Pensare e non pensare.

Facciamo che ammetterlo dall’inizio: sono matta, con crisi persecutorie e magari anche un pò ossessive.
Bòn, così uno lo dice dall’inizio. Dite alla PAOLA di non fare quella faccia lì; e anche di non dire una cosa che comincia con defi e finisce con ente; e anche di non mandarmi quella mail lì dove mi propone altri appellativi.
La pianto, ok.
Il fatto è che davvero non so più cosa pensare.
Oggi Fabullo con Ursula è stato proprio bravo, si è anche impegnato nel provare a spingere la carrozzina da solo. E’arrivato e gli ho chiesto: come sei stato? Lui prima ha guardato Ursula e poi: dràvo.
Poi siamo andati dalla dottoressa, sempre lei, quella che mi aveva detto che l’anca era da operare alla veloce, ho proprio sentito la mazza da baseball dritta sulle rotule, giusto per chiarire il concetto.
Mobilizzava il braccio sinistro. E’ proprio brutta questa spalla. Lo so, che cos’altro possiamo fare?
Niente, non c’è niente da fare; dovete mobilizzarla con calma perchè non si fratturi, ma se non la mobilizzate l’articolazione e l’osso soffrono lo stesso e rischiano di fratturarsi comunque. Probabilmente la lesione cerebrale è molto grave in quell’area e lui non riesce a tirare fuori dei movimenti che permettano l’attività di questi muscoli.
Intanto, per non sbagliare, stavo guardando fuori per scegliere un albero a cui appendermi. E intanto dicevo: per altro, questo braccio negli ultimi tempi va meglio, qualche movimento prima inesistente è uscito. E lei: ma certo, non è mica ancora finita (it’s not the end), c’è ancora evoluzione, Fabio è bravissimo nel fare tutto ciò che fa nella situazione in cui è.
Per cui ho fatto i venti metrit per andare all’appartamento che volevo piangere però anche no.
Poi siamo tornati da Monika che mi ha poi detto che Fabullo è stato bravissimo e che anche il braccio sinistro è andato molto meglio dopo la terapia manuale con la dottoressa.
Ecco perchè sono matta, perchè non so più cosa pensare. Forse pensare è proprio la cosa più sbagliata.
Così vi conto che oggi c’era un pò di sole, così abbiamo attraversato il parco per andare in panetteria e al banco della verdura. Hanno chiuso per ristrutturarlo il supermercatino a cui andare a piedi, per cui ci mancano i negozi in zona per la roba fresca, latte formaggi eccetera. Ma ci arrangiamo perchè sabato la Stefy mi aveva portato in macchina a fare grandi provviste per tutta la settimana.
A parte che una mega spesa è costata 77 euro e no so quando vi è capitato l’ultima volta. Arriviamo al banco del pane e cercavo il numero; niente numero, code ordinate e nessuno che si picchia.
Non serve nemmeno l’euro per il carrello e nessuno li molla nel parcheggio.
Tutto ciò desta quanto meno stupore, ecco.
Dopo la passeggiata e le provvistine, siamo andati in piscina: oggi siamo andati in una vaschetta che di solito viene usata per le terapie; ma oggi era libera, così siamo andati lì. Ci sono anche tutte le luci colorate sotto l’acqua e le bolle dell’idromassaggio: Fabullo ha urlato tutto il tempo, nuotato benissimo e bevuto mezza piscina perchè doveva urlare invece che tenere la boccaccia chiusa.
Buona giornata.
Angela