mercoledì 31 luglio 2024

Tutti i livelli di tecnologia.

 I misteri della tecnologia, quella virtuale. Perché io in realtà l'interfaccia del blog la vedo sempre uguale. Ma queste cose capitano eccome, le capisce solo LA PAOLA, perché è luminosamente cosmica. Noi prendiamo atto e basta. 

Per esempio abbiamo un altro non mistero ma impiccio tecnologico in questi giorni: che non si apre più la nostra lavatrice con la carica dall'alto perché si è rotto il gancio. Tutto questo da venerdì sera, quando il solito Tecnico Elettrodomestico Santo Subito è arrivato al volo, ha ordinato il pezzo che speriamo arrivi in questi giorni, e intanto ci ha insegnato come aprirla con il cacciavite, che non si configura però una manovra così banale. E sostanzialmente io da ieri questa apertura non la riesco più a fare; così, in assenza di Paulo Aimo Operativo, non sono autonoma nel fare le lavatrici: e questo è un grosso problema visto che ne la tabella di marcia ne prevede almeno tre al giorno. Ed è doppiamente un pasticcio estremamente fastidioso pensando che devo mettere della roba nelle valigie. 

La spiegazione è che è tutto arrugginito, considerato quanto la usiamo: credo ciecamente alla spiegazione, ma sono nei pasticci lo stesso. Diciamo che vorrei urlare quanto le tenniste olimpiche, o Masha quando le emula.

Invece il bendaggio funzionale di carrozzina funziona, Fabullo ha molto ma molto meno male. Questa mattina viene il medico Santo Subito a fare la visita mensile e non vedo l'ora di vedere la sua faccia, secondo me si rotola per terra dal ridere. Ci siamo aggiornati con il Tecnico, quello della carrozzina, che mi ha chiesto come sta procedendo con questa modifica di elevata caratura tecnologica, e si è detto molto soddisfatto. 

Magari ci facciamo uno studio e lo pubblichiamo: si fa per ridere ovviamente, ma quando penso a quali progettualità vengano finanziate e a quali invece non si presti attenzione perché sono troppo terra terra e prosaiche, mi cadono le braccia e capisco che c'è proprio poco da ridere. 

Buona Giornata.

Angela

martedì 30 luglio 2024

Bendaggio funzionale. Di carrozzina.

 La consegna dell'ossigeno al Villaggio Incantato avverrà oggi ed è tutto a posto; dopodiché ieri abbiamo organizzato il ritiro del bidone che rimane qui, parlando con il corriere che sostituisce il nostro corriere e che non conosciamo, perché il nostro corriere ora è in ferie. Ma anche questa l'abbiamo sistemata e sia sempre benedetto il Vicinato, e anche questi ragazzi dell'ossigeno che sono veramente simpatici. Loro alla fine si limitano a trasportare e sono quattro gatti in croce che fanno i salti mortali e con l'organizzazione pietosa non c'entrano niente. 

Il 95% dei farmaci è stato messo nel beauty rigido che trasporta i farmaci. Quello che manca è perché deve arrivare e dobbiamo ancora avere notizie dal medico Santo subito per il recupero della peg di scorta da portare via. 

Fa un caldo devastante e io non mi ricordo più cosa voglia dire avere la sensibilità alle dita dei piedi. 

Ieri è stato il primo giorno senza ibuprofene e non marcava benissimo, tutt'altro. Per cui, se tutto si infiamma di nuovo tantissimo, giovedì il tecnico non capisce niente. 

Quindi ho nuovamente superato ogni limite concesso e ho fatto la fisioterapista, producendomi in un bendaggio funzionale di carrozzina: nel senso che ho preso lo scotch da pacchi e ho abbassato la spinta che sembra essere problematica: non c'erano metodiche alternative, perché adesso questo sistema posturale non ha più viti e bulloni da svitare e pezzi da abbassare, ma è un unico grande guscetto che si può solo tagliare. Però è abbastanza morbido per essere confortevole, per cui ho schiacciato schiacciato questa spinta e poi l'ho legata con lo scotch da pacchi, proprio quello marrone, e coperto tutto con un asciugamano perché non dia fastidio a Fabullo.. 

Poi ho mandato la foto al tecnico facendogli giurare di non ridere, ma spiegando perché avevo avuto questa brillante trovata, di così alto livello progettuale.

Lui si è detto d'accordo sull'idea e sul tentativo perché è fondamentale che giovedì Fabio stia il meglio possibile, però vedendo il mio bellissimo prodotto ha riso comunque. 

Con simpatia, si intende.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 29 luglio 2024

Tecnicismi.

 Venerdì il Medico Santo Subito ha deciso di proseguire ancora con l’ibuprofene, fare tutta la settimana, per non avere rimpianti.

Poi ci siamo resi conto che, scusate i tecnicismi, se quando lo mettiamo in carrozzina abbassiamo l’appoggio del braccio e posizioniamo più indietro la testa dell’omero, tutto va un po' meglio: non è un miracolo, ma intanto, sempre scusate i tecnicismi, ci permette di localizzare il problema alla parte anteriore della spalla, verosimilmente il tendine del capo lungo del bicipite. Con tutto un po' disinfiammato un filo più semplice è il capire.

Signora Mia, La preghiamo di non applicarsi in compiti che non sono i suoi, lo diciamo con tenerezza e apprezzamento per il Suo grande impegno continuo, ma le valutazioni Le lasci fare a chi è di competenza, Le ricordiamo che Lei non ha più nessuna autorità di espressione in campo riabilitativo: dicono Quelli Che Sanno che stavamo aspettando al varco, non potevano mancare le loro perle di saggezza.

Vabbè, sono liberi di esprimersi e noi altrettanto liberi di andare oltre.

Per cui abbiamo comunicato questo pensiero al tecnico che ha deciso una modifica: lieve, sicuramente, ma di farla comunque. Per cui verrà giovedì, e abbiamo il compito di fargli trovare flessibile e disco per smerigliare.

Per noi va bene: avessimo dovuto allestire un aperitivo trendy da mettere su instagràààm non ce la potevamo fare, ma il flessibile sì.

Quindi oggi sarà il primo giorno senza ibuprofene e vedremo cosa ci aspetta.

Se domenica vogliamo andare in montagna, sperando che Fabullo regga due ore scarse di viaggio, non dobbiamo perdere la concentrazione: oggi va organizzata la consegna ossigeno al Villaggio Incantato domani, il ritiro dell’ossigeno qui la prossima settimana, il recupero delle peg di scorta e di materiali vari. Ho ordinato fermenti e integratori giovedì scorso su internet, fa che arrivino in una settimana: solitamente sì, ma chissà.

Ho tutte le liste pronte delle cose da fare, ma farle.

Un Amico che sale a Pragelato tutti i fine settimana ci porta su parte della roba, così ce la caviamo meglio. Ovviamente la roba va preparata e consegnata, dettaglio non da poco.

Stiamo guardando le Olimpiadi con grande impegno, Fabullo pazzo per la ginnastica e la pallavolo. Pure per il rugby, ti pareva.

Dal Centro Animali Non Convenzionali, CANC, è arrivata la comunicazione che il nostro Riccio salvato è stato reinserito in libertà: secondo noi ci vuole bene e ci pensa. È un Amico Amatissimo anche lui.

Quelli che restano qui fanno un gran pasticcio notturno di zampette sotto al fico, sembrano essere sempre molto impegnati. Noi  diamo loro  l’acqua.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 26 luglio 2024

Mistica.

 É che uno dovrebbe sempre farsi gli affari propri, profilo basso. Soprattutto: non esultare di fronte alle Alte Sfere, che sono permalose assai.

In un mondo buono e giusto ieri sarebbe continuata la progressione positiva della guarigione del dolore del braccio e punto. La verità è che ieri non è andata proprio liscia:  per carità non siamo tornati alla partenza senza prendere le ventimila lire, ma non c'è nemmeno stata una buona evoluzione; anche momenti cupi assai, addirittura: il che è un grosso problema, considerato che oggi sarà l'ultimo giorno di terapia con l'ibuprofene;  il che fa pensare che lo togliamo e quindi potremmo tornare al via (sempre senza le ventimila lire). Noi non sappiamo veramente più cosa dire e nemmeno cosa fare punto e quindi stiamo zitti. Questo si fa quando non si ha di meglio da proporre. 

Confidiamo che oggi arrivino buone notizie. La fede  oltre ogni razionalità.

Mettiamola così: magari ieri c’erano le contingenze cosmiche: per esempio due macchine del Vicinato sono rimaste a piedi causa batteria ciucca. Roba che il meccanico, alla seconda chiamata, ha detto: ma guarda che ho già fatto tutto un’ora fa, sono venuto prima e l’ho cambiata in cortile, vabbè che fa caldo ma mi avete visto e salutato tutti, boiafaus. 

Torna che c'è n’è un'altra.

Silenzio.

Torno torno, ma non siete mica a posto voi lì.

Non so se c’entri con la spalla di Fabullo. Speriamo di sì, la giornata mistica.

Buona Giornata.

Angela 

giovedì 25 luglio 2024

Lo spirito a scelta.

 Stavolta meglio sì. Davvero. Almeno lo è stato ieri, e quindi lo possiamo dire e basta.

É stato meglio fin dalla prima mattina. 

Il Medico Santo Subito ha deciso che prendiamo l’iboprufene per cinque giorni e non tre, perché alla fine sappiamo di aver fatto la cura completa e, se non dovesse funzionare, sappiamo che dobbiamo cambiare strada e basta.

Così siamo andati a fare fisioterapia e ce l'abbiamo fatta a viaggiare, il fastidio è stato minimo: tenendo conto che l'altra carrozzina ormai non dava più autonomia. 

I terapisti, a parte la preoccupazione per il braccio, su cui hanno lavorato tanto, sono molto molto contenti dell'allineamento della schiena, finalmente.

E quindi affrontiamo l’oggi con grande spirito di avventura. 

Sono giorni e giorni che sull’agenda sposto le stesse cose da fare che non faccio, ogni volta riscrivo: capire come fare per lo stupefacente ritiro, organizzare il collaudo della carrozzina, recuperare tutti i farmaci per andare al Villaggio Incantato, eccetera ecceterissima. Non sono propriamente dettagli. Non me la sto cavando.

Bella l'idea dello spirito di avventura, mia cara, dice LA PAOLA. Vero?, dico io. Già meglio dello spirito di rapa.

Buona Giornata.

Angela 



mercoledì 24 luglio 2024

Peggio no.

 Fabullo non va peggio. Nemmeno troppo meglio: o meglio: da quando abbiamo cominciato l’iboprufene si ragiona, ma ad ogni nuovo dosaggio non ci sono miglioramenti spettacolari. Il male c’è ancora, e basta. Proviamo a continuare, sempre per la solita e non originale regoletta: di meglio non sappiamo cosa fare. Se oggi alle 12 non è troppo drammatica, giocandoci la dose di farmaco, cerchiamo di andare a fare fisioterapia, con la carrozzina molto basculata indietro e bene in pendenza sulla rampa, così da scaricare al massimo il braccio. 

Il tecnico ha fatto dei piccoli aggiustamenti: lavori più sostanziali sono complessi, e, se non funziona, diventa difficile tornare indietro. Prima di intraprendere strade più complesse proviamo a disinfiammare ancora di più. 

E intanto i medici penseranno a cosa fare. 

Il punto è che si sopportano tante cose, sempre non avendo grosse alternative (fermi tutti: se qualunque membro della categoria di Quelli Che Sanno sta per dire che sbagliamo l’approccio e il punto di vista, e che ogni evento non è da sopportare ma da vivere come un momento di evoluzione, ecco,  vi prego: dategli un pugno in testa, alla Bud Spencer, fatelo per me). Però il dolore fisico, da vedere, è troppo.

Buona Giornata.

Angela 

martedì 23 luglio 2024

Altro che quello là, coso. Filippide.

 Da ieri Fabullo prende l'ibuprofene: il Medico Santo Subito ha detto che non si discute, non può avere così male. Vediamo cosa succede.

Intanto ieri é servito per discriminare: perché il dolore era ridotto, é stato possibile stare in carrozzina un po', e quando ha cominciato a lamentarsi abbiamo provato a muovere il braccio e abbiamo assodato che era quello. Perché prima urlava talmente tanto che poteva essere qualunque cosa. Almeno abbiamo capito. Adesso dire se sia proprio la posizione o se in questi giorni abbiamo trafficato troppo e abbiamo infiammato tutto, chi lo sa. Proviamo a disinfiammare.

Intanto ho scritto alla fisiatra per aggiornarla su tutto e per chiederle di mettersi in contatto con il Medico Santo Subito: se l’iboprufene non è risolutivo dobbiamo pensare a soluzioni a breve scadenza, che non sono la botulina, complicata da organizzare. Però eventualmente un'infiltrazione, chissà. 

E, sempre intanto, oggi torna lo specialista dei sistemi posturali, che, se Fabullo è più valutabile magari riesce a capire se sia possibile fare altro: ovviamente però da qualche parte degli appoggi ci devono essere.

Secondo me la maratona a Parigi sarebbe una passeggiata.

Ieri sera ci hanno portato la frittata. 

Mi sono dimenticata di farvi vedere il Piccolo Riccio che sabato è partito per il centro di recupero degli animali non convenzionali. Eccolo qui nella sua scatola da viaggio.



Buona Giornata.

Angela

lunedì 22 luglio 2024

Groppo

 Allora: non siamo proprio leggeri. No.

Lo specialista dei sistemi posturali ha fatto un lavorone, Fabullo sta seduto molto molto bene. Ma non va bene: o meglio: fino ad un certo punto è andata liscia, contento e rilassato. Poi non abbiamo capito più nulla. Ha cominciato a piangere tantissimo per stare seduto. È vero che deve abituarsi ad un sistema completamente nuovo: però il punto è sicuramente un altro, qualcosa di acuto. Anche perché in una prima fase andava, appunto, meglio; non la perfezione, ma meglio.

Ci sembra che il problema sia questo povero braccio. Chissà se è peggiorato perché gli abbiamo fatto male nel posizionarlo, mah.

Per tutto il fine settimana abbiamo fatto metti su e metti giù, per provare, per capire se è solo necessario abituarlo. Da ieri gli diamo la Tachipirina per il dolore, per vedere cosa cambia. 

Oggi sentiamo i medici, intanto domani torna lo specialista dei sistemi posturali, ma francamente non sappiamo cosa possa fare.

Abbiamo il groppo.

In gola. Nel cuore. Nell'ombelico. Sulla fronte. Che è meglio che non si sciolga altrimenti piangiamo tutto il giorno e non è un' attività che possiamo permetterci. Richiede tempo di svolgimento e di recupero: non sono disponibili né l’uno né l’altro.

Vogliamo portare Fabullo in montagna: è l' unica possibilità che ha in tutto l’anno di uscire di casa. Non sappiamo veramente più cosa fare.

Vi conto che sabato mattina alle otto era già stato organizzato un salvataggio riccio, che stava qui davanti alla vetrata, e non camminava più. È stato consegnato in una bella scatola, con una bottiglietta tiepida, ad una volontaria di un centro di recupero che l' ha portato alla clinica per animali non convenzionali.

Vi conto ancora che sabato gli Amici hanno preparato per noi una cena spettacolare, che non vedevamo da decenni, che ha coperto tutti i nostri pasti anche di domenica, mentre mettevamo su e giù, con la faccia dei disperati.

Buona Giornata.

Angela 

venerdì 19 luglio 2024

Tipo a Natale.

 Aspettiamo lo specialista dei sistemi posturali oggi come i piccini Babbo Natale. La differenza sta che i piccoli in questione sono in entusiastica fibrillazione. Noi siamo onorati che il tecnico venga a casa, in quest'area apposta per noi, che sia uno dei più bravi in Italia e conteso da tutte le aziende (diciamo che proprio come lui sono al massimo in due, e lui è uno di quei due lì); siamo orgogliosi che sia anche un Amico. Non potremmo essere in mani migliori.

Ma siamo molto ma molto preoccupati. Perché potremmo scoprire che i miracoli non si fanno su quel braccio solo con la carrozzina, e quindi potremmo dover accettare il meglio possibile ma anche un braccio che fa tanto male, per cui dobbiamo trovare altre soluzioni, che però sarebbero difficili da raggiungere con un braccio che fa tanto male. 

Sicuramente siamo così cupi perché affranti dal caldo. Sicuramente il problema è tutto lì, non possono esserci altre ragioni.

Buona Giornata.

Angela 

giovedì 18 luglio 2024

Facciamo a posto così.

 Siamo andati dalla cardiologa ed è andato tutto benissimo: il cuore sta sempre bene, gli interventi hanno dato risultati ottimali. Sul cuore.

Non si sta nemmeno sovraccaricando per le difficoltà respiratorie. Stiamo facendo tutto bene, da un lato, siamo fortunati da un altro lato. Detto questo, poiché è assodato che di geometria non ho mai capito nulla, non vedo alcuna buona ragione per pensare a che tipo di solido sia tutta la faccenda, per farci ulteriori domande. A posto così.

Certo che é andata veramente di lusso. Un quarto d'ora di viaggio. Posteggio in tempo zero. Tempo di percorrenza all' ingresso dell' ospedale al di sotto del minuto. Siamo passati alla nostra ora. Spettacolo.

La carrozzina consente una seduta comoda ma gli fa male al braccio, speriamo di risolvere tutto domani perché stiamo perdendo ogni speranza sulla possibilità di uscire di casa. I tecnici sono bravissimi, é Fabullo quello tanto complicato. 

Il braccio fa molto male perché non abbiamo più fatto la botulina sul pettorale, dopo il dannatissimo ricovero di due anni fa. Ma dopo il dannatissimo ricovero abbiamo avuto una grana dopo l' altra, e non c’è più stata una carrozzina che ci permetteva di andare a fare l’inoculo alle Molinette, dove il tutto non sarebbe liscio come ieri mattina. E così siamo nei guai. Domani vedremo.

Intanto, per oggi, noi abbiamo preso l’executive decision: non portiamo oggi Fabullo a fare fisioterapia. Ieri è andata benissimo ma il caldo è feroce e lui si è stancato. E siamo appena usciti da un impiccio e non va bene affrontarne un altro subito. Per altro, noi sembriamo un mocio Vileda dopo dieci anni di lavaggi a 60 gradi. D’altra parte, sappiamo che a Fabullo non fa bene non fare la fisioterapia. D’altra parte. Sempre d’altra parte.

Buona Giornata.

Angela 

mercoledì 17 luglio 2024

Non interessati alla pazienza.

 Già.

Non ho ancora idea di come ci organizzeremo. Richiede tempo, mail da scrivere, discussioni da fare. La pazienza non è contemplata, sapete? Proprio no: la pazienza serve per fare crescere le piante, per fare l’uncinetto come mi sollazzavo decenni fa.

Qui non è una questione di pazienza. Ci sono degli impicci da sistemare e serve tempo.

Ieri é arrivata la nuova carrozzina, ci sembra che porterà un grosso vantaggio alle nostre esistenze: siccome questo sistema posturale é così complesso, la proviamo fino a venerdì, facciamo emergere eventuali problemi e torna il tecnico a sistemarli. E quindi abbiamo dedicato svariate ore alla consegna.

Poi abbiamo preparato mail per richieste di farmaci ed esami. Ci siamo occupati di Fabullo tutto il giorno. Una lavatrice era da stendere e invece è ancora lì che aspetta. Ho preparato tutti i documenti, perché oggi andiamo dai cardiologi, per fortuna ci siamo fatti spostare qui vicino dalla nostra Cardiologa Santa Subito, così non dobbiamo più andare all' ospedale infantile a Torino. 

E speriamo che il caldo non impatti troppo, che non ricadiamo nell' incubo appena terminato. É un ospedale con un posteggio comodissimo, vicino, pochi metri, certo che Fabullo non respira come noi. 

Insomma, non ci vuole pazienza, non va bene metterla su quel piano lì, perché altrimenti parrebbe bastare l’impegno, l’applicazione. La pazienza non è un dato misurabile. 

Il tempo e le energie, invece, lo sono. E se si fanno i conti tra richieste dall' esterno e risposte del nostro sistema personale, ecco, mica tornano quei conti lì. 

Buona Giornata.

Angela 

martedì 16 luglio 2024

Stupefatti.

 Ma non è una metafora: ricordate che quelli aulici, armonici, lirici, di alte emozioni non abitano qui. Qui siamo al mitico pian dei bàbi, e vi lascio il piacere di scoprirne le caratteristiche.

Stupefatti. Ma anche perplessi. Ma anche un po' sgomenti, preoccupati, travolti dall'ennesima esigenza organizzativa, afoni senza mal di gola. 

Banalmente: stufi marci. Stufi persi. Ne abbiamo fin qua.

Insomma, avete capito.

La cannabis anti epilettica era diventata stupefacente creando un disastro di pianificazione; poi non era più stupefacente, e noi stupefatti.

Ma ora lo siamo di più: perché, da agosto, sarà di nuovo stupefacente.

La farmacia ospedaliera mi ha chiamato appena é stata pubblicata la notizia in Gazzetta Ufficiale. Quella dottoressa specifica è Santa Subito e ha organizzato che: poiché con l’aumento del dosaggio abbiamo consegne in tempi ridotti, poiché andremo in montagna, poiché bisogna organizzare tutto, lei ci fornisce i flaconi che ha in giacenza subito, finché può, mandandoli al magazzino di zona dove è più facile mandare qualcuno a ritirare.

E poi si riparte a capire e a discutere. 

Non ci siamo arrabbiati perché stiamo accusando i colpi della scorsa settimana e non ne abbiamo le risorse energetiche. Non basterebbero manco i pannelli solari, che di questi tempi la materia prima non mancherebbe.

Buona Giornata.

Angela 


lunedì 15 luglio 2024

Roteare.

 Abbiamo cantato vittoria ieri, tra alti e bassi, che sembrava sempre fatta e invece no. Poi bassi e bassi, bassi e molto bassi, insomma avete capito.

Dài che togliamo l’ossigeno, e poi dopo poche ore serviva di nuovo. E poi serviva di notte, ma Fabullo l’ossigeno non lo vuole mai più, così bisogna guardarlo a vista, se dorme può funzionare ma appena si sveglia si toglie tutto e tutto suona. Mammasantissima che odioso il bippare del saturimetro.

Da ieri è andata definitivamente bene. Abbiamo respirato molto profondo, quando finalmente l’aria arriva fino in fondo e fanno quasi male le ossa per quanto si allargano.

Sapete qual è la buona notizia, perché è buona davvero? Che quando tutto passa, dopo un attimo noi non ce ne ricordiamo già più. Non pensiamo sia una roba tanto da sani di mente, però vale la solita vecchia regola: che di meglio non sappiamo cosa fare. E quando tutto passa, non è che poi noi andiamo in vacanza, ma continuiamo a trottare e roteare come trottole e trafficare.

Quindi ciò che funziona, per noi va bene.

Buona Giornata.

Angela.

venerdì 12 luglio 2024

Le somme degli eventi.

 Fabullo ieri mattina era affannato. Poi affannato. Poi affannato. Poi aveva settanta di frequenza respiratoria. Ho attaccato l’ossigeno. Ho chiamato il Medico Santo Subito a cui sono ovviamente cadute le braccia. Abbiamo fatto aerosol, un giro di ginnastica, però non era una roba che passava così da sola. Abbiamo dato cortisone che ha funzionato. Abbiamo sentito l’epilettologa che ha escluso ogni correlazione con l’aumento della cannabis: tra l'altro le crisi sono andate molto meglio, sono state poche e lievi, non lo hanno fatto vomitare, il che in una giornata come ieri è,stata una benedizione divina, ci mancava fosse ulteriormente stremato.

Intanto é passato il Medico Santo Subito che lo ha visitato al millimetro non ha trovato segno di focolai infettivi.

Non sappiamo se sia un virus di passaggio, però senza febbre e senza nulla pare strano. É più possibile uno squilibrio da caldo: per andare a fisioterapia è stato fuori pochissimi istanti, però sono stati indubbiamente intensi. Chissà.

Dopo la seconda ginnastica respiratoria abbiamo tolto l'ossigeno. 

E adesso aspettiamo. 

Siamo delle larve. Abbiamo pure cenato, perché sono arrivati gli Amici con frittate pronte, insalate di cereali, pure il cioccolato. Benedetti.

Indubbiamente, allo stato attuale, abbiamo passato di peggio.

Solo che esistono anche le somme degli eventi, il punto sta lì.

Buona Giornata.

Angela 

giovedì 11 luglio 2024

Ma gentilmente.

 Ieri ha chiamato l’azienda dell' ossigeno perché ha ricevuto dall' Asl la richiesta di trasferimento.

Sono stata nobile e magnanima, non ho fatto mezza polemica, non ho spiegato che non siamo dotati del dono dell' ubiquità come San Francesco nel ciclo di Giotto. 

Sono stata superiore. 

Però, alla fine, il commento da Madre Isterica non sono riuscita a contenerlo, quando mi hanno offerto la possibilità di scelta: Signora Mia, Voi arrivate la domenica ma noi ovviamente il sabato e la domenica non possiamo certamente consegnare ( é tanto strano che in effetti l’arrivo in una struttura turistica sia nel weekend, che cosa buffa). Scelga Lei se preferisce riceverlo quindi il martedì prima del vostro arrivo oppure il martedì dopo. 

Non ho potuto esimermi dal chiedere come pensa che si possa fare in caso di necessità di ossigeno se l'ossigeno arriva 48 ore dopo. Non sono proprio riuscita a stare zitta, me misera priva di ogni autocontrollo. 

In questi giorni abbiamo chiacchierato di questa metodica con il tecnico che fa il controllo annuale della nostra Macchinetta della ginnastica respiratoria, che ce la contiamo tutte le volte che ci vediamo.

E ha chiuso il cerchio con una Grande Verità: va bene che la pianificazione aziendale venga gestita da menti che hanno fatto il master in prestigiosi atenei, resta però il fatto che le brillanti menti dovrebbero conoscere in modo approfondito l’ambito del servizio in oggetto: non è uguale consegnare ricambi di auto, derrate al supermercato, scarpe al magazzino per i rivenditori, oppure, appunto, ossigeno. Non dovrebbe essere complesso da comprendere.

Mah.

Comunque ho sbroccato.

Gentilmente, nèh? Con grande educazione.

Buona Giornata.

Angela 

mercoledì 10 luglio 2024

Crediti vantati.

 L’estate giunse all' improvviso fa atmosfera tanto quanto era una notte buia e tempestosa.

É solo innegabilmente piú soffocante.

Ieri mattina non ero mica pronta. La casa era tutta bella all'ombra e fresca e ho messo la testa in cortile solo sul far di mezzogiorno e c’è stato da annaspare: per cui ci siamo sigillati. Non sotto vuoto, perché è partita la strategia delle finestre seminterrate aperte fino a ottobre, mezzo metro di muro centenario ci protegge da tutto.

Però oggi vogliamo assolutamente portare Fabullo a fare fisioterapia, nella speranza di un po' di tregua dai dolori, di una concessione di, non dico tanto, ma un paio d’ore di seguito di sonno notturno. Per cui dobbiamo giocarcela benissimo sullo fare stare Fabullo alle temperature esterne il meno possibile. Che vuole dire: che il santo protettore della tangenziale e quello dei parcheggi si impegnino un attimino per noi.  Mi sento di dire con ragionevole certezza che possiamo vantare qualche credito presso le Alte Sfere: non siamo stati troppo cattivi e qualche cosa da erogare di avanzato secondo me ci potrebbe stare.

Da ieri sera abbiamo aumentato il dosaggio della cannabis anti epilettica e anche lì Fabullo potrebbe avere congrue richieste, sempre nei confronti dei piani alti.

Siamo confidenti e fiduciosi.

Buona Giornata.

Angela 

martedì 9 luglio 2024

Categorie dell' essere.

 Procediamo ancora, sempre con i massimi sistemi, sempre al netto dei fatti.

Allora: lasciamo perdere quello che dicono le Famiglie Isteriche, notoriamente depresse, distrutte dalla vita, incapaci di gestire il dolore, conseguentemente non considerabili nelle loro opinioni; lasciamo perdere quel che raccontano gli Amici del Blog, nota manica di buontemponi; neanche a parlarne dei vanneggiamenti che tira fuori la sottoscritta, notoriamente tuonata poiché affranta dalla vita grama.

Però ci sono analisi sociali che non credo che Quelli Che Sanno possano mettere in discussione, tipo quelle del Prof. Diamanti o della Prof. Saraceno, che evidenziano come una percentuale altissima di Genitori Isterici sia costretta a rinunciare al lavoro, creando un danno a se stessi, all'economia familiare, al sistema generale perché aumenta il tasso di povertà.

Allora, le possibilità: i Genitori Isterici sono tutti dei pelandroni, noiosoni, lamentosi, che preferiscono vivere di sussidi (che però non ci sono, già li qualcosa non torna); oppure non hanno scelta. 

Se così fosse, il che sembra altamente probabile, qualcosa non funziona. Se qualcosa non funziona, i servizi esistenti a tale scopo non servono.

Non mi sembra difficile. Non vi faccio neanche la formula excel con i punti e virgola e le virgolette alte. (Mia cara, dice LA PAOLA, la devi piantare di fare la saputella. Va bene, non lo faccio più. La formula non serve, bastano i fatti).

Quindi: in un mondo buono e giusto, esiste un sistema intellettualmente onesto. Trasparente.

Abbiamo capito che non ci siamo. Però: si potrebbe prenderne atto e utilizzare questa storia dolorosa come l’opportunità di costruire non un sogno, ma semplicemente il dovuto.

Cioè: l’ente che struttura il progetto e non lo mette in atto, lo ammette: ok non funziona, capiamo perché, dobbiamo erogare il servizio; cerca una causa: è un componente dell' erogazione che non è opportuno almeno in questo specifico caso; stiamo sbagliando la modalità di individuazione del personale; non abbiamo centrato la tipologia di personale, le sue competenze, le sue conseguenti valorizzazioni economiche; o ancora: noi non possiamo adempiere a questa funzione e lo diciamo ai nostri organi superiori.

Quest' ultimo concetto è ovviamente di grande spessore, perché se torniamo agli studi di cui sopra, emerge con l’evidenziatore che la situazione di questa Famiglia Isterica è un paradigma sociale che tocca migliaia di individui direttamente e indirettamente.

L’ammettere per cambiare, a tutti i livelli.

Ma l’ammettere: invece la Famiglia Isterica fa domande molto precise e non arrivano risposte. 

Il non ammettere, dicevamo, è la madre di tutte le colpe. Ma esiste la bisavola di tutte le colpe, argomentazione che non vedo come possa essere smentita a questo punto: il servizio che non serve non ha il benché minimo interesse a risolvere un problema di sistema, conscio di essere una sorta di categoria filosofica, un’essenza: il servizio che non serve è una categoria di ente che esiste per mantenere se stesso, che non risponde a nessun requisito che non sia creato da se stesso medesimo. 

Il non ammettere è la madre di tutte le colpe, il non interesse è il baratro del non ritorno.

Esiste una prova tangibile, è facile. Se il fruttivendolo vende frutta marcia, chiude bottega, perché non può inventarsi il criterio di esistenza che la frutta marcia è il top. Se i servizi che non servono non erogano i servizi (per questo non servono) continuano ad esistere, ad essere, cioè vengono pagati: basta non fare vedere il prodotto ma decantarlo nelle analisi di qualità. Banalmente: nascondere il bisogno da colmare.

Signora Mia, la sua valutazione è sempre semplicistica, dicono Quelli Che Sanno. E vabbè, dico io. Però siete noiosi: se parliamo del fruttivendolo non vi piace, ma se metto insieme tutti i Conta.se e il risultato viene 0, mi dite che non è comprensibile. Forse dovreste studiare: perché magari sarebbe un modo per applicare i mitici modelli di gestione ai bisogni specifici, che non sembrano conosciuti dal servizio stesso.

LA PAOLA stavolta non mi sgrida. Si vede che l' ho detto bene.

Buona Giornata.

Angela 


lunedì 8 luglio 2024

I fattivi.

 I fatti parlano da soli: sempre Luana coglie, sempre. Non si può dire diversamente, né meglio.

Allora proseguiamo la linea dei fatti, prima puntata (così avvisati mezzi salvati). E torniamo al nuovo aggiornamento sulla vicenda della Famiglia Isterica in grave difficoltà con l’assistenza.

Ovviamente è una situazione assolutamente, purtroppo, sovrapponibile a svariate altre, di altri territori, al di là della città metropolitana di Torino: parliamo di questa perché la onlus si occupa di questa bambina da sempre, e quindi la vicenda la possiamo, come dire, sviscerare meglio. La onlus se ne sta occupando in modo molto tecnico, noi chiacchieriamo tra Amici: ma questo non significa che diciamo fandonie, e, rieccoci, i fatti parlano da soli.

Mettiamoli in tavola solo come punto fermo per ricordarceli bene, perché li sappiamo già, quindi siamo brevi: il sistema territoriale nella sua globalità (medica e socio sanitaria) ha definito i bisogni di questa bambina, esplicitato che è necessaria un’assistenza intensiva che copre aspetti che, tecnicamente, rientrano sia nell’ambito assistenziale che in quello infermieristico; tali aspetti non sono pianificabili nella giornata per le esigenze cliniche della Persona (messo maiuscolo per rispetto, Quelli Che Sanno utilizzano lo stesso metodo ortografico perché depone meglio nei loro progetti, i quali io li scrivo minuscoli, a voi la proprietà transitiva), per cui l’operatore che verrà inviato dovrà essere autorizzato e formato per compiere ogni atto necessario nell’istante specifico. Il sistema territoriale suddetto ha quindi strutturato il mitico progetto: ma non lo sta mettendo in atto. La Famiglia Isterica è scoperta, completamente sola, senza, per altro, nessun supporto economico che non sia l’assegno di accompagnamento. Per altro, erogato dall’inps, non c’entra niente. Ha un impatto sulle esigenze totali infinitesimale.

Eccoli i fatti: allo stato attuale, dopo mesi, emerge l’indadempienza. Non si può dire in un altro modo. Il servizio territoriale esiste per fornire un servizio che non sta fornendo. Altri giri di parole non sono necessari. Un servizio che non serve non è un servizio.

Adesso andiamo oltre e passiamo alla metafisica, ci vuole. Bisogna riflettere.

La madre di tutte le colpe, in questa situazione, è la disonestà intellettuale da parte del sistema territoriale: di tutte, è la peggiore delle colpe.

Perché manca a prescindere la presa d’atto, ed è una mancanza volontaria, quindi gravissima. Sarebbe necessaria l’ammissione: ok. Stiamo procedendo in modo scorretto; dopo mesi nulla si muove e gli attori siamo noi, sistema territoriale. Evidenziamo il problema, ammettiamolo, ma poi rimuoviamolo questo problema; oppure: ammettiamo che non siamo l’ente apposito, che non siamo creati e pagati per questa specifica vicenda, dobbiamo chiamare in causa qualcos’altro, di più in alto; e poi: ammettiamo che la Famiglia Isterica è in grado di svolgere ogni singola incombenza con la bambina meglio di ogni altro operatore che rifiuta l’incarico, ammettiamo che in questo modo stiamo risparmiando un capitale, e che dobbiamo comunicare ai Genitori Isterici che uno di loro ha l’obbligo formale di abbandonare l’attività lavorativa (e lo dobbiamo ammettere quando qualunque altro ente mette in luce come i numeri degli occupati sul territorio nazionale siano uno dei problemi sociologici attuali).

Non ci sono sfumature: o si evidenzia il problema e lo si risolve; o si ammette il limite.

Se questo non avviene, se non emerge, sembra che il problema non esista; se ci pensate, ha un senso: se il problema non esiste, il sistema socio territoriale non è inadempiente.

I fatti.

Certo che Lei, Signora Mia, dice proprio sempre le stesse cose. Certo, e ribattiamo sempre allo stesso modo: non si può cambiare la narrazione se non cambiano i fatti. Punto primo.

Punto secondo: poiché in questo mondo mediatico le informazioni sono sempre troppe e si perde la gerarchia dell’importanza, è necessario ribadire, ricordare. Anche perché, altrimenti, viene uno dei cattivi pensieri: che a forza di dire sempre quelle, le Famiglie Isteriche poi sono stremate e si stufano; i malpensanti come noi potrebbero supporre che sia una strategia da parte di Quelli Che Sanno. (Attenti: i cattivi pensieri saranno anche un peccato, ma i fatti sono qualcos’altro, consiglio a Quelli Che Sanno di stare muti come orate).

Punto terzo: certo che bisogna parlare nel senso specifico di comunicare i fatti veri ed innegabili; bisogna condividerli, senza omettere, senza dire bugie: non me ne vogliano Quelli Che Sanno, ma le funzioni di un pubblico servizio non rientrano nel contesto dei pettegolezzi, spiacente, sono atti appunto pubblici. Certo che poi: metti che si condivida tra persone che si occupano degli stessi argomenti, ad esempio vari enti nel contesto della disabilità e della sua tutela, per approfondire e comprendere; che un ente condivida con un altro, e via di seguito; e, al mercato mio padre comprò, alla fine si arriva a chiacchierare con qualcuno  che una parte di quel sistema territoriale talvolta lo finanzia: ecco, magari, la prossima volta la mano per quella parte lì, non la alza.

Ma questa non è una responsabilità del condividere fatti veri del pubblico servizio; è una responsabilità del pubblico servizio che non adempie, quindi non serve.

Tanto Quelli Che Sanno mica leggono il blog.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 5 luglio 2024

Il magnificat.

 Tutti hanno il diritto di pensare di organizzare una vacanza, anche quelli che utilizzano l’ossigeno con più o meno frequenza, ma che comunque devono averlo con sé. Il sistema pensa a queste persone e offre la preziosa possibilità dello spostamento della fornitura.

Si manda un modulo all' Asl con le date in cui si cambia indirizzo e il relativo luogo di consegna. È scontato che ogni paziente abbia le proprie esigenze, ma il servizio va pianificato in modo che l' ossigeno sia già disponibile all'arrivo, c’è chi non può stare senza ed è possibile che la bomboletta portatile sia esaurita.

Quindi si viene contattati dall' azienda responsabile per i dettagli e tutto va concordato.

State molto attenti.

Primo dettaglio da organizzare: allora Signora Mia, vi porteremo la bombola a Pragelato e poi il corriere verrà a casa vostra a ritirare la bombola perché ovviamente non potete averne due. Quindi voi sarete a casa in Carbonera 12 nei giorni dopo la vostra partenza per Pragelato?

(Avete capito bene)

Non saremo in Carbonera 12 essendo noi a Pragelato, dove appunto ci avete consegnato la bombola come da richiesta.

Allora Signora Mia quando il corriere dice che viene in Carbonera 12 voi dovete fare trovare qualcuno lì, non sappiamo quanto sarà pianificabile, dipende dal suo giro.

Di solito noi evitiamo le grandi discussioni non perché l’argomento non le meriti, ma perché siamo stremati: ma, soprattutto, perché noi siamo fortunati e con il Vicinato in qualche modo si fa sempre.

Secondo dettaglio: il corriere, prima del vostro arrivo, porterà l' ossigeno a Pragelato. Sarete lì a riceverlo? No, perché saremo a casa nostra come da date scritte sul modulo.

Sappia che il corriere deve trovare qualcuno, deve esserci la casa a disposizione in cui posare l’ossigeno fino al vostro arrivo.

Allora: abbiamo capito negli anni che il corriere al Villaggio Incantato arriva il martedì precedente il nostro arrivo, che è la domenica. Secondo noi non è scontato che uno affitti una casa per le vacanze, che sia a disposizione 5 giorni prima per contenere l’ossigeno insieme ad eventuali altri ospiti precedenti, e che ci sia qualcuno lí che aspetta il corriere e un barile per noi.

Ma evitiamo sempre discussioni per gli stessi motivi di cui sopra: lo stremo e gli Amici Amatissimi anche lì, che pensano a noi.

Al ritorno idem: Signora Mia, prima che torniate in Carbonera 12 vi riportiamo lì il barile, non sappiamo quando, ci siete per ritirarlo mentre siete contemporaneamente ancora a Pragelato? E passeremo a Pragelato a ritirare l’altro quando sarete andati via, non sappiamo quando, dovete essere lì per la riconsegna.

Sapete una cosa? Ogni tanto siamo in preda allo sconforto. Soprattutto quando ci viene magnificato che a tutti viene offerta ogni possibilità.

E pazienza, che vi devo dire.

Buona Giornata 

Angela 

giovedì 4 luglio 2024

Altro che planning.

 Abbiamo incastrato tasselli che mai più uno potrebbe pensare e la giornata è andata.

Non è assodato o scontato che ci sia stata una particolare nostra competenza alla base di tutto: resta il concetto fisico del corso del sole, che, terra terra, vuole semplicemente dire che qualunque giornata, comunque, finisce. 

Quindi le cose, in qualche modo, sono rotolate fino a sera: e la cena era pronta dal giorno prima. 

In tutto il contesto abbiamo anche fatto un cambio peg: quella presente era di febbraio e la dottoressa ha deciso di procedere, per non aspettarne la rottura. 

E va bene. 

In tempo zero è stato pulito bene il tavolino, tirato fuori tutto il necessario. Beati quelli che pensano di poter sempre pianificare tutto; o che non articolano gesto finché non hanno preparato un'attenta programmazione basata su profondi pensieri: se così fosse necessario per sopravvivere, noi potremmo proprio evitare di alzarci la mattina (definizione comune per l’inizio di un nuovo giorno, perché l'alzarsi  implica la precedente posizione coricata, questa davvero non scontata). 

Il prelievo è stato fatto al volo.

Pure il cambio ossigeno, il che ha compreso anche il metterci d'accordo per lo spostamento della bombola in montagna il mese prossimo, che è intricata assai, tale faccenda. Oggi lo comunico all' Asl tramite apposito modulo.

Fabullo va a fare la fisioterapia. Nel frattempo chiamerà il corriere per la consegna delle pappe, che invece riceviamo in casa di cura da Paulo Aimo Operoso perché è più semplice; come ogni mese io risponderò e il corriere dirà: ahhh, ho sbagliato, dovevo chiamare suo marito! Ecco, sì, ma mi spiace farle sempre perdere tempo, lo tolga il mio numero così è subito chiaro. Ehhh, ma Signora, è difficile.

Mah. 

E per forza che non siamo persone che riflettono profondamente come Quelli Che Sanno, dopo i primi venti secondi in cui cerco di seguire un ragionamento di tale risma io sono già sfinita.

Buona Giornata.

Angela 

mercoledì 3 luglio 2024

=Se(E("seguono mille argomenti";"sopravvissuti")

 Ieri c'è stato il solleone, noi piaghe coerenti con il nostro essere ne avevamo abbastanza dell’estate alle dieci di mattina. Però ci voleva eccome. Hanno lavorato le ruspe a togliere fango, hanno collegato impianti, in val d'Aosta hanno spostato persone. 

Ieri ho rotto un solo vasetto, quello delle mandorle, ma pazienza, era un vasetto del sugo: più che altro il pasticcio del ripulire le schegge, quello sì. Insomma: nessun dispiacere, solo parolacce. 

Il programma di oggi prevede: i prelievi a domicilio, Paulo Aimo Operativo che sporge ai nostri volontari il campione per gli esami romantici (che potremmo anche dare agli infermieri del prelievo, ma facciamo richieste separate così consegniamo il campione quando ce l'abbiamo, tutto è sempre organizzato al dettaglio); poi arrivano le nutrizioniste per la visita di controllo di routine; poi, o contemporaneamente, c’è la consegna dell' ossigeno. 

Contemporaneamente, e davvero, vanno dati farmaci e svolte tutte le incombenze ordinarie. 

La funzione sarebbe SE con anche la mitica E annidata e tante tante tante parentesi e punti e virgola. Se tutto funziona, premi invio e la risposta è: SOPRAVVISSUTI. 

Buona Giornata.

Angela 


martedì 2 luglio 2024

Contemporaneamente.

 Il Canavese è travolto dalle piogge, dalle trombe d’aria, dalle cascate che arrivano dalle montagne direttamente in strada. Pasticci anche sulle colline. Grandine. Invece qui, tutto, fino ad ora, ci è girato intorno, e siamo sempre al sicuro e tranquilli, con un scarto di pochissimo dai disastri. Benedetti. 

Anche stanchi.

Ieri la stomia della peg, non si sa perché, ha perso: ogni tanto capita. Però ieri è accaduto 4 volte. Che vuole dire che ho cambiato tutto Fabullo per 4 volte, di cui una ha compreso anche la sostituzione del copridivano. Contemporaneamente ho mandato l’ordine dei farmaci alla farmacia ospedaliera, e ho scritto il testo della mail nell' oggetto invece che nel corpo, così la dottoressa mi ha detto che ha capito l’idea anche se non è riuscita a visualizzare tutto: le ho detto che sono un' imbecille, non ci sono altre giustificazioni. 

Sempre contemporaneamente ho mandato avanti una rendicontazione per la Onlus (ho usato il conta.se e il somma.se).

Sempre contemporaneamente ho gestito il bucato, dentro e fuori, dentro e fuori, piove e smette, sole e pioggia.

Sempre contemporaneamente ho preparato la crema di verdure aromatizzata alla menta (che vuole dire che ho ficcato tutto in pentola, compresa la menta, senza troppa acqua,  così si chiama crema).

Sempre contemporaneamente, in una delle tre lavatrici, ho infilato pure la tenda della doccia, che quindi ho staccato e riattaccato.

Sempre contemporaneamente ho rotto il tappo della mia piccola teiera personale, che sembra la lampada di Aladino, preziosa per me come il Kooh i Noor. Come mi dispiace, come mi dispiace.

Sempre contemporaneamente ho chiamato per l' ordine della dietologia.

Sempre contemporaneamente ho chiamato anche per la manutenzione annuale della Macchinetta della rieducazione respiratoria. 

Sempre contemporaneamente ho badato a Fabullo in tutto ciò che ne è implicato. 

Poi qualcos'altro, ma non mi ricordo più.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 1 luglio 2024

Scelti.

 

Abbiamo la conferma che il Signor Riccio ha deciso che gli siamo simpatici. Oppure che la porta della nostra cucina è interessante. Le visite serali si ripetono: sempre alla stessa ora, si mette lì, e dopo un po' va via, rapido sulle zampette corte. La questione è stata sviscerata nel Vicinato:

Si vede che lì abbiamo qualcosa che gli piace, ci sono un po' di formicai, le lucertole che vivono sotto la rampa, sempre dei lombrichi.

Ma sì, però magari gli siete proprio simpatici, vi ha adottato e la sera dice: intanto che esco ‘ndiamo a vedere cosa fanno quei badòla là.

Ma sì, ci sta.

Dove sta il punto?

Il punto è che non riusciamo a farlo vedere a Fabullo dal vivo, perché dalla carrozzina non ci si può appiccicare al vetro per vedere lì per terra; e, se apriamo la porta, il Signor Riccio si spaventa.

Non importa. Ovvio. Le cose importanti e gravi sono altre. Sempre altre. Sempre altre. Non si desidera ciò che non si conosce, tipo quell’uva troppo alta tanto è verde.

Tu figurati che ci cambia. E’ un dettaglio insignificante.

E’ che, ogni tanto, certi pensieri, sensazioni, ricordi (il vento, il profumo dei pini marittimi, la pianura vista da un sentiero in alto, il sugo al basilico da una finestra in un vicolo bianco e stretto, la poltrona comoda e accogliente a casa di vecchi amici di tanto tempo fa) colpiscono sferzanti, fanno vacillare, annaspare.

Tutto lì. Poi se ne prende atto, e si lascia perdere.

E che sia benvenuto il Signor Riccio. Fabullo non lo vede ma glielo raccontiamo, siamo tutti contenti, l’atmosfera si rallegra, e a posto così. In fondo, siamo stati scelti anche da lui, questo è giusto ricordarselo.

Buona Giornata.

Angela