Uno avanti.

Direi che rispetto a una bella fetta d’Italia noi siamo molto fortunati. Solo 35 cm di neve e non due metri e stradine e stradette comunque agibili: si va solo piano piano perché c’è ghiaccio, lì non si discute.
E, in effetti, evitiamo di passare il pomeriggio con Fabullo a passeggiare e a prendere il freschetto, perché è un tantino frizzante.
Ce la stiamo passando decisamente meglio che a Torino, probabilmente non abbiamo tutta la quantità di traffico che c’è lì.
Insomma, con qualche accorgimento sta funzionando tutto. Però, quando avevamo decisamente meno di 25 anni, siamo rimasti anche noi due giorni al freddo e senza luce e senz’acqua con un bel po’ di neve, perché era caduto un pino sui cavi elettrici. Diciamo che al tempo mi ero divertita un sacco, tutto il giorno fuori senza scuola: ma perché eravamo senza cugnisiùn, oggi eviterei volentieri. Quindi capiamo molto bene cosa stanno passando gli altri, ecco.
Effettivamente sabato mattina non è probabilmente stata una brillante idea portare Fabullino sul cavallo: era veramente una roba gelidissima, mi sono scaldata i piedi alla sera più o meno; e Fabullo era rigido e piuttosto infastidito.
Per il resto è bello brillante. Adesso vi racconto una sciocchezza, forse, però è importante per capire quanti ragionamenti fa. Stavamo guardando un programma qualunque alla tele, chiacchierando per i fatti nostri senza farci troppo caso . Ad un certo punto Fabullo mi chiama, indica la tele e si mette a salutare: perché? Perché sotto stava passando una scritta, qualche informazione tipo numeri di telefono vari, e se passano le scritte saranno i titoli di coda, quindi il programma finisce e quindi bisogna salutare.
E’ proprio uno avanti.
Buona giornata.
Angela