venerdì 30 agosto 2024

Solchi.

 Il virus sta passando tutto sommato repentino come è arrivato. Diciamo che sta lasciando i solchi, più o meno quelli di un cingolato; o la sensazione di essere passati sotto il treno, come Danglard in Adamsberg, perché quando si comincia bisogna rileggerlo tutto, vorrai mica lasciare il senso di incompiuto.

La tareffaggine ha soprattutto lasciato in eredità un gran male a tutte le ossa della testa, come se qualcuno avesse dato amabili mazzate, così, tanto per farsi sentire. 

Fabullo non è stato portato a fare fisioterapia, non si può sempre fare tutto a questo mondo e beati quelli che non se ne erano mai accorti.

Che vi devo dire, in fondo c'è di molto peggio di una sciocca e rapida influenza, esistono vicissitudini assai più avventurose. 

Allo stesso modo, per altro, esistono indubbiamente anche situazioni in cui è possibile riposare un po' di più, o meglio, o con risultati più significativi.

E pazienza.

Buona Giornata.

Angela

giovedì 29 agosto 2024

Per carità.

 Poi è finita la poesia è cominciata la prosa, quella prosaica, nello specifico. 

Per fortuna la polmonite si è risolta, abbiamo tolto l'ossigeno e siamo tornati nelle condizioni di un nostro equilibrio. Siamo stati piuttosto presi con la cacca lunga da due antibiotici, con l'incubo di ricadere in pasticci come quello dello scorso ottobre. 

Poi è andata un po' meglio.

E poi è andata molto molto peggio, sempre dal punto di vista del mal di pancia, con delle notti da incubo e il rischio di attaccare l'ossigeno per quanto era spossato. E quindi ci siamo dilettati con lavatrice a 90 gradi, poi tutta la roba è stata tirata fuori e la lavatrice è stata disinfettata a 90 gradi con l'apposito prodotto, poi tutto è stato rilavato a 60 gradi. Il tutto innumerevoli volte.

E da ieri sono tareffa anche io, e quindi tutto fa pensare che su Fabio negli ultimi giorni si sia sovrapposto un altro virus, che pare stia colpendo più o meno tutta questa porzione di Galassia, a sentire ciò che dice il medico Santo subito che non sa più dove girarsi.

Così io sono uno straccio, che suda con i brividi, senza la febbre, con male a qualunque parte del corpo possa venirvi in mente di inventare. 

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 28 agosto 2024

Vita da Villaggio.

 


Abbiamo ricevuto verdura fresca degli orti di montagna: e gli avete presente gli orti di montagna, dove tutto è rigogliosa e alto e verde brillante e non stentato e cotto dal sole. 

Abbiamo ricevuto anche frittate pronte, cucinate con la verdura dei suddetti orti di montagna, con il gusto delle cose buone preparate per noi più i fiori di zucca.

Abbiamo partecipato alla tombola del Villaggio, nello specifico: io ho giocato a tombola e Paulo Aimo Montanaro ha girellato con Fabullo e la sua bombola per la piazzetta, perché lui dice che a tombola non è capace a giocare. 

Siamo stati invitati ad una festicciola degli Amici in un praticello tra le case, con tre gradini per scendere da una porticina di pietra, e robuste e innumerevoli braccia hanno fatto scendere la carrozzina così Fabullo si è goduto mezz'oretta la compagnia, sempre scrupolosamente lui e la bombola.

Chiacchierando dei massimi e minimi sistemi eravamo assolutamente custoditi e osservati dal gatto Google che faceva finta di niente, sprezzante della nostra compagnia miserevole, e poi si acciambellava sempre ad un centimetro da noi.

Con le mie Amiche ovviamente abbiamo parlato di svariati innumerevoli folli argomenti, dall'infermieristica alla gestione degli studi commerciali, ai racconti ricordo di prozii e bisavoli, le lampadine da cambiare in casa, e chissà cos’altro ancora, senza ordine nè criterio.

Abbiamo mangiato la torta sacher della pasticceria del colle di Sestriere, annoverabile tra le meraviglie del mondo contemporaneo.

Abbiamo fatto la coda al furgone del margaro per tome di tutte le stagionature, bundí Giovanni, ohhh bundí siete qui!, e la coda era sempre lunga, il che ci concedeva di fare mille parole tutti quanti. 

Abbiamo più volte chiesto lumi sulla vita a Evita Cavalla, che girella libera e saggia.

Nemmeno una volta abbiamo preso una testonata contro la colonna della cucina, che non avrebbe battuto ciglio, noi invece sì.

La sera andavo a portare la spazzatura con una o anche due maglie pesanti, e qualche volta pure il cappello, e guardavo le stelle.

La mattina prima delle otto eravamo in piazzetta per la telefonata di raccordo quotidiano con il Medico Santo Subito, e gli Amici in partenza con zaini e bastoni venivano a prendere notizie sulla notte appena trascorsa.

Ho letto per la terza volta i primi sei volumi della saga di Adamsberg.

Mi sembra evidente che la sera potevamo essere contenti: con la schiena rotta dal trasporto bombola, con la stanchezza della gestione di medico farmacia e valutazioni della situazione, ma pur sempre contenti.  

Beati noi perché amati.

Buona Giornata.

Angela

martedì 27 agosto 2024

Gli occhi pieni.



 Adesso cominciamo a parlare di cose belle, quelle che esistono sempre. È vero, Fabullo non è andato sul torrente per vederlo da vicino e tirarci i sassi, gioco sempre ambitissimo, però lo ha contemplato scendere impetuoso dall'alto del ponte. Non ha nemmeno passeggiato per Pragelato, siamo sempre rimasti nel Villaggio Incantato, sarebbe davvero stato troppo difficile.

Detto questo. 

Abbiamo viaggiato un paio d'ore per arrivare lassù, con il fiato sospeso per la paura che Fabio avesse troppo dolore: invece, complice l'ibuprofene, ha retto bene e ad un certo punto abbiamo lasciato la provinciale, attraversato il ponte sul Chisone, e siamo entrati nelle stradette dove le macchine non passano se non per casi speciali come scaricare tutto quanto. Abbiamo girato intorno alla chiesetta, con grande cautela perché il furgone ci passa appena, e ci siamo girati a guardare Fabullo: aveva gli occhi più grandi di tutte le stelle messe insieme, e un sorriso disteso che non vedevamo da settimane. Probabilmente anche lui aveva aspettato il Villaggio Incantato  tutto l'anno. 

Se la felicità e la gioia luminosa hanno un volto, il volto era quello. 

In piazzetta c'erano già gli Amici che ci aspettavano, e anche dalle finestre, che dicevano benvenuti, che bello che siete qui, ciao Fabullo. 

È stato commovente. Davvero.

E poi appunto: siamo stati a spasso per il Villaggio, anche perché era necessario tenerlo seduto per farlo respirare meglio. Stava fuori con tutte le coperte per non prendere freddo, che detto adesso sembra il miraggio di qualunque remoto deserto. Il tutto con la bombola da trasportare, e ammettiamolo che la sera non sapevamo più dove vamo i muscoli i capelli le unghie i denti, era un dolore unico e aggrovigliato.

Però stavamo fuori e ci sedevamo sulle panchine a chiacchierare con tutti quanti che passavano venivano a trovare Fabullo, il tempo sospeso nel cielo azzurro cristallo. Ci siamo raccontati il grosso e il piccolo, come è andato l'anno oppure la spesa della mattina, quanto è buona la pizza del forno e i formaggi del margaro che viene nel villaggio. Ci siamo raccontati cosa abbiamo letto e abbiamo scambiato libri. Ci siamo raccontati cosa vorremmo fare, come sarebbe bello,  anche se poi non lo facciamo. 

Come vi dicevamo, alla sera abbiamo sempre potuto dire che era stata una bella giornata. 

Ci sembra un dono da tenere custodito e prezioso. 

Buona Giornata.

Angela

lunedì 26 agosto 2024

Sassi tolti, amen.

 Facciamo che toglierci i sassolini dalle scarpe e partiamo dalla parte peggiore, tanto è giusto raccontarla e evitiamo di farla lunga.

Ma veramente c'hai le scarpe in piedi?, dice la Paola, che coglie un'essenza importante perché i dettagli si sa quanto contano.

No, in realtà per fortuna sono provincialmente in ciabatte: ed è veramente una fortuna estrema, perché significa che siamo a casa nostra, fatto che non era propriamente scontato,.

Torniamo a ruota ai metaforici sassolini.

Domenica quattro agosto alle 13:00 siamo arrivati al Villaggio Incantato, lunedì 5 alle 10:00 stavo già attaccando l'ossigeno a Fabullo.

Godendoci il nostro Villaggio Incantato, Paulo Aimo Montagnino era uscito per la passeggiata della mattina, alternandoci come facciamo sempre per concederci un'oretta di movimento una volta all'anno. Per cui Fabullo era affannatissimo e la sequenza è stata la seguente: gli attacco l'ossigeno e volofuori a telefonare al medico Santo subito, perché il telefono in casa non prende, per chiedere se partiamo subito con il cortisone. Mezzo secondo dopo ho ritrattato: dò subito il cortisone oltre all'ossigeno e poi telefono al Medico Santo subito, perché altrimenti finisce che chiamiamo l'elisoccorso.

E poi è partita la solita sequenza: solo il cortisone non è servito e ci ha fatto capire che non era un problema momentaneo; nonostante non ci fosse né febbre né tosse, abbiamo inserito un antibiotico perché non migliorava negli immediati giorni, è migliorato un po’ ma non troppo, quindi il Medico Santo Subito ha chiesto che fosse visto da qualcuno per confrontarsi, senza però muoverlo di lì, perché era meglio quella temperatura rispetto al caldo folle che avremmo trovato andando in ospedale. Quindi è arrivato il Medico della Valle, meraviglioso, con lo zaino a spalle, gli sono andata incontro scendendo nel veicolo sotto l'arco e lui stava chiacchierando con l'idraulico della borgata che gli stava già spiegando dove eravamo. Il Medico della Valle ci ha ascoltato,  ha visitato Fabullo con grande attenzione,  ha telefonato al Medico Santo subito e ha confermato che si trattava di polmonite: che ovviamente noi ne eravamo già certi, ma a quel punto abbiamo  avuto la conferma che servisse aggiungere anche un secondo antibiotico. Anche il Medico della Valle ha concordato sul fatto che non fosse opportuno muovere Fabullo di lì, se le condizioni rimanevano quelle. Ovviamente, ci ha detto, al minimo peggioramento però bisogna trasportarlo in ospedale,  perché a casa state facendo tutto benissimo, ma di più non sarebbe possibile. Quindi Fabullo ha avuto l'ossigeno tutto il tempo, è stato guardato a vista perché non se lo togliesse, ha avuto mal di pancia da antibiotico, e dopo due settimane abbondanti è guarito. A casa abbiamo ritrovato il caldo e le zanzare.

Bon, da questo momento in poi possiamo raccontarvi solo le cose belle del Villaggio Incantato.

Speriamo che voi, Amici Amatissimi, abbiate avuto giorni pieni di gioia. Voi non ci crederete, ma tutte le sere noi ci siamo detti che era stata una bella giornata al Villaggio Incantato. Lo so che poteva andare meglio, immensamente meglio, siamo stati stanchi in una maniera indicibile, però quando ci sono buoni motivi anche le giornate diventano belle

Buona Giornata.

Angela

venerdì 2 agosto 2024

Travà.

 Il tecnico ha fatto tutto il meglio che poteva fare, noi con il flessibile sotto la travà all'ombra (lessico piemontese: la travà è quel posto delle vecchie case di noi provinciali dove vengono riposti solitamente gli attrezzi agricoli, che ne so il trattore e robe così. Noi non dovevamo metterci il trattore ma semplicemente non venire liquefatti dal caldo.) 

Quindi abbiamo usato il flessibile, poi abbiamo usato l'aspirapolvere per ripulire bene la carrozzina, il tecnico era contento perché certi lavori nei palazzi di Corso Magenta a Milano diventano complessi e qui invece si possono fare. 

Il tecnico è stato bravissimo e ha fatto il meglio possibile ma non va bene. 

Abbiamo accettato il compromesso che vuol dire la cosa che fa meno pena. 

Sostanzialmente: se tagliava tanto quanto avevo abbassato io col bendaggio funzionale, Fabullo sarebbe caduto troppo lateralmente e ce ne eravamo già accorti con la fisioterapista, E ovviamente, tempo poco, tornerebbe ad avere mal di schiena. Se tagliamo di meno come ha fatto lui ieri, la schiena non patisce troppo e sta abbastanza allineata ma il braccio regge poco e poi probabilmente ha di nuovo male. 

Dobbiamo agire in quel braccio in un altro modo, parlando con i medici, ma non è ovviamente una cosa che si possa fare ad agosto. 

Il compromesso è: che cerchiamo di tenerlo così almeno è il più possibile allineato, ma se ha male mi rimetto a trafficare con lo scotch da pacchi per non aver per non fargli avere male. Anche perché se trovassimo una soluzione per quel braccio, se poi abbiamo tagliato troppo la carrozzina non va più bene comunque. Come dire: a tagliare c'è sempre tempo, e tutto sommato il bendaggio funzionale non è elegante ma un po' funziona, soprattutto adesso che le parti da comprimere sono di meno perché in una bella parte sono state eliminate.

Quindi se riusciamo a mettere insieme tutta la roba che deve essere caricata sul furgone, noi domenica contiamo di partire: se non riusciremo a far fare le passeggiate a Fabullo vorrà dire che quantomeno sarà in una casa molto fresca e lo porteremo a passeggio nella borgata tutto storto pochi minuti per volta, che sarà sempre meglio di quello che può fare qui, dove fuori non si respira e si viene mangiati dalle zanzare per cui lui deve comunque stare sigillato dentro. E vedrà Amici diversi che qui non incontrerebbe.

Sarebbe bello partire con il cuore leggero e lo spirito di avventura, ma sarebbe peggio non partire. 

Quindi noi vi abbracciamo tanto e vi pensiamo sempre, e vi penseremo anche dal Villaggio Incantato, e ci rivediamo l'ultima settimana di agosto. 

Buona Giornata.

Angela

giovedì 1 agosto 2024

La danza no.

 Ieri siamo andati a fisioterapia e sopravvissuti alla vampa che toglie il fiato, brucia e appanna i sensi. Ad un tratto dalle montagne sono arrivate nuvole nere e anche tuoni, e avevo quasi pensato di fare la danza della pioggia. 

Ma ero in coda in tangenziale per lavori tra Venaria e Borgaro, vi venisse  mai la balzana idea di fare un giro in quell'anello malefico: ecco,  lasciate perdere senza esitazione. 

Peraltro Fabullo al ritorno ha urlato come un pazzo, probabilmente perché il braccio era scivolato in una posizione sbagliata. In effetti valutavamo ieri con la fisioterapista che il bendaggio funzionale funziona in senso letterale per il braccio, ma ovviamente perdiamo qualcosa a livello di posizionamento del tronco e quindi tutto si sballa un po'. Oggi verrà il Tecnico Santo Subito, il flessibile e tutti i dischi richiesti sono pronti, e vediamo cosa ne tira fuori. Mi sento di non essere particolarmente ottimista: quando le necessità da colmare sono così difficili e intricate  è proprio dura farle andare bene. 

Non so se siamo noi che non troviamo la quadra o se sia semplicemente diventato impossibile tenere Fabio in carrozzina per tempi che superano la mezz'ora: magari è così, magari nemmeno quest'anno riusciremo a passeggiare in montagna, e ci godremo le brevi uscite rapide e ripetute, che il clima lí lo concede. É che lui amerebbe tanto andare sui guadi e nelle altre borgate. Tutto lì, tutta lì la tristezza, il rimpianto. 

Vale anche il solito discorso, quello tedioso e increscioso, poiché non originale: di meglio non sappiamo cosa fare e quindi ogni mattina ci alziamo e ci proviamo, beati quelli che hanno sempre soluzioni migliori e  grandi iniziative filosofiche per dare un senso alla loro vita. 

Conseguentemente, tornando alla base del discorso, non sono scesa dal furgone per fare la danza della pioggia. Ho lasciato perdere. Che agosto sia.

Buona Giornata.

Angela