venerdì 30 aprile 2021

Firma.

 Se le cose procedono così, diteci pure dove bisogna firmare.

Fabullo ha dormito benissimo. Ieri la giornata è andata liscia, abbiamo fatto impacchi di pomata ogni ora sul braccino, e ieri sera ha cominciato ad avere fastidio ad essere toccato: solo a toccarlo e solo un fastidio. Per cui gli abbiamo dato la Tachipirina per concedergli di non avere troppo dolore a dormire, tenendo conto che le posizioni in cui riesce a stare coricato sono già molto poche e tutte sul fianco. Non ha avuto nessun altro sintomo. 

Se tutto procede così, e sinceramente pensiamo di sì, a mezzogiorno usciamo e lo portiamo a fare fisioterapia, così i ragazzi dovrebbero aiutare il drenaggio del piccolo ematoma che sicuramente c'è nel braccio. 

Come previsto, il supporto che ci hanno offerto è stato eccezionale. 

Il nostro centro vaccinale è in uno spazio piccolino, con poco posteggio e piccole stanze. 

Ma grazie ai volontari della protezione civile, tutti i fragili che non riuscivano a camminare hanno potuto trovare spazio con le macchine li vicinissimo: ovviamente valgono le regole della profonda provincia, in cui ci si conosce tutti e si collabora nell'organizzare gli incastri del traffico. La macchina organizzativa è complessa e si è messa in moto con mezz'ora di ritardo tra ricevere le dosi e scongelare e diluire, la coda viene fatta fuori e ieri faceva molto freddo: per cui Fabullo, che era tra i primissimi convocati, è stato fatto aspettare dentro in modo anche da cominciare a svestirlo in anticipo. E poi appunto il supporto dei volontari era tanto: quel sito vaccinale per le carrozzine non è semplicissimo, è tutto al piano terra all'interno di un chiostro antico, ma c'è qualche piccolo gradino per entrare nelle diverse stanze. La carrozzina di Fabullo è piccola e si impenna senza nessun problema,  e gli adulti venivano aiutati da più persone per sollevare eventualmente le ruote: per cui una volta che hanno cominciato a vaccinare tutto è andato molto in fretta.

Man mano che la giornata procedeva eravamo contenti per come era andata, ma in tensione in attesa della sera, quando sapevamo che poteva arrivare qualche problema: sostanzialmente, senza fare nulla eravamo stremati. 

E, appunto, adesso ci sembra di dire che il fiato può non bloccarsi. 

Che l'azione dei  Pensieri degli Amici non possa trovare avvallo scientifico è sicuramente un dato di fatto. Detto questo, sarebbe da dimostrare anche che non abbia funzionato.

Per cui noi vi ringraziamo di cuore e vi abbracciamo sempre.

Buona Giornata.

Angela

giovedì 29 aprile 2021

Amministrare.

 Noi al galoppo per essere puntuali, verso le 8.40 bisogna uscire di casa per andare al centro vaccinale che ci aspettano per aiutarci con la logistica. Cielo piombo, ma piombo chiaro, quindi si spera che stia così senza piovere fino alle dieci, che sarebbe un gran aiuto. 

E bón, di qui a 24 ore è tutta una scommessa, legata alla gestione sostenibile in ambito domiciliare di Fabullo: operlacarità mia cara, dice LA PAOLA, detto così sembra il recovery plan. E più o meno sì, per noi poverini e le nostre risorse: non devono esserci problemi che non possiamo affrontare; quelli affrontabili, tipo il male al braccino, devono essere, appunto, gestibili da noi, l'obbiettivo è che Fabu possa riposare mangiare e bere finché tutto passa. Certo che, se di problema non ce ne fosse neanche mezzo, noi saremmo poi anche contenti.

Io, per non sbagliare, ho fatto ciò che era in mio potere: portandomi avanti tutto ieri per avere cibo pronto  e bucati fatti;  che, se sono impegnata in altro, le cose siano meno pesanti.

Tutto per continuare a usare metafore megalomani, mia cara, dice LA PAOLA che ci vede lungo e mi aspetta al varco: esattamente, dico io. Come dire: se arriva qualcosa, che ne so, i fondi europei, invece di menarla sulle scadenze mediatiche e sul non essere consultati, mi metto lì e scrivo garanzie serie per amministrare.  Ecco: io ho preparato torta salata e verdure e frittata e vuotato le ceste della biancheria da lavare, partendo dai dati inoppugnabili dei 16 farmaci, da dare comunque, e dalla nostra scarsa brillantezza. Amministriamo le nostre risorse.

Stai delirando, mia cara, sottolinea ancora LA PAOLA. Un po' dico io. Sto cercando di darmi un contegno, suvvia. Mi dó obbiettivi concreti: godersi ciò che insegna Bollani questa sera, per esempio, che, se a quell'ora è tutto gestibile, si può respirare un po'.

Vi abbraccio.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 28 aprile 2021

Immutabili.

 Ieri 5 minuti netti per la carta d'identità e piacevolissima oretta a chiacchierare in Comune. Un assessore, facente assolutamente parte della categoria di Quelli Che Fanno, che vuol dire lavorare come in miniera per ottenere il dovuto con il potere concesso ad un funzionario di un paese di meno di 800 abitanti, faceva la seguente riflessione legata all'inclusione: quando mi trovo a parlare con Quelli Che Sanno, per discutere di servizi non erogati in modo appropriato ad una specifica Persona, la motivazione che emerge è la seguente: e vabbè, però questa Persona è problematica. 

Silenzio.

Vero, è possibile. Ma se non fosse "problematica" non saremmo qui a parlare di un servizio specifico strutturato, e quindi pagato, per quello. Quindi non è una ragione valida per non erogarlo quel servizio, non è una ragione e basta.

Insomma, l'assessore ha colto il punto, il solito punto. 

Anche perché la "ragione" non viene mai sviscerata più in profondità, che vorrebbe dire: è vero, è il nostro lavoro, ma quel lavoro specifico richiede 3 ore che possiamo motivare nel seguente modo, mentre invece a noi ne è concessa una, ecco qui tutto spiegato nero su bianco. Insomma: abbiamo una scartoffia in mano da impugnare da parte dello stesso servizio che non eroga, per spiegare perché non eroga, e quindi battere eventualmente cassa.

Ovviamente sarebbe ammettere un problema, ma ammetterlo in funzione dell'esistenza stessa di quel servizio, cioè erogare qualcosa. Analisi pura.

E questo non succede: per cui non è mai tanto chiaro quanto impegno ci sia da parte di Quelli Che Sanno: e la "colpa" è dell'utente finale.

E sì, diciamo sempre le stesse cose: sempre per lo stesso identico motivo: che sono sempre quelle, più immutabili del Cervino, ahimè, che invece il passare dei secoli lo patisce.

Buona Giornata.

Angela

martedì 27 aprile 2021

Persone intorno a noi

 Ieri sera è arrivato il mitico essemmesse per Fabullo, si va giovedì mattina alle nove, di trotto e galoppo: ma non  a Ivrea, bensì nel punto vaccinale praticamente dietro alla scuola, che è in assoluto il più vicino a noi, pochi minuti, va benissimo. E di prima mattina, se le consegne funzionano, non si accumulano ritardi se sono tutti lenti come noi. Che saremo, purtroppo, lenti per forza: perché anche qui le temperature sono precipitate, in certi momenti viene giù che sembra la doccia, e quindi non posso portare Fabu solo con la mantella come avrei fatto la settimana scorsa. Pazienza, faremo tutto. 

Il posteggio è piccolino, riservato al centro vaccinale, ma se non si piantano le consegne non c'è mai pasticcio fuori.

E, soprattutto, noi siamo provinciali fino in fondo: che vuole dire che ci conosciamo tutti e ci organizziamo di conseguenza. Per cui: oggi parlo con i volontari della protezione civile che si occupano dell'accoglienza e troveremo tutte le soluzioni per prendere poco freddo e poca eventuale pioggia, che poi se si raffredda non capiamo più niente.

Insomma, veramente la nostra convocazione è la migliore situazione in assoluto, e che poi ci vada dritta con pochi disturbi anche sul braccio. Che possa riposare. 

E sempre noi provinciali, ci organizziamo per le cose che servono: per cui sia Paulo Aimo Operativo che  me stessa medesima dobbiamo rifare la carta d'identità, passando alla mitica elettronica. Così domenica avevo scritto una mail in Comune chiedendo se potevamo avere appuntamento trafficando in modo da non avere troppi impicci con l'assistenza di Fabullo. E ieri mattina, prima delle nove, mi telefonavano già per organizzare, io stamattina dopo che ho lasciato Fabu a scuola e Paulo Aimo Operativo all'uscita dal lavoro. Risolta al volo. 

Lo so che sono dettagli, ma ci sono i modi per fare funzionare le cose: e so anche che nel piccolo si fa in fretta a parlare perché è tutto più semplice. Ma, contestualmente, nel piccolo non abbiamo risorse e il motore trainante, nonché unica soluzione, è lavorare bene. E quindi noi siamo fortunati e lo apprezziamo, le Persone sono veramente la nostra ricchezza: e non smetteremo mai di non dare per scontato quanto siamo amati.

Oggi sei tutta presa dalla positività che nemmeno un manuale motivazionale, dice LA PAOLA. Chi sa, dico io. Sicuramente sono dati concreti e indiscutibili, e si ritrova la differenza tra Quelli Che Sanno e Quelli Che Fanno.

Buona Giornata.

Angela

lunedì 26 aprile 2021

Noi sani e bene.

 Benvenuti in zona gialla: qui tutti tranne Cuneo, ancora per qualche giorno. Gialla e uggiosa, per essere precisi. Cielo grigio topo chiaro e qualche goccia. Poiché ciascuno ha i propri parametri per organizzare gli atti della propria esistenza, la nostra pianificazione parte dal seguente presupposto: quanto ci complica la vita nella gestione carrozzina l'attuale situazione meteorologica? Nulla. Non fa freddo e le gocce sono poche e sporadiche, possiamo entrare a scuola dal parcheggio tranquillamente, una fatica in meno. 

Uhhh Signora Mia, dicono Quelli Che Sanno, certo che se la sua giornata cambia, a seconda se deve salire e scendere dall'auto una volta in più, vuol proprio dire che si sofferma sempre e solo su dettagli di limitato significato in questa grande esistenza. 

D'altra parte, dico io, Quelli Che Sanno non sono lì per capire l'impatto delle piccole cose, ma continue e ripetute negli anni, nella quotidianità. Sono lì per gestire Grandi Progetti, che durano da x a y, valutati poi con bellissimi sondaggi di opinione che hanno punti di riferimento assenti.

Detto questo, noi stiamo bene, siamo sani, il 25 Aprile noi lo festeggiamo in casa da tanto ma lo festeggiamo lo stesso, e ieri mattina era limpido, azzurro, tiepido e pieno di uccellini: per cui Fabu è andato fuori in pigiama a sovraintendere ai lavori da cortile, cambio ruote e quant'altro; perché tali attività andavano svolte, e se gli facevamo la doccia prima per vestirlo, poi veniva troppo tardi: sostanzialmente, siamo stati genitori inadeguati, non ci sono scuse. Per cui è uscito in pigiama, era il più trullo della galassia, perfettamente integrato tra i provinciali, ce ne fosse stato uno non in ciabatte.

Se in qualche modo tutto parla, non solo il vicinato in oggetto, che il fatto che parliamo è un postulato, di quelle robe assodate, da non dimostrare; se in qualche modo tutto parla, anche gli uccellini i cani le lucertole le api i rosmarini gli ulivi la gaura l'erba dei vicini (perché la nostra è bellechèandata), e anche le nuvole che corrono i raggi del sole i pianeti che ruotano in galassie che ruotano, e anche l'acqua che si muove piano nel pozzo dietro, chissà da dove arriva e dove va, e l'arietta che si muove leggera: ecco, la mattina del 25 Aprile Fabullo ha ascoltato tutto senza perdersi nulla, anche in pigiama. 

Buona Giornata.

Angela

venerdì 23 aprile 2021

Ricette di rapa.

 Io ci credevo abbastanza quando il professore di Fabu mi raccontava quanto era bravo nel riconoscimento di parole, pronunciate dal professore stesso, che Fabu abbinava alle immagini con gli occhi. 

Però ieri mi ha fatto vedere, al volo, in inglese.

Ci sono rimasta secca. 

Rapidissimo, concentrato, senza sbagliare niente. Tra l'altro, felice, orgoglioso.

Che bello, veramente la percezione che avrebbe potuto imparare qualunque cosa.

E poi che pena, subito dopo, pensiero a cui è necessario non dare troppa importanza. Meglio concentrarsi sull'espressione attenta e contenta di Fabullo. Ascolto gli uccellini che cantano e vado a stendere le lenzuola che è meglio. Attivarsi per non pensare troppo è sempre la migliore delle ricette, almeno per me, troppo rapa di terra per raggiungere il sublime.

Buona Giornata.

Angela


giovedì 22 aprile 2021

Vedremo un po'.

 In Piemonte ci sono piattaforme separate per le diverse categorie, ma ultra ottantenni, fragili e caregivers vengono inseriti direttamente dai medici di base. Che può avere un senso, perché è possibile che, soprattutto in quelle categorie, ci siano soggetti impossibilitati ad andare su internet.

Quando hanno chiamato me, il dottore si è stupito e ha verificato ed era vero, Fabu non risultava ancora convocato.

Quindi il dottore ha dato tutte le specifiche del caso e non c'è attualmente un modo per capire. La vaccinazione a domicilio è una modalità di cui si parla, ma pare appunto che ci sia un'unica èquipe in tutta la regione, e quindi si sia piantato tutto: al momento, non ci sono medici di base autorizzati ad andare a domicilio, lavorano solo all'interno degli hub. Se veramente c'è una sola èquipe, è chiaro che è lunga girare tra paesetti montagne e colline. Al momento non ci sono aggiornamenti. 

In un hub torinese hanno organizzato vaccinazioni specifiche per i fragili con difficoltà motorie, e non li fanno scendere dall'auto. E le famiglie sono contentissime, ma ho visto solo disabili seduti sul sedile dell'auto vicino al finestrino, per esempio nonnini che non camminano.

Ovviamente non è fattibile per i disabili che viaggiano seduti su un sistema posturale.

Al  momento non abbiamo ancora chiaro nulla. Ovviamente, l'unico attimo di rischio per Fabu ora è la scuola, perché altre occasioni mondane non sono contemplate da sempre: diciamo che la cosa che davvero  manca è riaprire il Bar Sport, che vuol dire che i vicini fanno le incursioni per i 5 minuti di caffè qui, pure fatto in autonomia perché sono addestrati bene: è un momento che a Fabullino piaceva tantissimo, perché c'era movimento e lui non si stancava per tempi prolungati.

Che vi devo dire, aspettiamo. Siamo già felici che la scuola sia tornata a tempi normali per lui.

Però noi festeggiamo la giornata della terra con l'arrivo del cucù, proprio da stamattina.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 21 aprile 2021

Di passaggio.

 Sono proprio contenta che per Sara e Boog sia andato tutto liscio. Anche dove sono andata io, puntualità perfetta e gentili. La signora che smistava ha raccontato che il giorno prima erano in ritardo di più di un'ora, perché le consegne avevano tardato; noi siamo stati fortunati. 

Però per Fabu sarebbe stato un posto inaccessibile, e infatti non abbiamo notizie di fragili mandati lì. E, appunto, i ritmi sarebbero rallentati per forza. E, se saranno in parecchi come lui, per forza ci sarà coda, a meno che le convocazioni ne tengano conto. Speriamo, perché le attese sono complesse assai.

Ieri ho chiacchierato con i volontari della protezione civile che si occupano di noi all'uscita da scuola e, al mattino, dell'assistenza al centro vaccinale, e mi hanno detto che nemmeno loro hanno visto in quest'area ragazzini disabili convocati, quindi aspettiamo. Sicuramente esserci tolto il dubbio della batteria ci fa essere più sereni.

Purtroppo la batteria in forma non significa meno crisi nell'ultimo anno: anzi, vedendo le partenze del baracchino nelle registrazioni, sono lievemente aumentate, che è quello che abbiamo rilevato anche noi. 

Purtroppo la programmazione del baracchino non può prevedere ulteriori implementazioni perché lavora già moltissimo, ed è probabile che l'inovelon abbia finito, o molto ridotto, il suo effetto: aspettiamo il nuovo farmaco, che non è una garanzia, ma non ci resta che provare.

Ovviamente, non c'è nessun paragone a prima dell'impianto, quando abbiamo passato mesi in ospedale senza soluzione, con Fabu che non mangiava e non dormiva più. E abbiamo fatto la prova del nove nel pasticcio del reimpianto, quando Fabullo è rimasto senza niente per 10 giorni e la situazione aveva cominciato a precipitare. Insomma, santo baracchino. Certo che un miracoletto di passaggio non dispiacerebbe, così, di quelli che intanto che attraversano le galassie, si fermano qui.

Buona Giornata.

Angela 

martedì 20 aprile 2021

Molto molto di più!!!

 È andata!!! Andata andata andata!!!

La batteria sta nella fascia verde del 50 per cento: poiché ci abbiamo messo un anno e mezzo ad arrivare lì, possiamo permetterci di fare il prossimo controllo verso dicembre.

La dottoressa e l'ingegnere sono molto più compiti di me, indubbiamente, ma ieri eravamo veramente in tre con i sudori mentre il rilevatore veniva appoggiato al torace e il sistema si caricava.

Fuori c'era la caposala della pediatria, uscita apposta dal covid per salutarci, con i sudori pure lei, perché come facciamo se serve l'intervento, non potete andare a casa da soli dopo che i neurochirurghi vi dimettono.

E invece è andata. Oltre con i pensieri non ci spingiamo, abbiamo bisogno di non pensare alla possibilità di entrare in ospedale per un pochino.

Poi: l'EMA ha sicuramente avuto molteplici impegni di questi lunghi tempi, ma è un dato di fatto che gli altri ammalati sono, probabilmente, improvvisamente guariti, poiché ce li siamo dimenticati.

Quindi: adesso hanno giurato che ripartono con tutte le procedure di approvazione dei farmaci in piano terapeutico, e per giugno dovrebbero consentirci di accedere all'uso del medicinale a base di cannabis,  prodotto a livello industriale e quindi con valori più stabili rispetto ai preparati attualmente disponibili, che funzionano su tante cose ma non sempre sulle epilessie complesse.

Fabullo potrà accedere al programma, perché è già inserito nel piano dell'inovelon, che l'ha aiutato per anni benissimo ma che adesso, forse, non funziona più. 

Che vi devo dire?  Che è talmente tanto che aspettiamo che finché non lo vedo non ci credo.

E che ringrazio tutti i santi, di qualunque calendario, perché siamo finiti in carico a questo centro, con questa dottoressa, che non si limita ad allargare le braccia con i suoi pazienti, che Dio la salvi sempre.

Sono davvero contenta per il Nostro Boog che ha attraversato il Po per un'ottima ragione e spero che non abbia avuto disturbi questa notte. E idem per Sara, che sia stata benissimo; quindi hanno cominciato a chiamare i molto fragili giovani. Questa era l'altra preoccupazione di caposala e dottoressa ieri: se Fabu avrà bisogno di idratazione post vaccino, perché per gli eventuali disturbi non mangia e non beve, dove andrete. Come diceva la caposala: oltretutto per età rischiano di ricoverarvi tra gli adulti, per poi scoprire che non hanno gli aghi per lui.

I pasticci organizzativi che ben ci ha raccontato la Mamma di Sara sono esattamente gli stessi che temiamo noi: i molto fragili avrebbero bisogno di tempi e spazi diversi, chissà se viene considerata la cosa. Anche di personale specifico. Ammettiamo di avere delle perplessità.

Banalmente: quando sono andata io c'era una chiamata ogni due minuti, le consegne quel giorno erano andate dritte e quindi erano puntualissimi. Noi eravamo tutti brillanti e disciplinati, con i fogli compilati, ce la siamo contata fuori prima di entrare (Paulo Aimo Cittadino sarebbe stato orripilato nel vedere che c'era mezzo Canavese che si conosceva, oh noi provinciali!), e poi siamo stati ligi e rapidi spaccando il secondo.

Con Fabullo non sarà così, già solo per scoprirgli il braccio e trovare un muscolo: vabbè, Signora Mia, ma impari ad organizzarsi, gli metta dei vestiti comodi. Vabbè lo dico io: o fuori ci sono 25 gradi, oppure almeno con una giacca arriva. Devo liberarlo dalle pelotte per tirare su due maniche e tenerlo fermo. E sorvoliamo sull'anamnesi, quanto durerà. 

Per cui: se gli intervalli di convocazione sono quelli, noi non ci mettiamo 2 minuti e blocchiamo la fila per un po'. E poiché tutti i molto fragili sono molto fragili e complicati, probabilmente la fila sarà già bloccata dagli altri prima di noi. E se i tempi si allungano l'attesa sarà complicata. 

Oppure ci hanno pensato e hanno messo gli appuntamenti ad intervalli più lunghi. 

Se però stiamo nello stesso capitolo degli ambulatori per la disabilità in cui l'oculista non visita la bambina perché non ha la mascherina, permettetemi di essere quantomeno perplessa e di ballare il flamenco pubblicamente quando scoprirò di essere stata una donna di poca fede. 

Intanto ieri la Mamma di Sara ha avuto un'esperienza che dei dubbi li fa venire.

Ma tu non sai ballare il flamenco, mia cara, dice LA PAOLA. Lo so, dico io, ma una tale occasione non me la farei scappare, regalando attimi di risa convulse all'universo creato.

Per oggi siamo molto più che contenti nel dire che siamo contenti.

Ovviamente, vi abbraccio e vi ringrazio per i Grandi Pensieri di ieri. Ovviamente, ma Ve lo dico lo stesso.

Buona Giornata.

Angela

lunedì 19 aprile 2021

Quel santo lì, cercasi.

 Operazione baracchino. Consci che nella galassia ci sono indubbiamente missioni più eroiche, ma per noi questa qui, di missione, è già assai.

Le possibilità sono: o è acceso o è spento, o funziona o non funziona, finché c'è un filo di batteria va avanti, non smette un po' per volta.

Noi non pensiamo che sia spento: perché le crisi sono tante, sono sempre troppe. Ma senza baracchino erano continue, e di tipologie che ora non vediamo. Fosse spento, vorrebbe dire che negli anni ha avuto un bell'effetto curativo.

Detto questo, fosse spento ci spariamo.

Poi c'è l'altra possibilità: è acceso ma con quanta batteria. Finché è al di sopra della zona rossa, viene l'ansia ma si monitora tutto.

Se è in zona rossa, potrebbe spegnersi in qualunque istante e bisogna provvedere, sarebbe esattamente la situazione di luglio 19, e non voglio nemmeno ricordare per sbaglio ciò che è successo dopo.

Tra tutte le immense preoccupazioni di questi tempi, l'idea di stare in ospedale, senza poter avere un attimo di tregua, è intollerabile. Certo che bisogna essere concreti, lo sappiamo che le batterie si scaricano per definizione. Ma dopo che siamo concreti, siamo già disperati.

Ma comunque.

L'unica possibilità che non c'è è il buttarsi in Po, perché andiamo al Martini, con pochi percorsi da poco riaperti perché è un covid hospital,e il fiume è lontano. Almeno questa è una certezza.

E quindi ieri abbiamo fatto finta di niente, ma già facevamo i gesti malinconici di chi teme la valanga.

Chissà se esiste un santo per le batterie, che,  nonostante la programmazione intensiva del baracchino, ci fa scoprire che se ne parla tra tanto tempo.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 16 aprile 2021

Rimandi appunti piogge. Buonerrima, deve essere.

 E quindi la lana l'ho ritirata ieri sera: poiché pioveva poco e lo stendino era riparato, ho avuto la scusa del non portiamo umidità in casa per non farlo. Rimandando a ieri sera, durante la cena, quando invece veniva giù a catinelle. Roba da cantare La pioggia di marzo, versione di Fossati. Poiché è aprile, ho lasciato perdere e il mondo ha ringraziato.

Durante il tempo del rimando, badando a Fabullo, ho dettato appunti per inviare un piccolo progetto da 500 euro, che quindi riesco a spedire senza intermediari, perché non ha tabelle di budget e stakeholder e disseminazione; domani lo faccio, senza dover sempre aspettare. E speriamo fili liscia, che porti buone cose: sarebbero 500 e non 5000, ma magari nel frattempo viene in mente altro. 

Due numerini ho messo nel Sudoku ieri.

Ho incrociato due pazienti della Onlus che non vedevo da tanto, che mi ricordavo seduti e ho visto sgambettare contenti. Che bello. Che commozione anche. Che le alte sfere ce la mandino non buona: buonerrima. Vi abbraccio perché sono contenta di abbracciarvi, perché mi fa bene.

Buona Giornata.

Angela 


giovedì 15 aprile 2021

Impossibili numeretti.

 Parliamo dei giochi di logica, mia cara, come vanno a finire? Chiede LA PAOLA, prima di entrare in smartuork (scritto così). Consentimi di essere perplessa.

Non solo consento, ma confermo assai, rispondo io.

Mi alleno ogni giorno a piccoli intervalli perché di più non riesco, per un totale di circa 20 minuti. Sono una frana totale: se il tempo indicato di svolgimento è 8 minuti, io ci metto 4 giorni.

Però li fó lo stesso, perché ho bisogno di occupare la testa in qualcosa che sia completamente laterale rispetto ai soliti pensieri. Mi impongo di fare tutto, un gioco dopo l'altro, senza saltarne nessuno. Da ieri sono alle prese con un Sudoku Impossibile (si chiama così, quanto meno non è una mia impressione) da 16 riquadri con 16 numeri ciascuno: in tutto ieri ho messo un numeretto. 

Soprattutto in una settimana così.

Domani torna il vibra e oggi troverò il coraggio di chiedere il preventivo dei costi per la riparazione.

Lunedì vedremo la batteria del neurostimolatore e non posso pensare a brutte sorprese: lo so che prima o poi sarà da fare, che non sarà mai bello stare in ospedale, ma in un momento come questo in cui farebbero entrare un accompagnatore che non può mai uscire né ricevere nessuno per farsi una doccia, veramente non deve capitare.

Poi: ci dovevano chiamare per la botulina per maggio. Aspetta aspetta, ieri sono riuscita a prendere la linea di quell'ambulatorio: perché ovviamente si può chiamare solamente per un'ora al giorno e trovare il telefono libero è più raro della fioritura degli ulivi su Marte. Purtroppo siamo sempre chiusi, non so quando ci consentiranno di ripartire. E io ho pensato: ma boiafàus, a gennaio era tutto organizzato che c'eravamo praticamente solo noi in tutto il reparto, possibile che non si possa fare ancora? 

Così speriamo che Fabullo non diventi troppo rigido, anche perché contemporaneamente, con la Onlus messa così, potremmo dover ridurre qualche attività se non riusciamo a sostenere tutto ciò che sosteniamo ora. E non se ne parla di andare a fare la botulina da un'altra parte: lasciando perdere il fatto che troveremmo probabilmente la stessa situazione di chiusura, finiremmo in qualche ambulatorio in cui si buca qualche solito muscolo a caso, non dico facendo del male, ma in dubbio che possa funzionare. Sostanzialmente l'ileo psoas lo trattano solo lì, quanto meno in questa area geografica.

Ecco, basta. Vado ad analizzare un riquadro, tra Serplus e Lucen e il carico lavatrice (40 gradi intensivo, è l'attuale programmazione della mattina) e il ritiro della lana stesa fuori prima che la pioggia bagni tutto.

Buona Giornata.

Angela


mercoledì 14 aprile 2021

Punta Gnifetti funziona.



  



 Ricette consigliate da tutti gli eminenti esperti per non arrabbiarsi troppo, non ossessionarsi con i pensieri, far emergere soluzioni: coltivare un hobby; vedere gli amici; fare attività fisica; visualizzare buoni pensieri; farsi aiutare. 

Stessi consigli applicati alle Madri Isteriche e gentilmente forniti da Quelli Che Sanno.

Partiamo dal farsi aiutare: non è un supporto psicologico sensato quello fornito, perché non ci sono risorse e quindi viene organizzato a gruppi, e, come tali, gli orari sono sempre impraticabili per chi non sa dove mettere i figli. Che vanno badati, non si sistemano con la play. Il farsi aiutare seriamente quindi prevede un costo che le Madri Isteriche non possono affrontare.

Hobby, amici, attività fisica: dipende dal resto, cioè: il tempo settimanale in cui il Badato è badato da qualcun altro è tale da permettere tutta l'assistenza indiretta che serve al Badato stesso? Cioè: tolte le ore che servono a garantire vestiti puliti alimentazione corretta burocrazia svolta domicilio dignitoso, resta del tempo da dedicare alle attività suddette? 

Ovviamente le attività suddette, nelle parole di hobby e attività fisica devono essere a costo zero, altrimenti torniamo al punto precedente. 

Esistono le offerte di Quelli Che Sanno che non sono quasi nominabili: cioè quelle che vengono fatte in tempi di pandemia quando c'è la necessità di rendicontare dei servizi che diventa dura far finta di avere erogato, come è sempre successo prima della pandemia. Esempio chiarissimo: Signora Mia,  visto che non avete usufruito delle ore a scuola o al posteggio diurno, vuole che la signora le faccia una coll (scritto così) così potete chiacchierare e evitate isolamento (e noi possiamo dimostrare di avere erogato un servizio?). Anche no, grazie. I posteggi servono in quanto tali, le mitiche coll (scritto così), le farei volentieri con gli Amici se avessi il tempo. E torniamo al punto precedente.

E allora se non accetta i servizi offerti, Signora Mia, non è certamente colpa nostra.

Ricordiamoci che Quelli Che Sanno sono gli stessi che dicono che le famiglie non accettano i servizi offerti quando offrono la piscina al disabile imponendogli di essere già in acqua alle 8 del mattino a gennaio, o così o niente. 

E quindi non meritano nemmeno una risposta. 

Tutta la pappardella suddetta per dire che cosa, mia cara, dice LA PAOLA che ritiene importante arrivare al punto alla veloce.

Per dire che è fondamentale trovare sempre delle strategie, nelle giornate come ieri in cui ero veramente furente. 

E quindi ho lavato vetri (calma: solo due), pavimenti, fatto 3 bucati, riordinato un paio di stanze, sentito l'epilettologa per confermare lunedì, controllato bene tutta l'agenda per segnare le richieste dei farmaci, cantato le cose più allucinanti nel frattempo, fatto piccole pause con giochi di logica perché ho bisogno di sapere che non sono l'imbecille che viene sempre suggerito che sia (ecco, le sue manie di persecuzione, Signora Mia), spalmato pomata sul punto del vaccino per avere la certezza che non facesse troppo male perché devo alzare Fabu e per fortuna va tutto benissimo, preparato cena per tutti (nel senso che ho scaldato delle cose che mi sono state cucinate), apparecchiato per la cena alle tre e mezza prima di andare a prendere Fabu a scuola per non trovarsi nei pasticci dopo. 

Non ho trovato il modo per pagare le fatture, manteniamo la calma, ma ho chiesto ai progettisti se possiamo procedere con inviare l'ultima rendicontazione per avere il saldo, o se continuerà a funzionare in eterno che tutti i lunedì si accorgono che manca ancora una scartoffia da compilare e me la mandano. Perché va bene che sono tardocca, ma siccome faccio i giochetti di logica non lo sono del tutto.

Guardato il Monte Rosa guidando, soffermandosi su Punta Gnifetti che è la mia preferita.

Non voglio sapere dove hai fermato il furgone in mezzo ai piedi per fare quella foto, mia cara, dice LA PAOLA, cogliendo il punto in maniera più che evidente. 

Buona Giornata.

Angel

martedì 13 aprile 2021

Le complesse teorie e pratiche per i complessi. Ma i complessi rock, mia cara? Ecco, forse.

 Forse sono un po' più turúlu del solito, che non mi viene la traduzione. Deve essere qualcosa che sta tra il grullo e lo stordito. D'altro canto, sono anche maggiorenne e vaccinata, a questo punto: quindi una roba compensa l'altra, di sicuro. E torno a fare il richiamo il 3 maggio. E sono contenta, ovviamente, speriamo che tutto ciò porti a qualcosa di buono con questa Grande Tareffaggine. Ieri eravamo in parecchi Badanti Per Forza a chiedere quando verranno chiamati i Badati: mi è sembrato di capire che siano già stati chiamati i molto fragili più anziani. 

Al razionale, ammetto, che pure io proprio tanto non credo: pur concentrandomi sulla gaura fucsia sempre presente in un prato che non è più un prato, pur guardando il cielo profondo azzurro, pur ascoltando Jeff  Buckley di prima mattina che scende direttamente dalle sfere angeliche con quella voce lì,  pur tutto questo, non ho immensa fiducia nel razionale organizzativo, ammetto. 

Oppure: intanto che vediamo se avere fiducia, non smettiamo di arrabattarci, perché l'arrabattamento richiede pratica continua, ahimè.

Per cui vi conto una storiella di quelle mistiche, che creano ad hoc le Madri Isteriche che non sono mai contente di nulla, anche quando hanno dei percorsi facilitati che chiunque altro si sogna. 

Questi percorsi facilitati riguardano per esempio gli ambulatori di patologie complesse, come quello che frequentiamo anche con Fabullo, a cui recentemente abbiamo spiegato che se le modalità assistenziali non sono congrue, noi mettiamo serenamente per iscritto che ci prendiamo la responsabilità di non approfittare di quel servizio perché per nostro figlio risulta inaccessibile. Lasciamo a Quelli Che Sanno la valutazione se strutturare un ambulatorio per patologie molto complesse, visto che quelle complesse evidentemente non è che rispondano proprio bene alle esigenze.

La teoria di questi ambulatori è che in un giorno si dovrebbero poter fare molte visite, proprio per facilitare chi ha difficoltà di spostamento, sotto tutti gli aspetti.

La pratica è che le risorse umane stanziate sono pochissime, per cui i tempi morti sono tanti, le visite fatte in quel day hospital sono quindi non proprio quelle necessarie, questo non si può fare quello non si può fare e l'altro non si può fare, e quindi bisogna tornare 400 volte. È già lì decade completamente il significato di ambulatorio patologie complesse. 

Vede Signora Mia, lei non apprezza niente, dicono Quelli Che Sanno, è vero che bisogna tornare ma prenotiamo noi e c'è la priorità.

Per cui la Madre Isterica con la sua bambina accetta questa splendida priorità e torna un'altra volta per la visita oculistica.

Già è sempre complesso comunque raggiungere quell'ospedale, per esempio si posteggia lontano nonostante l'evidente disabilità. Perché è vero che ci sono i posti disabili ma sono infinitamente meno dei disabili che accedono lì. 

Dopodiché quando si arriva lì l'oculista è in ritardo. Sí, deve aspettare un po',  capita spesso che siano in ritardo. 

E di nuovo: con i bambini le lunghe attese sono sempre complicate, ma se si parla di un ambulatorio patologie complesse tutto dovrebbe tenere conto di esigenze che non sono solo quelle degli altri bambini. 

È in ritardo. 

Molto in ritardo. 

Sempre più in ritardo. 

Poi finalmente arriva una tizia che però dice: ma questa bambina non porta la mascherina. 

Strano, in un ambulatorio patologie complesse, dove ci sono i disabili, una bambina non porta la mascherina. Stranissimo. Incredibile. 

Chissà se Quelli Che Sanno avevano spiegato a questa dottoressa la tipologia dei pazienti di quell'ambulatorio. 

Che peraltro i bambini piccoli la tengono poco comunque, ma andiamo oltre. 

Il succo è stato che la visita non è stata praticamente fatta, rimandiamo a quando c'è più sicurezza. 

Direi che possa essere affermato in maniera abbastanza oggettiva, supportata da dati chiari, che l'ambulatorio oculistico di quell'ambulatorio patologie complesse non è accessibile ai disabili. Chissà se non sono abbastanza complessi o se lo sono troppo. 

E poi io mi ritrovo a parlare di queste cose in splendide riunioni di Quelli Che Sanno, in cui è necessario a nostra volta a fare gli splendidi, con grandi sorrisi, in cui è richiesto delineare problemi e proporre azioni proattive, perché si parla così, ma i problemi non vanno detti troppo perché comunque abbiamo grandi risorse e bisogna riconoscerlo.

Sinceramente mi sembra che questi pensieri e questi splendidi incontri mi facciano invecchiare di più dell'alzare Fabullo e lavarlo.

Sostanzialmente mi rende un tantino nervosa pensare che la finta visita oculistica, specifica di un ambulatorio per disabili, sia stata pagata a quell'ambulatorio dal sistema sanitario, perché il codice è stato messo. 

E noi siamo nel panico per l'arrivo delle fatture del vibra e del cavallo, che non sappiamo come pagare ma confidiamo nei miracoli, e stiamo parlando di servizi offerti che sono veri, e non delle farse assolute. 

Ecco, certi pensieri, come dire, sono un tantino pesanti.

Sicuramente il suo malumore è dovuto alla vaccinazione, Signora Mia, dicono Quelli Che Sanno. 

Meno male, dico io.

Buona Giornata.

Angela


lunedì 12 aprile 2021

Essemmesse.

 Da oggi Fabullo ricomincia la giornata scolastica lunga, perché è lunedì, giorno in cui lui fa pomeriggio.

Poi il Piemonte, stavolta, invece del fritto misto, sabato  ha servito un pasticcio: per cui, per alcune ore, abbiamo cambiato le previsioni colorate che neanche se le varie zone fossero una pallina da ping pong. (Quello giocato dagli altri, io, di persona personalmente, non vedo la pallina).

Per cui la nostra area è rimbalzata tra arancione e rosso, di qua e di là, di su e di giù: poi siamo diventati arancioni, e solamente Cuneo è rimasta rossa.

E tornano in presenza anche gli studenti di seconda e terza media: che forse sarebbero però tornati anche in zona rossa, si diceva. 

E non lo so. Quello che so è che Fabullo rivedrà la sua classe, ecco.

L'altra cosa che so è che abbiamo cambiato la nostra organizzazione familiare al volo, perché sabato pomeriggio mi è arrivato l'essemmesse per il vaccino: a me, come caregiver. 

Dubbio immediato: ma i molto fragili erano tra le categorie con priorità assoluta in Piemonte, non è che, poiché il numero di telefono è quello, hanno abbinato il codice fiscale sbagliato e invece dobbiamo portare Fabu? Allora abbiamo chiamato il numero del Dirmei: che ha detto che abbiamo ragione ma che loro non sanno niente. Quindi abbiamo sentito il nostro medico, che ha controllato sul sistema: purtroppo è così, Fabio non risulta convocato.

E niente, magari c'è un razionale dietro a tutto: mettiamo in sicurezza chi si occupa dei molto fragili, per il ruolo fondamentale.

Oppure non c'è nessuna logica. Ovviamente io ci vado, ci mancherebbe, e ringrazio pure di avere questa opportunità.

Oltre al razionale, c'è la fantascienza: che i caregivers e i disabili vengano considerati nella loro situazione specifica, e vengono vaccinati insieme perché dove si mette il disabile mentre chi lo assiste va a fare il vaccino.

Eh no, Signora Mia, dicono Quelli Che Sanno, è tutto pensato: si separano i due momenti in modo che gli eventuali disturbi correlati siano separati.

Ahhhh, ho capito, dico io, si è sicuramente pensato a tutto, non è che le convocazioni arrivano così, a caso.

Per cui facciamo i Badanti Per Forza: devo essere a Ivrea alle 9.48. Fabullo entra a scuola alle 10.10, a Caluso. Dobbiamo trovare il modo. Per fortuna Paulo Aimo Operativo è Provinciale, per cui entra al lavoro un po' dopo e porta lui Fabu a scuola. Ed essendo giornata scolastica lunga, poi siamo a posto.

Perché caratteristica, dei caregivers non so, ma dei Badanti Per Forza sicuramente sì, è la massima elasticità. Anche detta arte dell'arrangiarsi.

Buona Giornata.

Angela


 

venerdì 9 aprile 2021

Gerundi e acqua liofilizzata.

 Si sta ponendo in essere (che lo so che non vuole dire nulla, è adattamento all'ambiente usare questo tipo di linguaggio, me lo insegnano Quelli Che Sanno, specialisti in gerundi) un disegno di legge per la tutela della disabilità dovuta a malattie rare e ai relativi care giver (che poi se li chiamassimo Badanti Per Forza non rischieremmo di prenderli per autisti, come capita in certe alte sfere): non è molto chiaro quanto le cose saranno retroattive, per cui se ci saranno dei benefici tali da consentire la sopravvivenza dei badanti per forza anziani, che hanno passato la loro vita a badare non per scelta professionale, quindi sono formalmente dei nullafacenti in una società basata sul lavoro (perché il badantaggio caduto dal cielo in buona parte dell'Europa è un lavoro ma non qui). Viste le previsioni di risorse stanziate direi che si tratta di dichiarazioni più che altro formali. 

Ma andiamo oltre e partiamo invece da alcuni presupposti fondamentali, che mettono in discussione tutto.

Si tratterà di capire se coloro che necessitano supporto verranno valutati solo in base alla diagnosi, come sembra al momento, o in base alle effettive possibilità di autonomia. 

Perché non è ovviamente la stessa cosa: potremmo avere persone con gravissima inabilità che non rientrano in nessun codice. Per cui già di base potrebbe esserci un vizio di forma importante e determinante. 

Io che sono una Madre Isterica non mi preoccupo particolarmente: perché, appunto, se le risorse stanziate sono insignificanti, cambierà molto poco a prescindere. 

Ma questo lo dico io perché sono una povera Madre Isterica, incapace di pensare oltre al prossimo farmaco.

Invece Quelli Che Sanno dovrebbero pensarci tanto, spesso, e intensamente.

Perché se il presupposto di base è corretto nella formulazione di un progetto di supporto (che sia una legge piuttosto che una realtà locale), il passaggio seguente è quello di cercare di ottenere le risorse economiche opportune. Ma se la formulazione suddetta è già gravemente carente, tutto l'impianto diventa assolutamente fragile: con il solito rischio della formula dell'acqua liofilizzata, quella per cui si aggiunge acqua per ottenere acqua. E cioè che le poche risorse vengano inghiottite dalle strutture che verranno create per lo svolgimento del progetto in oggetto (rima baciata), senza che ci sia poi un effettivo beneficio degli utenti interessati. Semplicemente perché gli utenti interessati non vengono coinvolti dalla formulazione di base. 

È interessante che lo capiscano le Madri Isteriche, notoriamente poverine e con pochi mezzi cognitivi a causa della grande tristezza che non permette loro di essere lucide nella valutazione.

Se lo capiscono loro, vuole proprio dire che la problematica è un tantino evidente. 

Buona Giornata.

Angela

giovedì 8 aprile 2021

Regola cosmica dei 4 punti. Forse.

 E non lo so come faremo per il vibra, e la rieducazione a cavallo e tutte le spese varie. Non lo so.

Faremo in qualche modo. 

Per intanto abbiamo fatto l'unica cosa che potevamo fare ieri (ripetizione consapevole del verbo fare) e che era già in corso: presentare un progetto che abbiamo finito di scrivere e ieri, appunto, l'ho inviato: che non mette in salvo l'immediato presente perché, ammesso che venga accettato, se ne parla tra 4 mesi abbondanti. Ma non importa: sempre muoversi, il procedere tira fuori possibilità e idee.

Non so se sia una legge cosmica o una pia illusione, fatto sta che stare lì a piangere e a far niente mi sembra un'alternativa assai peggiore. Allora facciamo che piangiamo, perché le difficoltà mica si possono negare, e intanto avanziamo. Come dire: invece che andare spediti e lisci come un acrobata del ghiaccio, si usa la regola dell'arrampicata:  4 punti, 3 in appoggio e uno dinamico. Ci sarebbe da discutere sulla pendenza, ecco. E anche sul fatto che ogni arrampicata dovrebbe essere seguita da un pomeriggio di riposo con la coperta il libro il caminetto gli amici con cui guardare la valle a cuore leggero. Ma andiamo oltre.

È bello sapere che ti sei alzata  filosofa, mia cara. Dice LA PAOLA.

Mah. Dico io. Non lo so. 

Diciamo che oggi mi godo la notizia che ricomincia la mensa, quindi Fabullo sarà felice, e io avrò tre ore di seguito in cui fare delle cose in scioltezza, e mi godo la sensazione. Ieri è rientrato a scuola, ma giornata breve perché era mercoledì, e niente passeggiate perché dalla montagna veniva un vento da orsi artici e pinguini antartici, Monte Rosa invisibile perso in nubi di tormenta: e quindi Fabu è stato poco contento, usando un eufemismo a noi caro.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 7 aprile 2021

Lucidissima.

 E quindi: nel 2021 dobbiamo rendicontare quell'accidenti di progetto approvato nel 2020, che ci darà 10000 euro ma nel 2022, dopo che abbiamo presentato le fatture. Per obbligo, dobbiamo essere 3 enti, di cui AperCrescere è capofila, che vuol dire che acquisisce i fondi e paga gli altri. Quindi prima lì paga e poi li acquisisce. E ancora: uno degli enti si deve occupare della disseminazione. 

Roba da mal di testa.

Allora: arriveranno le fatture da questi due enti per circa 4000 euro, di cui il grosso per la rieducazione a cavallo, che siamo contentissimi di poter offrire.

Quindi: paghiamo metà di queste fatture con l'ultimo saldo dei valdesi del 2019. L'altra metà con il 5permille che speriamo entri a giugno e non ad agosto.

E poi speriamo di vincere altri bandi per il prossimo anno così si riprende il giro. Perché il grande delirio del 2021 è il non aver vinto bandi nel 2020.

E quindi tutto sommato, con anche grande fede nelle grandi sfere lassù in alto in alto, ci sembrava di potercela fare. Abbiamo fatto l'impossibile per, ad esempio, l'adeguamento dello statuto entro i termini, senza pagarci tasse di registro. 

E poi che succede? 

Che si rompe il vibra. Il tecnico dice che ci sta, con quanto lo usiamo è esclusivamente manutenzione, e ha assolutamente ragione, è la prima volta che capita da almeno 3 anni. 

Ma proprio adesso, boiafàus. Poteva aspettare l'anno prossimo, come noi che aspettiamo i fondi, cosa gli sarà venuto in mente. Ci mancava il vibra desideroso di attenzione. Poteva dirlo: lo mandavamo dall'analista e costava meno.

Fa' che sia sotto i mille eurini, ma la vedo dura.

Quindi la coperta va tirata da un'altra parte. Tenendo comunque conto che sono tutti conti fatti con cifre che entreranno, ma chissà quando.

E quindi? E quindi non lo so. È tardi per proporre al vibra di andare dalla psicologa, ha deciso di fermarsi.

Non ti vedo proprio lucida stamani, mia cara, dice LA PAOLA. 

No, no, dico io, sono lucidissima. La morale è sempre quella, dice invece Toro Farcito: i pazienti sono senza vibra in questi giorni, e per il loro bene dobbiamo trovare soluzioni.

Mi sembra che l'obbiettivo sia chiarissimo.

Buona Giornata.

Angela


martedì 6 aprile 2021

Gestione della metafisica.

 Poiché le misure del tempo sono relative, e possiamo fare iniziare gli anni da gennaio come il calendario, piuttosto che dall'anno scolastico, piuttosto che dal primo lockdown, e lascerei perdere l'anno fiscale che a Luana poi viene già la febbre da adempimenti di prima mattina: poiché tutto questo, se Pasqua è rinascita, allora  buon anno di rinascita a tutti partendo da qui.

Noi abbiamo davvero riposato, dopo le settimane di scuola in zona rossa un tantino stremanti per noi inadeguati, di corsa avanti e indietro; dopo una serie di riunioni per la Onlus con Quelli Che Sanno, sorridendo sempre compunti e convinti dell'assoluta inutilità di tutto ció; dopo che venerdì pomeriggio si è fermato il vibra per un problema al touchscreen e fà che sia qualcosa di riparabile a poco prezzo, che sarà sempre troppo ma potrebbe essere peggio assai; dopo tutto questo, in due a casa ad occuparci di Fabullo, per tre giorni di seguito, ce la siamo proprio goduta: complice la bella temperatura, abbiamo passeggiato un po' ogni pomeriggio, approfittando spudoratamente delle maglie larghe del lockdown di noi provinciali, dove la passeggiata di prossimità concessa dalla legge ci permette di fare ciò che sempre facciamo, perché nel piccolo tutto è prossimo: per cui abbiamo fatto ogni giorno la nostra ora  all'arietta con Fabullo, con pochi passi ma tante parole con tutti quanti, da finestre balconi giardini.

La Michelina Toscana l'è arrivata sabato a pranzo e l'è ripartita stamattina presto con Paulo Aimo Operativo che l'ha lasciata in stazione, per lei è più semplice ovviamente che per la Nostra Giulia Oltremanica. 

Oggi Fabullo è ancora in vacanza: dovremmo scoprire se da domani, con il rientro delle prime medie, si ripartirà con la mensa come è stato in autunno, quindi con l'orario per noi normale e lo speriamo tanto perché qui non ci si gira più. Sempre oggi bisogna partire con la richiesta di un nuovo piano terapeutico scaduto ieri, e non si può fare prima che scada, e tra dieci giorni siamo senza farmaco. Sempre oggi  siamo, però, avanti con i bucati perché in questi giorni di riposo ho recuperato in modo eccellente, spaccando il minuto. Sempre oggi sono un po' assonnata e sto cercando di porvi rimedio con il thè, nero e concentrato, perché stanotte mi ha svegliato un attacco di metafisica di quelli che partono con Come farò quando poi: che ovviamente ho fatto passare immediatamente con l'ovvia risposta che Non è una roba a cui pensare ora respira profondo e dormi. Ma la metafisica aveva deciso di insistere nel suo ruolo di domande esistenziali, continuando a menarla, sostanzialmente, e quindi mi ha svegliato più volte, e adesso devo trovare lucidità per condurre la giornata senza sbagliare un colpo. Che le energie non vanno disperse, perché la somma delle cose urgenti aumenta sempre: e non ho ancora trovato il modo di usare le rinnovabili, tipo un cappello a pannelli solari che incanali, certo che mettersi in testa una piccola pala eolica sarebbe carino, ci devo pensare.

Per ora bevo the, aspetto la prima lavatrice perché ho messo la sveglia, preparo il secondo gastroprotettore per Fabu perché ho messo il timer del forno dal primo, e scrivo all'epilettologa per il piano terapeutico. Programma del quarto d'ora perfetto, e che la metafisica si arrangi.

Buona Giornata.

Angela



venerdì 2 aprile 2021

Che questa festa di primavera

 Ieri, come previsto per l'inizio mese in Piemonte, sono arrivate le prime convocazioni per i pazienti fragili  per la vaccinazione. Per cui potrebbero arrivare l'essemmesse per Fabullo: ovviamente siamo contenti e preoccupati insieme. Perché non siamo pronti a nuove fatiche: nuove nel suo significato di ulteriori, aggiuntive rispetto a quelle già esistenti. 

Banalmente, il livido dell'anti influenzale è durato un mese, perché il tessuto muscolare è poco e l'attività circolatoria legata al movimento per forza ridotta. Banalmente, è stato dieci giorni abbastanza disturbato pur senza avere febbre.

Vabbè. Vale il solito discorso interiore che si fa ogni sera prima di dormire, quando i pensieri arrivano tutti insieme, travolgenti e insistenti: in questo esatto istante posso fare qualcosa che  porrà rimedio a questa situazione? No, non posso, e quindi dormo.

Nemmeno ora posso, e quindi vado avanti con la seconda colazione, perché a mezzogiorno usciamo per andare a terapia e bisogna mangiare prima capiti qualche grana che lo impedisca, crisi epilettica in più, telefonata a cui è necessario rispondere, barattolo rovesciato da pulire o altre amenità; accumulare calorie per la giornata prima che venga mal di testa. 

Intanto preparo la seconda tornata di farmaci per Fabullo e aspetto la fine della prima lavatrice. Le ceste di lunedì hanno aspettato e sono state piegate ieri, come previsto non si sono autogestite. E quelle dei giorni seguenti, mia cara?, chiede LA PAOLA organizzata. Anche quelle sono state piegate ieri, solo che non erano ceste ma spalliere di sedie, perché le ceste vuote erano tutte finite a forza di accumulare. 

La Michela torna sabato e riparte velocemente martedì mattina, che c'è la sessione straordinaria con tre esami da dare. Chissà la Nostra Giulia Oltremanica.

Buone vacanze di Pasqua a tutti Voi, Amici amatissimi e insostituibili. Che questa festa di primavera, di questo anno così, vi porti sorrisi e pensieri luminosi.

Buona Giornata.

Angela


giovedì 1 aprile 2021

Meravigliosi acrobati.

 I ragazzi nella via fanno gli acrobati con quelle bici con le ruote piccole e la forcella lunga: la via si presta perché le macchine sono pochissime, ci sono curve strette e doppie tra le case, ripide salite e discese, pietre e angoli di cancelli in cui si prende lo slancio.

Vanno forte e inchiodano, fanno pezzi lunghi su una ruota, saltano e ruotano, coraggiosi e incoscienti; le nonne si addossano ai muri e fà màc atensiùn boiafàus; le madri si coprono gli occhi; i padri scuotono la testa; noi li guardiamo ammirati con il fiato sospeso mentre girelliamo, la via, per come è fatta, è sempre fresca. Fabullo si riempie gli occhi.

Però, quando il primo spunta da dietro ad una curva, mette giù la ruota, tiene il manubrio con una mano, si volta e avvisa: oh raga, piano che c'è Fabullino.

Sono meravigliosi.

E, giuro, il pensiero che hanno la stessa età di Fabu sull'istante non mi viene. Arriva poi dopo, e, ovviamente, trafigge, non può essere il contrario.

Ma, quell'istante di Fabullo amato, me lo godo sempre.

Oggi cominciano le vacanze scolastiche, che per noi nulla cambia perché in queste settimane spezzettate non riesco mai a portarlo a scuola di giovedì: non faccio in tempo a tornare a casa, scaldare un pranzo già pronto, dargli da mangiare, prepararlo e uscire per andare a fare terapia, con la cucina riordinata in modo da non rientrare nel tardo pomeriggio e avere ancora quello da fare.

Io madre inadeguata assai. 

Teoricamente dopo Pasqua ritroveremo la mensa, e quindi gli orari più lunghi, con il rientro in presenza delle prime medie.

Buon Primo Aprile a tutti, che sia un giorno pieno di risate.

Buona Giornata.

Angela