venerdì 20 settembre 2024

Ce la facciamo.

 Manteniamo la calma. 

Noi ce la facciamo, giuro.

Oggi Fabullo compie vent'anni ed è meglio affrontare un istante per volta senza guardare troppo lontano: nello specifico, cinque minuti sono troppi.

Sapete quante cose si fanno e pensano in cinque minuti? Finisce male, finisce che si scendono i gradini dello specifico, e si immagina cosa farebbe un ventenne in cinque minuti, quante parole e azioni. Si immagina come un caleidoscopio, o la centrifuga della lavatrice, pure quella dello scolainsalata (ohhh noi prosaici in ciabatte).

Per cui, assodato: l’orizzonte dei 5 minuti è smisurato e pericoloso. Travolgente. Una sabbia mobile.

Oggi più che mai è opportuno gestire gli attimi.

Mandiamo avanti la giornata, sorridiamo quando è ora, l’attimo dopo diamo farmaci senza più considerare la motivazione del sorriso, compiliamo moduli, abbiamo imparato l’estensione p7m, facciamo due parole di passaggio, accendiamo la lavatrice, apriamo la mitica piattaforma di Unioncamere, mangiamo tagliatelle perché ce le hanno portate fresche, noi amati.

Insomma, davvero, ce la facciamo, ci impegniamo. 

Comunque, con Voi, Amici Amatissimi, è immensamente più semplice.

Buona Giornata.

Angela 

giovedì 19 settembre 2024

Stringhe.

 Sono arrivati tutti i documenti da compilare e caricare per il bando regionale e c’è anche la mitica delega del rappresentante legale. 

Le progettiste, dopo mesi, hanno dato segni di vita.

La scadenza di entrambe le situazioni è la stessa: ci sono infiniti spazi nell' infinito universo, ma poi tutto finisce nella stessa stringa. 

Bisogna provare a trafficare con la piattaforma della camera di commercio da un lato. Rivedere il budget delle progettiste facendo opportuni ritocchi. 

La stessa stringa: ieri ero ovviamente senza PC, cosa credo mai avvenuta, per una riparazione, così nulla è stato fatto perché non gestibile da android vari. 

Oggi devo portare Fabullo a fare fisioterapia e tutto salta nuovamente. 

Non si chiama ansia: perché l’ansia presuppone un mancato adattamento dell'organismo alle richieste ambientali, con una risposta dei vari parametri nella direzione dello stress. 

Io non mi sento particolarmente in apprensione, ho semplicemente usato il pallottoliere.

Si chiama: matematica, aritmetica, statistica, buon senso. Servono X minuti per compiere una serie di azioni; quegli X minuti non sono disponibili; vanno catturati da altro ambiti, tipo cibo e sonno: tali ambiti sono già gravemente carenti. 

Su su Signora Mia, è che Lei sta a casa tutto il giorno, non ha il senso della realtà, dicono Quelli Che Sanno. 

Taccio.

Buona Giornata.

Angela

mercoledì 18 settembre 2024

Ben che vada.

 Facciamo una riflessione sociologica, di quelle che analizziamo come facciamo noi: che probabilmente siamo poco raffinati, tagliati col falcetto, però ogni tanto non perdersi in meandri poco funzionali serve.

State attenti. 

Stiamo partecipando a questo bando per la digitalizzazione della Regione, un bando pubblico.

Nello specifico, questo bando non è per il no profit, ma per le imprese: la mia prima obiezione è stata quindi che ne eravamo esclusi. 

E invece no: perché vale la definizione europea di impresa, cioè qualunque ente faccia qualunque cosa in cui si muove del denaro; poi si fa riferimento alla normativa specifica se si è no profit o se invece lo scopo è l’utile, ma è un passaggio dopo che non c’entra nulla.

Terra terra: se la bocciofila di Notu Giacu Batista Peru Minic e Carlino (è del profondo nord ovest, la bocciofila, Carlino è il presidente perché gli vogliamo bene), purché sia un ente con uno statuto, organizza il quadrangolare, con i soldini delle iscrizioni compra i balocchi per i bambini dell'ospedale, i soldini sono entrati e usciti, sta scritto da qualche parte, la bocciofila per l’Europa può definirsi impresa e partecipare alle relative iniziative. 

Passo indietro: precedentemente, è già chiuso, c’era stato un bando specifico per le digitalizzazione rivolto al terzo settore: l'avevamo letto e lasciato perdere, per quanto era difficoltoso.  A partire dal fatto che doveva essere presentato da più organizzazioni no profit (onp) che lavoravano come partner: non sto dicendo che questo è, per esempio, un elemento che fa spesso pensare ad un eventuale cerchio magico; non diciamolo. 

E poi c'erano mille e mille paletti. Amen.

Adesso non sappiamo come andrà a finire, e non importa, ci proviamo, come sempre con i bandi. 

Ma ecco il punto: se un progetto per le imprese, che sono vincolate ad un sistema fiscale, normativo ed organizzativo per forza di cose più rigido dell' ambito di un'associazione; se quel progetto lì risulta più accessibile di un qualcosa che invece è specificamente pensato per il mondo del no profit: ecco, mi sa che possiamo dire che l’evoluzione di ciò che  è solidarietà  va in una direzione che dà da pensare: ben che vada,  si sprecheranno sempre più risorse in situazioni inutili. 

Mal che vada, non lo diciamo, come prima.

Buona Giornata.

Angela 

martedì 17 settembre 2024

Notizie.

 Le buone notizie sono: ha risposto la Regione dicendo che posso caricare io i documenti firmati dal legale rappresentante. Non è ancora chiaro, invece, chi potrà fare l'invio il giorno del click day entrando con la propria spid. Siamo fiduciosi che capiremo, uno spizzico per volta, pare che  la possibilità di avere tutto scritto bene dall'inizio sia un miraggio, un lusso, un’utopia, qualcosa che sta nel capitolo del periodo ipotetico dell'irrealtà. 

Le progettiste, come da loro profilo professionale regolarmente retribuito, hanno mandato una bozza per un nuovo progetto, bontà loro; non hanno invece dato informazioni sull’inserimento della rendicontazione del Babywearing, datato 30 giugno e che io ho loro spedito il 4, sempre di giugno. Non mancherò di chiedere, così comunichiamo. 

Fabullo ieri ha passeggiato in carrozzina quasi due ore, incontrando gli esemplari canini Laika, Nilde e un nuovo cucciolo che dobbiamo assolutamente sapere come si chiama, un gatto nero lucido e non patito, tutto il Vicinato. 

Le buone notizie finiscono qui. La pancia di Fabullo non rientra in tale materia. Le nostre notti nemmeno.

Buona Giornata. 

Angela

lunedì 16 settembre 2024

Rimaniamo lì.

 Prosegue il nostro programma di notti bianche, che gestiamo in totale autonomia, senza dover chiamare un manager di eventi: niente concerti, musei aperti, festa per la vendemmia, tavolate in bianco vestiti, varie, eventuali.

Noi, in tutta semplicità, siamo gente modesta, stiamo in piedi a lavare Fabullo, cambiare letti.

Di giorno è tutto piuttosto regolare, mallanottenò. Di giorno, per altro, Fabullo è stravolto per come l’ha passata, la notte.

Signora Mia, ha fatto questo e l’altro e ancora l’altro? Dicono Quelli Che Sanno. Ma no, non abbiamo fatto nulla, stiamo subendo passivamente le avversità, votati alla sofferenza sublimante, oseremmo parlare di catarsi, ringraziamo anzi per i preziosissimi consigli densi e avviluppati nell’intelligenza, non ci foste voi a questo mondo, esseri pensanti così utili.

Mia cara, dice LA PAOLA, stamattina non è che sei proprio gentile. Davvero? dico io. Non pensavo, mi vengono in mente così tante altre strategie che denotano scarsa gentilezza.

Siamo molto stremati. Moltissimo. Infinitamente. Anche perché non possiamo evidenziare un problema che si può provare a curare, troppo o troppo poco, aumenta o blocca, o dolori. Ma no. Solo uno squilibrio completo, che non c’è mai stato. Diciamo che abbiamo una certa pratica agli svariati risvegli notturni, ma non così dinamici, mettiamola così.

Facciamo che vi conto un segreto.

Che oggi è il genetliaco di Nonna Robi. Rimaniamo sempre sui 25.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 13 settembre 2024

Per quello.

 Una delle varie ed eventuali intercorrenti in queste settimane è che, dopo gli antibiotici, e dopo il virus, stiamo ancora trafficando con la pancia destabilizzata di Fabullo.

Siccome mi sono alzata gentile, vi prego di anticipare Quelli Che Sanno prima che elargiscano perle di rara intelligenza (a cui noi non saremmo mai arrivati, secondo il loro criterio di valutazione dell' umanità che sicuramente rientra in un narcisismo ossessivo o anche nella badolaggine integrale), come i fermenti lattici, il limone o altre profonde verità: avvisateli, così evito di produrmi in dettagliate spiegazioni topografiche sulle località che possono allegramente raggiungere.

Senza scendere in dettagli non bucolici, vi racconto che è da settimane che gli attacchi di mal di pancia sono anche notturni, con tutta la conseguente gestione della faccenda. 

Il succo è che siamo un misto tra gli spettri e le larve e non ne stiamo vedendo la fine.

Sarà per quello che ho poca pazienza.

Buona Giornata. 

Angela 

giovedì 12 settembre 2024

Domande tanto intelligenti.

 Ho sempre tante domande quotidiane.

Il giorno del click day per la regione caricheremo i documenti digitalmente firmati dal legale rappresentante: ma deve entrare il legale rappresentante con la propria spid, oppure può farlo il referente che poi carica? Per noi quattro gatti che facciamo le cose nei ritagli di non tempo qualcosa cambia, se posso fare io al volo che sto seguendo tutto è più semplice.

La domanda precedente l’ho fatta alla regione, e quindi ne consegue la nuova domanda: perché non mi rispondono?

E poi: perché l'azienda di due anti epilettici che costano quanto un viaggio in Groenlandia al sistema pubblico ha cambiato le siringhe di dosaggio, e le attuali perdono tutto al minimo movimento perché lo stantuffo non tiene e non si leggono i numeri? La risposta è pedestre: per risparmiare con  plastica di infima qualità. Ma con dei costi del genere? E io passo il tempo a raccogliere farmaco dal pavimento.

E poi: ma perchè ciò che ci strema di più è lo stare dietro alle esigenze, paturnie, agende, esigenze, lamentele di coloro che dovrebbero offrirci dei servizi, talvolta per altro di dubbia efficacia? Dobbiamo sempre essere elastici noi? E essere gentili, ascoltare, eccetera eccetera, che la sera ne abbiamo la testa piena? Va detto che io ho sviluppato splendide doti di finto ascolto con sorriso comprensivo stampato e intanto non ho idea di cosa dicano, ho un'autonomia anche di qualche ora. Mi toccano molto meno di un filo d’aria, che invece non si spreca mai. Però tutta l’elasticità richiesta è comunque quanto meno svuotante. Se nasco un’altra volta, tra tutti gli altri progetti già esposti, ci sarà da valutare attentamente se essere sempre gentili.

E poi: che accidenti mi è venuto in mente di rileggere la Morante, che poi mi fa stare male, e lo sapevo anche. Però che prosa. 

E ancora: perché ho messo le chiavi del furgone nel sacchetto delle traverse, così dopo averle cercate come una pazza ho preso quelle di riserva e le ho trovate alla sera? Forse perché mentre uscivamo hanno portato l'ossigeno. Ma adesso? Stiamo andando via, era per fine settimana. E no, dai, riesco oggi, faccio in fretta. Ecco, appunto. 

Signora Mia, le domande sono sintomo di conoscenza, apprendimento, quella storia di Socrate: dicono Quelli Che Sanno, pontificando amabilmente, come cornacchie appollaiate.

Apperò, dice LA PAOLA, raffinata stamattina.

Buona Giornata.

Angela 



mercoledì 11 settembre 2024

Partito.



 Ieri a mezzogiorno anche  Riki il Riccio è partito alla volta del Centro Animali Non Convenzionali. Lo abbiamo guardato tutta la mattina e lui si andava sempre a mettere sotto il sole e non riusciva a muoversi, e respirava poco. Così gli abbiamo fatto la cuccia tutta bella, dentro la calza c'è un barattolo tiepido, e allora è stato lì tranquillo.

Poi è arrivata l'incaricata e noi eravamo fuori a salutarlo, anche Fabullo.

Chi lo sa.

Pensare che in questi giorni dovevamo sempre stare attenti perché scorrazzava tutto felice, come chi ha da compiere una missione della massima importanza, e rischiavamo di incespicarci, era ovunque.

Adesso speriamo sopravviva e lo rimettano in sesto. Verrà poi liberato ma non qui, ovviamente, sarebbe troppo complesso.

Insomma, ci mancherà, è stato bello avere i ricci con noi. Contiamo che la Mamma torni qui anche la prossima volta 

Ci mancano, ma siamo contenti di essere stati così privilegiati, mettiamola così. Sempre perché non sappiamo pensare di meglio, beati quelli saggi pieni di riflessioni esistenziali.

Buona Giornata.

Angela

martedì 10 settembre 2024

I saggi.

 Stiamo trafficando per presentare domanda per il contributo regionale per la digitalizzazione per la Onlus, che permetterà di creare una piattaforma di gestione amministrativa. 

Al momento Paulo Aimo Tecnologico fa tutto manualmente: che ovviamente non vuole dire che usiamo i quaderni a quadretti e i fogli protocollo; tutti i dati stanno su cloud, con fior di antivirus, nulla si perde, tutto è sempre giusto, ma tutto è gestito inserendo dati manualmente, con tanti pdf ed excel.  Paulo Aimo Operativo lavora dalle 8 alle 10 ore settimanali, ovviamente di notte.

Quindi è giusto fare questo pensiero, soprattutto poiché i soldini li danno apposta, perché: 

  • Tutto sarà meno faticoso, noi saremo meno stanchi e potremo avere più tempo e energie per cose più significative, tipo trovare più risorse per la Onlus stessa, come é dovuto che sia. 

  • Noi saremo meno stanchi e punto. É necessario. Assolutamente necessario. 

  • É uno strumento per il futuro, perché permette di costruire meglio.

  • É uno strumento per il futuro da lasciare in eredità, perché non abbiamo ancora deciso se contiamo proprio ciecamente sulla nostra eternità. 


Insomma, stamattina ci siamo alzati straordinariamente saggi, nonché responsabili. 

In linguaggio progettuale si direbbe proattivi: come già detto, nella prossima vita puntiamo sul diventare amici di Clooney e basta, e mi dò volentieri al vagabondaggio, come direbbe Boog Amatissimo, piuttosto di sentire la parola progetto. 

Poi è da vedere se lo pigliamo ‘sto contributo.

Buona Giornata.

Angela 

lunedì 9 settembre 2024

La Categorica.

 Grazie a tutti gli Amici visibili e invisibili per il grande affetto: io non lo so come si pesi, o misuri in lunghezza, o in massa, o in capacità, mah, l’affetto. Non lo so, va detto che io e la fisica non è che siamo proprio vicini di casa.

La certezza è che si sente: come si sente il caldo di una coperta, o delle pantofole, o delle notti d’estate di una volta (traduzione: quelle piacevoli, vellutate, senza zanzare; non ci sono più, quelle notti lì; già solo pensando a quello capisci che i negazionisti del cambiamento climatico avrebbero bisogno di tante cose); l’affetto si sente come il suono del ruscello, il canto del vento, le voci in strada.

Giuro.

Beati noi che lo sentiamo. E di questo Vi ringrazio.

Facciamo che torniamo a bomba alle storie non estive: che non vuole dire che Quelli Che Sanno d’estate non esistano, o diventino furbi; però lavorano meno, questo sì.

Per cui la Famiglia Isterica in difficoltà assistenziale per la gravità della bambina, sempre in attesa dell’attuazione del progetto scritto dal territorio che non lo eroga, si è rivolta al territorio stesso, nella figura del Comune (assolutamente attore di tutta la faccenda) per chiedere come rifare la carta di identità della bambina: appunto molto difficoltosa da spostare, lo sapete, sta scritto da tutte le parti.

In passato, è stato fatto tutto a domicilio: esistono procedure e messi comunali. Adesso c’è il di più della carta di identità elettronica: si fa lo stesso, giuro, lo abbiamo fatto anche noi. Magari la procedura non è immediata, bisogna informarsi per metterla in atto, ma si fa.

L’impiegata interpellata doveva dare la risposta più semplice, oltre che di buon senso: capisco come si fa, la richiamo e ci organizziamo.

E invece, la Categorica (tutti Quelli Che Sanno sono categorici, è una caratteristica essenziale, come la voce, che è chioccia o affilata; certo che Lei, Signora Mia, è proprio classista e riduttiva, dicono Quelli Che Sanno; può essere, dico io): Signora Mia, non esiste documento di identità valido per cui il soggetto non sia tenuto a recarsi nell’apposito ufficio; è impossibile che Lei in passato abbia fatto diversamente, e se lo ha fatto non era valido.

Ovviamente la Famiglia Isterica si è rivolta ad altre figure, perché non si sprecano energie in sanguinamenti di rape, per cui l’Impiegata Intelligenza Personificata ha richiamato offesa confermando che si faceva effettivamente in un altro modo.

Facciamone solo una di considerazione, perché mille sarebbero tutte giuste ma altrettanto sprecate per un simile sfoggio di prestazioni cognitive.

Allora: la possibilità da non escludere è che, semplicemente, la Categorica sia un’imbecille isolata. Probabilmente è una condizione che può convivere con la riflessione più profonda che dobbiamo fare, da cui lasciamo però fuori il fatto che si tratti di un soggetto più unico che raro nella Galassia.

Riflessione più profonda: un funzionario pubblico, non importa di quale grado, dà talmente per scontato che qualunque soggetto al mondo possa conferire alla sua corte da non immaginare nemmeno lontanamente che non è, ovviamente, così. La convinzione più assoluta che non esista nessuno in difficoltà, o anche impossibilitato a genuflettersi al presunto potere assoluto della burocrazia, può essere solo sintomo di una patologia psichiatrica da bolla egocentrica o dell’ignorare le più elementari sfaccettature della vita.

Ci sta anche: boiafàus, mi tocca lavorare più del previsto, per carità, liquidiamo la faccenda che passa il turno e la risolverà qualcun altro. Forse è la spiegazione più certa.

Chissà.

Diciamo che però possiamo sicuramente affidarci ai dati statistici: non possiamo estrapolare dati più ampi partendo solo da questa vicenda; ma la certezza è che su quello specifico territorio lì la concezione di grave disabilità sia qualcosa che rientra nel profondo mistero.

Certo che non sei simpatica, stamane, dice LA PAOLA; ma non è vero, dico io, basta tirare i conti.

Buona Giornata.

Angela

venerdì 6 settembre 2024

Scelti.

 Salvatore le sa sempre tutte. Tutte!!!!

Perché oggi è il mio compleanno. 

Non si viaggia, non si cucina, non si fanno balli e banchetti. Non si va nemmeno dalla parrucchiera. Non importa. 

Sono contenta perché non siamo mai soli. É un bellissimo pensiero. Luminoso. É essere scelti.

Vi abbraccio.

Buona Giornata.

Angela 


giovedì 5 settembre 2024

Sinceramente.

 Ieri sera, sinceramente, ero proprio tetra, perché la giornata era stata un assoluto modello di inconcludenza. Il bamblinamento, voce del verbo bamblinare, profondo nord ovest.

Fabullo è stato accudito in tutti gli elementi vitali, il che include il bagno completo.

Bucato gestito, anche con l’attenzione a non farlo bagnare dalla poca pioggia.

Nulla per cena, ma ho buttato del riso a bollire.

Abbiamo definito la faccenda del voucher della regione, la prima parte è proprio fatta, adesso bisogna stare attentissimi perché bisogna ovviamente anticipare per rientrare poi in un tempo indeterminato.

Ho riordinato la spesa che mi avevano portato il giorno prima e stava lì a stazionare.

Ho smistato e fatto consegnare libri e giochi che in Onlus non servivano.

É venuta l’infermiera per i prelievi e per controlli degli arrossamenti. 

Abbiamo consegnato al nostro ambulatorio la romantica provetta con il poetico campione. I volontari del Comune mi hanno mandato i codici per il ritiro degli esiti e ci siamo fatti le feste. 

É passata un'Amica a trovarci nella sua mezz'ora di pausa, così abbiamo finito il bagno chiaccherando.

Gestione lavastoviglie in bolla. 

Nel frattempo di tutto ho visto due telegiornali. Risolto il sudoku hard del NYT mentre facevamo una macchinetta. Letto una newsletter sulla poesia mentre ne facevamo un’altra. 

Però ieri sera lo sconforto era tangibile, concreto, denso.

Perché con Fabu non avevamo fatto nulla di divertente. I bagni non sono stati puliti. Non ho parlato con i tecnici per ripartire con la sistemazione carrozzina.

Non ho spedito svariate mail per la Onlus che ho in bozza perché le ho dettate in qualche frattempo e sono da sistemare. Non riuscivo a farlo al posto del sudoku durante Macchinetta, mi serve più concentrazione.

Lo sconforto è d’obbligo.

Buona Giornata.

Angela 


mercoledì 4 settembre 2024

Mi raccomando l'avventura.

 Ieri l'aria non era proprio settembrina, ammettiamolo; però avere avuto un giorno in cui si è respirato bene ha reso tutto più sopportabile. Oggi le previsioni sono  di nuovo di pioggia benedetta, ha cominciato stanotte:  e noi, più che sperarci, ci contiamo ciecamente. La fiducia illimitata che si ha in Babbo Natale per intenderci: che non ci sia più da bagnare il giardino, per esempio. 

La tangenziale a mezzogiorno ci ha concesso di procedere senza rallentamenti importanti: traffico molto impegnativo, moltissimo, con colonne di tir impenetrabili, ma è andata. Quando ce la siamo tolta, è stato bello tirare il fiato, perché comunque non è che si è potuto cantare a squarciagola con leggerezza, con tutti quei cambi di corsia continui che facevano incrociare occhi e lenti a contatto, in un mare di possibilità che il calcolo fattoriale lo lascio tutto a voi. 

È stato bello tirare il fiato e pensare che siamo proprio dei provinciali in ciabatte, non condannati a quel delirio ogni giorno della nostra vita. 

In compenso ieri sera in tempo zero abbiamo preparato una domanda per un voucher regionale per i supporti digitali della Onlus, che era da finire per oggi, e ce l’hanno raccontato i Santissimi Informatici che si occupano del nostro sito e della piattaforma della posta elettronica, gratis per altro: quindi si sono messi a lavorare al volo anche loro per preparare la prima documentazione e ad un certo punto io non capivo più esattamente chi ero e se sarebbe mai stato possibile mettere qualcosa sotto i denti per finire la giornata. 

È bello non lasciare mai niente di intentato, avventuroso. Mi sento però di dire che è un tantino faticoso. 

La morale è: ci sarà una via di mezzo tra Quelli Che Sanno seduti sul taburetto a pontificare  e Quelli Che Fanno senza tregua. 

Sto sempre pensando di chi diventare amica nella prossima vita, sempre per saltare i bandi a piedi pari. Dopo aver visto Venezia al tg, pensavo a George Clooney, si dice che sia molto impegnato nella solidarietà.

Buona Giornata.

Angela

martedì 3 settembre 2024

Commossa efficienza.

 Poi è tornato il sole al pomeriggio, ma intanto sicuramente qualcosa è cambiato e si riesce a respirare, incredibile come bastino poche ore di pioggia un pochino convinta. 

L'erba morta non è ovviamente resuscitata modello miracolo pasquale, ma la salvia ornamentale si è rialzata, e così pure le ortensie. E sono stata talmente di buon umore, garrùla all'ennesima potenza,  da non essermi nemmeno arrabbiata con le progettiste che ieri sembrava facessero tutto loro dopo mesi di assoluta latitanza. Va anche detto che la gentilezza del serpente è quella che non manifesta rabbia, però potevo essere molto ma molto più antipatica: sostanzialmente sta procedendo adesso una rendicontazione datata 30 giugno, come se fosse un miracolo concesso agli eletti. 

Sappiatelo: quando nasco un'altra volta divento amica di Paris Hilton, che tutti gli anni dà alla ONLUS anche solo ventimila euro, lei non se ne accorge neanche e a noi cambia la vita, così non dobbiamo partecipare agli accidenti di bandi che mi fanno venire le palpitazioni al solo articolarne la parola. 

Non so bene quali argomenti potrei tirare fuori per diventare amica di costei, però nel caso, mi ingegnerò con molto impegno, farò un corso.

Per adesso ci tocca tenerci le progettiste e respirare molto ma molto profondamente. 

Sempre per dire il livello di efficienza ieri: ho finito di lavare, asciugare e riporre un giaccone da mezza stagione che stava lì da maggio. Pronto per ottobre. Sono quasi stata commossa dal mio grado di funzionalità.

Abbiamo addirittura trafficato con le medicazioni e le garze paraffinate e le pomate con l'argento canticchiando come aspiranti allodole, l'aspirazione è tutto a questo mondo: potenza di cinque gradi abbondanti in meno. 

Fa che duri. 

Se non capita nulla di qua a mezzogiorno usciamo e andiamo a fisioterapia, perché è veramente necessario dopo tutto questo tempo.

Che le Alte Sfere siano con noi in tangenziale, tenendo conto che il Monte Bianco è chiuso e quindi tutti i camion di mezza Europa convergono lì. 

Buona Giornata.

Angela

lunedì 2 settembre 2024

Presa d'atto di settembre.


Che settembre sia, con Riki il Riccio, lo abbiamo chiamato così. E con l'acqua benedetta che scende abbondante, sembra un sogno, abbiamo tutto spalancato e  la maglia addosso. Aria da respirare. Finalmente. Qui non accadeva da mesi.

Abbiamo capito questo: che qui è arrivata un’intera famiglia di ricci. Perché prima c’era qualcuno di adulto, probabilmente la Mamma. Poi sono comparsi dei piccoli, che però era difficile distinguerli e contarli, e ad un certo punto la Mamma si è trasferita altrove. Poi: uno è stato soccorso, mandato al centro animali non convenzionali, dove lo hanno curato e poi liberato in quell’area lì.

Uno è purtroppo volato in cielo mentre eravamo in montagna.

Poi se ne vedevano due, che correvano come forsennati in cerchi separati, divertenti da morire, assolutamente integrati in questo buffo Vicinato, da fare attenzione a  non inciamparci, nelle loro faccende senza alcun timore di noi.

Ora ne vediamo uno, che non capiamo se è solo, o se si muovono un po' alternati, anche perché, diciamocelo, non siamo proprio sempre lì a guardare, soprattutto di notte.

Fatto sta che girella nei momenti più impensati;  fino a ieri eravamo senza acqua, con tutto è bruciato e moribondo, ma cercavamo di mantenere umido e morbido il terreno dove c’è la tana. Non abbiamo chiaro come faremo a fare la potatura autunnale ma ci penseremo. Al momento Riki sarà lì che finalmente banchetta con lombrichi e lumache, tutta festa anche per lui, speriamo chiami gli amici per un aperitivo.

Paulo Aimo Poeta ha deciso che è come una favola: Mamma Riccio, un bel giorno, è venuta attaccato alla nostra cucina, invece che andarsene a girellare tutta presa come sempre; ed è stata lì tanto per capire se fossimo soggetti raccomandabili, secondo i suoi imperscrutabili criteri. Poi ci ha scelto per lasciarci i bambini.

Qui siamo usciti dal virus. Che ha lasciato una pancia molto ma molto dolente alla sottoscritta, che gira con la borsa dell’acqua calda legata, perché sarebbe meglio e necessario stare fermi e sdraiati, ma beati quelli che possono farlo. Per altro,  ieri le temperature non invogliavano propriamente alla borsa dell’acqua calda, ma questo è quanto e sempre e ulteriormente beato chi sa fare di meglio.

A Fabullo ha lasciato qualche complesso arrossamento cutaneo, senza scendere in dettagli  bucolici; che stiamo gestendo, ma con difficoltà, e la pelle è ad un passo dall’aprirsi: oggi arriva il Medico Santo Subito per la visita periodica e poi chiamo anche l’Infermiera per la gestione della medicazione, per capire se stiamo facendo tutto bene oppure no.

Sostanzialmente, siamo già in affanno; forse l’errore sta nel pensare di non esserlo, nel cercare momenti tranquilli in cui si portano avanti le cose da fare: probabilmente è necessario pensare che tanto non si riesce e basta, la mitica presa d’atto. Per il momento, sappiamo solo pensare che piove e ci piace.

Buona Giornata.

Angela