mercoledì 7 settembre 2022

Balzelliamo.

 Il Cappellaio Matto sarà pure matto, ma mica così tardocco, l'ha pensata giusta, è un'idea meravigliosa.  Per non parlar dei cuori, che sono rossi per davvero.

Grazie per quanto ci siete stati vicini ieri, è stata una bella giornata, davvero. Lo sappiamo che avremmo fatto scelte diverse, potendo scegliere, ma siamo stati amati e contenti.

E quindi fortunati. Grazie, Amici Amati.

Oggi vi conto uno degli impegni di questi tempi: a onor di sincerità, un potenziale impegno, nel senso che sono attualmente ancora al pian dei bàbi, che è basso assai, fidatevi.

Parliamo di un'altra cosa assolutamente ridicola, che non è direttamente a carico delle Famiglie Isteriche, ma le Famiglie Isteriche possono subirne in realtà le conseguenze.

Perché parliamo della meravigliosa riforma del terzo settore che mette in croce le piccole associazioni, che però sono di grande supporto, come AperCrescere. E quindi i risultati della faccenda chiaramente ricadono sulle famiglie.

La riforma è buona e giusta per far sì che non ci siano zone opache e su questo siamo tutti d'accordo. Per la nostra Onlus è solo un impiccio burocratico in più, perché tutto ciò su cui si vigila noi in realtà lo facevamo già benissimo anche se non eravamo obbligati: redazione dei bilanci in modo trasparente, rendicontazione al centesimo di qualunque roba entri o esca.

Il punto è che, oltre a un aumento delle difficoltà gestionali legate all'amministrazione, ci saranno più spese per delle cose che sono sostanzialmente a noi inutili: e quindi evidentemente saranno soldini che non vanno alle famiglie.

Parliamo nello specifico di assicurazioni: la legge ora impone che tutti i volontari siano assicurati. Che è assolutamente giusto.

Noi abbiamo sempre avuto l'assicurazione obbligatoria, e che comunque è logica, sulla struttura: cioè chiunque entri è assicurato per definizione qualunque cosa capiti lì dentro.

Ovviamente gli operatori sanitari hanno la loro assicurazione professionale, e sono obbligati ad averla per lavorare.

E poi abbiamo sempre parlato con le assicurazioni proprio per i volontari e tutto è stato sempre sviscerato: cosa fanno i vostri volontari, guidano i vostri mezzi oppure guidano mezzi propri accompagnando persone all'interno di un servizio dovuto alla ONLUS? Fanno assistenza domiciliare? Erogano cioè prestazioni direttamente sull'utente? Eccetera eccetera?

No: tutti i nostri volontari svolgono attività di amministrazione o di varie consulenze all'interno delle loro specifiche professioni, svolgono queste mansioni sostanzialmente da casa loro, usando il telefono o il computer. 

E quindi le assicurazioni ci dicevano: no, su queste cose non vi assicuriamo perché sono poco definibili nei loro rischi.

Adesso invece la legge dice che tutti devono essere assicurati per il solo fatto di essere volontari, indipendentemente da quale sia la mansione: poi vanno ovviamente individuate le categorie di rischio, ma devono essere assicurati anche quelli che non hanno nessun rischio. 

A interrogazione, Quelli Che Sanno rispondono: ma certo Signora Mia, perché, quando un datore di lavoro ha un amministrativo che lavora da casa comunque lo assicura all'INAIL, per gli incidenti o le malattie derivanti dall'esecuzione dei propri compiti lavorativi.

Giustissimo. Assolutamente.

Però la situazione non è esattamente quella: facciamo così: se un volontario lavora 4 ore una notte per mettere a posto la contabilità piuttosto che un progetto, è ha talmente sonno che cade dalla sedia e si fa male, oppure gli viene una sindrome del tunnel carpale, evidentemente è qualcosa di legato alla propria mansione all'interno della Onlus, e veramente l'assicurazione paga per quella roba lì?

Ovviamente no, perché può non essere stato attento e quindi è caduto dalla sedia per i fatti suoi (ovviamente andrà precedentemente dimostrato che la sedia era quella corretta per la sicurezza), il tunnel carpale può essergli venuto giocando a tennis e non facendo quello, eccetera eccetera.

Ecco, e quindi deve essere assicurato lo stesso? Sì, in quanto volontario per definizione.

Allora io propongo un esercizio di onestà intellettuale: diciamo che questa assicurazione è un balzello. E basta. 

Lo paghiamo, ma diamogli il giusto nome.

E vabbè, ma sono state concordate tariffe basse con le agenzie assicurative.

Benissimo, ma qualunque sia la tariffa sarà qualcosa che viene tolto all'obiettivo sociale della Onlus.

Ehhhhh, ma voi dovete impegnarvi e mettete quelle cifre all'interno delle spese che potete pagarvi con un progetto: ovviamente, ma il progetto in questione non ci darà più soldi perché abbiamo l'assicurazione da pagare, semplicemente con la stessa cifra inseriremo anche quello nella rendicontazione.

Ma le somme rimangono quelle, e, se diamo 200 euro ad un'assicurazione inutilmente, pagheremo 5 ore in meno di terapia, tanto per fare un esempio.

E quindi indirettamente c'è nuovamente un accanimento contro le Famiglie Isteriche: perché il problema non se lo fanno solamente quegli enti che esistono appunto solamente fini a se stessi.

Buona Giornata.

Angela

2 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Si questi sono balzelli....le leggi vengono fatte da persone che mancano di buon senso questo a scapito di chi fa cose per aiutare il prossimo!!!! È così.
Buona giornata a tutti xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx un abbraccio🤗🤗

BOOG ha detto...

Forza Fabullo
Forza Angela
Forza Paolo
Forza Famiglie Isteriche