mercoledì 13 luglio 2022

Detto tra noi.

  In questi giorni ho letto un articolo di Erri de Luca che parlava di aiuti e solidarietà su vari livelli; con parole diverse, ma il concetto era questo: diceva che i sistemi di solidarietà per funzionare bene dovrebbero essere in più possibile a chilometri zero: che è un concetto che si sta evidenziando in molti ambiti dell'economia e su cui siamo tutti d'accordo. Ovviamente non vuol dire che sia necessario tornare al baratto, perché con il baratto non si potrebbero avere scuole piuttosto che ospedali gratuiti: ma sicuramente vale il concetto che, quando bisogna raggiungere un obiettivo sociale, più le cose si complicano e meno funzionano. Lo si è visto sotto tanti aspetti delle istituzioni pubbliche e lo si vede anche nella direzione che stanno prendendo le politiche legate al no profit. Che sostanzialmente può sopravvivere solo se è strutturato in modo da essere profit per qualcuno.

Il tutto cade a fagiolo perché vi faccio un banalissimo esempio di questi giorni.

Abbiamo rendicontato quel progetto svolto nel 2021, quello folle in cui prima si anticipano diecimila euro e poi te li danno con molta calma. E per prenderli, con la suddetta molta calma, bisogna anticiparli con le voci prescritte ovviamente dal progetto, alcune delle quali sono obbligate e, visto che siamo tra Amici Amati e possiamo parlare come vogliamo, oggettivamente imbecilli.

Nello specifico è stato necessario e obbligatorio spendere il 10% di €10.000 per una campagna di comunicazione e disseminazione, termini molto di moda.

Apriamo la parentesi puntuale: per la nostra piccola Onlus €10.000 sono vitali, con mille (cioè 'sto 10%, accidenti) facciamo già un sacco di cose, che sono sostanzialmente ore gratuite direttamente alle famiglie. Per le fondazioni bancarie sono praticamente spiccioli: e nonostante ciò chiedono una rendicontazione appunto imbecille.

Chiusa parentesi.

Questa famosa disseminazione e comunicazione non la posso fare io o chi per me come volontaria: che sarebbe un qualcosa di nobile da dimostrare: per dare veramente tutti i fondi ai nostri scopi sociali, i volontari lavorano di notte per farci risparmiare.

E invece no: creiamolo il mitico indotto (che sarebbe bello crearlo con progetti da milioni di euro e non da €10.000, non è uguale): è obbligatorio pagare un'azienda che faccia quello, con tutti i sacri crismi.

Quindi abbiamo pagato questi benedetti €1000 a questa benedetta azienda, presentato fatture e dimostrazioni di avvenuto pagamento, preparato la tabella di budget in cui si vedeva che il 10% obbligatorio andava lì, preparato la relazione descrittiva obbligatoria in cui si diceva anche quello, e non è bastato.

La rendicontazione è stata contestata: bisogna produrre una dichiarazione che dica che si è speso il 10% di quello che verrà poi dato a quel fine di comunicazione e disseminazione.

Che era già detto in tutte le lingue e su tutti i moduli, ma ci voleva la dichiarazione specifica.

È stato più difficoltoso capirlo, tanto era una roba ridondante e quindi sciocca, che farlo.

Avete capito perché è vero che ci vorrebbe la filiera corta per ottenere dei risultati concreti, invece di questi meccanismi stritolanti? È sempre siccome siamo tra noi, appunto, anche imbecilli, i meccanismi.

Buona Giornata.

Angela 

3 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Vecchia storia...se ci fosse maggior buon senso ci sarebbero meno.imbecilli e le cose andrebbero più lisce!!! Ma è così purtroppo. Xxxxxxxxxxxxxxx per questa giornata perché Is positiva e abbastanza buona per Fabio e famiglia. Un abbraccio forte🤗🤗

Anonimo ha detto...

Un saluto ad Angela, a Fabullo, alla sua straordinaria famiglia e agli amici del blog. Leggo che Angela è alle prese con nuove assurdità inventate da persone imbecilli come giustamente scrive. In questo Paese ma anche nel resto del mondo ho la sensazione che si faccia strada sempre più l'assurdo e sempre meno il ragionevole. Molte volte il sospetto è che il complicato e il non funzionale si perseguano volutamente per garantire gli interessi di certe parti. Ma qui il discorso si farebbe lungo. Io proprio prima di iniziare le mie vacanze ho avuto un problema di pressione che unito a un problemino alla narice destra mi ha provocato un'epistassi per un paio di volte al giorno fino a quando passando dal Pronto Soccorso mi hanno prescritto una compressa per regolare la pressione del sangue. Insomma ho fatto una nuova immersione nel modo della Sanità italiana giusto per un ripasso e un corso di aggiornamento, e qui dovrei scrivere un altro romanzo. Il capo stamattina mi chiama per dirmi che mi daranno 1000 euro in più e io dovrei essere contento e invece ho una sensazione di fregatura che mi pervade. E gli spiego anche i motivi. Lo stress da lavoro, molte volte provocato dagli stessi capi, dalla scarsa organizzazione e dalla malavoglia di alcuni mi sta complicando la vita. La recente malattia ne è una prova. Vabbè forse vi ho interessato forse no, di certo i problemi di Fabullo sono molto più importanti dei miei ma condividerli può far bene. Siamo diversi ma tutti uguali, le esperienze di vita vissute direttamente o raccontate possono renderci più sensibili verso gli altri, a patto che abbiamo un animo predisposto per questo. E in questo Blog mi sembra che gli animi siano quelli giusti. Un abbraccio a Fabullo, Angela e a tutti coloro che visitano il Blog.
Forza Fabullo!
Salvatore A

Paola ha detto...

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FORZA FABIO
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FORZA AIMO
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FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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