giovedì 31 ottobre 2024

Il premio ce l'abbiamo.

Ieri mentre tornavamo dalla fisioterapia e guidavo nella luce dorata del tardo ottobre, già fuori dalla tangenziale con grande sollievo, tra i colori di fuoco delle querce dei pioppi e dei castagni, con il fondo il Monte Rosa innevato baciato dal sole, traffico tranquillo sull'autostrada perché uno dei trafori è chiuso, sono accadute due cose. 

La prima l'ho scoperta arrivata a casa: era arrivata una mail con allegata la mitica deroga dei pannolini.

Propongo un attimo di raccoglimento come dovuto, a premio di settimane e settimane di fatiche, non le conto neanche più le settimane; ma ancora di più per aver ottenuto il passaggio dall'entità alla materia, altro che premio Nobel. Da organizzare almeno un congressino.

Da essere estremamente ottimisti sul futuro del mondo. 

La grande fiducia nell'organizzazione galattica però la lascerei a questo argomento specifico, perché l'altra cosa che è accaduta è una considerazione: un pensiero  emerso appunto guidando nel cielo dipinto e nella luce tenue e rigenerante, che porta a riflessioni assai meno speranzose.

L'autunno è fatto appunto di foglie variopinte, di riflessi non visibili in altri momenti, di castagne, di pensieri a chi non c'è più, di Allouiiin vari. 

Indubbiamente. 

Per le Famiglie Isteriche, però, questa è l'epoca dei glo, dei pei, dei pdp, e di tutte quelle altre invenzioni spettacolari che dovrebbero concretizzarsi in incontri costruttivi e documenti inderogabili e inoppugnabili che garantiscono a tutti la permanenza a scuola nella costruzione di un proprio percorso e progetto di vita, termine ormai entrato nella legge e utilizzato più o meno come il prezzemolo. Sostanzialmente è uno di quei momenti in cui le Famiglie Isteriche devono respirare profondamente, stare molto calme, guardare in faccia delle persone immaginando scenari paradisiaci e lontani, in modo da evitare di utilizzare modalità comunicative assimilabili ai pugni di Bud Spencer.

Riflettevo quindi che abbiamo istituito il premio anche quest'anno per l'uscita più spettacolare da parte di un insegnante. Ma davvero, ho riflettuto talmente bene che c'erano i The Killers da cantare e ho soprasseduto, limitandomi ad ascoltarli perché dovevo formulare bene questo pensiero. 

La brillante esternazione dell'insegnante, di fronte ad una diagnosi che prevede anche la disgrafia, e dopo aver fatto rifare un compito quattro volte e avere alla fine dato 4 e mezzo, è stata la seguente: comunque la disgrafia è qualcosa che si supera, basta impegnarsi un po'. 

Sostanzialmente è come dire, ad esempio alla sottoscritta, cieca come una talpa davanti al sole dei tropici, che se mi impunto a voler mettere le lenti a contatto è perché non mi applico, se mi concentrassi meglio, e stessi attenta, eviterei di ridurmi la testa con dei bozzi che sembrano le pere Williams tutte le volte che cerco di uscire da una porta e prendo lo stipite. È tutta una questione di applicazione, di metodo, di impegno, e di buona volontà. Per questo si fanno rifare i lavori e alla fine si dà quattro e mezzo se poi non vanno bene, per sollecitare un pelandrone.

Direi che l'assoluta incompetenza sarebbe divertente se non fosse disarmante. 

E non fosse perché il primo pensiero va a quel povero ragazzino che si trova a subire costei, ci sarebbe da proporre una cerimonia di consegna del premio annuale per l'imbecillità scolastica. Non riesco a dirlo in un altro modo, probabilmente perché non mi applico. 

Il Monte Rosa era bellissimo, Punta Gnifetti stagliata nel cristallo.

Che sia un fine settimana di riposo per tutti voi Amici Amatissimi.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 30 ottobre 2024

I bivi.

 Avete presente quelle storie a bivi in cui se una cosa va così allora tu fai cosà e via di seguito. 

Poiché non c'è nessuna traccia attualmente della concretizzazione dell'idea di deroga in scartoffia da vedere con i propri occhi, i passi saranno i seguenti: 

La prima cosa da fare è aspettare qualche giorno per dare al tempo alla pratica di passare dallo stato sublimato allo stato scritto, e poi sentire la farmacia. Ciao gioia mia, puoi provare a inserire il codice nella procedura dei pannolini e vedere cosa accidenti succede? 

La farmacista mi darà la risposta dicendo gioia mia anche lei.

Se tutto funziona potremmo provare a ballare la samba e contestualmente però scrivere all'ufficio che trasforma le scartoffie in forniture, per chiedere di avere la scartoffia già disponibile nelle nostre mani, in modo da non doverla cercare il prossimo anno al momento del rinnovo, perché l'ambulatorio, attualmente, dopo il subito subito non mi ha mandato niente. Ovviamente potrebbe ancora arrivare tutto perché noi siamo dei grandi ottimisti. 

Se la farmacista invece mi dice gioia mia non è cambiato proprio niente, il passo è rivolgersi sempre al suddetto Ufficio Magico, perché lì lavora la Signora Meravigliosa, e chiedere se hanno effettivamente ricevuto la deroga da quell'ambulatorio ed è solo questione di aspettare la procedura o se non hanno ricevuto niente. 

Possibilità seguente: se la Signora Meravigliosa mi dice che ha ricevuto, mi metto di nuovo a ballare la samba, ma le chiedo anche se mi manda la scartoffia così ce l'ho. Se mi dice che nulla le è stato mandato, evito la samba e le chiedo in ginocchio cosa devo fare. Penso di mettere anche dei sassolini appuntiti sotto le ginocchia, così è tutto più credibile. 

Il bello delle storie a bivi è che uno sceglie; in questo caso però forse manca il presupposto della scelta. 

L'unica certezza è che ormai non so da quanti mesi non riceviamo i pannolini, e meno male che ne usiamo meno del previsto perché Fabullo è bravo e soprattutto non è andato in ospedale. 

Ognuno ha le proprie certezze e la nostra è quella lì. 

Per il resto mi sono nuovamente applicata per le grandi opere esistenziali: siamo stati una bella oretta a passeggio fuori per goderci l'autunno dorato, abbiamo chiacchierato con il Vicinato e anche con i ragazzi che tornavano a casa scesi dal pullman delle superiori: sono anche stata bravissima e non sono diventata matta per il dolore, forse perché il cielo era veramente azzurro dipinto e le foglie rosso cupo.

Dopo la patata dolce, che ho cucinato in forno perché il tempo da dedicare deve essere pari a zero, ieri è stata approntata la minestra di legumi e non è nemmeno stata bruciata: per cui abbiamo avuto la cena. L'America la scopriamo in un altro momento. 

Buona giornata. 

Angela

martedì 29 ottobre 2024

Assiduità.

 Le mitiche scatoline topo friendly, attualmente dislocate in casa, sono rimaste vuote: le lasciamo ancora qualche giorno per sicurezza ma siamo ottimisti. Diciamo così: il tentativo di effrazione non è andato a segno, saranno stati disturbati. Magari la cagnolona mi ha guardato con riprovazione perché lei ha fatto eccome il suo dovere, e io non ho capito.

Comunque verrà messa la zanzariera metallica anche nell’altro bagno, che ha una finestra uguale, profonda, seminterrata, quindi appetibile. Che il topo si paghi il dentista, che si arrangi.

Invece dalle otto di ieri mattina alle ore quattordici e trenta di ieri pomeriggio ho telefonato all’ambulatorio per la mitica deroga, dopo aver inoltrato la mail per la terza volta.

Finalmente, quando già volevo piangere ad averne il tempo, mi hanno risposto.

Troppa grazia: era addirittura la persona che cercavo.

Carissima, ho visto la sua mail (quale? 11, 21 o 28 ottobre? Ho lasciato perdere), è stata precisissima, ho tutti i dati che mi servono, faccio tutto e mando all’ufficio magico che trasforma le scartoffie in scatoloni di materiale, bibidi bobidi. Posso averne una copia anche io, così la prossima volta risparmio il passaggio di recuperare la vecchia deroga? Ma certo, giustissimo, faccio subito, subito.

Mettiamola così: applicandosi assiduamente, imperversando, non lasciando nulla di intentato, procedendo senza tregua, nella vita si possono compiere grandi imprese, questa è la morale di Toro Farcito. Si scopre così il bosone, l’elica del dna, si scrivono tomi interi partendo dalla madeleine (con quello che mi mangio io, almeno l’enciclopedia britannica), si scopre addirittura l’America, fa niente se era per sbaglio. Vite eccezionali.

Dal canto mio, forse ho ottenuto la deroga a non si sa bene cosa. Forse non è proprio uguale, ma sempre beati i fenomeni. Ho pure cucinato una patata dolce, roba da fantascienza.

Detto questo, dopo il subito subito, la devo ancora vedere questa misteriosa entità, mica è arrivato niente.

Buona Giornata.

Angela

lunedì 28 ottobre 2024

Procedure in essere in vecchi muri.

 Quindi: adesso aspettiamo che la fisiatra ci dica quando vedere Fabullo.

Però oggi potrò telefonare all’urologia per la trasformazione della deroga passata in deroga presente, con la concretizzazione dell’entità in scartoffia, e il suo successivo passaggio di stato alla condizione di fornitura. Dal nulla, alla scartoffia, al furgone con corriere, al magazzino della farmacia. Ha ragione l’Andrea del profondo nord est a dire che si potrebbe riscrivere un corso di filosofia ripartendo da qui. La filosofia nell’era delle procedure.

Ovviamente il tutto sempre in potenza, perché il primo atto si concretizzerà solo se dall’  urologia si materializzerà telefonicamente l’addetta a questa procedura.

Però la telefonata è già il divenuto della materializzazione della riparazione del telefono fisso, con l’essenza del tecnico, solo l’essenza, perché tutto ha avuto luogo dalla centrale.

In compenso, a posto il telefono, è poi scomparsa la linea internet in casa, per cui tutto ora viene gestito con facendo ponte con l’hotspot del telefono. Quindi attendiamo fiduciosi un nuovo intervento, forse una benedizione direttamente.

Molto meno tecnologicamente, un topo si è mangiato la zanzariera della finestra del  bagno seminterrato, nella profondità di circa mezzo metro di un vecchio muro di pietre; ho anche chiesto alla cagnolona, che mette sempre dentro la testa per salutare, perché non ci pensa lei a far scappare il topo, ma non ha risposto assumendo un’aria sdegnata.

In sequenza: è stata riparata la zanzariera al volo per non far entrare la qualunque e chiunque, e intanto abbiamo monitorato che non arrivassero altri buchi in poche ore. Sono state poste delle esche in casa per avere la sicurezza che ‘sto screanzato non sia entrato, pensiamo di no, ma ci mancherebbe, e verranno rimosse a breve se nulla si palesa. In 24 ore è stato confezionato e applicato un ulteriore strato esterno alla zanzariera, stavolta di metallo, che ci vorrebbe T-Rex e non il topo. Però il giurassico in oggetto non si infila in una bocca di lupo di 40 cm per lato, quindi dovrebbe essere una valida soluzione.

Anche perché io ho cominciato immediatamente a farla lunga. Molto lunga. Perché se il topo apre un buco e noi teniamo la finestra aperta senza accorgercene, potrebbe entrare la Biscia Che Striscia: il Vicinato ha spiegato che ha mille posti migliori in cui andare, cosa mi viene in mente. Ma è stato chiaro che si faceva prima a fare il lavoro che a togliermi quell’idea dalla testa: troviamo ‘sta rete metallica o non ci passa più, il concetto è stato più o meno quello lì, ma espresso con molta meno eleganza.

Tutti gli integratori sono stati ordinati. Sabato hanno anche portato l’antiepilettico ritirato venerdì senza nessuna stupefacente modalità. E per il futuro chissà.

Ma certo Signora Mia, è così per tutti, fa parte della vita, lo deve accettare: dicono Quelli Che Sanno, afflitti da un attacco di incorreggibile intelligenza.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 25 ottobre 2024

Quasi commossi.

 Ci vuole l'annunciazione annunciazione, seguita da un attimo di raccoglimento. Anche di incredulità, eventualmente di commozione. Tant'è. Ho scritto alla fisiatra e adesso aspettiamo risposta. Ma ho scritto, capite?,  ho scritto. Dopo settimane e settimane di disorganizzazione totale ce l'ho fatta. Che non vuol dire che sono improvvisamente diventata un modello di attività pianificata e grande performance. Niente di cui essere grandemente orgogliosi e chiedere una medaglia, per intenderci.Vuol solo dire che ho scritto una mail mettendoci all'incirca 60 secondi, e li ho trovati. 

E capiremo un po' se sia possibile fare qualcosa per aiutare Fabullino nostro, che vi devo dire. Sempre beati e illuminati coloro che hanno sempre soluzioni in ogni singolo istante.

Le borse per la Pediatra Santa Subito sono pronte, tutto è piegato e suddiviso e anche posizionato nel nostro ripostiglio di fiducia, che è rappresentato dal baule della Panda del 99. C'è chi c'ha la cabina armadio di Paris Hilton e chi no. Comunque la Paris la Panda del 99 mica l'ha mai guidata.

Invece, rimaniamo ancora sull'astrazione della Deroga: adesso si è anche fatta concetto, non è più sublimata, ha preso le sembianze definitive della scartoffia in divenire. Appunto: perché la scartoffia in oggetto, effettivamente, non c'è. Ho già mandato la mail due volte. Devo telefonare, ma stiamo aspettando da tre giorni che si palesi un'altra entità: il tecnico che ripara il telefono fisso, che il cellulare nella vecchia casa dagli spessi muri non piglia un accidenti, e per parlare con l'ASL è meglio che ci sia molta ma molta semplificazione di tutto quanto.

Però leggo Rumiz, sempre appassionatamente, sempre. Scopro, per l'ennesima volta, che della geografia compresa tra qui e Istanbul io non so veramente niente, zero.

Buona Giornata.

Angela

giovedì 24 ottobre 2024

Poco cine.

 

Finalmente siamo riusciti ad andare a fisioterapia e per la prima volta abbiamo provato a spingere la carrozzina con il telaio rifatto e che Dio benedica sempre quel meccanico, tutta un’altra vita. Adesso dobbiamo rimetterci in carreggiata per cercare di risolvere il problema posturale dei dolori di Fabio, perché il sistema è perfetto ma lui non riesce a starci se non eliminandone dei pezzi, e così scivola giù e e ha solamente più male di quello che già ha.

Probabilmente il primo passo è parlare con la fisiatra e capire insieme cosa fare, il grosso problema è che il nostro fisiatra che si occupava di lui nell'ambulatorio della botulina alle Molinette non lavora più, e quindi infilarsi sarà un gran pasticcio.

Peraltro, bisognerebbe cominciare a farlo, il benedetto primo passo, appunto; non lo stiamo facendo perché siamo sempre stravolti e travolti e coinvolti. Facciamo il fioretto che ci mettiamo di impegno.

Ieri pomeriggio siamo ripartiti da Orbassano accendendo un attimo il climatizzatore del furgone perché era stato al sole e si moriva. Arrivati a Torino nord c'era il diluvio universale. Giunti sulla nostra autostrada che porta sulle montagne per fortuna era solamente grigio, e a casa ci ha lasciato scendere e scaricare senza problemi, e addirittura anche ritirare il bucato prima che cominciasse a piovere nuovamente. Ogni tanto le Alte Sfere hanno un filo di cugnisiùn.

Con i terapisti abbiamo analizzato il nuovo servizio di visite di équipe con il fisiatra ed è stato tutto molto positivo: dobbiamo solo capire come essere più tecnologici per scrivere e stampare con più facilità. Partendo da quel presupposto, ci siamo chiesti come sia andata a finire tutta la nostra vicenda del voucher per la digitalizzazione: così tra le altre cose, arrivata a casa, sono entrata nella mitica piattaforma della Camera di Commercio; la prima spid non ha funzionato e ho quindi usato la seconda, e sia lodato il cielo che ho due spid. che peraltro non è così normale e scontato. Comunque non sembrano esserci notizie, ammesso che siano scritte lì da qualche parte eventualmente; mail certificate non ne sono arrivate, il fa pensare che sia tutto ancora molto fermo.

Una famiglia bosniaca che è stata un po' di anni in Italia e ora abita in Germania, ma continua a portarci il bimbo a fare gli intensivi, ci ha regalato un sacco di vestitini da neonato. Che la Pediatra Santa Subito ha già chiesto per una sua famiglia arrivata con il barcone e neanche gli occhi per piangere. A me sembra che, senza tanto cinematografo, si facciano delle belle cose.

mercoledì 23 ottobre 2024

Il fatto niente.

 Vi dirò che sono stata contenta di assistere a queste conferenze nell'evento legato alla progettazione. Io ho fatto un po' come ho potuto, ma un 50% abbondante l'ho seguito con attenzione, cuffie nelle orecchie e mani che facevano altro. 

Sono stata contenta perché l'hanno organizzato delle persone che offrono dei servizi al terzo settore, però non è stata una pubblicità a ciò che vendono, ma veramente una serie di interventi provenienti da varie parti che davano un'informazione approfondita. Quindi ha fatto piacere vedere che comunque l'organizzazione era seria e motivata. 

La cosa che mi ha fatto ancora più piacere è che immediatamente i partecipanti hanno cominciato a scrivere tutti la stessa domanda, giuro: perché i progetti piccoli non vengono finanziati? Perché? 

Perché non si comprende che piccolo non vuol dire insignificante? 

Per altro i progettisti hanno espresso esattamente la stessa opinione: dobbiamo costruire dei progetti specifici per enti di piccole dimensioni, lavoriamo per proporre qualcosa che comunque ha un impatto proporzionale a ciò che viene posto come obiettivo, è un lavoro che è serio sotto tutti gli aspetti, da quando viene scritto a quando viene erogato e poi rendicontato, ma i progetti piccoli alle fondazioni non piacciono. 

Sono stata contenta perché mi sono sentita meno scema. É sempre un nobile sport.

Peraltro poi sono arrivate anche le fondazioni a rispondere e ovviamente non hanno risposto. Qualcuno ha scritto loro in risposta che "tali prassi non vi rendono proprio alleati delle associazioni". Elegante.

Sempre con le cuffiette nelle orecchie siamo anche stati in giardino a passeggiare e a stendere il bucato al sole. Tutto ciò che era da fare è stato fatto. La cena no, perché gli Amici Amatissimi hanno suonato il campanello e hanno consegnato.

In Onlus sono cominciate oggi le valutazioni con il fisiatra, che verrà ogni 40 giorni circa per vedere i bambini con i terapisti. 

Il distributore del sensore del cammino mi ha mandato un preventivo aggiornato, d'altronde gliel'ho chiesto solo tre volte in dieci giorni. Io ho prodotto una narrazione descrittiva (si chiama sempre supercazzola, ma voi state muti come triglie) e spedito tutto alla progettista e che le Alte Sfere ce la mandino tanto buona.

E basta. Niente altro abbiamo fatto.

Buona Giornata.

Angela

martedì 22 ottobre 2024

Persona molto importante.

 Siccome sono una persona molto importante oggi parteciperò per tutta la giornata ad un evento che riguarda il terzo settore, organizzato da un'azienda che sostanzialmente vende prodotti per il terzo settore: questo la dice già lunga, ma devo dire che questa azienda, comunque, offre dei servizi che tanto sono necessari e li offre modulati perché siano effettivamente utili per tutti quanti, anche per i poveretti tipo noi punto per intenderci, è l'azienda da cui abbiamo acquistato il registro elettronico dei volontari che ci toglie un sacco di problemi e costa oggettivamente poco nel suo abbonamento annuale. 

Facciamo le dovute precisazioni: all’evento (l’esperienza, come è di moda dire oggi anche per quando si stende il bucato), parteciperò ovviamente online insieme ad altre migliaia di iscritti, che vuol dire che starò connessa e intanto laverò Fabio gli darò le medicine e farò tutto quello che devo cercare di fare durante la giornata. È possibile che la mia attenzione non sia quella dovuta, beati quelli che sanno sempre fare di meglio. Sicuramente ho qualche perplessità sull'utilità di tutto ciò, ma bisogna essere propositivi (proattivi, sempre per utilizzare le parole di moda), bisogna sempre imparare, e magari ascoltando qualche buona idea per la Onlus viene fuori. Nel materiale divulgativo già inviato ci sono i punti di vista delle varie parti che intervengono: cioè l'associazionismo, che dice che la progettualità è veramente troppo complessa e porta sovente a rinunciare, dall'altra ci sono le fondazioni bancarie che dicono che si sentono considerate un po’ come fossero un bancomat da parte delle associazioni. Ovviamente sono estremi messi lì per far capire che ci saranno tutte le parti in causa: è ovvio che qualunque associazione deve essere seria nella rendicontazione per far vedere bene che i soldi vanno a finire dove devono finire, e resta il fatto che spesso le associazioni vorrebbero farli finire di più verso gli obiettivi giusti e non disperderli in mille voci che francamente lasciano perplessi quando si parla di piccoli interventi sociali, che però possono avere un grande significato. Dall'altra parte il fatto che le fondazioni bancarie si sentano un bancomat, vabbè, dai. 

Non so, e sono curiosa di saperlo, se però emergerà un punto fondamentale: e cioè l'effettiva validità delle piccole realtà associative sul nostro territorio. Ogni progettualità ritiene che le proposte siano valide solo se si dimostra che lo siano anche nella loro sostenibilità futura. L'obiezione è: ma che ne so; per altro ci date quattro soldi, qui si vive giorno per giorno o quasi, nel futuro continuiamo ad impegnarci ma proprio giurare cosa accadrà non lo sappiamo. Tale obiezione viene sempre a sua volta obbiettata con la risposta che, se un'associazione vive alla giornata o quasi (ovviamente stiamo esagerando ma è giusto per capirci), vuole anche dire che allora ha poco impatto sociale e potrebbe quindi chiudere domani. 

Qui volevo proprio arrivare, perché qui sta il mio grande dubbio che non credo che verrà colmato in questo evento di oggi; e cioè: chissà se viene veramente colta invece la funzione fondamentale che riveste una realtà terra terra, per esempio la bocciofila di paese (nuovo esempio provinciale, poco nobile apparentemente, però si fa capire molto bene) . State attenti: la bocciofila di paese è quel posto in cui le persone si recano e non rimangono sole a coltivare pensieri malati, e, se ci vanno tutti i giorni, il giorno in cui uno non si presenta qualcuno va a bussare alla porta per vedere che cosa succede, è già lì non mi sembra poco. È quel posto in cui, quando uno comincia a straparlare e sembra che non stia proprio bene, gli altri magari se ne accorgono. È quel posto in cui se uno ha un grosso problema prima o poi viene fuori, prima che arrivi l'isolamento sociale che porta a pasticci peggiori.

Ecco, la bocciofila di paese (presa qui come simbolo di una piccola realtà associativa, potrebbe essere anche l’oratorio o la polisportiva)  è qualcosa che ha dei costi strutturali che non possono essere caricati sui suoi utenti come se fosse la tessera associativa del golf club della Costa Smeralda; nello stesso tempo deve pagare delle utenze e deve offrire dei servizi accessibili sotto tutti gli aspetti; deve avere delle persone che la gestiscono con un po' di criterio per non trasformarla in qualcosa che sarebbe meglio non ci fosse, d'altra parte.

Nello stesso tempo non si può pensare che sia qualcosa che propone delle iniziative che hanno tutti gli indici di valutazione che potrebbero entrare in un budget progettuale ad alto livello.

E quindi vuol dire che rappresenta una realtà che deve scomparire? Chissà se gli esperti ne parleranno. Ma ho come l'impressione che sia un argomento talmente poco considerato che non verrà nemmeno sviscerato.

Buona Giornata.

Angela

 

lunedì 21 ottobre 2024

Spiacevoli.

 Speriamo che siate tutti con i piedi all'asciutto, che abbiate anche la testa con un tetto sopra. E pure che intorno sia caldo, e la lavatrice e il frigo accesi: che vuole dire che c’è una casa con l'elettricità che funziona. 

Direi che tutti quelli che al momento stanno nel fango non sono così fortunati.

Tenendo conto che quelli come Fabullo (Signora Mia che brutta definizione, dicono Quelli Che Sanno dal pulpito) con alta possibilità statistica abitano al piano terra; tenendo altresì conto che essere come Fabullo, o diventarlo, comunque, può capitare a tutti; aggiungendo, per altro, che ci vuole poco per essere nella condizione di non poter scappare o salire sul tetto, anche solo temporaneamente, basta una distorsione di caviglia.

Partendo da siffatti assunti, in cui per altro si inserisce il dato inconfutabile che non siamo un paese a larga maggioranza di gioventù, mi viene da pensare a cosa possano fare coloro che, magari non per la prima volta, hanno la casa invasa dal fango con tutto da buttare, oppure non ce l’hanno proprio più: e che, in più, non possono ricominciare, non possono rimboccarsi le tanto suggerite maniche, non possono scegliere e magari nemmeno correre via come antilopi. 

Il punto è che quando c’è un problema strutturale, mai risolto, che si ripete (ad ogni pioggia per esempio), chi parte male arriva peggio; e facciamo male, malissimo, a pensare che la fragilità riguardi sempre e solo un’esigua minoranza del tutto accidentale in quella specifica evenienza (traduzione: evvìa, sono 4 sfigati): e una società che non ci pensa, che non è basata anche sui principi della sicurezza per tutti e della generosità, prima o poi sbrocca, o affonda nel fango. 

Dovremmo ricordarci che i numeri sono infiniti, e quei 4 di cui sopra possono moltiplicarsi per n volte. 

Certo, Signora Mia, che Lei è maestra per dire cose spiacevoli e per strumentalizzare ogni avvenimento, dicono sempre Quelli Che Sanno.

Pazienza, sarà il clima da doccia scozzese, dico io.

Buona Giornata. 

Angela 

venerdì 18 ottobre 2024

Almeno la musica.

 Donna Paola ha ragione sulla fantascienza, assolutamente. Se nasco un'altra volta, oltre a tutto il resto, altro che scrivere, penso che vorrei darmi, che ne so, alla zappa e alle cesoie, piuttosto che al pennello per tinteggiare le pareti. Sicuramente una sceneggiatura, però, potrebbe essere solamente fantascienza, frammista al genere horror.

In compenso, da un lato ci sono situazioni di incomprensibile complicazione, quelle stupefacenti per esempio; dall'altro c'è il medico Santo Subito, che ha già detto che non facciamo proprio nessuna prenotazione e nessun inserimento e verrà lui a casa a fare la vaccinazione antinfluenzale ai genitori di Fabullo, in quanto tali.

Speriamo che da Donna Paola sul Golfo continui ad essere tutto tranquillo, perché le previsioni erano veramente cupe. Qui abbiamo provato per due giorni di seguito ad andare a fisioterapia ma non è stata cosa; mercoledì alle 11 veniva giù a secchi, ma proprio a mastelli di quelli per il bucato. Avrei dovuto uscire a mezzogiorno e non avevo idea di come mettere Fabio in macchina, come scaricarlo e anche come non rimanere piantata per la strada nel traffico del diluvio. In più, un terapista mi aveva raccontato che ci aveva messo un'ora e mezza a percorrere un tratto che di solito faceva in mezz'ora: quindi abbiamo disdetto e abbiamo fatto bene, perché a mezzogiorno era ancora peggio e non ha mai smesso.

Abbiamo rimandato l'appuntamento a ieri, ma ieri mattina alle 8:00 la situazione era sostanzialmente identica e non dava segno di volere cambiare; quindi abbiamo disdetto subito in modo che i terapisti potessero riorganizzarsi la giornata. E abbiamo fatto nuovamente bene, perché è arrivata un po' di tregua per un'oretta solo nel pomeriggio e poi ha nuovamente ricominciato. 

Questa per fortuna è una zona tranquilla che non si allaga e non frana, ma da questo a muoversi con Fabullo qualcosa in mezzo ce ne passa. Tre fiumi bisognava comunque attraversarli,  e correre il rischio di trovare i ponti chiusi con Fabio in macchina non era un'esperienza da fare. 

Sicuramente è stata la decisione migliore, da saggi e intelligenti: il risultato è che Fabullo si è lamentato dei dolori che ci sono sempre e ci sono di più quando non fa la ginnastica. 

Che vi devo dire, è andata così. 

Comunque siamo in casa nostra al caldo e all'asciutto e non si può non dire che ci sentiamo fortunati di questi tempi. Ieri mattina ho intabarrato Fabullo in una serie di coperte che sembrava il Babau, e l'ho messo un attimo in mezzo alla vetrata aperta ad ascoltare la musica della pioggia. 

Perché almeno quella, nella sua versione poetica per chi sta appunto all'asciutto, deve essere un diritto per tutti. 

Buona Giornata.

Angela

giovedì 17 ottobre 2024

Stupefacetevi.

 Da oggi è disponibile il mitico farmaco diventato stupefacente direttamente alla farmacia dell'ospedale, e non nel magazzino dell'ASL vicino a noi, perché non può gestire quella complessità burocratica. Viste le difficoltà nella arrivare fin lì, anche per il posto in sè, impossibile da posteggiare eccetera eccetera, non ci sarebbero andati i volontari del Comune, ma gli addetti del servizio sociale. Il medico Santo Subito ha preparato la richiesta  firmata in originale, Paulo Aimo Operativo è andato a recuperarla in studio, io ho preparato tutte le deleghe e le ho consegnate all'incaricata, l'incaricata ha cominciato a guardarsi l'agenda per incastrare tutti gli impegni e capire quando andare eccetera eccetera. 

Ieri mi ha chiamato una delle farmaciste che peraltro è una Vecchia Amica, perché siamo sempre tutti provinciali e quindi ci conosciamo. 

Senti qua.

Dimmi Vecchia Amica. 

Lo stupefacente non è più stupefacente. 

Ma di nuovo? Ma è stupefacente questa storia stupefacente. 

Già. E non ti dico quanto è stupefacente fare tutte le procedure di farmacia per gestire la faccenda e poi scoprire che non servivano. 

E io non ti dico quanto è stupefacente trovare il modo di venire a recuperare una cosa così stupefacente, che serve ad una persona che non ha nessuna possibilità di movimento e che va assistita 24 ore su 24; spiegami bene questa storia stupefacente. 

La storia è: l'azienda produttrice ha fatto una sorta di ricorso perché non ritiene corretto che il farmaco sia catalogato così. A questo punto, fino all'emissione della sentenza il farmaco non sarà stupefacente, dopo non si sa. La sentenza può arrivare domani la prossima settimana il mese prossimo tra cinque anni nel prossimo secolo tra 10 minuti. 

E quindi? 

E quindi se ti va bene per questa volta noi ti mandiamo il farmaco al solito magazzino vicino a voi,  dove mandi chiunque a ritirarlo senza nessuna prescrizione medica; la prossima volta che fai l'ordine capiamo cosa bisogna fare, perché ad oggi io, che faccio la farmacista ospedaliera, non te lo so dire. 

Ovviamente è inutile pensare a come vengano usate le risorse umane, alla loro possibilità di essere efficienti, al tempo che perdono in cose strampalate a dire poco. La fatica fatta da noi famiglie tanto è qualcosa che va al di là di qualunque pensiero, è evidente che è un'idea inesistente. 

Lo sapevo che vi avrei lasciato stupefatti. 

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 16 ottobre 2024

In diretta dal buco nero.

 L'insondabile assume ogni tanto le forme del corriere Bartolini simpatico che passa di qui con il suo furgoncino elettrico, e poi si concretizza nella scatola che mi consegna. 

La quale scatola arriva dall'azienda che si occupa dell'ossigeno, della macchinetta della ginnastica respiratoria, e dei sensori. 

L'insondabile nel senso del misterioso.

In realtà pensavo alla consegna delle famose cose dimenticate e comprate solo domenica, ma non me le aspettavo ieri. 

Ciao ragazzo mio, ma mi hai già portato la farmacia? Ma no una scatola da questi qua, forse ancora dei sensori? Ma no, me li hai portati la settimana scorsa. Che ti devo dire, è per Fabio. 

(I corrieri di provincia sono così, sanno tutto, manderebbero nel panico qualunque ossessivo della privacy, noi invece li adoriamo e sporgiamo loro la merenda.)

Quindi apro la scatola e c'erano dentro 30, dico 30,  sensori. La settimana scorsa era arrivata la consegna trimestrale di sei sensori, perché ce ne vengono prescritti due al mese e quando Fabio ha la polmonite ne servono circa tre a settimana, quindi ovviamente stiamo attenti a non sprecarli e a riceverli sempre nei tempi giusti. La settimana scorsa la Signora Meravigliosa dell'ASL li aveva sollecitati perché non li mandavano, è arrivata questa consegna di 6 che doveva coprirci teoricamente fino a dicembre. E ieri ne sono arrivati 30.

Non abbiamo capito assolutamente niente, anche se siamo stati contenti perché abbiamo le spalle un po' coperte, troppa grazia  Sant'Antonio.

Quindi non sappiamo se è stata cambiata la prescrizione, se è sbagliato tutto, se per 15 mesi (anzi, 18 mesi considerati anche i 6 sensori arrivati la settimana scorsa) non dobbiamo più chiederli, o quale altro mistero misterioso.

Torniamo alle categorie filosofiche che autogenerano oggetti che provengono dal quasi nulla: talvolta diventano scartoffie, talvolta diventano scatole contenenti qualcosa. Perché la burocrazia, se permettete, rimane il nulla cosmico, insondabile, il buco nero da cui tutto può balzare fuori. 

Se nasco un'altra volta devo decidere se fare Aristotele o Mago Zurlì.

Buona Giornata.

Angela

martedì 15 ottobre 2024

Bingo.

Come volevasi dimostrare. 

Era abbastanza inevitabile che accadesse. 

Ieri pomeriggio dovevo dare le dosi del farmaco contro l'infiammazione intestinale, che sta funzionando benissimo da aprile, e mi sono resa conto che nel contenitore dei farmaci quotidiani era terminato; per cui ho aperto il contenitore delle scorte e quel farmaco lì non c'era più.

Era finito e avevo perso il filo della cosa. 

Sono andata a controllare le date delle ultime prescrizioni e tutto tornava: non ce n'era una scatola persa per la casa, era tutto perfettamente in ordine come doveva essere. Avevo semplicemente perso di vista le prescrizioni necessarie e i conseguenti approvvigionamenti. 

Poiché non abbiamo ancora una casa meccanizzata come le farmacie di alto livello, che quando si prende un farmaco il sistema lo registra immediatamente e lo mette in rifornimento presso il distributore: più umilmente abbiamo le tabelle da controllare e quindi le varie procedure da espletare giorno per giorno. Però le tabelle vanno verificate, gli appunti vanno scritti e poi vanno anche letti. 

Quando si perde il filo, come è successo la scorsa settimana, perché le onde sono diventate troppo alte, semplicemente si beve acqua salata, ed è già tanto se si riesce a stare a galla un pochino. 

Per fortuna prende quel farmaco da aprile, sta andando bene, non sarà quella dose saltata a compromettere tutto, ma la benedizione è stata che il medico Santo Subito ha fatto la richiesta in 15 secondi esatti, per cui poi non abbiamo perso tempo e dosi serali. 

Quindi, le cose gravi sono indubbiamente delle altre. Sono tante altre le cose gravi. 

Buona giornata. 

Angela

lunedì 14 ottobre 2024

Diventeremmo buonissimi.

 

Magari la kryptonite, le arachidi di Super Pippo, gli spinaci di Popeye, magari. Più di tutte, vorremmo la Pozione di Panoramix. Da metterci firma.

Ci fossero quelle ricette lì pronte per noi, saremmo disposti, in cambio, ad esser buonissimi, gentilissimi, amabilissimi. Non prenderemmo mai e poi mai più in giro Quelli Che Sanno, davvero: nemmeno perché hanno l’intelligenza delle cimici sul muro qui fuori; o per la loro infantile presunzione di farci credere che sono sempre impegnatissimi o in preda a importanti crisi mistiche, per cui non possono proprio ma proprio fare un accidente nel loro preziosissimo tempo, convinti che tutti ci caschiamo più delle pere cotte. Ecco, per un legume di Super Pippo, mai più li prenderemmo in giro, mai più.

Poiché tali ricette non sono però a nostra disposizione, possiamo stare tranquilli sulla necessità di fare tanti fioretti.

Ripartiamo: magari avessimo tutte quelle armi segrete. E invece no, quindi abbiamo fatto tutto il possibile, o, meglio, il possibile per noi. E qualcosa è saltato, per forza.

È stata recuperata la vecchia deroga dall’ufficio che autorizza il materiale in deroga, spedita all’altro ufficio, e vediamo se arriva la nuova.

Intanto quell’ufficio del materiale ha sollecitato la consegna dei sensori, di cui non c’era traccia malgrado l’ordine, e non so come abbiano sollecitato, ma sicuramente con efficacia: sono arrivati dopo tre ore.

Ho telefonato all’azienda che vende il sensore per l’analisi del passo, avremo un nuovo preventivo e più dettagli sugli studi fatti da inserire nel progetto per la onlus.

Non è stato gestito nei tempi giusti l’ordine di fermenti lattici e gastroprotettori, per cui ci affidiamo alle farmacie on line: un lavoro che richiede almeno mezz’ora per comparare quelle che abbiamo selezionato e vedere la migliore offerta di quel momento lì.  Ci sono riuscita solo ieri pomeriggio, perché il settimo giorno non è di riposo, nonostante dicano che stia così scritto: solo che era tardi, quindi, tempo che arrivi il corriere, dovremo mettere delle toppe. Che sono apparentemente semplici: si va in farmacia e si spende di più, per una volta. Deve essere solo una volta.

Era appunto inevitabile, quando le righe sull’agenda vengono riscritte ogni giorno uguali, e intanto le cose si utilizzano e finiscono. Non ci sono né grandi misteri né meccanismi complessi da comprendere. È solo che, tra l’importante e l’urgente, sempre troppo è urgente, travolgente, come onde nella tempesta.

Anche il bucato non è stato proprio condotto secondo i termini del budget familiare: e Fabullo ha finito le calze. Lì la strategia compensativa ha previsto una ridiscussione del fido a disposizione: e sono state utilizzate le calze di Paulo Aimo Papà. Lunghe lunghe, ma almeno ci sono.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 11 ottobre 2024

Tutto buono e giusto. Un po' da piangere, anche.

 Il telaio della carrozzina è a posto, perfetto, un lavorone di 4 ore abbondanti: le manopole sono alte e comode in qualsiasi grado di basculamento, i cavi della bascula nel nuovo assetto erano corti e i comandi allora sono stati spostati. 

Funziona tutto. 

Ovviamente abbiamo ancora il problema posturale legato al dolore, ma lì ci dobbiamo muovere noi.

Il Meccanico Santo Subito ha svitato avvitato montato incastrato martellato trapanato. Io ho fatto il Bócia, che nel profondo nord ovest è un mestiere, quello che assiste l'artigiano e obbedisce ciecamente: tieni qui, metti lì, passami questo, prendi questo. 

Contemporaneamente ho gestito i corrieri Amazon per la Onlus che è stata una giornata di grande caos, perché alcuni hanno telefonato dicendo che bisognava scendere in strada e io ho risposto che non era possibile e di arrangiarsi, di non consegnare. Alcuni alla fine sono saliti, altri hanno consegnato al bar. Lavorano in una condizione da manicomio, ma i terapisti non possono lasciare i bambini da soli. Un pacco lo danno tuttora sulla piattaforma in consegna martedì prossimo, in realtà è arrivato ieri mattina, in quel caso senza nessuna telefonata preventiva e problematica, chissà perché allora. Insomma, tutto molto complesso.

Sempre contemporaneamente, udite udite, mi ha telefonato l’ambulatorio che gestisce la mitica deroga: il Medico Santo Subito ha trovato il mitico bandolo della matassa. Per favore può mandarci la vecchia deroga così la facciamo uguale? Purtroppo noi non abbiamo nulla, c'era stato un passaggio diretto tra uffici. Allora per favore scriva all'ufficio che eroga le cose in deroga, si faccia rimandare la vecchia, la manda a noi, noi le mandiamo la nuova e lei la inoltra all’ufficio che eroga le cose in deroga. 

La signora era gentilissima e ci ha risolto un mega impiccio.

Però io volevo piangere.

Altre mail. Ancora mail. Ancora messaggi, telefonate, procedure. Per una cosa sempre identica, solo da rinnovare.

Da mettere in elenco con tutte le altre che ho in agenda da una settimana. 

Davvero ieri sera erano le dieci, gestivo bucato, prendevo magnesio e volevo piangere. La pagina dell' agenda di oggi è lunga cinque volte quella di lunedì. 

Se nasco un'altra volta, oltre a non voler più scrivere un progetto e nemmeno sentirli nominare, voglio avere la libertà di mettermi ad urlare tutte le volte che mi imbatto in una procedura inutile: poi lo faccio, ma invoco la libertà di urlare. 

Vabbè, almeno abbiamo la prospettiva di risolverla, non è mica poco, usciamo dalla nebbia.

Buona Giornata.

Angela 




giovedì 10 ottobre 2024

Imbastiture.

 Adesso è tutto imbastito ma niente è concluso: un paio di progetti da scrivere per la Onlus, ma prima devo risentire l’azienda che distribuisce il device per l'analisi del passo e della postura che vogliamo acquistare per avere un preventivo più descrittivo.

L’identità ontologica della deroga per i pannolini rimane insondabile, essendo passata la metà della settimana posso imperversare con l'Asl (messaggio messo in partenza da ieri sera. Non ditelo a nessuno che siamo così avanti).

Devo anche chiedere notizia dei sensori per il saturimetro, perché tutto dovrebbe essere a posto, ma la consegna non si è vista: lì non sono stata avanti.

Vanno ordinati i fermenti lattici e i gastro protettori perché é in agenda da 4 giorni e ogni mattina viene diligentemente riscritto e non eseguito e finiremo con il rimanere senza.

Dobbiamo organizzare i dettagli per lo specialista che verrà in Onlus una volta al mese a fare delle valutazioni d’equipe con i terapisti, che è bellissimo, gratuito per le famiglie, ma dobbiamo permettergli di scrivere stampare fatturare e tutto quel che ne consegue. 

Oggi però viene il Meccanico dell'officina ortopedica a fare lo scambio dei tubolari tra vecchia e nuova, così avremo di nuovo le impugnature telescopiche: che è un Amico, siamo così contenti di vederlo, e oggi faremo quello.

Sempre perché di meglio non siamo in grado di fare.

L’ora di meditazione, il corso di scrittura creativa, lo studio del sanscrito, un'altra volta.

Buona Giornata.

Angela 

mercoledì 9 ottobre 2024

La verità che passa.

 La Famiglia Isterica in difficoltà assistenziale, che è ovviamente al pian dei bàbi sul progetto definito ma non erogato da chi lo ha definito, è riuscita a confrontarsi con gli Alti Vertici degli Alti Vertici. Chiamiamoli i Verticissimi, altrimenti non ci capiamo più.

Che sono stati molto gentili, molto colpiti, e vediamo che cosa ne uscirà.

Però, oggi come oggi, soffermiamoci ad un fatto. In questo confronto è emerso, più o meno fuori dai denti, più o meno velatamente, che la Famiglia Isterica non è proprio completamente mentecatta e assolutamente fuori da ogni percezione della realtà, come gli Alti Vertici avevano raccontato ai Verticissimi.

I Verticissimi si aspettavano delle altre persone, a cui dare un amabile abbraccio, e non la Famiglia Isterica che è arrivata lì con fatti scritti nero su bianco.

D’altra parte, ancora oggi, dopo tanti anni, i Fenomeni, che hanno avuto in carico Fabio all’inizio, parlano di noi come persone molto particolari, che hanno fatto scelte dettate dalla sofferenza: quando ce lo raccontano, noi facciamo vedere le date di determinate prese in carico ad un anno dall’ictus, i mancati appuntamenti, le diagnosi sbagliate. Il nero su bianco,

E l’interlocutore risponde: ah, ecco. Ed è piuttosto evidente che la versione ricevuta era, come dire, un filo unilaterale, di parte. Che vuole dire: la versione aggressiva e screditante di chi è in torto.

Sapete qual è un’importante legge sociologica? Che la verità che si dà per buona non è sempre quella vera, ma quella che viene più ripetuta. E le Famiglie Isteriche ripetono meno di Quelli Che Sanno, perché non hanno tempo.

Ecco quale versione passa sempre, nel tempo.

Buona Giornata.

Angela

 

martedì 8 ottobre 2024

Categorie e Saggezze.

 MA SI CAPISCE CHE E’ LA TAREFFAGGINE SUBDOLA E PERFIDA.  Ma certo. Colpisce solo i 25enni e li lascia flosci come il mocio vileda prima di andare in lavatrice con l’ammorbidente, sta scritto ovunque, sugli studi più seri. Solo i 25enni.

Che poi se la cavano egregiamente guardando il Golfo, ma sull’istante c’è da chiamare il prevosto. Donna Paolo e Gino sono tra i nostri riferimenti assoluti dell’esistenza, come li capiamo, come li capiamo, e come li abbracciamo.

L’ossigeno arriva oggi, ieri è stato chiamato il Ragazzo, simpaticissimo, per altro.

I servizi sociali hanno autorizzato tutto per lo stupefacente ritiro e adesso preparo le scartoffie, queste entità ontologiche.

Nessuna notizia della deroga, sempre per stare nel capitolo ontologico. O anche quello dei misteri, ma con niente di mistico, fidatevi, siamo al più pedestre che mai.

Il Medico Santo Subito ha gestito mille e seicento procedure nei 45 minuti che è stato qui e non so cosa ci sia più che Santo, per proporlo per una promozione. Ancora un po' auscultava pure Donna Paola. Io ero anche stata brava con il mio elenchino, tutto ordinato, tutta la sequenza ragionata, ma lui è stato veramente la categoria filosofica dell’efficienza, lui sì.

La riunione con la progettista ha fatto sì che non verranno portate avanti proposte inutili per dire che si fanno perché io mi rifiuto totalmente di diventare ancora più tuonata di quel che sono per delle robe che non funzionano a prescindere.

Però cercheremo di acquistare un device per l’analisi del passo e della postura per offrire questo servizio alle famiglie, questa mattina nuova riunione telefonica con i terapisti per buttare giù tutto quello che ci viene in mente per rendere il progetto interessante. (Si chiamano supercazzole, ma voi non ditelo mai e poi mai a nessuno).

Seguita a distanza la prima giornata di lezioni lacustri di Michela, Paulo Aimo Operativo l’ha portata domenica e ha detto che il lago autunnale è un incanto; supportate le procedure burocratiche per questo anno di studi.

Ho lavato i capelli.

Gestito il bucato.

Preparato minestra di legumi. Non l’ho bruciata: un’azione non dà per scontata l’altra.

Farmaci, bagni, areosol, ginnastica respiratoria.

Tentativo di riattivare una spid del Vicinato, impossibile perché è cambiato il numero di telefono a cui era abbinata; per cambiare il numero bisognava entrare nell’app, ma non si poteva perché non riconosceva il numero. Impossibile anche da pc. Allora attiviamo la cie; impossibile, perché anche lì il numero telefonico registrato era l’altro. Dopo mezz’ora ho detto che il meglio che potevo offrire era il caffè, e che bisognava andare a rifare 'ste robe. che oramai senza non si fa nulla.  Il Vicinato ha detto che, siccome era appena arrivato il nuovo miele, era meglio una tisana, e che il diàu s’la porta la spid e la cie e tutti i parenti stretti di quella famiglia lì. La Saggezza.

Buona Giornata.

Angela

 

 

 

 

lunedì 7 ottobre 2024

Elenco

 Prima arriva il Medico Santo Subito, primissima, prima delle otto, per la visita periodica. Ho un elenco lungo lungo di cose da chiedere. Se non fosse Santo Subito si sarebbe già dato alla macchia. 

Nell'elenco c’è anche l’aggiornarlo sulla faccenda della deroga a non si sa che, bloccata da qualche trappola tentacolare (per stare in tema, forse, come direbbe Andrea, la deroga in potenza e non in atto). A questo proposito, nell'altro elenco, quello delle cose da fare oggi, c’è anche chiedere aggiornamenti a tale proposito agli Alti Vertici che se ne stanno occupando.

Comunque: il Medico Santo Subito dirà: per carità, con la mano sulla fronte e il capo che si scuote sconsolato, come tutte le volte in cui è disarmato, e pensa che ha studiato anni per curare i pazienti e non per passare la vita in misteri inestricabili di entità burocratiche senza soluzione. 

Poi devo telefonare al Ragazzo dell'Ossigeno per organizzare la consegna.

Poi passiamo alla telefonata con le progettiste, intanto che faccio il bagno a Fabu: grande fermezza gentile. 

Poi devo sentire i servizi sociali perché dal 17 c’è la stupefacente consegna, già concordata, ma non hanno risposto alla mail per organizzare le scartoffie, che quindi va prima di tutto inoltrata nuovamente (bugia, non lo devo fare, sono avanti, sia benedetto internet che permette di programmare ogni azione o invio o pubblicazione; però non ditelo a nessuno che uso questi strumenti, è sempre importante sembrare un filo allocchi).

Poi varie ed eventuali. Più, ovviamente, tutto il resto, il solito. 

Buona Giornata.

Angela 


venerdì 4 ottobre 2024

Pensarci o non pensarci.

 Luana è un genio, si sa da sempre, ma da sempre è fantastica quando se le inventa. Ci sta, ci sta, mandiamo messaggi poco chiari, che le Altissime Sfere siano, come dire, un tantino disorientate.

Intanto, anche stanotte il bollitore non è stato acceso. E fermiamoci qui. Non servono altri dettagli. Non diamo troppo nell’occhio.

Michela è passata direttamente al pile, nel suo rientro dal clima isolano. Poiché è la festa del ritorno, beviamo tutta la settimana il thè che, solitamente, riserviamo alla domenica mattina, una roba irlandese che rende tutti belli attenti, uno spettacolo, nero dorato. Poiché l’autunno è precipitato dal cielo, sotto forma di acqua a secchiate, abbiamo ringraziato di stare asciutti e caldi, cosa mai scontata, e messo a sobbollire le verdure nel brodo e poi le abbiamo passate, chiamandole crema di verdure al profumo di mentuccia, che passato di verdura suona tanto male, si potrà mica sempre vivere di gorgonzola, per intenderci. Per altro, abbiamo ricevuto strudel caldi, il Vicinato amatissimo che sempre pensa ad addolcire i momenti.

Le progettiste hanno detto che non pagheremo le fatture dovute da contratto fino a fine anno, poiché si sono un tantino perse e non è che proprio hanno fatto quello che era previsto e dovuto, per tutta una serie di impicci aziendali. Va bene, ringraziamo per l’attenzione, ma ci dobbiamo parlare, è buono e giusto, i soldini della onlus devono funzionare bene, per portare supporto seriamente, e per il futuro dobbiamo capire quali siano le reali intenzioni, di occuparsi di noi oppure no. Quindi faremo la mitica call, mica mi potevano dire di no. Immaginando che adesso ci sarà la frenesia di far vedere che si recupera, la mitica febbre baravantàna del profondo nord ovest, e quindi un sacco di materiale da preparare tutto insieme, io ho già cominciato una rendicontazione che va presentata a metà gennaio, vista anche la mia brillante disponibilità di qualche minuto al giorno.

Se ci penso, sono stanca come un asino bastonato. Anche se non ci penso, in realtà. Ma pensarci è faticoso, nonchè irrisolutivo. Allora non ci penso.

Buona Giornata.

Angela

giovedì 3 ottobre 2024

I contentoni.

 Un’altra nottata è andata liscia: ci sembra impossibile lo svegliarsi solo 1234 volte senza però dover scaldare acqua, prendere asciugamani, traverse, saponi. 1234 risvegli sono per noi il sinonimo di nottate lisce, perché sappiamo che c’è di peggio.

Voi state muti come delle triglie, delle orate, delle carpe, quello che volete. Che non lo sappiano. Che non se ne accorgano. Che non dicano: o te guarda come se la scialano quelli lì, ‘spetta che provvediamo, che uno si distrae e quelli lì fanno subito i contentoni.

La Michela sta rientrando a queste latitudini e longitudini: è arrivata in canottiera spiegandoci che era già una grazia che si fosse messa le scarpe, perché erano riservate all’attività di stage, e per il resto esistevano solo le infradito. Adesso ha le maniche lunghe e le calze, ha già impastato i ravioli con le amiche, pare che almeno per ora non vivrà con coinquilini indiani e può quindi essere che usi l’italiano qualche ora al giorno. Pare anche che il vantaggio di avere le finestre chiuse,  per la stagione qui presente, sia legato al fatto che di notte non si sentono le galline che vivevano libere ovunque intorno agli alloggi dell’equipe, che, ovviamente, non erano né vicini né paragonabili alla struttura da vip. E tali galline, che andavano d’amore e d’accordo con gli altrettanto innumerevoli gatti pasciuti (talmente nutriti da fregarsene delle galline e dei pulcini), se la contavano tutta la notte prese da mille notizie da comunicare, fregandosene del canto del gallo.

Ha chiamato l’officina ortopedica e giovedì della prossima settimana saranno qui per lo scambio dei tubolari della carrozzina, che sempre siano benedetti ad organizzarsi così in fretta.

E’ già arrivata una comunicazione dalla Regione per precisare che le domande arrivate per il voucher sono tantissime e che quindi non si sa bene quali saranno le cifre erogate. Tenendo conto che, formalmente, l’invio termina domani, mi sento di dire che cominciamo bene.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 2 ottobre 2024

Quello che è quanto.

 Avevo in mano la ricevuta di presentazione del voucher regionale alle ore 11 e 31  secondi. Adesso inizierà tutta la fase istruttoria e, se i documenti presentati sono congruenti, partiranno le erogazioni dei fondi in ordine cronologico di arrivo delle domande fino ad esaurimento dei fondi stessi. Quindi speriamo che i documenti presentati vadano bene, e speriamo che nel 31 secondi precedenti i fondi non siano già stati esauriti. Sicuramente ci siamo abbastanza esauriti noi con tutta questa faccenda, ma come sempre ce la siamo già dimenticata e adesso stiamo dietro all’eventuale fase successiva, sempre perché non abbiamo tempo di stare a ripensare alle cose, essendo noi estremamente superficiali nonché incoscienti, e anche per la solita vecchia ragione, per cui di meglio non sapevamo né sappiamo ora fare. 

La Michela è atterrata a Milano, hanno portato scatoloni allo stesso studentato dello scorso anno a Como dove la stanza a disposizione è un po' più piccola ma che dobbiamo fare, sono solo sei mesi e passeranno. Ma questo è un dettaglio perché ovviamente siamo stati tutti così felici di rivederla. Abbiamo strutturato una grande cena di accoglienza ficcando gli gnocchi a bollire in una pentola e un bel pezzo di gorgonzola a sciogliere in un'altra, tempo  di preparazione 5 minuti in tutto. ma Michi aveva detto che non vedeva l'ora di mangiare gli gnocchi e noi abbiamo provveduto. 

Siamo tanto tanto contenti.. 

Abbiamo tante cose da fare e non portiamo Fabullo a fare fisioterapia questa settimana, perché tutto non ci poteva stare, nemmeno per noi che abbiamo un coefficiente di elasticità che va al di sopra di ogni legge della fisica conosciuta. 

Sempre nel mentre, ieri  abbiamo concordato con i tecnici della carrozzina che  un lavorone fatto a casa: perché per risparmiare sono stati installati dei tubolari per spingere non telescopici e così le manopole stanno veramente troppo in basso quando la carrozzina è basculata, troppo in basso pure per me, che è tutto dire. Quindi tutto verrà smontato e verranno rimontati i pezzi presi dalla precedente carrozzina, un lavorone enorme e i tecnici hanno detto che lo faranno qui a casa nostra per non complicarci la vita: sarà molto più complesso per loro, ma ci vogliono bene. Adesso vedremo quando sarà possibile farlo, ma intanto ieri abbiamo trovato questa quadra. 

Sempre nel frattempo, e per favore non ditelo a nessuno, che non si sappia soprattutto molto in alto, molto molto molto in alto, in queste due ultime notti non abbiamo dovuto cambiare tutto Fabullo; si è svegliato le solite innumerevoli volte per essere girato e per i dolori, ma niente bagno notturno: abbiamo trafficato con gli antidolorifici per provare a calmare eventuali spasmi della pancia, abbiamo provato a lavorare con dei regolatori dell'intestino anche se di per sé non ce n'era bisogno, abbiamo rivolto miliardi di preghiera a qualunque entità ci venisse in mente. Non ho idea di cosa abbia funzionato, nemmeno se sia un caso, e nemmeno cosa succederà la prossima notte. 

Possiamo solo dire che questo è quanto.

Vi abbracciamo.

Buona Giornata.

Angela

 

martedì 1 ottobre 2024

Oggi, per esempio.

 E’ un’ottima idea mandare qui chi si annoia in questo vasto mondo. Terapia d’urto, qualcosa da fare glielo troviamo sempre, sarà un’esperienza costruttiva assai; ditegli di portarsi da mangiare qualcosa di energetico perché io qui mica garantisco nulla; badate solo che non devono essere loro stessi medesimi da badare, che noi qui si ha poca pazienza.

Per esempio oggi.

Rientra la Michela Insulare dopo sei mesi; Paulo Aimo Organizzato va a recuperarla in aeroporto, e poi fanno una capatina a Como a firmare il contratto per la camera che è già prenotata da oggi a fine marzo, e intanto portano già lì un po' di scatoloni: perché da lunedì prossimo ricominciano le lezioni, per cui la Michela sta qui pochissimi giorni e poi è di nuovo la Michelina Lacustre. Quindi oggi siamo tutti trulli e abbiamo una giornata densa, preludio di un resto di settimana densissimo, che non bisogna sgarrare per non perdere i pezzi.

Il preludio, a dirla proprio tutta,  è iniziato ieri, quando Paulo Aimo Organizzato ha attraversato la categoria Tareffa, per cui è arrivato e si è calato tra le coperte e le tachipirine, con la testa piena, i reni bastonati, eccetera eccetera. Quindi vediamo come si pone il tour de force di oggi, essere in forma sarebbe stato un poco meglio. E, soprattutto, vediamo se Fabullo si piglia qualcosa, che le Alte Sfere ci scampino, clementi, misericordiose: insomma, che ci facciamo un filo pena, a ‘ste Alte Sfere, boiafàus.

Alle 9 si apre la piattaforma per l’invio del progetto di richiesta del voucher digitale per la Onlus: dalle 9 alle 11 si inseriscono tre codici; alle 11 si apre il pulsante definitivo e bisogna inserire il codice di invio e conta l’ordine cronologico nella graduatoria progettuale. Chi arriva prima è favorito, perché si va avanti fin che finiscono i soldi, e sicuramente gli altri ne chiedono più di noi perché noi non potevamo anticipare di più.

Per cui: ovviamente può accadere ciò che è comune a tutti: la piattaforma che diventa inaccessibile perché si impana, il satellite che incontra un asteroide, il ripetitore abbattuto da un toro infuriato, il pc che raggiunge il punto di fusione esattamene in quell’istante, un attacco di panico, il terremoto, e via dicendo. Qui, sempre per non annoiarsi, possiamo aggiungere le varie ed eventuali: Fabullo vomitante, urlante, desaturante; una telefonata non procrastinabile (che ne so, qualche storia per la Deroga Filosofica); l’arrivo di qualche operatore di passaggio in zona che viene a visitare Fabullo, ed è sempre benedetto; non c’è limite alla fantasia.

Se sentite un frastuono temporaneo e inspiegabile, tutto vibrante, state tranquilli, non mettetevi sotto i tavoli, non uscite di casa a piedi nudi sulla ghiaia per scappare: è la nostra lavatrice, che adesso ha degli elementi, come dire, rumorosi, che si sono messi a ballare sconsideratamente. Il Tecnico ha detto: stiamo pronti, mi organizzo. Ecco bravo, la aggiusti? Ma piantala lì.

Lo disse anche per il tubo catodico che aveva 23 anni.

Che ottobre sia.

Buona Giornata.

Angela