martedì 9 luglio 2024

Categorie dell' essere.

 Procediamo ancora, sempre con i massimi sistemi, sempre al netto dei fatti.

Allora: lasciamo perdere quello che dicono le Famiglie Isteriche, notoriamente depresse, distrutte dalla vita, incapaci di gestire il dolore, conseguentemente non considerabili nelle loro opinioni; lasciamo perdere quel che raccontano gli Amici del Blog, nota manica di buontemponi; neanche a parlarne dei vanneggiamenti che tira fuori la sottoscritta, notoriamente tuonata poiché affranta dalla vita grama.

Però ci sono analisi sociali che non credo che Quelli Che Sanno possano mettere in discussione, tipo quelle del Prof. Diamanti o della Prof. Saraceno, che evidenziano come una percentuale altissima di Genitori Isterici sia costretta a rinunciare al lavoro, creando un danno a se stessi, all'economia familiare, al sistema generale perché aumenta il tasso di povertà.

Allora, le possibilità: i Genitori Isterici sono tutti dei pelandroni, noiosoni, lamentosi, che preferiscono vivere di sussidi (che però non ci sono, già li qualcosa non torna); oppure non hanno scelta. 

Se così fosse, il che sembra altamente probabile, qualcosa non funziona. Se qualcosa non funziona, i servizi esistenti a tale scopo non servono.

Non mi sembra difficile. Non vi faccio neanche la formula excel con i punti e virgola e le virgolette alte. (Mia cara, dice LA PAOLA, la devi piantare di fare la saputella. Va bene, non lo faccio più. La formula non serve, bastano i fatti).

Quindi: in un mondo buono e giusto, esiste un sistema intellettualmente onesto. Trasparente.

Abbiamo capito che non ci siamo. Però: si potrebbe prenderne atto e utilizzare questa storia dolorosa come l’opportunità di costruire non un sogno, ma semplicemente il dovuto.

Cioè: l’ente che struttura il progetto e non lo mette in atto, lo ammette: ok non funziona, capiamo perché, dobbiamo erogare il servizio; cerca una causa: è un componente dell' erogazione che non è opportuno almeno in questo specifico caso; stiamo sbagliando la modalità di individuazione del personale; non abbiamo centrato la tipologia di personale, le sue competenze, le sue conseguenti valorizzazioni economiche; o ancora: noi non possiamo adempiere a questa funzione e lo diciamo ai nostri organi superiori.

Quest' ultimo concetto è ovviamente di grande spessore, perché se torniamo agli studi di cui sopra, emerge con l’evidenziatore che la situazione di questa Famiglia Isterica è un paradigma sociale che tocca migliaia di individui direttamente e indirettamente.

L’ammettere per cambiare, a tutti i livelli.

Ma l’ammettere: invece la Famiglia Isterica fa domande molto precise e non arrivano risposte. 

Il non ammettere, dicevamo, è la madre di tutte le colpe. Ma esiste la bisavola di tutte le colpe, argomentazione che non vedo come possa essere smentita a questo punto: il servizio che non serve non ha il benché minimo interesse a risolvere un problema di sistema, conscio di essere una sorta di categoria filosofica, un’essenza: il servizio che non serve è una categoria di ente che esiste per mantenere se stesso, che non risponde a nessun requisito che non sia creato da se stesso medesimo. 

Il non ammettere è la madre di tutte le colpe, il non interesse è il baratro del non ritorno.

Esiste una prova tangibile, è facile. Se il fruttivendolo vende frutta marcia, chiude bottega, perché non può inventarsi il criterio di esistenza che la frutta marcia è il top. Se i servizi che non servono non erogano i servizi (per questo non servono) continuano ad esistere, ad essere, cioè vengono pagati: basta non fare vedere il prodotto ma decantarlo nelle analisi di qualità. Banalmente: nascondere il bisogno da colmare.

Signora Mia, la sua valutazione è sempre semplicistica, dicono Quelli Che Sanno. E vabbè, dico io. Però siete noiosi: se parliamo del fruttivendolo non vi piace, ma se metto insieme tutti i Conta.se e il risultato viene 0, mi dite che non è comprensibile. Forse dovreste studiare: perché magari sarebbe un modo per applicare i mitici modelli di gestione ai bisogni specifici, che non sembrano conosciuti dal servizio stesso.

LA PAOLA stavolta non mi sgrida. Si vede che l' ho detto bene.

Buona Giornata.

Angela 


2 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Hai detto bene Angela hai spiegato perfettamente tanti gravi problemi delle famiglie speciali. Xxxxxxxxxxxxxxx perché abbiate sempre forza e coraggio! Quanto c'è ne vuole. Buona giornata a tutti 💓

Luana ha detto...

Analisi perfetta che capirebbe chiunque.
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