martedì 3 giugno 2008

Il fiume, che meraviglia.

Ieri siamo stati ad Ivrea a vedere le prove dei mondiali di cannottaggio sulla Dora Baltea. Abbiamo preso un intervallo tra una pioggia e l'altra, temendo sempre che scendessero secchi d'acqua dal cielo e invece poi è andata bene.
I bambini erano contenti: c'erano gli atleti da guardare mentre portavano avanti e indietro le canoe, le televisioni, tutta la gente allegra, lo spettacolo del fiume con le sue rapide e poi le canoe che scendevano. piccoline in quella massa d'acqua velocissima.
La Dora ad Ivrea è sempre bellissima: elegante dal lato in cui si passeggia sul corso, pittoresca quando passa sotto il ponte vecchio e davvero impressionante sulle rapide.
Fabullino era tutto curioso e salutava tutti: adesso per farsi notare meglio chiama, saluta, sorride e poi fa l'occhiolino con tutti e due gli occhi contemporaneamente, per cui chiunque ovviamente si ferma a coccolarlo.
E oggi c'e il sole, nessuna nuvola in cielo e incomincia l'ultima settimana di scuola.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

ANNUNCIO IMPORTANTISSIMO!!!!!!!!!!!!!!

Oggi la Vecchia Gloria compie 25 anni!!!
Fatele gli auguri, perchè lei non scrive ma legge!!!
Ringraziamo Dio per avercela concessa unica e inimitabile... e meno male!!!

Anonimo ha detto...

E' un quarto di secolo che esiste GLORIA tanti tanti auguroni di buon compleanno, buon giorno agli amici del blog e alla santa donna che fà lezioni di guida all'orco ruba merende.

Anonimo ha detto...

ovviamemte tutto il comitato compie sempre 25 anni.
ora si va da Vanda.

Anonimo ha detto...

Guardando queste splendide foto ci sembra di conoscere da sempre la Dora Baltea (Deura)e lo scorrere maestoso di questo fiume fino al Po.

Anonimo ha detto...

Oggi in questa notte calda
dolce come il profumo di fiori esotici,
svegliati ad una vita che scotta.
La mia nostalgia ed il mio amore è tutta la mia fortuna e sfortuna è scritta come una muta canzone
nel tuo sguardo oscuro da fiaba.
E' la mia nostagia ed il mio amore,
sfuggito al mondo e ad ogni suo rumore,
si è costruito nei tuoi occhi oscuri un segreto trono da re.
Sono un stella del firmamento
che osserva il mondo,
disprezza il mondo e si consuma nel proprio ardore.
Io sono il mare di notte in tempesta
il mare urlante che accumula nuovi
peccati e agli antichi rende mercede.
Sono dal vostro mondo esiliato
di superbia educato, dalla superbia frodato,
io sono il re senza corona.
Son la passione senza parole
senza pietre dal focolare, senz'arma nella guerra,
è la mia stessa forza che mi ammala.

Hermann Hesse

Anonimo ha detto...

Oggi è il compleanno di Gloria!

Vado subito a prenedere qualcosa per festeggiarla!


Poi vi conto...

Anonimo ha detto...

Gloria ci teneva a compiere gli anni in incognito. Infatti il suo Pargolo stamattina lo ha raccontato a tutti e la maestra a colori le ha urlato gli auguri da in cima alla scala, così non sentiva nessuno.

Anonimo ha detto...

AUGURI GLORIA!!!!!!!! QUESTI SONO GLI AUGURI DA UN VERO SARDO, SE OGGI NON PORTI QUALCOSA AL PARCO GIOCHI MI INCA.....

Per fortuna oggi non piove, e quindi sarà possibile effettuare la merenda al parco giochi....

Complimenti a Paulo x le foto, anche se così alta la Dora m fa paura, x fortuna non vado quasi mai ad Ivrea....

Ci vediamo dopo al parco giochi, e mi raccomando GLORIA, RINGRAZIA ALMENO LA GENTE CHE TI FA GLI AUGURI!!!

L'orco ruba merende

Anonimo ha detto...

AUGURISSIMI!!!! Signora GLORIA....
Anche se te ne facevo di più!!! Almeno ventinove o trenta!
Saluti a tutto il Comitato. Ciao Orco divora merende....

Anonimo ha detto...

Fabullo è andato da Vanda e poi all'asilo, è stato bene e ha mangiato pasta al pomodoro.
Adesso preparo una borsa di provviste, così quando si sveglia andiamo anche noi in piazza

Anonimo ha detto...

Allora oggi in piazza merenda per tutti chissà l'orco come sarà contento, compie gli anni Gloria e fanno festa tutti.

Anonimo ha detto...

La merenda era ottima, i biscotti al limone erano ottimi, il succo di frutta ai frutti di bosco anche, l'unica scocciatura, per modo di dire, era il soe che cuoceva tutti, grandi e piccini.....

Ci vediamo ora vado al lavoro, e devo vedere il mio capo.... che barba, x fortuna che non c'è la mia capa.... ciao ciao

L'orco ruba merende

Anonimo ha detto...

Orco, prima tutti si lamentavano per l'acqua adesso per il sole.
Allora, si potrebbe mettere un ombrellone, anzi due in piazza per riparare tutti dal sole. Basta dirlo a Paulo Aimo.

Anonimo ha detto...

per gli ombrelloni ci stiamo attrezzando, ne abbiamo parlato oggi.
In realtà è passata di lì un'assessora e le abbiamo chiesto una sequoia di 1000 anni e una piscina. sottoporremo la richiesta direttamente all'autorevolissima Autorità. Magari poi le chiediamo anche di mettere una panchina dove c'è l'ombra, però si fa così: si parte con le grandi richieste e poi si contratta.

Anonimo ha detto...

la michela stasera ha deciso di leggere le poesie di una vecchia antologia delle medie, così ce n'erano di tutti i tipi.
Ovvio che ci capiva veramente poco e allora facevamo il gioco di sentire la musica delle parole ancora prima che il significato...secondo me è stata ispirata dai poeti del blog.
Facciamo che la prossima volta ve la mando?

Anonimo ha detto...

Quanto potè durare il tuo martirio nelle sinistre fosse Ardeatine
per mano del carnefice tedesco
ubriaco di ferocia e di viltà?
Come il lungo Calvario di Gesù
seviziato, deriso e sputacchiato
nel suo ansante sudor di sangue e d'anima fosse durato, o un'ora o un sol minuto;
fu un tale peso pel tuo cuore umano,
che avrai sofferto , o figlio, e conosciuto tutto il dolor del mondo in quel minuto.

Corrado Govoni 1946

Anonimo ha detto...

Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro

Di tanti
chemi corrispondevano
nonè rimasto
neppure tanto

Ma nel cuore
nessuna croce manca

E' il mio cuore
il paese pi straziato.

Giuseppe Ungaretti
27 Agosto 1916

Anonimo ha detto...

Invano cerchi tra la polvere,
povera mano, la città è morta.
E' morta: s'è udito l'ultimo rombo
sul cuore del Naviglio. E l'usignolo è caduto dall'antenna, alta sul convento, dove cantava prima del traonto.
Non scavate pozzi nei cortili: i vivi non hanno più sete.
Non toccate i morti così rossi, così gonfi:
lasciateli nella terra delle loro case:
la città è morta, è morta.

Salvatore Quasimodo
Milano, agosto 1943