lunedì 28 agosto 2023

E poi andiamo oltre.

 Amici Amatissimi,

che la fine di Agosto sia con noi, soprattutto se coinciderà con la fine del caldo.

Noi stiamo tutti bene e così speriamo di Voi, cari Amici vicini e lontani, per essere letterari nonché un poco storici.

Speriamo di Voi, in particolare, che abbiate avuto cuori e pensieri leggeri, tempi dilatati, occhi pieni di meraviglia e stupore, risate nelle orecchie e nella gola, abbracci pieni di affetto, silenzi riposanti e colmi di contemplazione.

Noi stiamo bene, davvero, ovviamente per i nostri parametri, ma questa è una precisazione ridondante.

Però togliamoci subito le grane, immediatamente, così non ci pensiamo più.

Fabullo in montagna è stato molto molto male. La notte tra sabato 12 e domenica 13, per festeggiare il ponte di Ferragosto, per intenderci. Molto male, però siamo tutti qui a raccontarlo, e quindi, appunto, per noi è tutta festa.

Il perverso meccanismo ormai solito e, soprattutto, che porta al circolo vizioso.

Gli è venuta una crisi epilettica bella potente alle sette del sabato sera: così potente da creare un attacco di vomito così doloroso da lasciarlo sfinito. E come sempre chi è sfinito, ha cominciato con il fiatone, ad affannarsi. Solo che lui non è chiunque, e a destra di polmone ce n’è proprio pochino.

Così si è affannato e affannato e alle nove e mezza aveva 37.5; e la febbre saliva per lo scompenso degli scambi respiratori. E più saliva, più saliva la frequenza cardiaca e pure quella respiratoria, e si affannava sempre di più, e così tutto si scompensava ancora, e la febbre saliva e via dicendo. E quindi stavamo al telefono con il Medico Santo Subito, che cosa vuoi che abbia da fare il ponte di Ferragosto. Abbiamo dato il Bentelan, e ovviamente l’ossigeno. E poi alle 11.30 aveva 39.4, così abbiamo dato un antibiotico di copertura, che sapevamo non essere un’infezione, però era meglio cominciare con una temperatura così.

Stava malissimo, non potevamo fare altro, se non chiamare l’ambulanza che l’avrebbe trasportato in ospedale, per forza. Noi eravamo talmente senza forze che abbiamo deciso di aspettare, confortati dal fatto che bastavano due litri di ossigeno. E abbiamo aspettato, stando lì. Impotenti. Ad ascoltare il respiro, la notte, lo scroscio del torrente.

Alle tre e mezza la temperatura ha cominciato a scendere. E poi è andata, piano piano, con tutta la fatica del caso nei giorni seguenti. Ma l’emergenza era finita.

In tutto quel pasticcio, in quella stessa sera, si è rotto il tubo della peg, si è fissurato. Per cui lo abbiamo riparato al volo con un giro di nastro isolante, perché quella notte lì non eravamo abbastanza lucidi per fare altro. E dovevamo infilare farmaci.

E la mattina l’abbiamo cambiata noi la peg, di persona personalmente.

E poi vi conto che la discesa al caldo di 8 giorni dopo è stata assai impattante, dai 25 gradi in pieno sole e all’arietta all’ombra con felpina siamo passati ai 37 dell’aria da respirare: non eravamo, come dire, proprio in forma. E guardavamo Fabullo, cercando di non pensare troppo, attendendo gli eventi. Ma è andata anche quella.

E bon, gli impicci ve li ho detti, così si va oltre.

Vi abbracciamo perché siete con noi.

Buona Giornata.

Angela

 

5 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Bentornato a casa.....qualche guaio lo avete avuto ma superato con il solito coraggio!!! Siamo stati tutti ammaccati dal caldo terribile e ora godiamo il fresco..... auguro una buona giornata per la salute.di Fabullo e.le vostre energie. 🤗🤗🤗

Nonna Roby ha detto...

Forza forza famiglie speciali. Vi abbraccio tutte 💞💞

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi bentornati. Speravo, sicuramente come voi, che la vostra vacanza sarebbe andata liscia ma era chiedere troppo. Grazie al cielo ha rinfrescato anche se ormai è noioso stare a dire che da 37 a 17 gradi forse è un tantino esagerato... Questo pianeta è stufo di noi e ce lo dimostra!
È molto bello rileggerti al mattino Angela. Un saluto a tutti
Barbara mamma di Sara

Luana ha detto...

Vi ho pensato tanto con la speranza che vi stavate godendo un po' il fresco e con la speranza che Fabio stesse bene. Mai avrei pensato che Fabio stesse male. Purtroppo, non basta pensare positivo per farvi stare bene. Mi dispiace, mi dispiace per Fabio che deve sempre lottare e mi dispiace per voi che fate altrettanto con l'aggravio di vedere Fabio in quelle condizioni.
Vi auguro sempre tutto il bene possibile. Un abbraccio a tutti voi.

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Anonimo ha detto...

Bentornati a casa, mi è spiaciuto leggere dei grossi problemi di Fabullo, speravo anch'io almeno in una pausa relativamente tranquilla e riposante. Vi seguo sempre e vi voglio bene.
Forza Fabullo!
Salvatore A