I bollettini.

Allora, bollettino lazzaretto: ieri mattina la Michi è uscita alle ore 7.04 per andare a scuola. Alle ore 9.00, mentre portavo Fabu a scuola, mi telefonano che stava vomitando.

Per cui ho finito i giri scolastici e sono andata a Ivrea, senza nebbia ma con delle strade lucide come specchi e mai più di -3 ( e non chiedetemi quanto fa più di meno tre, vi prego; sei brillante stamattina, mia cara, dice LA PAOLA; sono stanca come un somaro, mammasanta: ma LA PAOLA sta parlando dell’ironia da circo, non delle mie abilità matematiche: io quel conto lì non lo faccio nemmeno se vado a ripetizione). Ovvio che oggi la Michi sta a casa e speriamo finisca.

Siamo tutti assai tareffi, vicinato compreso, giriamo con berretti in testa eleganti da morire e pentolini di conforto agli ammalati; e Fabullo se la sta cavando: e poi, tanto, si sa, in gita ci è andato. Oggi rimarrà alla scuola di Orio con gli amici più piccoli perché andranno al ristorante a fare il laboratorio di cucina: e siccome che Fabullo è il più viziato della galassia lui fa il programma scolastico più bello. I piccoli fanno una bella roba? E lui va con i piccoli, programma per lui, e basta.

E poi andiamo in fisioterapia che gli fa bene: che va anche bene che sia subito in pausa pranzo, nelle ore teoricamente più calde per viaggiare. Perché è vero che l’altro ieri Mamma si è arrampicata sulle colline del Monferrato con delle strade mistiche perché poi da grande fa il pilota: ma la tangenziale sarà anche dritta ma ve la raccomando.

Insomma, siamo sempre stanchi per niente.

Buona giornata.

Angela