mercoledì 3 dicembre 2025

L'arte della tartaruga.

 Sì, le tartarughe Caretta sono indubbiamente membri fondamentali del gruppo di Quelli Che Fanno, Luminosa Donna Paola che mica viene dal Golfo per niente, e le acque turchesi le guarda.

Perché le tartarughe caretta piano piano tutti i giorni fanno il loro dovere. E quando si trovano davanti l'ostacolo smodatamente superfluo, troppo imponente, in qualche modo lo aggirano. Ma aggirare non vuol dire, in questo caso, fare le cose male, alla furba; vuol dire farle.

Donna Paola delle Acque Turchine ha giustamente nominato la parola estinzione: perché questo è uno dei frangenti per Quelli Che Fanno, che sono apparentemente sempre meno.

L'altra parola, che non  localizzo come definizione appropriata, forse impossibilità, forse paradosso, forse non lo so, è quella che dovrebbe narrare la situazione delle tartarughe caretta nel labirinto: nel senso che piano piano vanno avanti, cercano altre strade; ma, ogni tanto, le strade non ci sono, è innegabile,  schiacciante, non si può sempre e solo parlare di orizzonti luminosi alla portata di incredibili e magiche volontà.

La brodaglia metaforica suddetta per dire che talvolta Quelli Che  Fanno veramente vorrebbero lavorare, ma non glielo lasciano fare.

E il lavoro in sé, in realtà, è qualunque esso sia: perché, anche se Quelli Che Sanno difendono le loro posizioni arroccate ed eburnee che neanche il borgo medievale, resta un fatto che siamo tutti interconnessi in qualche modo.  E se uno non fa il proprio dovere, qualsivoglia sia, banalmente prima o poi in qualche modo la faccenda gli ricade addosso. E, purtroppo, ricade addosso a quelli che nulla ne possono.

La ricetta è tutta lì, che ognuno di noi ogni giorno faccia tutto il possibile pensando in qualche modo che ciò che si fa arriva a tutti. D'altra parte, e da queste parti ci crediamo ciecamente senza chiederci spiegazioni, ciò che di bello si fa in qualche modo sempre torna, e torna più bello e prezioso, dovesse fare anche miliardi di giri più tortuosi dei nodi di un arazzo.

Oggi mi sono svegliata zoo-filosofa, che vuol dire avere anche fondato forse una nuova branca della speculazione del pensiero.

Dopo tutti i deliri degli ultimi giorni ieri è stato necessario, una volta uniti i puntini, tirare alcune fila: per esempio gestire prescrizioni, attività amministrative per la Onlus lì da un tempo troppo immemorabile, pulire i finocchi prima che marcissero in frigo.

Ho finito Marone e confermo questa volta non mi ha convinto. Così ho cominciato Pavese che nella vita serve sempre, come imparare a ballare il tango.

Quindi tu balli il tango mia cara, dice LA PAOLA? Ma ovviamente no, rispondo io, ed è un peccato.

Buona Giornata.

Angela

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx per il
Nostro Fabullo e la famiglia provata ma abbastanza serena
Forza forza con abbraccio forte e pensieri positivo.
Nonna Roby 💓🙏🙏💓

Anonimo ha detto...

Forza Forza Forza Fabullo
Forza Forza Forza Angela
Xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Boog

Paola ha detto...

Basterebbe proprio che ognuno facesse il suo.... null'altro... ma lo facesse seriamente onestamente e con il rispetto verso gli altri... va be' ho scritto 3 parole semplici ma che di questi tempi sono in estinzione come le tartaruga caretta....
Gli abbracci pero' non si estingueranno mai e quindi ve ne mando uno fortissimo.,
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FORZA
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