini fiscali, da cui proveniva un effluvio di salsiccia ingesitibile dalle acquoline quanto le sirene di Ulisse (gusto e udito, ma voi avete capito) e tutta la commissione, in fretta e furia, avesse deliberato in fretta e furia che si rimanda tutto per raggiungere il carrettino in questione: ecco, si venisse a sapere quello, nessuno dirà che il signore rigoroso nell'offrire un prodotto di qualità inestimabile, condito da simpatia accattivante per chiunque, fosse Boog. Saremo più muti delle tombe di Spoon River.
Ci mancava l'accento macabro nel tuo delirio, dice LA PAOLA. Voi procedete con le onde psichiche, dico io.
Vi conto che ieri la Michi è arrivata a Torino Porta Susa, è andata al binario del freccia rossa per Napoli (per lei fino a Firenze), e lì è arrivato, in lieve ritardo e quindi all'ora del freccia rossa, l'italo che faceva esattamente lo stesso percorso. Per cui la svegliona è salita su un treno non prenotato, facendo vedere il biglietto agli sveglioni che le hanno detto che era giusto e di salire.
A treno partito, ha capito che qualcosa non andava ed è stata bravissima: perché ha cercato il controllore e ha spiegato, e il problema si è risolto semplicemente scendendo a Milano e recuperando il suo freccia rossa che intanto stava arrivando, a sua volta in lieve ritardo. Ovviamente ha pagato il biglietto per Italo da Torino a Milano. Però è stata brava ad arrangiarsi senza andare nel panico.
E poi è andato tutto liscio per il cambio per Arezzo alla Leopolda, dove pare che ci fossero tutte le corsie di transito per l'emergenza covid che sembravano i contro viali torinesi, dove bisogna mettersi a destra per girare a sinistra.
E poi ha esplorato la città per capire dove sta  l'università per andarci oggi, e in Feltrinelli ha conosciuto degli studenti con cui ha passato la giornata e a cui ha chiesto un po' di dritte su come si studia lì, ed erano tutti contenti.
Oggi avrà questo colloquio che non è uno sbarramento di nessun tipo, ma l'università lo chiede a tutti per capire i livelli linguistici, anche a coloro che hanno fatto la pre immatricolazione  e non ancora l'iscrizione effettiva, che in effetti fa pensare ad un approccio serio.
E vediamo un po'.
Quindi, voi, Amici, concentratevi sulla storia di cui sopra: che, se non viene prorogata, è la boiata in questo momento fatta per dire che si fa qualcosa. Ed è proprio questo che mi preoccupa, le boiate sono spesso ambite.
Buona Giornata.
Angela


mercoledì 9 settembre 2020

La metafisica.

Paulo Aimo Operativo ha appena scaricato la Michi a Chivasso, poi scarica la ruota ormai completamente sgonfia dal meccanico e poi va al lavoro: e che bello che è diventato tutto vicino, con i tempi di spostamento scesi dai 90 minuti a circa 15. La Michi invece prende il treno per Torino, lì quello per Firenze, lì respira l'aria della nostra Luana per meno di mezz'ora, che va benissimo, il tempo di cambiare binario e prendere il regionale per Arezzo e prima delle due é già lì, e il colloquio è domani nel primo pomeriggio. Quindi ha il tempo per girare, capire com'è, che possibilità ci sono, se le piace, quanto sia facile trovare ganci se non le danno il posto letto, eccetera.
Insomma, cose, in fondo, assolutamente normali.
E siamo contenti dell'idea, delle cose normali, dico, e se Quelli Che Sanno non amano la parola, pazienza, se ne faranno una ragione.
Perché in questi giorni siamo assai provati.
Tutto parte, sicuramente, dal desiderio di mandare Fabu a scuola, e dalla convinzione che sia giusto. Ma anche, ovviamente, dalla preoccupazione: perché tanto sappiamo che, comunque, l'eventuale difficile assistenza e valutazione delle cose saranno fatti nostri. Con l'aggiunta dei mille impegni faticosi che si profilano, per tutte le visite di controllo rimaste sospese dalla primavera scorsa. Con l'aggiunta del cambio medico: che sarà il nostro medico di base, gli abbiamo parlato ieri: che è bravo e simpatico, siamo contenti di avere lui al nostro fianco. Però è chiaro che la nostra Pediatra Santa Subito ci mancherà da morire, è stata una persona bellissima con noi.
E quindi, con l'aggiunta dell'aggiunta, si arriva al pensiero di quante persone ci mancano: Amici a cui vogliamo un gran bene che non abbiamo più il tempo di vedere da anni, perché è tutto difficile, e gli Amici bisogna goderseli e non vale il Tu stai seduto lì e mi conti come stai mentre io sto in bagno con Fabu in camera  con Fabu lo  lavo  lo vesto lo guardo gli dò i farmaci mettendo il timer per i tempi giusti e non perdo la concentrazione. Così non vale, niente da fare.
E basta, per oggi non aggiungiamo più niente. Insomma, come dice la Mathilde di Adamsberg: un attacco di metafisica, poi passa.
Buona Giornata.
Angela

martedì 8 settembre 2020

Svariate beghe.

Mettiamola così: che la botulina è andata bene e Fabu è stato bravissimo. E noi abbiamo fatto ginnastica, così non possiamo sempre lamentarci di essere réidi come delle bacchette (così si dice nel profondo nord ovest).
Allora: topografia torinese: le Molinette stanno nella zona ospedali di Torino, area sud della città, lungo il Po, e coprono svariati isolati, che per muoversi dentro ci vorrebbe la bici. Noi arriviamo dal lato opposto, con la città da percorrere, per evitare il centro passiamo oltrepó e riattraversiamo, proprio sul ponte davanti all'ospedale. Poi ci si gira intorno a senso unico, il che, con il traffico, può significare anche mezz'ora abbondante. Noi attraversiamo il ponte, percorriamo mezzo lato lungo il fiume, posteggiamo (confidando tanto) nel silos che c'è lì, che permette di essere già dentro un cortile ed entrare da un ingresso laterale che porta rapidamente al reparto, quindi senza girare tutto attorno in macchina, che tanto, fuori dal silos, non c'è speranza di parcheggio.
Invece ieri: arriviamo al silos e l'ingresso è sbarrato. Capiamo in fretta che tutti gli ingressi laterali sono chiusi, così da dirottare tutta l'utenza sull'entrata principale per il pre triage. Quindi giriamo intorno, e meno male che eravamo in larghissimo anticipo e che Torino non è ancora ai livelli convenzionali di traffico, che implica la paralisi completa: ma, comunque, vuole dire macchine per fortuna non in tripla fila, ma doppia certamente sì.
E quindi, dopo il girotondo, siamo finiti nel parcheggio del Regina Margherita, svariati e svariati isolati indietro, e svariate rotonde, e svariati marciapiedi pieni di auto da fare in carrozzina, e poi il lungo Po mica ameno, tra il muraglione dell'ospedale da un lato e un fiume di macchine dall'altra: che la mascherina serviva non per gli assembramenti. E poi, cammina cammina, siamo entrati, e cammina cammina anche dentro, nel labirinto, per arrivare finalmente.
E Fabu è stato davvero bravo, aveva la faccia brutta ma ha permesso di fare tutto bene.
E poi abbiamo fatto cammina cammina di nuovo e siamo arrivati al furgone, che aveva una ruota non a terra, ma un po' sgonfia sì, probabilmente era bucata, che non era sicurissimo fare 50 km, cose che capitano, ma piantarsi in strada non sarebbe stato bello, con Fabullo stanco. Solo che quel furgone, adattato, è pesantissimo, per alzarlo abbiamo un cric che però non è trasportabile. E così siamo andati a cercare un posto per gonfiare la ruota, per vedere di arrivare a casa, perché Fabu cominciava ad essere esausto, ci mancava chiamare l'aci per sostituire la gomma lì, davanti al Regina Margherita nel pasticcio totale.
E ce l'abbiamo fatta, la ruota ha tenuto, così, in cortile, Paulo Aimo Gommista ha messo quella di scorta e oggi ci penseremo.
Fabullo non ha poi mangiato un accidente in tutto il giorno: che in questi giorni sta andando un po' così e fa che non ripiombiamo in un baratro per ignote ragioni, ma sappiamo anche, per esperienza, che dopo la botulina per qualche giorno rimane sempre un po' cottino.
E poi è arrivato il mitico preventivo del materasso, che però pare che tanto non vada bene, perché la procedura è sbagliata dall'inizio, così ci ha detto la signora dell'ortopedia, che però non riesco più a capire quanto sia credibile oppure no, quindi: ci sarebbe da mettersi a produrre, previa scrittura, scartoffie su scartoffie, ma la terapista oggi prova a rintracciare prima la dottoressa. Perché, se è davvero inutile, non perdiamo tempo a scrivere, che bisogna già dedicarsi all'organizzazione della scuola e al cambio medico, oltre che ad accudire Fabu.
Mettiamola così: potevamo finire a posteggiare a Moncalieri, anche a Saluzzo, e sarebbe stato peggio. Poteva ricominciare a piovere, e invece no.
E quindi è andata.
Buona Giornata.
Angela

lunedì 7 settembre 2020

Non proprio impossibile, ma.

Grazie per i bellissimi auguri, sentirsi amati è sempre la più bella delle sensazioni: e ringrazieremo sempre per questo, consapevoli di quanto siamo fortunati.
Io mi sono regalata il più grande dei regali per me: svegliarsi all'alba e leggere per tre ore, bevendo the. Senza fare nient'altro, la prima lavatrice è partita alle nove e mezza. Solo leggere come se non ci fosse un domani.
E ringrazio doppiamente per l'idea di ciò che in teoria è impossibile, che ci terremo molto ma molto caro anche oggi: perché ora  stiamo attivando le grandi manovre per andare alle Molinette per le 11.30 a fare la botulina. Ora: è sicuramente eccessivo dire che fare 50 km scarsi, di cui meno di 10 in Torino e non in Amazzonia, per andare in un ambulatorio e non in miniera, in macchina e non a piedi, sia impossibile. Ma, mettiamola così, nessun torinese sano di mente augurerebbe a nessun altro di arrivare a Torino Nord e attraversare la città per andare, appunto, alle Molinette: altrettanti km all'interno di un ospedale più vecchio di me, ma di molto, avendo anche infilato il furgone da qualche parte. Per di più dopo una notte di nubifragi, in cui pare che si sia allagata appunto la parte nord e non i sotterranei dell'ospedale, che è già qualcosa. E dobbiamo capire come funziona con i vari triage di accesso: perché se trovassimo il solito ingresso chiuso, raggiungerne un altro può voler dire camminare per diversi isolati.
E, fa ridere, ma siamo comunque fortunati ad essere comunque inseriti in quell'ambulatorio, in cui inoculano con criterio.
Quindi, pronti per la missione.
Vi abbracciamo, che bello che ci siete.
Buona Giornata.
Angela

venerdì 4 settembre 2020

Come fai sbagli.

Grandissimi pensieri, di quelli che come fai sbagli.
Dobbiamo decidere se mandare Fabullino a scuola, tenendo conto che c'è anche la possibilità di avere un insegnante a casa qualche ora.
Ne abbiamo parlato con la Pediatra Santa Subito ieri sera: tra l'altro, tra due settimane la perderemo per il medico dei grandi, siamo tristi, tristissimi, con lei non eravamo mai soli.
Comunque: il buon senso e la medicina dicono che è meglio tenere Fabullo a casa.
D'altra parte: il buon senso e la ricerca della qualità di vita, e non di una sopravvivenza prolungata nel tempo ma fine a se stessa, dicono che la scuola è l'unico momento di incontro con il mondo che Fabullo aspetta con ansia.
Per cui dobbiamo pensare.
Sicuramente la Pediatra Santa Subito sta nel capitolo di Quelli Che Fanno. E, sempre sicuramente, non pervengono altre proposte da Quelli Che Sanno in merito ad altre soluzioni di socialità intelligente. Per altro le due parole (Quelli Che Sanno e intelligenza) difficilmente collimano; Quelli Che Sanno, in tutta Italia, pervengono poco e con il lockdown per la carità; se anche pervenissero, non essendo mai pervenuti, non essendo mai stati un punto di riferimento, essendo emerso che una buona percentuale di Famiglie Isteriche non sapeva nemmeno di essere in carico, essendo tutto ciò, difficilmente farebbero delle proposte finalizzate alla Persona e non ad una rendicontazione di sussistenza loro.
Per cui pensiamo, non ci abbiamo ovviamente dormito stanotte.
Con la Pediatra, che da medico dice una cosa ma da professionista che valuta tutto ne dice un'altra, abbiamo deciso di provare e di fermarci al primo dubbio, che potrebbe anche essere un cambio del tempo con raffreddamento diffuso annesso.
Mammasantissima.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 3 settembre 2020

Al risparmio.

Mettiamola così: difficilmente mi arrabbio ancora, di fronte a delle affermazioni  di quel tenore lì: Come sei venuta alta, Arriva il codice e le faccio il preventivo, Ci avete chiesto ma non avete detto che avevate bisogno, Non è vero che non siamo organizzati con il bagno accessibile è solo che non c'è nessuno che accompagni, È vero che è caduto di testa e non abbiamo fatto nulla ma siamo tanto dispiaciuti, Non le diamo quella cifra di sostegno per pagare una badante perché é riservata a chi paga la badante, È vero che lei può andare in pensione anticipata per assistere suo marito con la SLA ma non è giusto perché quando suo marito muore lei intanto è andata in pensione. E via dicendo, la serie infinita delle perle di saggezza e intelligenza di Quelli Che Sanno, di tutte le risme e gli ambiti, medico sociale scolastico lavorativo assistenziale.
Difficilmente mi arrabbio, non saprei dire se è perché ho raggiunto le vette dello zen o solo perché arrabbiarsi richiede energie non rinnovabili, allora é meglio non arrabbiarsi per economia.
Però, negli anfratti più reconditi della mente, due domande sono sempre lì, affioranti.
La prima: ma voi, Quelli Che Sanno, davvero pensate che tutte le Madri Isteriche siano completamente mentecatte? Tutte tutte tutte e sempre sempre sempre? Davvero davvero davvero?
La seconda: ma ogni tanto, anche remotamente, nel profondo, anche solo per sbaglio, non vi vergognate di essere così inutili?
Domande che affiorano ma che mai vengono esternate: perché, è assodato,  uno degli obiettivi è arrivare a dimostrare la profonda depressione tristezza senso di persecuzione delle Madri Isteriche, per cui ogni loro pensiero è poco attendibile. Quelli Che Sanno, che per fortuna non leggono mai il blog di Fabullo, lo stanno dicendo anche in questo esatto momento. O meglio: non lo dicono, perché non leggono il blog, e quindi non possono dare questa risposta poiché non hanno sentito la domanda.
Perché non sempre le Madri Isteriche sono mentecatte.
E il cerchio si chiude.
Buona Giornata.
Angela

mercoledì 2 settembre 2020

I presentimenti.

Buongiorno, sono Aimo, vorrei informazioni sul preventivo per il materasso.
Ah sì, buongiorno, Lei ha ragione, è che i fornitori riaprono oggi e sicuramente mi manderanno il codice per fare il preventivo e glielo mando subito.
No, aspetti: praticamente 3 settimane fa Lei mi ha detto che il codice era già in suo possesso e che mi avrebbe mandato questa benedetta scartoffia entro fine settimana, non è mai arrivata, L'ho cercata ma immagino fosse giustamente in ferie, e adesso manca ancora il codice?
Eh sì, ma il codice che mi avevano dato era poi sbagliato, ora mi manderanno quello giusto.
Senta, abbiamo cominciato questa trafila il 3 luglio, mi serve solo una scartoffia, per altro non è poi nemmeno chiaro se sia la procedura corretta trattandosi di un materasso comodo ma non esplicitamente un antidecubito come quelli normalmente a magazzino per gli adulti con un peso corporeo x, ma finché non ho la scartoffia non capisco se è la procedura giusta: secondo Lei, dal 3 luglio, c'è la remota ma concreta possibilità di ricevere questa benedetta scartoffia per fine settimana? Perché altrimenti cerchiamo altre strade, per esempio di comprarcelo noi, ma a questo punto con iniziative autonome che valuteremo (che vorrebbe dire che ovviamente lo compreremo da qualcuno che non sei tu, porta pazienza, perché dovremmo scegliere noi il prodotto e sulle tue competenze comincio ad avere dubbi, tutto ciò che è tra parentesi detto non fu ma solo pensato; ed è pure falso, nell'immediato, perché prima un nuovo passaggio all'Asl lo faremmo, tengo troppo alla borsa di Prada che per andare dal soggiorno al garage in ciabatte farebbe un figurone, mettete poi che mi fermi a metà strada per raccogliere il rosmarino per il merluzzo surgelato).
Assolutamente sì, per fine settimana ci sentiamo.
Detto da una che mi ha anche detto a metà luglio che sarebbe passata di qui con il materasso da vedere, le ho chiesto quando per organizzarmi la settimana e non l'ho mai saputo, sono andata personalmente cercando di non liquefarmi per la strada e il materasso lì non c'era né ci sarebbe mai stato.
Ho come il presentimento, l'impressione, il sentore di avere sbagliato qualcosa.
Ma da svariati anni.
Buona Giornata.
Angela

martedì 1 settembre 2020

L'ancora.

  Scusate per il blog che non si leggeva in larghezza di ieri: non me ne sono accorta subito perché non capitava su tutti i dispositivi. E, quando l'ho visto, non me la sono cavata comunque, avevo fatto qualche pasticcio a partire dal programma di testo. 
Ovviamente, Luana l'ha detta giustissima: se Michi vincesse un posto letto ad Arezzo il tutto sarebbe più semplice, perché allora l'unico parametro da considerare sarebbe l'effettivo interesse per quel piano di studi decisamente linguistico. Da compararsi, sull'altro lato, sull'ammissione a Jesolo (ne prendono 25), e sulla comprensione del fatto che sia o no una strada che a Michi piace davvero, perché è a tutti gli effetti un indirizzo economico, che però la incuriosisce. Diciamo che anche dare l'esame di ammissione in sé, comunque vada, le chiarirà le idee: e, contemporaneamente, capiremo quando escono le graduatorie ad Arezzo, che sta dimostrando di avere una segretaria molto più organizzata della media.
Per intanto, ieri abbiamo definito tutto: prenotato due notti in  albergo e treno di andata per Jesolo, perché non è chiaro se le metteranno l'orale in serata del 15 settembre o il 16: per cui al massimo si aggiungerà una notte e il treno lo si prenota al volo. E prenotato treno e albergo per Arezzo, dove, alla fine, il colloquio è fissato per il pomeriggio del 10 settembre.
E bon, per adesso è tutto fatto, Michi è assai contenta.
Io sono stata bravissima, perché il pensiero di ciò che a Fabu non toccherà è stato strisciante ma non insidioso, ha trovato uno spazio non ingombrante nella giornata: sarà anche perché è stato il sesto giorno di seguito di mal di testa, e, non potendo dormirci sopra, tutto sommato non ha permesso l'emergere di troppi pensieri contemporanei.
Anche perché, ovviamente, c'era già uno spazio occupato dalle riflessioni sul materasso: che si sono fermate lì perché nessuno ha risposto al telefono. Per cui si riparte oggi con la seguente strategia: è dal 3 luglio che aspetto una scartoffia, o si può fare oppure no, e basta, e pensiamo noi allo scambio del materasso con la borsa di Prada. Forse il mal di testa ha avuto il vantaggio di non consentire l'emergere dell'arrabbiatura. E, il giustificare un mal di testa, la dice lunga assai.
Vi abbraccio, che bello che ci siete, è come avere un'ancora a cui aggrapparsi per sapere sempre di non essere mentecatti. Non troppo, almeno.
Buona Giornata.
Angela