Si é ballato un pò.

Ieri giornatina in cui si è ballato a sufficienza. Nel primo pomeriggio abbiamo avuto un paio d’ore in cui la saturazione non stava su né pregandola in ginocchio né dicendo parole irripetibili, aumento dell’ossigeno e cambi continui di posizione per sfruttare ogni respiro, intanto che aspettavamo di vedere se funzionava o no.

Poi abbiamo trovato la quadra e intanto la dottoressa ha deciso per un altro emogas per capire quanta anidride carbonica non veniva espulsa: questo avrebbe voluto dire doversi spostare a Torino che è la cosa che ci fa davvero andare nel panico ora.

Quindi nuovo prelievo arterioso ed analisi che è poi andata bene. Per cui possiamo starcene a Ivrea. La dottoressa era contenta perché vuol dire che il momento critico era “solo” legato alla polmonite in sé che rende ogni tanto più difficili gli scambi respiratori: il virus deve passare e intanto bisogna essere pronti a sostenerlo con l’ossigeno e starci dietro bene. Quando il virus se ne andrà pian piano abbasseremo l’ossigeno. Gulp.

Dorme tanto perché è stanchissimo e ieri si è poi svegliato per la pipì: gli abbiamo detto di farla nel pannolino tranquillo, anche perché con la flebo bisognerebbe alzarsi tutti i minuti ed è veramente faticoso anche per lui. Però si sveglia sempre per essere cambiato.

Ieri sera era poi di umore simpatico ed è stato sorridente per mezz’oretta per mangiare la minestra, poi ha detto basta perché voleva dormire.

Stanotte Paulo Aimo l’Assistente mi ha detto che è filato tutto liscio, niente più momenti mistici.

Io rimango con Michi fin verso sera, poi ci diamo di nuovo il cambio: così ricarichiamo un po’ le pile prima della nuova settimana. Anche perché in questo momento è meglio che rimaniamo noi in ospedale, fino a che la situazione non è un po’ più stabile.

Magari con Michi facciamo un giretto, ci sono temperature da North Carolina!!!!

Buona giornata.

Angela