sabato 1 marzo 2014

Uscirne vivi.




Va tutto bene. Diciamo che servirebbero quelle diciassette ore di sonno e un vigile che regolasse un attimo il passaggio dei tir su ogni singolo ossicino, ma va tutto bene.
Gli pneumologi sono stati contentissimi di Fabu: nonostante avesse un po’ di tosse, da male di stagione, i valori erano perfetti e l’hanno proprio trovato in forma. E, comunque, visita a parte, l’incidenza decisamente minore di malanni gravi è un risultato che parla da solo. Per cui: continuate con la fisioterapia, respiratoria e motoria, perché davvero sta funzionando tutto. Sul discorso omeopatico loro non si sbilanciano, ma va bene lo stesso.
Fabu, in compenso, ha sempre pianto e continuava a dire che voleva andare a casa, tutto il tempo con grande coerenza.
Poi abbiamo visto l’urologo, il professore dei professori in persona. Il concetto è che per la sindrome di base i testicoli non scendono: insomma, il mitico discorso dei testicoli. Dite alla PAOLA di chiudere la mandibola e respirare perché tanto lo sa che sono signora. E comunque basta il seguito della storia.
Quindi questo simpatico signore, per altro con assoluta ragione, ci ha letteralmente spiegato che un simile soggetto non si riprodurrà   e non sappiamo nemmeno se vivrà, per cui affrontare un intervento con tutti i rischi anestesiologici non ha tanto senso, vedendo tutto ciò che è già successo.
Noi non abbiamo battuto ciglio, e lui si è un po’ ripreso: in un attimo di carineria più gentile ci ha spiegato che in effetti ci sono dei rischi di carcinoma, ma che sono comunque piuttosto remoti, per cui, mettendoci del buon senso, lui non lo farebbe. Che è un discorso che ha assolutamente senso, con cui siamo d’accordo e l’abbiamo anche ringraziato. E siamo stati contenti quando è uscito dalla porta: stavo pensando di mettergli in mano un buono, che ne so, per un corso di psicologia, di simpatia, o anche solo per un gelato alla vaniglia, magari gli farebbe un po’ benino. Che poi siamo allenati a tutto, ma ogni camion che ci passa sopra fa notizia a sé.
Poi abbiamo chiesto notizie della densitometria ossea: l’infermiera che dirige il servizio, che ci piace tantissimo, ci ha spiegato che non c’era l’endocrinologo e che aveva un po’ di bambini che aspettavano il risultato: quindi stava riunendo tutti i casi per poi sollecitare il medico a chiamare tutte le famiglie. Penso di farle sapere qualcosa in settimana.
Però, poi, trafficando tra lei e lo pneumologo hanno trovato ‘sto referto, e dàcci oggi un altro passaggio di camion, mi sembra che il terzo cuneiforme sia ancora intero, quindi prendi quello. Nel senso che da un lato c’era scritto che l’esame era falsato da non corretta posizione della colonna. E dall’altro che i valori stavano sotto i limiti della norma. Per cui a me sono cadute le braccia, si vede che il tir era passato un attimo all’altezza delle spalle: ma come? Abbiamo fatto tanto perché Fabu mangi bene, perché stia in piedi ogni giorno e carichi, proprio per evitare complicanze di questo tipo, e poi finisce così? E adesso? Non dobbiamo più alzarlo perché si rompe?
Infermiera e pneumologo in soccorso: no, fermi tutti. Tra valori al di sotto della norma e va tutto male c’è da discutere. Magari è al di sotto di un milionesimo di valore e non è significativo, bisogna parlarne con l’endocrinologo e basta. Fabio non ha l’aspetto di un bambino con l’osteoporosi e per adesso continuate a metterlo in piedi perché gli fa benissimo anche per prevenirla. Noi intanto cerchiamo l’endocrinologo e nei prossimi giorni vi chiama di sicuro.
E bòn. Abbiamo portato via Fabu, tutti stanchi morti. Lui con un sonno senza senso, ma non aveva voluto chiudere occhio pur con un bel  lettino a disposizione, perché lui doveva andare a casa. Siamo andati verso Orbassano, sperando che dormicchiasse, ma nemmeno un po’. L’abbiamo portato a mangiare e non ha toccato cibo.
Poi abbiamo fatto le vibrazioni e siamo tornati   a casa sul devastato andante.
E in tangenziale squilla il telefono. E chi era? L’endocrinologo. Volevo scaraventarmi fuori dal finestrino, altezza uscita di Corso Regina.
L’infermiera mi ha detto che siete preoccupati e così vi ho chiamato subito per rassicurarvi: quei numeri scritti lì non vanno presi in considerazione perché l’esame non è leggibile; la macchina è una macchina e avrebbe tirato fuori dei valori anche se avesse analizzato un mattone, davvero, per cui stia tranquilla. L’esame è da rifare, lo rifaremo con un altro tipo di apparecchiatura, ma continuate a metterlo in piedi, assolutamente: probabilmente Fabio non ha nessun problema e comunque al momento ne sappiamo come prima, e quindi non c’è motivo per cambiare modo di agire. State tranquilli: abbiamo un po’ di bambini per cui l’esame non è stato attendibile, adesso organizziamo di nuovo con una metodica diversa e vi facciamo sapere.
Non sapevo se dirgli che avevamo perso i soliti dieci anni di vita. O se mettermi a ridere perché erano ormai le cinque di un venerdì pomeriggio: e mi sono immaginata l’infermiera della pneumo che faceva dodicimila telefonate per rintracciarlo e per capire e per dirgli che adesso tu li chiami subito e non li lasci preoccupati in quel modo lì anche se è quasi weekend.
E poi l’ho ringraziato, perché comunque era stato simpatico, e ho deciso che la cosa migliore da fare era far arrivare la sera e andarsene a dormire e basta.
Così abbiamo festeggiato come merita la mitica giornata delle malattie rare. Che poi alla fine è andata bene, e l’urologo lo prendiamo per quello che è. Appunto, andata bene, il problema è sempre uscirne vivi da simili avventure.
Che poi, alla fine, i grossi guai di Fabu sono legati agli incidenti intercorrenti, tipo le ischemie post intervento e non alla mitica malattia rara. D’altro canto, difficilmente i cuori vengono aperti così tanto per fare qualcosa, se non in presenza di simili accidenti: per cui, la malattia rara di per sé, magari non finisce lì, ecco.
Vabbè.
Oggi Fabu riposa.
Buona giornata.
Angela

6 commenti:

BOOG ha detto...

Forza fabullo!!!!
Buon week end famiglia AIMO!!!
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Paolo ha detto...

e che a volte certe domande non te le fai mai per sopravvivere,
e oggi inizia il lungo fine settimana di festa per il compleanno di Michela!!!
sarà una bellissima FESTA!!!

rosalina ha detto...

Alle notizie negative nn credere sempre, hai visto che poi si è ribaltato tutto.
Cmq rimango dell' idea che prima di sentenziare occorre essere più che sicuri.
Brava l'infermiere che ha dimostrato sensibilità e interesse a Fabullo.
Forza Fabullino quattro giorni a casa con Michi
Buon Compleanno cara Michi

Giovanni ha detto...

Allora dunque prima di tutto TANGURI DI BUON COMPLEANNO ALLA MICKY!!! Ma quanti sono? Meno di 25 sicuramente, via! Ai due Aimo genitori...un abbraccio! Pizzicotto a Fabullo.

mammadoni ha detto...

forza grande famiglia Aimo!!! ed è vero ai medici non bisogna sempre credere...ne abbiamo sentite di cotte e di crude io e la mia Stefy....il motto è SEMPRE AVANTI...sempre terapie...sempre ONLUS e i risultati si vedono e si vedranno......Evviva l'infermiera e tutti coloro che lavorano con sensiblità....a noi 'corde di violino' occorre non lasciarci troppo in sospeso che poi suoniamo delle note stonatissime e ...guai a chi ci sta intorno :-)))
Buon compleanno a Michi, buone torte e tisane alla famiglia Aimo e buonissimi XXXXXXXXXXXXXXXXXXX al mitico Fabullo...e tanti saluti ai bloggeristi più fighi della galassia :-))

Nonna Roby ha detto...

Pensiamo sempre positivo!!! C'è qualcuno lassù sopra di noi che finora vi ha soccorsi, quindi continuerà a farlo!!! I miei pensieri e tutto il mio affetto sempre con voi. Ganascino alla guanciotta destra di Fabullo.
Auguri auguri a Miky - signorina champagne - per il compleanno di martedì e un grosso abbraccio!!!!
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