martedì 27 agosto 2024

Gli occhi pieni.



 Adesso cominciamo a parlare di cose belle, quelle che esistono sempre. È vero, Fabullo non è andato sul torrente per vederlo da vicino e tirarci i sassi, gioco sempre ambitissimo, però lo ha contemplato scendere impetuoso dall'alto del ponte. Non ha nemmeno passeggiato per Pragelato, siamo sempre rimasti nel Villaggio Incantato, sarebbe davvero stato troppo difficile.

Detto questo. 

Abbiamo viaggiato un paio d'ore per arrivare lassù, con il fiato sospeso per la paura che Fabio avesse troppo dolore: invece, complice l'ibuprofene, ha retto bene e ad un certo punto abbiamo lasciato la provinciale, attraversato il ponte sul Chisone, e siamo entrati nelle stradette dove le macchine non passano se non per casi speciali come scaricare tutto quanto. Abbiamo girato intorno alla chiesetta, con grande cautela perché il furgone ci passa appena, e ci siamo girati a guardare Fabullo: aveva gli occhi più grandi di tutte le stelle messe insieme, e un sorriso disteso che non vedevamo da settimane. Probabilmente anche lui aveva aspettato il Villaggio Incantato  tutto l'anno. 

Se la felicità e la gioia luminosa hanno un volto, il volto era quello. 

In piazzetta c'erano già gli Amici che ci aspettavano, e anche dalle finestre, che dicevano benvenuti, che bello che siete qui, ciao Fabullo. 

È stato commovente. Davvero.

E poi appunto: siamo stati a spasso per il Villaggio, anche perché era necessario tenerlo seduto per farlo respirare meglio. Stava fuori con tutte le coperte per non prendere freddo, che detto adesso sembra il miraggio di qualunque remoto deserto. Il tutto con la bombola da trasportare, e ammettiamolo che la sera non sapevamo più dove vamo i muscoli i capelli le unghie i denti, era un dolore unico e aggrovigliato.

Però stavamo fuori e ci sedevamo sulle panchine a chiacchierare con tutti quanti che passavano venivano a trovare Fabullo, il tempo sospeso nel cielo azzurro cristallo. Ci siamo raccontati il grosso e il piccolo, come è andato l'anno oppure la spesa della mattina, quanto è buona la pizza del forno e i formaggi del margaro che viene nel villaggio. Ci siamo raccontati cosa abbiamo letto e abbiamo scambiato libri. Ci siamo raccontati cosa vorremmo fare, come sarebbe bello,  anche se poi non lo facciamo. 

Come vi dicevamo, alla sera abbiamo sempre potuto dire che era stata una bella giornata. 

Ci sembra un dono da tenere custodito e prezioso. 

Buona Giornata.

Angela

1 commento:

Nonna Roby ha detto...

Bella descrizione del villaggio. Godere delle cose semplici ecco la ricetta per la serenità.... xxxxxxxxxxxxxxx per Fabullo.e voi e.per tutte le famiglie speciali. Forza forza. Un abbraccio.grande 🤗💓