lunedì 14 luglio 2025

Solo a pensarci.

 Non sono all’altezza di sapere se avere paura delle cose le faccia accadere.

Sicuramente, il nostro timore che la morfina, associata per altro all’oppio, potesse creare gli effetti collaterali propri della molecola, più che un timore era qualcosa che si basava sui dati di fatto.

Ed è accaduto perché poteva accadere, e noi avevamo già la guardia alta.

Semplicemente, abbiamo dato la morfina anche venerdì mattina, la dose piccola piccola, che giovedì non aveva dato problemi: e invece venerdì sì. Panico delle difficoltà respiratorie, panico che non facesse più la pipì. Per cui sono state ore lunghissime, infinite, finchè l’effetto è finito ed è andata. Ovviamente non sono finite le paure, siamo stati con la tachicardia fino a sabato sera abbondante, con l’aggiunta dell’essere stremati del prima e del dopo.

Ovviamente abbiamo fatto mille pensieri: i palliativisti ci hanno già detto più volte che dobbiamo lasciare perdere gli eventuali effetti collaterali tipo la possibilità del catetere e pensare solo che dobbiamo togliere il dolore perché è gratuito e non porta a niente.

Su questo possiamo essere assolutamente d'accordo, il problema sta però nel fatto che la necessità di utilizzare l'ossigeno starebbe su un altro piano di cose: Fabullo lo detesta, fa tutto ciò che può per toglierlo e ci riesce. Quindi, se dobbiamo scegliere il male minore, e questo significa tenere l'ossigeno, dobbiamo pensare che dobbiamo però rintronarlo in maniera permanente, che non è ciò che fa 1 ml di morfina. Oppure, se vogliamo scegliere la via di mezzo di lui presente, magari con meno dolore, ma con l'ossigeno, dobbiamo pensare allora di legargli il braccio destro.

Questo per dire che ci viene sempre e solo fatto presente come il catetere possa non essere un problema, ma solo qualcosa che colpisce noi in modo comprensibile; però viene sempre dimenticato che si abbina anche la componente respiratoria.

Però l’elemento dolore è fondamentale, la sofferenza ulteriore va eliminata, e quindi: sabato e domenica non abbiamo dato la morfina ma solo la tachipirina e, oltre a monitorare ogni parametro con il cuore in gola, abbiamo cercato di capire l’impatto sul dolore.

In realtà non è cambiato nulla nel non dare la morfina: siamo riusciti a farlo stare in carrozzina 1 ora e 45 andando a passeggio di prima mattina, che è una novità degli ultimissimi giorni. Guardando sempre l’orologio per dare liquidi poco e spesso, ad un certo punto 5 ml ogni minuto. Sabato mattina ho pianto tutto il tempo, camminando camminando. Il Vicinato guardava e non sapeva cosa dire. Domenica mattina mi sono data alla respirazione: sessioni da 3 respiri, di più richiedeva troppa concentrazione. L’aria era meravigliosa, dopo la pioggia notturna.

Quindi: al momento la morfina ha creato solo problemi, perché la gestione del dolore è stata sovrapponibile al non prenderla. Secondo noi, Fabullo sta un po' di più in carrozzina perché la spalla va meglio, probabilmente l’infiltrazione sta aiutando. Inoltre, sono dieci giorni abbondanti che non dobbiamo mobilizzare la peg, e questo è fondamentale: ma ci sta, perché è nuova, di solito quando la cambiamo, per due o tre settimane tutto funziona.

Quello che dobbiamo dire alla palliativista oggi è: se vogliamo dare la morfina, Fabullo non respira. Se vogliamo scegliere di dare ossigeno perché ormai dobbiamo fare questa scelta, allora ci dovete dire che va sedato a permanenza. Ma ce lo dovete dichiarare, con ragioni valide di quanto è stato fatto tutto bene, la scusa dell’accanimento della famiglia non vale, se gli accertamenti non si fanno. Altrimenti: poiché ci sono dei piccoli cambiamenti, vorremmo capire se possiamo aumentare ancora la tachipirina abbinata all’oppio, e, ci sembra evidente, va capito perché la peg si deteriora così in fretta. E, intanto che capiamo, noi abbiamo bisogno di cambiare ‘sto tubo tutte le volte che serve: abbiamo già spiegato che con i soldi risparmiati in assistenza intensiva, offerta da noi, per tre giorni, secondo noi si comprano peg per un anno.

Questo dobbiamo chiedere, di pensare alle cose vere, puntuali, prima che sia poi troppo tardi.

Sostanzialmente, speriamo ci lascino parlare, e ci ascoltino anche.

Sono già stanca adesso solo a pensarci. Più stanca, intendo.

Buona Giornata.

Angela

3 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx per tutto per i problemi da risolvere
.vi penso e abbracciò forte forte. 🙏🙏🤗🤗

Luana ha detto...

XXXXXXXXXXXXXXX Con la speranza che veniate ascoltati.
Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Un abbraccio immenso
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Paola