Grandissimi i
pargoli di Giovanni pronti al raid di stasera, con tanto di piani d’azione per
fare incetta di dolcetti. Non oso pensare a che cosa stanno invece tramando per
quelli che stanno lì a guardare la tv e non aprono la porta. D’altra parte,
piccoli pargoli innocenti, vorrai mica sgridarli??????
I nostri, di
pargoli, a scuola stanno parlando di tutte le tradizioni: per cui hanno
preparato una bellissima zucca da mettere fuori e si sono molto divertiti,
chiaro. Ma poi hanno parlato della nostra Festa dei Morti e dei Santi, e di
cosa si fa. E che ci proteggano tutti quanti, mi sa che è il caso di dirlo. Da
tutto e da tutti, compresa la legge di stabilità e l’ennesima tassa con un nome
diverso ma sempre quella è, solo più alta. Da chi sta arraffando tutto finchè
può, perché domani chissà: e per arraffare il tutto, siede in un posticino
istituzionale, così va tutto bene. Ma perché dovevo tirare fuori ‘sta cosa. Era
tutto così poetico, i bambini e tutto quanto. Ritorno all’ordine.
Quando sono
arrivata ieri a scuola era l’ora di musica, per cui, ovviamente, sono state
scelte le canzoni dei fantasmi vari e riuniti, come quella bionda mamma mia che
bionda che puliva la sua tomba nera e fonda.
E, comunque,
madri snaturate come me, dovreste vedere come sono bravi i bambini lì seduti in
cerchio che cantano diligenti e bravi come il sole. Altrochè noi che ci
lamentiamo sempre.
Poi Fabullo è
andato in logopedia a lavorare con le sillabe: gli è stato dato un compito
piuttosto facile, ma la verità è che su 13 domande ne ha azzeccate 10. E sta
capitando sempre più spesso, quindi potrebbe non essere un caso!!!! Invece è di
nuovo cambiato il braccio: quella spalla complicata non fa quasi più male alla
mobilizzazione, è posizionata sempre meglio, la mano sta sempre più aperta nel
tentativo di usarla, ma adesso tira tanto il gomito. Anche perché non troviamo
mai la quadra con la carrozzina, è sempre una storia infinita: meno infinita di
una volta, ma sempre troppo lunga.
Ne parlavo
proprio ieri con una mamma a proposito di una tutina posturale un po’ meno
complessa da usare di altre: l’idea è ottima, la metodologia anche, ma
l’esperienza che ne abbiamo, in pratica terra terra, pessima. Nel senso che
dovrebbe avere una serie di cuciture fatte su misura sul singolo bambino e sul
singolo problema e adattate di volta in volta, per cui poi basta infilare la
tutina e tirare su una cerniera: insomma, il lavoro è a carico degli operatori
e non della mamma che quotidianamente ne ha già abbastanza. Peccato che poi non
funzioni: nel senso che la cucitura in questione non è mai perfetta al primo
colpo e prima di fare ogni modifica passa talmente tanto tempo che alla fine è
sempre già superata. Insomma, ottima l’idea accademica, ma irrealizzabile nel nostro sistema di
autorizza, becca il tecnico, aspetta che abbia spazio, prega che l’imbrocchi,
poi si tiene la tuta per la modifica, poi la rende, poi non va bene. Eccetera.
Il che non
c’entra nulla con le zucche, ma era per dire che ci si scontra sempre con dei
problemi che sono solo legati alle competenze umane, a tutti i livelli. Che,
per inciso, prevedono anche una bella quantità di soldi buttati al vento:
perché gli ausili costano tanto, e sembra sempre un po’ che ci sia la corsa a
farli, non a farli bene.
Ma mi ero
svegliata simpatica, ma guarda te…..
Attendiamo i
racconti americani, fateci sognare!!!!
Buona
giornata.
Angela