lunedì 30 settembre 2024

Nulla sappiamo.

 Il salame di cioccolato è finito, condiviso con chi ha bussato successivamente ai vetri e si è auto aggiunto un posto a tavola: l’azione autonoma è sostanziale, perché noi dobbiamo trottolare, altro che i dervisci, nulla di spirituale, però, non riusciamo a sentirci elevati. Tra chi ha bussato, anche il volontario del Comune che si occupa del supporto in tutto ciò che è sanitario, che ha gestito al volo l’inserimento di esami che non arrivavano.

La Deroga speriamo si autocrei dal più profondo del nulla cosmico, dal pianeta Trantor, o giù di lì, che non so bene se si possa inserire come luogo di pensiero come l’ Atene del V secolo per quel professore di filosofia amico dell’Andrea del profondo nord est (secondo me può eccome, ma io sono di parte). Per il momento, però, la materializzazione non è avvenuta: addirittura, sabato mattina, in farmacia, a scopo di verifica, non solo non è stato possibile inserire i codici, ma nemmeno si è aperto il sistema. Non è apparso Hari Seldon, comunque.

Le notti sono state un gorgo sconosciuto, che la mattina non abbiamo più saputo dire che giorno e che ora fosse, c’era luce, tutto lì. Tra cambi e dolori, se uno ci chiede che succede, , dove stia il problema, noi non lo sappiamo mica più. Non sappiamo più niente. Signora Mia, nessuno sa nulla in questa vita, dicono Quelli Che Sanno con il volto riposato e la vestaglia stirata.

Ho portato sulla Panda del 99 due del Vicinato, che hanno compiuto 25 anni circa 3 volte e mezza: stavano in fondo alla ripida discesa per arrivare nella via. Vi porto su? Non diciamo di no, lo sai che c'hai il baule mezzo aperto? ma si, troppo pieno.  Quello seduto dietro, in mezzo, tenendosi ai sedili, tra il rombo del motore ai 30 all'ora, era felice come sul motorino con i capelli al vento: Ma guarda come va bene, ma com’è bella, com’è tenuta bene. Si, vabbè, però non toccare troppo la carrozzeria che ti resta in mano.

Sabato sera alle 21 la lavatrice ha acceso tutte le luci che poteva accendere e nulla si poteva fare, mancava un’ora a fine lavaggio. Abbiamo tolto corrente. Poi tutto ha funzionato nuovamente, siamo partiti da capo e dopo un po’ mancava solo più mezz’ora, come se avesse ricalcolato tutto. L’abbiamo usata tutta la domenica, cogliendo l’attimo, non si sa mai. I miracoli esistono, San Michele non è un’opinione, però oggi tocca sentire il Tecnico, che per il portello sostituito ad agosto era stato chiaro: anche questa è fatta, ma è l’ultima, non la ripariamo più, non provate a togliere ruggine perché non resta più niente, come la Panda del 99, a tre lavaggi abbondanti al giorno possiamo essere tutti soddisfatti. Sei un disfattista. No, sono saggio.

Ho spedito il progetto per la Onlus alla fondazione del Lincestàin, che siano clementi, per loro sono bruscolini, inezie, per le Famiglie Isteriche ossigeno puro. Più leggo i bandi, più guardo le rendicontazioni, più penso al giallo ocra, verde salvia, risotto experience e altre perle di saggezza di quando si torna a Coccia di Morto. Farebbe solo ridere se non fosse vero.

Buona Giornata.

Angela

 

venerdì 27 settembre 2024

Messaggio galattico.

 I Piani Alti, gentilissimi e benedetti, ieri mi hanno spiegato che la faccenda della deroga loro l'hanno mandata avanti, ma non è andata sostanzialmente da nessuna parte. Addirittura i Piani Alti stessi mi hanno detto che non capiscono dove sia il problema, perché non trovano una procedura da rinnovare: sostanzialmente la deroga a che? e per di più è addirittura scaduta questa deroga a non si sa che cosa?

Io ho fatto cadere rumorosamente le braccia e ho spiegato che la farmacia non può più inserire i codici perché è scaduta questa sedicente deroga, ho ricostruito quando ciò era già avvenuto e tutto si era risolto senza trovare procedure definite, maggio 23 e aprile 20, mi ricordavo anche le date ( intanto nella mia mente passavano delle cose che però non ho detto, giuro: per esempio, ho pensato che siccome è di moda, in questo contradditorio mondo, che soggetti vari si autotitolino con competenze che non hanno, magari per solidarietà lo fanno anche i concetti astratti, dal nulla si crea qualcosa che si chiama Deroga che ha anche una sua età, per esempio. Voi potete quindi capire il nostro stato di confusione mentale globale e costante. Ma davvero ho mantenuto quel minimo di contegno e raziocinio che ha fatto sì che io non raccontassi questo mio ragionamento al funzionario che mi parlava). 

Ho anche detto che noi siamo mortificati perché ci mettiamo tutto l'impegno di questo mondo per stare dietro a qualunque tipologia di procedura, entriamo nei portali, compiliamo le scartoffie, facciamo le telefonate, però ci sono momenti in cui veramente nessuno sa che cosa fare, e quindi lo sappiamo che è assolutamente fuori luogo che i Piani Alti si occupino di una cosa che è sostanzialmente un’infima scartoffia (non ho nemmeno detto che era la carta per il pane o per altre funzioni, sempre per il raziocinio di cui sopra). Ma se ci indicano la via noi la percorriamo.

I Piani Alti gentilmente mi hanno detto di stare tranquilla che è evidente che il problema non siamo noi.

Non mi sono messa ad urlare, neanche a piangere, ho ringraziato di cuore, ma davvero con la massima sincerità, pensando a come fanno quelli che sono messi sicuramente ancora peggio di noi nella gestione di tutto quanto, che ad esempio invece di avanzare tentennando come noi nei piedi hanno anche, che ne so le pinne, o i punteruoli.

In tutto questo hanno bussato ai vetri, io ho aperto con un'espressione da mentecatta integrale, e mi hanno passato un salame al cioccolato. Deve essere un messaggio galattico, esiste un mondo buono e giusto.

Buona Giornata.

Angela 

giovedì 26 settembre 2024

Stranezze delle cose che si usano e finiscono.

 

Che proprio siamo non troppo lucidi non è neanche una notizia originale, non è poetica, non è uno scoop giornalistico, semplicemente un dato di fatto noto da tempo immemorabile. Indubbiamente da quando abbiamo questo programma intensivo di notti in bianco, che ormai si protrae da settimane e settimane, i pochi canali che normalmente prendiamo si sono enormemente ridotti.

E quindi non realizziamo delle cose molto banali: per esempio che, se facciamo innumerevoli bagni al giorno e alla notte, nello specifico, utilizziamo innumerevoli traverse monouso. (Fermi tutti: il primo di Quelli Che Sanno che dice che non dobbiamo usare le traverse monouso perché dobbiamo pensare all'ambiente giuro che lo metto in lavatrice lui a 90 gradi. Giuro. Poi mi appello all'infermità mentale mia, ma ho già la certezza che mi daranno tutti ragione con un simile imbecille.)

Il passaggio successivo che non realizziamo è che, se utilizziamo del materiale, per esempio le suddette traverse monouso, il materiale in oggetto finisce, non riproducendosi all’ultimo per gemmazione spontanea.

Se non lo realizziamo, però, diventa un dato lampante la notte alle 03:30, quando le traverse monouso ci servono. E scopriamo che non ce ne sono più nemmeno in garage perché siamo stati talmente rintronati da non comprarle.

Così nella giornata di ieri abbiamo raccolto tutte quelle di scorta che c'erano in casa negli zaini, sotto i cuscini, in modo da arrivare ad una provvista di qualche Santo che andava a comprarcene al volo. Ovviamente poi le cose si sa che si concentrano, in questa Galassia, le mitiche stringhe cosmiche di cui si parlava qualche giorno fa. Per cui, dopo la notte in bianco, Fabullo si è svegliato con una crisi violenta che lo ha fatto vomitare nel letto e non in carrozzina come avviene solitamente. In questo modo abbiamo buttato via l'ennesima traversa che invece dovevamo tenere cara, ma soprattutto è stato necessario lavare i capelli, e quando sono da sola lo facciamo da sdraiati mettendo sempre le solite traverse, che però erano già più preziose e rare dei diamanti.

Quindi ieri mattina il bagno è stato eseguito utilizzando dei sacchi dell'immondizia aperti per non bagnare tutto e, sotto la testa, dove sarebbe colata tanta acqua, è stato posizionato un pannolino aperto ad assorbire tutto, messo a cappuccio che neanche Frate Isaia.

Poi è chiaro che se Quelli Che Sanno fossero qui avrebbero indubbiamente delle iniziative migliori: almeno più eleganti, suvvia.  Però non ci sono mai, e oserei anche dire che ringrazio le Alte Sfere, perché io che sono presuntuosa ed insolente ho un poco l'impressione che Quelli Che Sanno, oltre ad elargire perle di saggezza prese da chissà quali meandri della cultura, operativamente se la cavino molto male, per cui ad averli qui rischierei solo di doverli ulteriormente badare. Per la carità.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 25 settembre 2024

Quanti sono.

 

Donna Paola da La Spezia è nel nostro cuore a prescindere. E basta.

Tra le attività ludiche di questi giorni, dopo il carico documenti per il voucher digitale, il narrativo per una fondazione del Lienchestain già ribattezzato Lincestín, la rendicontazione intermedia datata 30 giugno inoltrata dalle progettiste solo ieri che ancora un po' mi veniva una sincope, ci sono una bella serie di varie ed eventuali.

Per esempio la deroga dei pannolini: non è una definizione definita, è un buco nero. 

Ma in parole povere: Fabullo, che per fortuna ne usa non troppi, riceve i pannolini com una procedura che non è quella solita (e anche lì non mi chiedete) ma con un procedimento diverso, forse, dico forse, perché usa un modello molto piccolo che non sta negli appalti.

Ogni tanto la deroga scade. Non si sa quando. Non dipende dall'equinozio, dalle costellazioni, dalla migrazione degli aironi, dagli sconti del supermercato, dal prezzo del petrolio al barile, dal menù della mensa scolastica. Succede. Un bel giorno la farmacia dice: l’ordine non si inserisce più, è scaduta la deroga.

E a quel punto, tutte le volte, si annaspa. Nessuno sa nulla. Nulla. 

Se non che deve compilare una procedura lo specialista urologo, che non ha spazio in tempi brevi per la visita, che non era per altro prevedibile; non si sa quale urologo sia deputato a tale scartoffie; il dipartimento di urologia è furente perché non si sprecano visite per procedure imbecilli che  non dovrebbero scadere. 

Eccetera eccetera.

Quindi, regolarmente, il Medico Santo Subito perde una settimana diventando verde a forza di girare come una trottola tra una telefonata e l'altra.

Alla fine, stremati, chiediamo aiuto ai Piani Alti che si occupano del territorio domiciliare: che assolutamente non gestiscono tali boiate, perché non ha senso.

E diciamo quello che va detto: per favore, noi ci impegniamo, facciamo, scriviamo, chiediamo: ma diteci a chi e cosa chiedere.

Lasciate perdere, mandiamo avanti noi.

Ma no, non pretendiamo questo, diteci bene la procedura e noi siamo bravi.

Tranquilli, tutto fatto. 

La prossima volta sarà uguale.

L’impressione è la seguente:  che nessuno sappia quale sia la benedetta procedura, forse non esiste. Per fortuna, poi, ai piani alti ci sono dei Funzionari di Buona Volontà che non sanno come rimediare al problema, probabilmente da loro  segnalato 97873,3periodico volte ai Piani Più Alti, e hanno pietà di noi.

É che nessuno sa quanti piani ci siano.

Buona Giornata.

Angela 

martedì 24 settembre 2024

Si può dire.

 Però. 

Ogni tanto. 

Troppo ogni tanto. 

Ma quell' ogni tanto talvolta c’è.

Abbiamo una situazione speculare a quella della Famiglia Isterica in difficoltà assistenziale, però a scuola. 

Il risultato è per fortuna diverso.

Ma anche: il risultato è purtroppo diverso.

State attenti.

Il personale educativo assistenziale (educatore o OSS, a seconda delle necessità) a scuola è gestito (nel senso di pagato) dal territorio e non dal Ministero. Il territorio partecipa con la scuola (e varie altre figure, ad esempio medici e terapisti) alla stesura del mitico piano educativo individuale. Scusate se lo scrivo minuscolo. 

Una Famiglia Isterica, che ne aveva fino in testa, con grande impegno, competenza, fatica, ha dimostrato che il personale incaricato dal territorio non era qualificato per adempiere al piano educativo che il territorio stesso aveva firmato per la loro bambina. 

Quindi sono riusciti a fare deliberare che serviva una figura diversa, per altro laureata. 

Poi la situazione ha un attimo di nebulosa: il professionista è stato cercato con modalità che non sono state proprio chiare, una sorta di appalto non appalto, che imponeva caratteristiche di continuità e di costi che alla fine sembravano privilegiare lo stesso ente che aveva sempre inviato il personale non qualificato. 

Ovviamente le caratteristiche di costi possiamo riassumerle in fretta: al ribasso. 

Sapete come è finita? Che i laureati che accettavano quella cifra non sono stati trovati, la Famiglia Isterica ha portato comunque la bambina a scuola come suo diritto, è stato necessario rivedere tutto, l’appalto non appalto è passato ad un altro ente che manda i professionisti per una cifra più congrua. Che sono quindi davvero qualificati. 

Il problema è stato sollevato, si è visto bene, e per una piccolissima volta è andata come doveva.

Ed ecco il perché il risultato è purtroppo diverso, rispetto alla Famiglia Isterica con il problema assistenziale: primo, perché i soldi in ballo erano di meno it’s all about money. Secondo, è stato possibile tirare la corda mandando la bambina a scuola e costringendo il sistema, che sapeva di essere nell' occhio del ciclone, a provvedere in modo adeguato.

Nell'altro caso la bambina è in condizioni molto diverse, sta sempre in casa, e il sistema territoriale sa benissimo che, tanto, la Famiglia Isterica non la abbandonerà davanti all' ufficio del Direttore Generale.

Però, spiegato tutto bene, talvolta qualcosa va a buon fine. Non va liscia, perché le cose lisce sono delle altre. 

E quindi arriviamo alla morale di Toro Farcito: a quelli lì che giocano al ribasso, almeno per una volta, per quanto misera e faticosa, per una volta, ben gli sta.

Si può ben dire.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 23 settembre 2024

Conticini delle pulci.

 Venerdì è passato, ne siamo usciti indenni, davvero, complice anche il fatto che siamo talmente stanchi da non avere ulteriori risorse da sprecare in troppi pensieri. Pensate che ho anche caricato tutta la documentazione per la Onlus nella piattaforma della Camera di Commercio, la quale piattaforma ha confermato che i documenti erano corretti.

Direi di non andare oltre nel pretendere troppo.

State attenti perché oggi facciamo i conti. I conticini nello specifico.

Ovviamente la Famiglia Isterica in difficoltà con l'assistenza della bambina è sempre lì che aspetta una copertura corretta e completa. Siamo sempre al punto che il progetto scritto dal sistema territoriale è quello congruo, ma il sistema territoriale stesso non riesce a fornirlo. Questa stessa situazione si sta ripetendo in maniera sistematica nella quotidianità in tutti i contesti, soprattutto perché è appena ricominciata la scuola, sempre all'improvviso e inaspettata. Lasciamo un attimo perdere il discorso degli insegnanti di sostegno e rimaniamo sulle risorse che deve sempre fornire il territorio, ad esempio l'assistenza a scuola, che sia assistenziale propriamente detta o educativa.

Il personale non è mai quello deputato a quello specifico ruolo perché quel personale non si trova. Attenzione: non vuole dire che non esiste, ma vuol dire che con la contrattualità attualmente presente nessuno si mette a fare un lavoro di grande responsabilità per i quattro soldi che vengono appunto erogati in base a tale contrattualità mai rinnovata.

Chiaro che questo è il problema trasversale di tutti i contratti di qualunque settore: rimaniamo però un attimo in questo discorso qui, perché altrimenti non ne usciamo mai e non arriviamo al mitico punto.

Vi faccio un esempio molto concreto che fa capire tutto: siccome il sistema territoriale con tutto questo discorso alla base non riesce a fornire ciò che sarebbe opportuno, almeno per la parte domiciliare, che è estremamente comoda perché così la famiglia si carica di un servizio che dovrebbe essere di qualcun altro gratuitamente; dicevo, per la parte domiciliare sono erogati dei supporti economici vincolati all'assunzione di personale.

In parole povere, che sono quelle che peraltro sono state dette più volte ad esempio alla Famiglia Isterica in difficoltà assistenziale: noi con questo sistema di contratti imposti e di tagli economici non riusciamo a fornire i servizi di base, visto che voi Famiglie Isteriche vi lamentate tanto, noi vi diamo i soldini e il personale ve lo cercate voi, così non la menate nemmeno che vi mandiamo degli incapaci.

Solo per essere veramente chiari, parlando di dati che potete verificare oggettivamente: la nostra regione agli aventi diritto, che sono persone con necessità assistenziali importanti e appartenenti ad una fascia isee molto bassa, offre un supporto di 600 €  lordi al mese che sono vincolati all'assunzione di una persona a scopo appunto di supporto assistenziale o educativo domiciliare. Questa persona è obbligatoriamente assunta per non meno di 16 ore settimanali, cioè 64 ore al mese.

Fate i conticini: sono meno di 10 € lordi all'ora. Questo significa che nessun professionista con delle competenze molto specifiche ed avanzate accetterebbe di stare solo con un disabile grave per quella cifra. Comunque non per 64 ore al mese, che vuole dire due giorni alla settimana: perché rappresenta in più un impiccio organizzativo per trovarsi un lavoro decente.

Allora, che succede: che il sistema territoriale, che comprende sia la Asl che i servizi sociali dice: è vero che è così, però non è colpa nostra, perché i fondi erogati sono questi e dall'alto c'è proprio scritto che bisogna seguire questa tipologia di contratto che non viene rinnovata da 5799 anni. Non è colpa nostra.

Qui sta l'inghippo: perché è vero che i territori non possono variare di loro iniziativa un contratto nazionale, né possono erogare più fondi di quelli che vengono concessi dall'apparato centrale. Ma gli stessi territori scrivono che il singolo progetto è stato attuato e che quindi il risultato aziendale è stato raggiunto: e lì dicono una grossa bugia.

Perché per definizione il progetto viene attuato e l'obiettivo viene raggiunto quando il piano personalizzato di quel singolo utente viene gestito dignitosamente,  e questa situazione non è mai quella che si evidenzia: questo emerge eccome da studi sociologici specifici, ma non viene mai ammesso dagli attori in causa.

Quello che dovrebbe essere scritto dai territori è: abbiamo erogato individualmente i fondi che sono stati concessi, quei quattro soldi pulciosi che non potranno mai fornire la possibilità di un'assistenza congrua a quella persona, quindi abbiamo fatto il nostro dovere con quello che avevamo a disposizione ma il progetto non si può dire attuato e l'obiettivo aziendale non si può dire raggiunto.

Ovviamente il tutto va tradotto in progettese e burocratese, ma il concetto sarebbe quello lì.

Questo non avviene mai e poi mai. Per cui il torto è palese a tutti i livelli.

Buona Giornata.

Angela

 

 

venerdì 20 settembre 2024

Ce la facciamo.

 Manteniamo la calma. 

Noi ce la facciamo, giuro.

Oggi Fabullo compie vent'anni ed è meglio affrontare un istante per volta senza guardare troppo lontano: nello specifico, cinque minuti sono troppi.

Sapete quante cose si fanno e pensano in cinque minuti? Finisce male, finisce che si scendono i gradini dello specifico, e si immagina cosa farebbe un ventenne in cinque minuti, quante parole e azioni. Si immagina come un caleidoscopio, o la centrifuga della lavatrice, pure quella dello scolainsalata (ohhh noi prosaici in ciabatte).

Per cui, assodato: l’orizzonte dei 5 minuti è smisurato e pericoloso. Travolgente. Una sabbia mobile.

Oggi più che mai è opportuno gestire gli attimi.

Mandiamo avanti la giornata, sorridiamo quando è ora, l’attimo dopo diamo farmaci senza più considerare la motivazione del sorriso, compiliamo moduli, abbiamo imparato l’estensione p7m, facciamo due parole di passaggio, accendiamo la lavatrice, apriamo la mitica piattaforma di Unioncamere, mangiamo tagliatelle perché ce le hanno portate fresche, noi amati.

Insomma, davvero, ce la facciamo, ci impegniamo. 

Comunque, con Voi, Amici Amatissimi, è immensamente più semplice.

Buona Giornata.

Angela 

giovedì 19 settembre 2024

Stringhe.

 Sono arrivati tutti i documenti da compilare e caricare per il bando regionale e c’è anche la mitica delega del rappresentante legale. 

Le progettiste, dopo mesi, hanno dato segni di vita.

La scadenza di entrambe le situazioni è la stessa: ci sono infiniti spazi nell' infinito universo, ma poi tutto finisce nella stessa stringa. 

Bisogna provare a trafficare con la piattaforma della camera di commercio da un lato. Rivedere il budget delle progettiste facendo opportuni ritocchi. 

La stessa stringa: ieri ero ovviamente senza PC, cosa credo mai avvenuta, per una riparazione, così nulla è stato fatto perché non gestibile da android vari. 

Oggi devo portare Fabullo a fare fisioterapia e tutto salta nuovamente. 

Non si chiama ansia: perché l’ansia presuppone un mancato adattamento dell'organismo alle richieste ambientali, con una risposta dei vari parametri nella direzione dello stress. 

Io non mi sento particolarmente in apprensione, ho semplicemente usato il pallottoliere.

Si chiama: matematica, aritmetica, statistica, buon senso. Servono X minuti per compiere una serie di azioni; quegli X minuti non sono disponibili; vanno catturati da altro ambiti, tipo cibo e sonno: tali ambiti sono già gravemente carenti. 

Su su Signora Mia, è che Lei sta a casa tutto il giorno, non ha il senso della realtà, dicono Quelli Che Sanno. 

Taccio.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 18 settembre 2024

Ben che vada.

 Facciamo una riflessione sociologica, di quelle che analizziamo come facciamo noi: che probabilmente siamo poco raffinati, tagliati col falcetto, però ogni tanto non perdersi in meandri poco funzionali serve.

State attenti. 

Stiamo partecipando a questo bando per la digitalizzazione della Regione, un bando pubblico.

Nello specifico, questo bando non è per il no profit, ma per le imprese: la mia prima obiezione è stata quindi che ne eravamo esclusi. 

E invece no: perché vale la definizione europea di impresa, cioè qualunque ente faccia qualunque cosa in cui si muove del denaro; poi si fa riferimento alla normativa specifica se si è no profit o se invece lo scopo è l’utile, ma è un passaggio dopo che non c’entra nulla.

Terra terra: se la bocciofila di Notu Giacu Batista Peru Minic e Carlino (è del profondo nord ovest, la bocciofila, Carlino è il presidente perché gli vogliamo bene), purché sia un ente con uno statuto, organizza il quadrangolare, con i soldini delle iscrizioni compra i balocchi per i bambini dell'ospedale, i soldini sono entrati e usciti, sta scritto da qualche parte, la bocciofila per l’Europa può definirsi impresa e partecipare alle relative iniziative. 

Passo indietro: precedentemente, è già chiuso, c’era stato un bando specifico per le digitalizzazione rivolto al terzo settore: l'avevamo letto e lasciato perdere, per quanto era difficoltoso.  A partire dal fatto che doveva essere presentato da più organizzazioni no profit (onp) che lavoravano come partner: non sto dicendo che questo è, per esempio, un elemento che fa spesso pensare ad un eventuale cerchio magico; non diciamolo. 

E poi c'erano mille e mille paletti. Amen.

Adesso non sappiamo come andrà a finire, e non importa, ci proviamo, come sempre con i bandi. 

Ma ecco il punto: se un progetto per le imprese, che sono vincolate ad un sistema fiscale, normativo ed organizzativo per forza di cose più rigido dell' ambito di un'associazione; se quel progetto lì risulta più accessibile di un qualcosa che invece è specificamente pensato per il mondo del no profit: ecco, mi sa che possiamo dire che l’evoluzione di ciò che  è solidarietà  va in una direzione che dà da pensare: ben che vada,  si sprecheranno sempre più risorse in situazioni inutili. 

Mal che vada, non lo diciamo, come prima.

Buona Giornata.

Angela 

martedì 17 settembre 2024

Notizie.

 Le buone notizie sono: ha risposto la Regione dicendo che posso caricare io i documenti firmati dal legale rappresentante. Non è ancora chiaro, invece, chi potrà fare l'invio il giorno del click day entrando con la propria spid. Siamo fiduciosi che capiremo, uno spizzico per volta, pare che  la possibilità di avere tutto scritto bene dall'inizio sia un miraggio, un lusso, un’utopia, qualcosa che sta nel capitolo del periodo ipotetico dell'irrealtà. 

Le progettiste, come da loro profilo professionale regolarmente retribuito, hanno mandato una bozza per un nuovo progetto, bontà loro; non hanno invece dato informazioni sull’inserimento della rendicontazione del Babywearing, datato 30 giugno e che io ho loro spedito il 4, sempre di giugno. Non mancherò di chiedere, così comunichiamo. 

Fabullo ieri ha passeggiato in carrozzina quasi due ore, incontrando gli esemplari canini Laika, Nilde e un nuovo cucciolo che dobbiamo assolutamente sapere come si chiama, un gatto nero lucido e non patito, tutto il Vicinato. 

Le buone notizie finiscono qui. La pancia di Fabullo non rientra in tale materia. Le nostre notti nemmeno.

Buona Giornata. 

Angela

lunedì 16 settembre 2024

Rimaniamo lì.

 Prosegue il nostro programma di notti bianche, che gestiamo in totale autonomia, senza dover chiamare un manager di eventi: niente concerti, musei aperti, festa per la vendemmia, tavolate in bianco vestiti, varie, eventuali.

Noi, in tutta semplicità, siamo gente modesta, stiamo in piedi a lavare Fabullo, cambiare letti.

Di giorno è tutto piuttosto regolare, mallanottenò. Di giorno, per altro, Fabullo è stravolto per come l’ha passata, la notte.

Signora Mia, ha fatto questo e l’altro e ancora l’altro? Dicono Quelli Che Sanno. Ma no, non abbiamo fatto nulla, stiamo subendo passivamente le avversità, votati alla sofferenza sublimante, oseremmo parlare di catarsi, ringraziamo anzi per i preziosissimi consigli densi e avviluppati nell’intelligenza, non ci foste voi a questo mondo, esseri pensanti così utili.

Mia cara, dice LA PAOLA, stamattina non è che sei proprio gentile. Davvero? dico io. Non pensavo, mi vengono in mente così tante altre strategie che denotano scarsa gentilezza.

Siamo molto stremati. Moltissimo. Infinitamente. Anche perché non possiamo evidenziare un problema che si può provare a curare, troppo o troppo poco, aumenta o blocca, o dolori. Ma no. Solo uno squilibrio completo, che non c’è mai stato. Diciamo che abbiamo una certa pratica agli svariati risvegli notturni, ma non così dinamici, mettiamola così.

Facciamo che vi conto un segreto.

Che oggi è il genetliaco di Nonna Robi. Rimaniamo sempre sui 25.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 13 settembre 2024

Per quello.

 Una delle varie ed eventuali intercorrenti in queste settimane è che, dopo gli antibiotici, e dopo il virus, stiamo ancora trafficando con la pancia destabilizzata di Fabullo.

Siccome mi sono alzata gentile, vi prego di anticipare Quelli Che Sanno prima che elargiscano perle di rara intelligenza (a cui noi non saremmo mai arrivati, secondo il loro criterio di valutazione dell' umanità che sicuramente rientra in un narcisismo ossessivo o anche nella badolaggine integrale), come i fermenti lattici, il limone o altre profonde verità: avvisateli, così evito di produrmi in dettagliate spiegazioni topografiche sulle località che possono allegramente raggiungere.

Senza scendere in dettagli non bucolici, vi racconto che è da settimane che gli attacchi di mal di pancia sono anche notturni, con tutta la conseguente gestione della faccenda. 

Il succo è che siamo un misto tra gli spettri e le larve e non ne stiamo vedendo la fine.

Sarà per quello che ho poca pazienza.

Buona Giornata. 

Angela 

giovedì 12 settembre 2024

Domande tanto intelligenti.

 Ho sempre tante domande quotidiane.

Il giorno del click day per la regione caricheremo i documenti digitalmente firmati dal legale rappresentante: ma deve entrare il legale rappresentante con la propria spid, oppure può farlo il referente che poi carica? Per noi quattro gatti che facciamo le cose nei ritagli di non tempo qualcosa cambia, se posso fare io al volo che sto seguendo tutto è più semplice.

La domanda precedente l’ho fatta alla regione, e quindi ne consegue la nuova domanda: perché non mi rispondono?

E poi: perché l'azienda di due anti epilettici che costano quanto un viaggio in Groenlandia al sistema pubblico ha cambiato le siringhe di dosaggio, e le attuali perdono tutto al minimo movimento perché lo stantuffo non tiene e non si leggono i numeri? La risposta è pedestre: per risparmiare con  plastica di infima qualità. Ma con dei costi del genere? E io passo il tempo a raccogliere farmaco dal pavimento.

E poi: ma perchè ciò che ci strema di più è lo stare dietro alle esigenze, paturnie, agende, esigenze, lamentele di coloro che dovrebbero offrirci dei servizi, talvolta per altro di dubbia efficacia? Dobbiamo sempre essere elastici noi? E essere gentili, ascoltare, eccetera eccetera, che la sera ne abbiamo la testa piena? Va detto che io ho sviluppato splendide doti di finto ascolto con sorriso comprensivo stampato e intanto non ho idea di cosa dicano, ho un'autonomia anche di qualche ora. Mi toccano molto meno di un filo d’aria, che invece non si spreca mai. Però tutta l’elasticità richiesta è comunque quanto meno svuotante. Se nasco un’altra volta, tra tutti gli altri progetti già esposti, ci sarà da valutare attentamente se essere sempre gentili.

E poi: che accidenti mi è venuto in mente di rileggere la Morante, che poi mi fa stare male, e lo sapevo anche. Però che prosa. 

E ancora: perché ho messo le chiavi del furgone nel sacchetto delle traverse, così dopo averle cercate come una pazza ho preso quelle di riserva e le ho trovate alla sera? Forse perché mentre uscivamo hanno portato l'ossigeno. Ma adesso? Stiamo andando via, era per fine settimana. E no, dai, riesco oggi, faccio in fretta. Ecco, appunto. 

Signora Mia, le domande sono sintomo di conoscenza, apprendimento, quella storia di Socrate: dicono Quelli Che Sanno, pontificando amabilmente, come cornacchie appollaiate.

Apperò, dice LA PAOLA, raffinata stamattina.

Buona Giornata.

Angela 



mercoledì 11 settembre 2024

Partito.



 Ieri a mezzogiorno anche  Riki il Riccio è partito alla volta del Centro Animali Non Convenzionali. Lo abbiamo guardato tutta la mattina e lui si andava sempre a mettere sotto il sole e non riusciva a muoversi, e respirava poco. Così gli abbiamo fatto la cuccia tutta bella, dentro la calza c'è un barattolo tiepido, e allora è stato lì tranquillo.

Poi è arrivata l'incaricata e noi eravamo fuori a salutarlo, anche Fabullo.

Chi lo sa.

Pensare che in questi giorni dovevamo sempre stare attenti perché scorrazzava tutto felice, come chi ha da compiere una missione della massima importanza, e rischiavamo di incespicarci, era ovunque.

Adesso speriamo sopravviva e lo rimettano in sesto. Verrà poi liberato ma non qui, ovviamente, sarebbe troppo complesso.

Insomma, ci mancherà, è stato bello avere i ricci con noi. Contiamo che la Mamma torni qui anche la prossima volta 

Ci mancano, ma siamo contenti di essere stati così privilegiati, mettiamola così. Sempre perché non sappiamo pensare di meglio, beati quelli saggi pieni di riflessioni esistenziali.

Buona Giornata.

Angela

martedì 10 settembre 2024

I saggi.

 Stiamo trafficando per presentare domanda per il contributo regionale per la digitalizzazione per la Onlus, che permetterà di creare una piattaforma di gestione amministrativa. 

Al momento Paulo Aimo Tecnologico fa tutto manualmente: che ovviamente non vuole dire che usiamo i quaderni a quadretti e i fogli protocollo; tutti i dati stanno su cloud, con fior di antivirus, nulla si perde, tutto è sempre giusto, ma tutto è gestito inserendo dati manualmente, con tanti pdf ed excel.  Paulo Aimo Operativo lavora dalle 8 alle 10 ore settimanali, ovviamente di notte.

Quindi è giusto fare questo pensiero, soprattutto poiché i soldini li danno apposta, perché: 

  • Tutto sarà meno faticoso, noi saremo meno stanchi e potremo avere più tempo e energie per cose più significative, tipo trovare più risorse per la Onlus stessa, come é dovuto che sia. 

  • Noi saremo meno stanchi e punto. É necessario. Assolutamente necessario. 

  • É uno strumento per il futuro, perché permette di costruire meglio.

  • É uno strumento per il futuro da lasciare in eredità, perché non abbiamo ancora deciso se contiamo proprio ciecamente sulla nostra eternità. 


Insomma, stamattina ci siamo alzati straordinariamente saggi, nonché responsabili. 

In linguaggio progettuale si direbbe proattivi: come già detto, nella prossima vita puntiamo sul diventare amici di Clooney e basta, e mi dò volentieri al vagabondaggio, come direbbe Boog Amatissimo, piuttosto di sentire la parola progetto. 

Poi è da vedere se lo pigliamo ‘sto contributo.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 9 settembre 2024

La Categorica.

 Grazie a tutti gli Amici visibili e invisibili per il grande affetto: io non lo so come si pesi, o misuri in lunghezza, o in massa, o in capacità, mah, l’affetto. Non lo so, va detto che io e la fisica non è che siamo proprio vicini di casa.

La certezza è che si sente: come si sente il caldo di una coperta, o delle pantofole, o delle notti d’estate di una volta (traduzione: quelle piacevoli, vellutate, senza zanzare; non ci sono più, quelle notti lì; già solo pensando a quello capisci che i negazionisti del cambiamento climatico avrebbero bisogno di tante cose); l’affetto si sente come il suono del ruscello, il canto del vento, le voci in strada.

Giuro.

Beati noi che lo sentiamo. E di questo Vi ringrazio.

Facciamo che torniamo a bomba alle storie non estive: che non vuole dire che Quelli Che Sanno d’estate non esistano, o diventino furbi; però lavorano meno, questo sì.

Per cui la Famiglia Isterica in difficoltà assistenziale per la gravità della bambina, sempre in attesa dell’attuazione del progetto scritto dal territorio che non lo eroga, si è rivolta al territorio stesso, nella figura del Comune (assolutamente attore di tutta la faccenda) per chiedere come rifare la carta di identità della bambina: appunto molto difficoltosa da spostare, lo sapete, sta scritto da tutte le parti.

In passato, è stato fatto tutto a domicilio: esistono procedure e messi comunali. Adesso c’è il di più della carta di identità elettronica: si fa lo stesso, giuro, lo abbiamo fatto anche noi. Magari la procedura non è immediata, bisogna informarsi per metterla in atto, ma si fa.

L’impiegata interpellata doveva dare la risposta più semplice, oltre che di buon senso: capisco come si fa, la richiamo e ci organizziamo.

E invece, la Categorica (tutti Quelli Che Sanno sono categorici, è una caratteristica essenziale, come la voce, che è chioccia o affilata; certo che Lei, Signora Mia, è proprio classista e riduttiva, dicono Quelli Che Sanno; può essere, dico io): Signora Mia, non esiste documento di identità valido per cui il soggetto non sia tenuto a recarsi nell’apposito ufficio; è impossibile che Lei in passato abbia fatto diversamente, e se lo ha fatto non era valido.

Ovviamente la Famiglia Isterica si è rivolta ad altre figure, perché non si sprecano energie in sanguinamenti di rape, per cui l’Impiegata Intelligenza Personificata ha richiamato offesa confermando che si faceva effettivamente in un altro modo.

Facciamone solo una di considerazione, perché mille sarebbero tutte giuste ma altrettanto sprecate per un simile sfoggio di prestazioni cognitive.

Allora: la possibilità da non escludere è che, semplicemente, la Categorica sia un’imbecille isolata. Probabilmente è una condizione che può convivere con la riflessione più profonda che dobbiamo fare, da cui lasciamo però fuori il fatto che si tratti di un soggetto più unico che raro nella Galassia.

Riflessione più profonda: un funzionario pubblico, non importa di quale grado, dà talmente per scontato che qualunque soggetto al mondo possa conferire alla sua corte da non immaginare nemmeno lontanamente che non è, ovviamente, così. La convinzione più assoluta che non esista nessuno in difficoltà, o anche impossibilitato a genuflettersi al presunto potere assoluto della burocrazia, può essere solo sintomo di una patologia psichiatrica da bolla egocentrica o dell’ignorare le più elementari sfaccettature della vita.

Ci sta anche: boiafàus, mi tocca lavorare più del previsto, per carità, liquidiamo la faccenda che passa il turno e la risolverà qualcun altro. Forse è la spiegazione più certa.

Chissà.

Diciamo che però possiamo sicuramente affidarci ai dati statistici: non possiamo estrapolare dati più ampi partendo solo da questa vicenda; ma la certezza è che su quello specifico territorio lì la concezione di grave disabilità sia qualcosa che rientra nel profondo mistero.

Certo che non sei simpatica, stamane, dice LA PAOLA; ma non è vero, dico io, basta tirare i conti.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 6 settembre 2024

Scelti.

 Salvatore le sa sempre tutte. Tutte!!!!

Perché oggi è il mio compleanno. 

Non si viaggia, non si cucina, non si fanno balli e banchetti. Non si va nemmeno dalla parrucchiera. Non importa. 

Sono contenta perché non siamo mai soli. É un bellissimo pensiero. Luminoso. É essere scelti.

Vi abbraccio.

Buona Giornata.

Angela 


giovedì 5 settembre 2024

Sinceramente.

 Ieri sera, sinceramente, ero proprio tetra, perché la giornata era stata un assoluto modello di inconcludenza. Il bamblinamento, voce del verbo bamblinare, profondo nord ovest.

Fabullo è stato accudito in tutti gli elementi vitali, il che include il bagno completo.

Bucato gestito, anche con l’attenzione a non farlo bagnare dalla poca pioggia.

Nulla per cena, ma ho buttato del riso a bollire.

Abbiamo definito la faccenda del voucher della regione, la prima parte è proprio fatta, adesso bisogna stare attentissimi perché bisogna ovviamente anticipare per rientrare poi in un tempo indeterminato.

Ho riordinato la spesa che mi avevano portato il giorno prima e stava lì a stazionare.

Ho smistato e fatto consegnare libri e giochi che in Onlus non servivano.

É venuta l’infermiera per i prelievi e per controlli degli arrossamenti. 

Abbiamo consegnato al nostro ambulatorio la romantica provetta con il poetico campione. I volontari del Comune mi hanno mandato i codici per il ritiro degli esiti e ci siamo fatti le feste. 

É passata un'Amica a trovarci nella sua mezz'ora di pausa, così abbiamo finito il bagno chiaccherando.

Gestione lavastoviglie in bolla. 

Nel frattempo di tutto ho visto due telegiornali. Risolto il sudoku hard del NYT mentre facevamo una macchinetta. Letto una newsletter sulla poesia mentre ne facevamo un’altra. 

Però ieri sera lo sconforto era tangibile, concreto, denso.

Perché con Fabu non avevamo fatto nulla di divertente. I bagni non sono stati puliti. Non ho parlato con i tecnici per ripartire con la sistemazione carrozzina.

Non ho spedito svariate mail per la Onlus che ho in bozza perché le ho dettate in qualche frattempo e sono da sistemare. Non riuscivo a farlo al posto del sudoku durante Macchinetta, mi serve più concentrazione.

Lo sconforto è d’obbligo.

Buona Giornata.

Angela 


mercoledì 4 settembre 2024

Mi raccomando l'avventura.

 Ieri l'aria non era proprio settembrina, ammettiamolo; però avere avuto un giorno in cui si è respirato bene ha reso tutto più sopportabile. Oggi le previsioni sono  di nuovo di pioggia benedetta, ha cominciato stanotte:  e noi, più che sperarci, ci contiamo ciecamente. La fiducia illimitata che si ha in Babbo Natale per intenderci: che non ci sia più da bagnare il giardino, per esempio. 

La tangenziale a mezzogiorno ci ha concesso di procedere senza rallentamenti importanti: traffico molto impegnativo, moltissimo, con colonne di tir impenetrabili, ma è andata. Quando ce la siamo tolta, è stato bello tirare il fiato, perché comunque non è che si è potuto cantare a squarciagola con leggerezza, con tutti quei cambi di corsia continui che facevano incrociare occhi e lenti a contatto, in un mare di possibilità che il calcolo fattoriale lo lascio tutto a voi. 

È stato bello tirare il fiato e pensare che siamo proprio dei provinciali in ciabatte, non condannati a quel delirio ogni giorno della nostra vita. 

In compenso ieri sera in tempo zero abbiamo preparato una domanda per un voucher regionale per i supporti digitali della Onlus, che era da finire per oggi, e ce l’hanno raccontato i Santissimi Informatici che si occupano del nostro sito e della piattaforma della posta elettronica, gratis per altro: quindi si sono messi a lavorare al volo anche loro per preparare la prima documentazione e ad un certo punto io non capivo più esattamente chi ero e se sarebbe mai stato possibile mettere qualcosa sotto i denti per finire la giornata. 

È bello non lasciare mai niente di intentato, avventuroso. Mi sento però di dire che è un tantino faticoso. 

La morale è: ci sarà una via di mezzo tra Quelli Che Sanno seduti sul taburetto a pontificare  e Quelli Che Fanno senza tregua. 

Sto sempre pensando di chi diventare amica nella prossima vita, sempre per saltare i bandi a piedi pari. Dopo aver visto Venezia al tg, pensavo a George Clooney, si dice che sia molto impegnato nella solidarietà.

Buona Giornata.

Angela

martedì 3 settembre 2024

Commossa efficienza.

 Poi è tornato il sole al pomeriggio, ma intanto sicuramente qualcosa è cambiato e si riesce a respirare, incredibile come bastino poche ore di pioggia un pochino convinta. 

L'erba morta non è ovviamente resuscitata modello miracolo pasquale, ma la salvia ornamentale si è rialzata, e così pure le ortensie. E sono stata talmente di buon umore, garrùla all'ennesima potenza,  da non essermi nemmeno arrabbiata con le progettiste che ieri sembrava facessero tutto loro dopo mesi di assoluta latitanza. Va anche detto che la gentilezza del serpente è quella che non manifesta rabbia, però potevo essere molto ma molto più antipatica: sostanzialmente sta procedendo adesso una rendicontazione datata 30 giugno, come se fosse un miracolo concesso agli eletti. 

Sappiatelo: quando nasco un'altra volta divento amica di Paris Hilton, che tutti gli anni dà alla ONLUS anche solo ventimila euro, lei non se ne accorge neanche e a noi cambia la vita, così non dobbiamo partecipare agli accidenti di bandi che mi fanno venire le palpitazioni al solo articolarne la parola. 

Non so bene quali argomenti potrei tirare fuori per diventare amica di costei, però nel caso, mi ingegnerò con molto impegno, farò un corso.

Per adesso ci tocca tenerci le progettiste e respirare molto ma molto profondamente. 

Sempre per dire il livello di efficienza ieri: ho finito di lavare, asciugare e riporre un giaccone da mezza stagione che stava lì da maggio. Pronto per ottobre. Sono quasi stata commossa dal mio grado di funzionalità.

Abbiamo addirittura trafficato con le medicazioni e le garze paraffinate e le pomate con l'argento canticchiando come aspiranti allodole, l'aspirazione è tutto a questo mondo: potenza di cinque gradi abbondanti in meno. 

Fa che duri. 

Se non capita nulla di qua a mezzogiorno usciamo e andiamo a fisioterapia, perché è veramente necessario dopo tutto questo tempo.

Che le Alte Sfere siano con noi in tangenziale, tenendo conto che il Monte Bianco è chiuso e quindi tutti i camion di mezza Europa convergono lì. 

Buona Giornata.

Angela

lunedì 2 settembre 2024

Presa d'atto di settembre.


Che settembre sia, con Riki il Riccio, lo abbiamo chiamato così. E con l'acqua benedetta che scende abbondante, sembra un sogno, abbiamo tutto spalancato e  la maglia addosso. Aria da respirare. Finalmente. Qui non accadeva da mesi.

Abbiamo capito questo: che qui è arrivata un’intera famiglia di ricci. Perché prima c’era qualcuno di adulto, probabilmente la Mamma. Poi sono comparsi dei piccoli, che però era difficile distinguerli e contarli, e ad un certo punto la Mamma si è trasferita altrove. Poi: uno è stato soccorso, mandato al centro animali non convenzionali, dove lo hanno curato e poi liberato in quell’area lì.

Uno è purtroppo volato in cielo mentre eravamo in montagna.

Poi se ne vedevano due, che correvano come forsennati in cerchi separati, divertenti da morire, assolutamente integrati in questo buffo Vicinato, da fare attenzione a  non inciamparci, nelle loro faccende senza alcun timore di noi.

Ora ne vediamo uno, che non capiamo se è solo, o se si muovono un po' alternati, anche perché, diciamocelo, non siamo proprio sempre lì a guardare, soprattutto di notte.

Fatto sta che girella nei momenti più impensati;  fino a ieri eravamo senza acqua, con tutto è bruciato e moribondo, ma cercavamo di mantenere umido e morbido il terreno dove c’è la tana. Non abbiamo chiaro come faremo a fare la potatura autunnale ma ci penseremo. Al momento Riki sarà lì che finalmente banchetta con lombrichi e lumache, tutta festa anche per lui, speriamo chiami gli amici per un aperitivo.

Paulo Aimo Poeta ha deciso che è come una favola: Mamma Riccio, un bel giorno, è venuta attaccato alla nostra cucina, invece che andarsene a girellare tutta presa come sempre; ed è stata lì tanto per capire se fossimo soggetti raccomandabili, secondo i suoi imperscrutabili criteri. Poi ci ha scelto per lasciarci i bambini.

Qui siamo usciti dal virus. Che ha lasciato una pancia molto ma molto dolente alla sottoscritta, che gira con la borsa dell’acqua calda legata, perché sarebbe meglio e necessario stare fermi e sdraiati, ma beati quelli che possono farlo. Per altro,  ieri le temperature non invogliavano propriamente alla borsa dell’acqua calda, ma questo è quanto e sempre e ulteriormente beato chi sa fare di meglio.

A Fabullo ha lasciato qualche complesso arrossamento cutaneo, senza scendere in dettagli  bucolici; che stiamo gestendo, ma con difficoltà, e la pelle è ad un passo dall’aprirsi: oggi arriva il Medico Santo Subito per la visita periodica e poi chiamo anche l’Infermiera per la gestione della medicazione, per capire se stiamo facendo tutto bene oppure no.

Sostanzialmente, siamo già in affanno; forse l’errore sta nel pensare di non esserlo, nel cercare momenti tranquilli in cui si portano avanti le cose da fare: probabilmente è necessario pensare che tanto non si riesce e basta, la mitica presa d’atto. Per il momento, sappiamo solo pensare che piove e ci piace.

Buona Giornata.

Angela