Ieri non è successo niente, ci siamo solo rimbambiti e ieri
sera abbiamo realizzato che uno pensava che l’altro avesse scritto. Beate
quelle famiglie in cui sono sempre tutti lucidi, noi dobbiamo ancora accedere
alla modalità scuola dell’infanzia, a tale proposito.
Paulo Aimo era tareffo: niente di grave, raffreddore cosmico
che però non arriva e rimane lì a
martellare in testa, per fortuna era domenica, tachipirine e coperta, Fabullo
permettendo.
E mamma stordita è rimasta presa tra: il libro di Grisham
che ci sono solo più 150 pagine e lo devo finire e per altro non mi piace ma lo
devo finire lo stesso; una torta di mele e cannella che è venuta uno spettacolo
della natura; due pentole di patate al rosmarino che invece facevano pietà e
anche misericordia e non so perché, visto che le ho fatte come sempre, una
pentola è bruciata l’altra non è cotta, misteri misteriosi; una focaccia per
cena; conseguente lavaggio piatti ad oltranza e pulizia cucina.
Però anche mezz’ora di lavoro con il pc nuovo: storia di
Saetta e Crichetto, con Fabu che deve girare le pagine guardando una macchinina
rossa. E quando marcava bene faceva tutto in mezzo secondo, e quando marcava
male chiudeva gli occhi apposti o guardava per aria. Se non mi avete sentito
gridare è solo perché non siete stati attenti. Devo parlarne con le logo, perché
il programma di allenamento con me non funziona e stiamo rovinando tutto
innervosendoci da morire. Panico. Domande: forse non vuole, è contento di quello che fa e dovremmo lasciarlo perdere. Paulo Aimo Saggio: se non sa che ha delle altre possibilità non è che possa decidere sul serio, semplicemente fa il pelandrone.
A proposito di panico: oggi andiamo dal neuro ortopedico, il
primario di Castellanza, che ci sembra una brava persona e sensata. In realtà
noi andiamo a visita ad Alba, dove viene una volta al mese ma abbiamo trovato
posto prima. Per noi è uguale, di qui Varese o Alba sono in direzioni opposte
ma alla stessa distanza.
In realtà è anche meglio, perché oggi abbiamo anche il
controllo dall’omeopata che avevo prenotato a giugno e così non lo perdiamo: perché
è di strada e al ritorno ci fermiamo. Ci spiace perderlo, vedendo come sono
andate le ultime storie di tosse ci sembra che un effetto ci sia, eccome.
Per l’ortopedico siamo un pochino in tensione: su certe cose
ci sembra che Fabu abbia davvero bisogno di un aiuto chirurgico. La cosa più
sensata e funzionale da fare sarebbe stata rivolgerci alla tecnica dello
specialista russo che abbiamo ospitato la scorsa primavera: perché è efficace e
molto poco invasiva. Però bisogna andare all’estero e noi, francamente, non ce
la sentiamo per l’anestesia. Opera in centri assolutamente adeguati, per
carità, ma siamo noi che proprio non ce la sentiamo.
Per cui andiamo a sentire questo qua, che di tutti quelli
che abbiamo preso in considerazione ci sembra quello più adatto alle esigenze
di Fabullo. La cosa più brutta che ci possa dire è che lui uno così non lo
tocca neanche con la canna da pesca: la cardiologa e lo pneumologo sono pronti
a collaborare, a organizzare consulenze con ematologi genetisti anestesisti.
È probabile, visto che è la prima volta che vede Fabu, che
proponga prima della botulina, che noi abbiamo fatto solo due volte. Non siamo
molto convinti, non ci sembra abbia mai dato più risultati di una buona
fisioterapia. Però è molto possibile che voglia vedere lui con i suoi occhi l’eventuale
effetto. Noi non è che vogliamo tagliuzzare Fabu, ci mancherebbe: però non
vorremmo nemmeno perdere tempo.
Insomma, siamo assai nervosi.
Buona giornata.
Angela
3 commenti:
Condivido il vostro nervosismo e attendiamo notizie.
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Forza Fabio.
Aspettando buone notizie FORZA SUPERFABULLO!!!!xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Anch’io capisco il vostro nervosismo e la vostra ansia: incrocio e vi penso, è quanto posso fare, con un abbraccio grande in attesa di notizie positive.
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