Stamattina mi sono alzata riflessiva, o forse lo divento
davanti ai titoli dei giornali che parlano dell’ennesima strage sulle carrette
del mare, che è proprio l’ennesima di tante che ci siamo già dimenticati.
E affiorano nella mia mente sempliciotta una serie di
domande senza dubbio qualunquiste e poco intelligenti. E però affiorano e
quindi: sto pensando che chiunque di noi poveretti senza grandi responsabilità
nei confronti dell’universo, che non sediamo su nessuna poltrona qui o
oltralpe; chiunque di noi, dicevo, quando c’è una cosa da fare adesso la fa
adesso, cercando di distinguere tra le mille cose importanti, per carità,
quelle urgenti e quelle drammaticamente urgenti. Ecco gli esempi dei poveretti:
è vero che domani devo alzarmi per andare a lavorare (è nella mia agenda, perché
è serio avere le agende!!!) però stasera devo preparare la cena e lo devo fare
stasera, perché se lo faccio domani non sarà più la cena, sarà qualcos’altro. E’ vero che la
prossima settimana devo pagare la bolletta della luce, però se mio figlio oggi
ha 40 di febbre la tachipirina gliela dò oggi, e non dopo che avevo pagato la
bolletta che avevo, appunto, in agenda.
Insomma, considerazioni da poveri menti obnubilate dai fatti
quotidiani e senza lungimiranza né competenze dirigenziali dell’umanità.
Però: ma sarà poi possibile che solo due giorni fa in mezza
Europa si dicesse chiaramente che non sarebbe stata l’ultima volta e si andava
tutti quanti a vedere il pasticcio già fatto e basta? Sarà poi possibile che
invece di andare a vedere con gran spiegamento di forze e di lacrime non si
potesse scegliere di usare le risorse per pattugliare talmente bene le coste
che i barconi in questione non partissero neppure? E farlo subito?
Solo che noi non capiamo, è una storia di acque territoriali,
dobbiamo fare le riunioni, i vertici, consultarci. Quindi lasciamo fare a chi
sa e torniamocene a stirare, sostanzialmente.
Quindi vi racconto che stasera il Gruppo Arte e Cultura
metterà nuovamente in scena per la nostra onlus lo spettacolo W gli Sposi, a
Torino in Via Verolengo. Come sempre, raccontatelo a tutti perché ogni pensiero
per noi è importante!!!! Perché magari sembra una cosa piccola, ma ne mette in
moto un’altra e un’altra ancora, insomma, la teoria del battito d’ali di una
farfalla qui che provoca qualcosa di grosso là!!! O mammasantissima, forse non
è proprio il modo più poetico nonché scientifico
per spiegarlo, ma è la sicurezza assoluta che gli amici del blog capiscano
tutto!!!
Buona giornata.
Angela
3 commenti:
Lo spettacolo di questa sera sarà un SICURO successo!
FORZA SUPERFABULLO!!!!XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Domande giuste. Ma le prioritá per ognuno di noi sono diverse soggettive e relative per un altro. e poi cara Angela problemi seri nn tutti li hanno
Forza Fabullino.
Dove c'e' un bisogno c'e' sempre un rimedio. Tutto dipende da quanto e' grande il bisogno, la cui grandezza da la misura della volonta' di trovare il necessario rimedio. Filosofia a parte, com'e' sta storia della bava di lumaca? Se ne mette una sulla punta della lingua e la si lascia scodinzolare tutta allegra per la bocca per quietare il mal di gola? Ma va!? Pizzicotto a Fabullo.
Posta un commento