Ci sembra che i valori di Fabullo piano piano stiano rientrando, ovviamente con il cortisone perché altrimenti non ci sarebbe modo. Questo significa che ci aspettiamo i problemi da cortisone, tipo l'estrema agitazione in tempi molto brevi. Scelte non ce n'erano.
venerdì 31 gennaio 2025
Sempre quel che ci mancava.
giovedì 30 gennaio 2025
Delicata la faccenda.
Per come era andata la notte, la giornata è tutto sommato passata liscia: non siamo andati in ospedale, per esempio, noi persone semplici ci accontentiamo, facciamo poco i fenomeni.
mercoledì 29 gennaio 2025
Confortanti di nascosto. Non abbastanza.
Ieri Fabio non ha più avuto nemmeno un po' di febbre.
martedì 28 gennaio 2025
Ci mancava proprio.
Ieri è arrivata anche un po' di febbre per Fabullo. Pochissime linee che sono state immediatamente controllate dalla Tachipirina, che peraltro è da prendere lo stesso per i dolori addominali.
lunedì 27 gennaio 2025
Paralizzati.
Così è andata. Così.
Che sono arrivati i risultati degli esami del sangue e vanno
bene: nessun valore né infettivo né infiammatorio.
Intanto che parlavamo di questa cosa con il Medico Santo
Subito al telefono, passava il venerdì mattina. E Fabullo non faceva la pipì:
ma non come quando è passata l’infermiera all’alba per i prelievi, che ha solo
aspettato che uscisse per dispetto.
No no.
Passavano le ore dalla volta precedente della sera prima:
12, 13. Il Medico Santo Subito non era contento, oltretutto con la concomitanza
di questi dolori addominali da chiarire. A mezzogiorno è arrivato l’Infermiere,
che aveva già parlato con il Medico. Abbiamo messo un catetere, il Medico ha
dato ordine di lasciarlo lì perché dovevamo arrivare a lunedì senza finire in
pronto soccorso. L’Infermiere, che è altro che Santo, nonché Meraviglioso, e ha
un’esperienza da manicomio nei reparti critici, ci ha guardato in faccia (la nostra di faccia, quella annichilita) e ha
detto la sua: allora, non c’è stato il minimo problema nella manovra né nel
successivo drenaggio, non so che cosa stia capitando ma non dà l’idea della
compressione da parte di qualcosa, proviamo ad aspettare; lo tolgo, se entro le
quattro di oggi pomeriggio Fabullo non fa nulla, torniamo, rimettiamo e a quel
punto se lo tiene, perché sarà evidentemente indispensabile. Aggiorniamoci entro
le 16.
Paulo Aimo Operativo era a casa anche lui, ed eravamo
prostrati, annullati, stravolti. Dopo la notte complicata il futuro immediato
era pauroso.
Quando si vive la malattia, il tempo è sempre sospeso,
sempre. Quando è così, è paralizzato.
Abbiamo fatto le cose essenziali, quelle per Fabullo.
Io ho lavato i capelli: per essere pronti ad uscire senza
sapere quando si rientra, fa parte delle manovre che rimangono sempre in mente
anche nei pensieri confusi.
Paulo Aimo Senza Parole andava avanti e indietro in cortile,
perché c’era il Vicinato impegnato in lavoretti vari, che aspettava con noi.
Però una cosa importante andava fatta, ed è stata una
notizia da respiro profondo, che restituisce vita: abbiamo contattato l’Epilettologa
spiegando tutto, ma proprio tutto. Anche che non sapevamo come sarebbe finita
la giornata ma che era necessario pianificare un controllo, che non sapevamo
come gestire per lo spostamento da lei in ospedale, ma cominciamo ad avere un
appuntamento.
La Dottoressa, più che mai benedetta, ha capito e organizzato tutto per noi: il 5 febbraio, se
sarà possibile, l’Ingegnere verrà a casa a misurare la batteria e saremo
connessi con la Dottoressa. Ovvio che mettiamo la firma per non fare nessuna
sostituzione, ma facciamo un pensiero alla volta, per carità. Siamo fortunati
ad essere così supportati. Intanto ci hanno tolto un problema.
Dalle 14 in poi ogni 5 minuti abbiamo detto a Fabullo di
fare la pipì. Sempre più preoccupati, sempre più senza parole, sempre più stanchi
e spaventati.
Ogni minuto pesava un macigno, e tagliava a pezzi.
Alle 15.45 abbiamo avuto la buona notizia, tutto fatto, giuro.
Abbiamo chiamato Infermiere e Medico, abbiamo sentito il loro respiro di
sollievo tutti quanti. Adesso proviamo ad andare avanti. Il dolore addominale c’è,
ma è quello, non sta aumentando, vediamo cosa succede. Gli esami vanno bene, non
c’è un fatto acuto.
Ci siamo seduti con il Vicinato, perché eravamo così stremati
che non stavamo in piedi. Abbiamo fatto il caffè. Fatto merenda con la testa
appoggiata alle mani.
Poi tutto ha continuato a funzionare, sempre con il dolore,
ma a funzionare. Oggi vediamo se ci sono idee su come procedere, il Medico Santo
Subito sta pensando e parlando con gli specialisti.
Poi sono uscita a fare un po' di spesa, con le gambe che tremavano.
Stavo nel parcheggio sul retro del supermercato, condomini anni 60 bassi,
ripetitori, pali della luce, i cassonetti, il magazzino, insomma: poca poesia. Ma
erano quasi le sei, c’era ancora luce perché i giorni si fanno più lunghi, le
nuvole erano rosa e grige e d’oro, l’aria fredda sulla faccia: poteva essere il
muro dietro al letto dell’ospedale, con i rumori delle pompe i campanelli l’ossigeno
gorgogliante. E invece era un brutto parcheggio e un bellissimo cielo: sono
stata proprio contenta di guardarlo. (Il pensiero a coltellata è stato: Fabullo
non è nemmeno così fortunato. Pensiero immediatamente accatastato dietro ad una
pila di roba, per necessità. Aria, colori, e basta.)
Buona Giornata.
Angela
venerdì 24 gennaio 2025
Categorie di pensiero, nè Aristotele e manco Kant.
Come sempre, è essenziale la distinzione tra importante e urgente.
Però: nell’urgente ci starebbe il dormire qualche ora; e non
si può.
Allora è necessario variare le categorie di intervento: passiamo
quindi al discriminare l’urgente dal molto urgente.
E dobbiamo quindi farci coraggio ed organizzare una visita
dall’epilettologa: sono tre anni dall’ultimo cambio della batteria del
baracchino, non sappiamo a che punto di carica siamo, e non è mai durata per
più di tre anni.
Ci manca ancora che il baracchino si spenga, tenendo anche
conto che la sostituzione non è organizzabile in un battito di ciglia.
Stavamo rimandando il controllo ad un momento in cui fosse
possibile trasportare Fabullo senza dolore, ma abbiamo capito che non sarà
assolutamente una faccenda che si risolverà in fretta, ed è in dubbio non solo
il quando, ma pure il se.
E bòn.
Non è che riusciamo a pensare di meglio.
Buona Giornata.
Angela
giovedì 23 gennaio 2025
Ieri.
Esistono le giornate campali.
mercoledì 22 gennaio 2025
Teoriche onde sonore.
Boog è con noi, e siamo contenti che ci sia sempre. Il nostro Boog.
Stamattina facciamo gli esami del sangue, gli infermieri
hanno già chiamato ieri per conferma per tutto quanto.
Se questi esami non ci suggeriscono niente di brillante,
stavolta però è necessario che prendiamo delle decisioni per capire le cose. Ad
esempio, per fare degli altri esami che non possiamo fare a casa perché
comunque Fabullo ha proprio male: non ce l'ha sempre sempre sempre, ma ce l'ha
tanto tanto tanto tanto. Ieri oltretutto ci sembrava di vedere il ginocchio
nuovamente più gonfio, così non capiamo più veramente un accidente di niente.
Stamattina arriveranno anche le nutrizioniste per fare una
valutazione della PEG, ma già loro stesse ci hanno detto che non pensano di
cavarne qualcosa e che anche loro aspettano gli esami.
Ieri è venuto fuori che negli ultimi giorni qualcuno facendo
la curva molto acuta in uno spazio molto stretto su cui ci sta la finestra
della nostra camera da letto ha dato una bella botta al muro, al davnzale, all’inferriata,
l'intonaco è lì per terra e ci sono anche dei pezzi che potrebbero
corrispondere ad una freccia di una macchina.
Il Vicinato riunito mi ha chiesto se avessimo sentito: io
sono amabilmente caduta dal pero. Il Vicinato ha elaborato che i muri sono
spessi 40 cm, e non è stato proprio uno schianto che ovviamente avrebbe fatto
tremare tutto, ma solo una grande strisciata: quindi è possibile che con le chiacchiere,
piuttosto che la musica o la televisione , sia possibile che noi non abbiamo
sentito niente.
Lo hanno dichiarato gentili e comprensivi, guardandomi in
faccia e pensando che avendo scritto in fronte che non era chiaro quando
avevamo dormito l'ultima volta per più di un’ora di seguito, e che quindi non è
che si potesse pretendere tanto dal mio livello di consapevolezza.
Diciamo che la teoria delle onde sonore proposta era per
consolarmi.
Buona Giornata.
Angela
martedì 21 gennaio 2025
Ma meno male.
Uhhh povera Donna Paola, altro che camioncino l’influenza, almeno una bisarca carica di scavatori.
Papale papale: va bene che non abbiamo tempo di fare i
disperati che si strappano i capelli, peraltro Paulo Aimo Punk avrebbe delle
obiezioni in proposito. Ma neanche fare quelli che stanno seduti sul mitico taburetto
a riflettere; o gli altri ancora che cominciano a cercare nella guida dei
complotti quale scegliere per imperversare.
Meno male che non abbiamo tempo.
Perché la verità è che va proprio male e noi non sappiamo
davvero cosa fare. Non lo sappiamo.
Prendete ieri: ho alzato Fabullo e c'era stato un pasticcio
con la sacca del catetere esterno, per cui c'erano 1000 cose da cambiare nel
letto; ma neanche troppe, perché siamo brillanti, o solo lungimiranti per
stanchezza, e quindi avevamo foderato tutto bene. Ma intanto che trafficavo per
alzare Fabio, è arrivata una crisi, e lui ha vomitato, e il tutto è andato a
finire nell'unico microspazio non coperto da traverse. Così da cambiare c'era
veramente tutto e intanto Fabullo povero era stravolto.
Ovviamente il cambio letto non aveva la priorità. Ho solo
ficcato le cose peggiori in lavatrice per un primo giro rapido, a cui fare
seguire un programma intensivo.
Il punto peggiore però è che siamo andati a fare
fisioterapia e in macchina è stato un incubo all'andata e al ritorno: pioveva
anche, ma le Nutrie Camminanti Sulle Acque hanno operato il miracolo, e
quantomeno la tangenziale era vuota; quando siamo arrivati alla onlus urlava
come un pazzo da circa mezz'ora, non aveva neanche più il fiato, dagli uffici
del piano terra sono usciti tutti a vedere che cosa capitava, quando sono
arrivata al primo piano la terapista veva già spalancato la porta e preparato
il letto per sdraiarlo al volo. Al ritorno, appunto, idem con patate: massima
concentrazione per guidare (nella pioggia, i cambi di corsia improvvisi e insensati
di camion lunghi lunghi) e capire se la situazione si aggravava.
Che poi finisce per un poco non appena lo sdraiamo: ma poi
ricomincia a piangere lo stesso, anche se di meno, così non capiamo quanto la
posizione seduta sia un problema di per sé, o per qualcosa che arriva, che c'è
anche da coricati ma da seduti è solo più doloroso. Oppure se il problema sia
la carrozzina, ma forse lo sarebbe sempre.
Già tornare a casa con Fabio e smontare tutti i bagagli che
ci portiamo dietro richiede almeno un'ora di lavoro, contemporanea alla cura di
Fabio stesso. Nei giorni come ieri bisogna farlo cercando di rimanere lucidi
dopo aver affrontato tutti i pensieri su questo grande dolore. E ovviamente
c'era anche tutta la gestione del letto da rifare.
Però meno male, dico io: perché altrimenti c'erano delle
buone ragioni per sedersi lì e piangere per svariate ore. E invece no. I pianti
si rimandano, in agenda non c’è lo spazio.
Buona Giornata.
Angela
lunedì 20 gennaio 2025
I prediletti, evidentemente!
Triboliamo un po', niente da fare. Per dirla in modo gentile,
senza fare troppo le vittime del creato. Attenendoci ai fatti sonanti, ecco.
Ma abbiamo riso, anche.
Paulo Aimo Molto Stanco è uscito per commissioni e si è fermato
a fare due passi nell’uggiosità, visto che è il tempo che ha passato il convento,
per altro congruo con la data del calendario.
Sulla riva del lago qui vicino ha fatto il seguente video, non
da vicino perché c’è il canneto, ma si vedono zampe e code.
La morale è sempre quella: c’è chi può ambire ad assistere a
eminenti personaggi che camminano sulle acque, per altro, forse, con il ghiaccio
mica funziona come miracolo (vabbè, però era sottile, dài, vale lo stesso). A noi
invece competono le nutrie: per cui abbiamo fatto due ragionamenti su quale
gradino occupiamo dell’essere prediletti.
Giuro che abbiamo riso di tutto cuore.
Buona giornata.
Angela
Ps: oggi però Boog deve apparire, per forza.
venerdì 17 gennaio 2025
Quel tempo lì.
È necessario prendersi anche del tempo per pensare a come, e se, oppure: se eventualmente, ma intanto come; insomma avete capito che bisogna pensare senza sapere bene dove andare. Bisogna prendersi anche il tempo per cercare di capire un attimino lucidamente, senza la stanchezza dell'immediata disperazione per quando le cose vanno male. Quindi, dopo la giornata molto pesante di mercoledì, ieri abbiamo cercato di riflettere. T
Tenendo anche conto del fatto che prendersi del tempo è in realtà sostanzialmente qualcosa di impossibile: le riflessioni vengono quindi comunque condotte mentre le mani e i piedi fanno qualcosa che non è stare fermi. Ce li avete presente Quelli Che Sanno seduti sul taburetto a partorire massime esistenziali su cose che non conoscono? Ecco, quelli lì non abitano qui. Meno male, aggiungerei. Li lascerei eventualmente a pane acqua a nutrirsi dei loro pensieri sublimi e depurativi.
giovedì 16 gennaio 2025
Non sono bastate.
Abbiamo un enorme problema di trasporto di Fabio, che non si capisce se è legato allo stare in carrozzina, o al fatto che arrivino dei dolori indipendentemente dalla carrozzina, fatto sta che però quando poi lo corichiamo va tutto meglio. E in questo momento chissà dove sono questi dolori: la spalla, il ginocchio ci sembra di no, se arrivano le coliche addominali da seduto. Fatto sta che la mezz'ora abbondante per arrivare in Onlus è talvolta un incubo totale: ieri l'andata è girata liscia, chissà se perché gli avevo dato della Tachipirina prima di uscire, ha cominciato a piangere a cinque minuti dall'arrivo. Piangere piangere che tutti si sono spaventati e sono usciti a vedere cosa capitava.
mercoledì 15 gennaio 2025
Somma Punto Se
Uno degli impegni delle Famiglie Isteriche a inizio anno, oltre che auto augurarsi un buon anno con tutto il cuore con riti apotropaici annessi, è redigere il rendiconto dei propri tutelati per il giudice.
martedì 14 gennaio 2025
Nello specifico.
Le coliche addominali vanno innegabilmente meglio, da più di 10 al giorno si sono almeno dimezzate e sono comunque più brevi. Il Medico Santo Subito dice che assolutamente è compatibile con l'aumento del farmaco, anche dopo pochi giorni; in più ci sembra che sia stato determinante il passaggio dell'osteopata venerdì scorso che ha fatto un lavorone su tutto l'aspetto viscerale. Diciamo che i risvegli dolorosi nella notte sono tre o quattro e non 10 o 11, non è proprio poco.
lunedì 13 gennaio 2025
Pensieri contorti. Ma veri.
Vi conto che tempo fa avevamo fatto una delle nostre profonde riflessioni per cui la mattina ci alziamo psicologi sociali e sociologi tout court (addirittura, mia cara, dice LA PAOLA, quando parti così non va mai a finire bene), secondo cui quando i servizi resi non sono propriamente quelli congrui, le Famiglie Isteriche lo dicono, ma la verità che nel tempo viene fatta emergere (e questo avviene ormai in tutti gli ambiti, in realtà) non è sempre quella vera: può essere invece che venga considerata verità la situazione che viene ripetuta e ripetuta e ripetuta più volte da chi ha l'interesse a dirla così; Luana aveva giustamente aggiunto che viene spesso presa come verità la situazione non solo ripetuta più volte, ma anche urlata più forte, senza che questo garantisca sull'effettiva veridicità del fatto.
Quella volta lì avevamo fatto l'esempio di un servizio
riabilitativo pubblico che prese in carico Fabio solo 11 mesi dopo l'ictus; e, quando
lo prese in carico, diede pochi
appuntamenti perché poi c'erano le ferie da fare per finire l'anno e quindi ci
saremmo rivisti dopo un paio di mesi, tanto è uguale. Ovviamente noi abbiamo trovato
altre soluzioni e quel servizio non si è fatto propriamente una bella figura,
soprattutto perché Fabullo è migliorato subito (e quelle acquisizioni non le ha
mai perse nemmeno ora, figurarsi): lo abbiamo comunicato agli alti vertici e
successe il delirio cosmico, e oggi quel servizio racconta continuamente in
giro ai colleghi che siamo una Famiglia Isterica; dall’altra parte, invece, noi non continuiamo ad andare in giro
tutti i giorni a raccontare bene cosa fece quel servizio, dimostrandolo con
tutta la documentazione. Cioè: non stiamo ripetendo. Gli altri ripetono e
urlano.
Non lo facciamo semplicemente perché non abbiamo il tempo di
farlo. Quando lo abbiamo dimostrato, successe il delirio, eccome: ma contro di
noi, da parte degli alti vertici, non contro il servizio stesso, nonostante i
fatti fossero inoppugnabili.
Sicuramente se ancora oggi si prendono la briga di non avere
parole gentili nei nostri confronti probabilmente emerge sempre un leggero
timore inseribile nella sindrome della coda di paglia.
Però resta il fatto che le Famiglie Isteriche vengono sempre
inquadrate come Isteriche, e nel tempo non hanno appunto il tempo di rispondere,
a chi ripete cose false, con cose vere, proprio perché sono troppo impegnate
nel loro lavoro non richiesto di Famiglie Isteriche.
Veniamo a noi.
Poiché il mondo è sempre tanto piccolo, vi faccio un altro
esempio che si è reso reperibile in questi giorni.
Fabullo venne ritirato dalla scuola superiore, quella di cui
eravamo così entusiasti quando l'abbiamo inserito, perché la verità è che le
condizioni erano indegne sotto tutti gli aspetti.
Dopo mille discussioni che cadevano nel vuoto perché non
c'era nessun presupposto didattico che potesse far pensare ad una effettiva
attivazione rispetto di quella che è l'inclusione scolastica nel senso più
ampio del termine, Fabullo è stato ritirato dandone comunicazione agli alti
vertici regionali e allegando immagini pietose di un luogo pubblico, quindi non
il vostro salotto di casa che ho fotografato abusivamente, nonché la relativa documentazione specifica:
il pei evidentemente non compilato dalla
scuola e la relazione degli specialisti sanitari che spiegava come le
condizioni poste non fossero compatibili con l'idea di frequenza scolastica
tutelata dalla legge.
Insomma, la documentazione allegata non era propriamente un
pettegolezzo.
Però il meccanismo di cui parlavamo si conferma: e si sta
raccontando in tutti gli ambiti scolastici che Fabullo è stato ritirato a causa
delle sue condizioni di salute. In quel momento non era assolutamente vero,
peraltro non ci sarebbe stato un documento da parte dei sanitari che voleva
precisare come il ritiro di Fabio fosse una sconfitta da parte del sistema
scolastico: se Fabullo non avesse potuto andare a scuola per condizioni di
salute, i sanitari quella roba lì non la avrebbero potuta scrivere.
Ovviamente anche questa volta quando qualcuno ce lo racconta
noi diciamo che non è vero, ma non ci mettiamo ad andare a discutere nuovamente
con gli alti vertici.
Sostanzialmente quello che capita è sempre la stessa cosa: che
gli alti vertici sgridano qualcuno, ma lo sgridano molto poco, così questo
qualcuno a loro sottoposto sostanzialmente si prende la sgridata e poi continua
come prima, cominciando a difendersi dando la colpa alle Famiglie Isteriche.
Tutto lì.
E torniamo al solito assunto: la verità che viene fatta
passare è quella ripetuta quotidianamente e gridata più forte, non importa
quale documentazione dettagliata possa portarsi dietro. L’informazione è
la prima cosa detta forte e con poche parole.
Questo capita a tutte le Famiglie Isteriche negli ambiti più
disparati, per tutto ciò che concerne un servizio: non è che la storia di Fabio
sia qualcosa di particolarmente sfortunato, isolato, o più isterico degli altri;
è solo che parliamo di lui perché è il blog di Fabullo.
E anche stavolta ci tocca essere noiosi e dire sempre
quelle: perché è evidente che è sempre tutto uguale. Non è che lo si
possa dire diversamente.
Buona Giornata.
Angela
venerdì 10 gennaio 2025
Fino a quell'albero lì.
Poi è anche successo che queste feste di Natale sono state
caratterizzate, per fortuna, dalla possibilità di avere più giorni di vacanza
di seguito dal lavoro: che vuole sostanzialmente dire che Paulo Aimo Operativo
è stato di più a casa e abbiamo potuto essere più spesso in due. Peraltro è
andata proprio bene, perché in tutte le difficoltà che ci sono state è stato
anche essenziale.
Questo però ha permesso l'esistere di una cosa che non si
vedeva da decenni: e cioè che per ben tre volte, dalle 14:15 alle 15:15, sono
andata a camminare.
Questo normalmente ormai accade solamente più quando andiamo
in montagna d'estate; a casa è impossibile, perché i fine settimana sono
talmente risicati e rosicati per tutte le cose che ci sono da fare, e da
recuperare, che diventa impossibile concedersi alcunché. Anzi, ormai dal
venerdì sera in poi inizia un incubo che dura due giorni e mezzo, fatto solo di
affanni.
Invece è stato possibile.
Sono andata nelle vicinanze del lago che c’è a pochi minuti
di qui, perché si cammina semplicemente, in piano, su stradine poco frequentate
dalle macchine. Quando ho cominciato mi sono resa improvvisamente conto che
l'ultima volta che ero stata lì ci avevamo portato i bambini piccoli: Michela
in bicicletta e Fabullo sul seggiolino con Paulo Aimo Papà, perché lui la
bicicletta non ha fatto in tempo a impararla. Il camioncino a spinta coi
piedini si, la bicicletta no. Non so
come dirlo in un altro modo perché questo è.
Il pensiero è stato più o meno travolgente quanto un camion,
l'arrivo di un'onda alta metri, la vampa
di un incendio che brucia qualunque essenza di vita, la caduta in un dirupo, l’idea
di precipitare nel fiume in macchina con le portiere bloccate.
L'unica è stata semplicemente dire: ok, continuiamo a
camminare fino a quell'albero, poi fino all'altro albero, poi fino a quel palo,
poi fino a quella casa, poi fino a quella stalla, poi fino a quella bicicletta,
eccetera eccetera.
Altre ricette non ne ho trovate, E comunque ho camminato. E
basta.
Alcune volte nel cielo color turchese dell'inverno on 10
gradi, le Alpi Graie tutte bianche con il Gran Paradiso grosso grosso, tante
persone da incrociare e le ho solo salutate senza fermarmi a chiacchierare
perché avevo deciso che camminavo, giuro. Altre volte di gradi ce n'erano solo
cinque, bisognava tenere la sciarpa davanti al naso per il vento e l'umidità,
non si vedeva lontano perché era tutto cupo, ma le gambe andavano lo
stesso.
L'altro pensiero meno travolgente, ma più sotterraneo,
doloroso altrettanto, forse anche subdolo, è che bello avere le gambe, sentire
la terra sotto i piedi, aprire anche le mani per sentire l'aria che passa.
Fabullo invece non lo dice.
Ho camminato lo stesso.
Approfittando del fatto che chissà quando ricapita.
Quindi era giusto camminare.
Buona Giornata
Angela
giovedì 9 gennaio 2025
I punti luce.
Andiamo oltre, come sempre è necessario fare a questo mondo: che non vuol dire fare finta di nulla, poiché è impossibile e per altro non giusto. Più che altro seguiamo la linea del nonostante: e andiamo oltre.
Esistono i punti luce, anche se AD non viene a fotografarli (meno male, pensate che faccia farebbero ad incontrare noi con le ciabatte gialle, che poca eleganza).
Abbiamo festeggiato con la Stefy dai Monti Olimpici che non
vedevamo da quest'estate, quando aveva cambiato Valle e superato il colle di
Sestriere per venire a trovarci nel Villaggio Incantato.
A proposito, abbiamo anche ricevuto mille notizie e auguri
dal Villaggio Incantato; era scomparso il gatto Google amatissimo, che è
ricomparso dopo circa tre settimane in una borgata un po' più in basso,
probabilmente era salito su qualche furgone. Il Villaggio Incantato ha
festeggiato mettendo una statuetta di un gattino grigio nel presepe.
Abbiamo bevuto vari tè di una bontà impensabile, arrivati
con borse appese e scatole posate, che
hanno scaldato cuore, anima, oltre a pancia e stomaco, partendo soprattutto dal
pensiero che c'era dietro.
È arrivato del cioccolato che è un miracolo di questa
galassia , abitare nel profondo Nord Ovest in certe cose aiuta assai.
È ovviamente arrivata la Michela, finalmente, anche se la
sua accoglienza non è stata quella che avremmo voluto.
Abbiamo un nuovo Amico luminoso in giardino, dopo i ricci
dell'estate. Per Natale è arrivato Robin, pettirosso che canta che neanche il
concerto di Capodanno, se lo sente il maestro Muti lo vuole di sicuro a Vienna.
Canta che lo si distingue da tutti gli altri ancora prima di vederlo.
Ho letto Il mio Natale del Galles, come tutti i Natali da
quando me l'hanno regalato, e probabilmente avevo 11 anni. Ho letto anche
l'ultimo Rumiz, che riesce sempre a far capire le cose difficili nel modo che
solo lui sa.
Ho letto 70 libri nel 2024, e ringrazio tutti quelli che me
li hanno messi tra le mani.
Spotify mi ha detto che le mie canzoni più ascoltate sono
state Human (versione di Savoretti) e Le navi di Silvestri, e tra gli artisti
Melody Gardot e i Cure: mi è venuto subito il pensiero di scrivere a Spotify e
dirgli che aveva scoperto l'acqua calda, che è ovvio che quelle canzoni di si
ascoltano e riascoltano: non ho scritto a nessuno, ho riascoltato ancora. Giuro
che quando canta Melody Gardot taccio, non oso.
Viste le complicazioni, gli innumerevoli impegni di
gestione, e la difficoltà nel tenere gli occhi aperti di giorno, abbiamo fatto
ancora meno vita sociale di quella che pensavamo già di fare: ma abbiamo
ricevuto così tanti messaggi, così tanta vicinanza, da essere sempre commossi.
La Saggia Emily diceva che una lettera è una gioia terrena negata agli dei: è
ovvio che la Emily oggi non parlerebbe
di lettere, bensì di connessioni di
altra tipologia, ma il punto non cambia. Perché è assolutamente vero che tutti
i pensieri che abbiamo ricevuto hanno portato gioia. Tutti.
Ieri mattina è arrivato il Medico Santo Subito a rivedere
Fabullo sempre piangente e ha deciso che ripartiamo con l'aumentare subito il
farmaco per l'intestino, anche se non abbiamo ancora fatto l'esame. Può essere
che non fosse da scalare, oppure che gli antinfiammatori abbiano fatto un
pasticcio, ma comunque, secondo lui, sono veramente coliche spastiche ed è
necessario porvi rimedio.
Siamo andati a fare fisioterapia che speriamo lo aiuti in
tutto, il viaggio di andata è andato liscio, quello di ritorno un mezzo incubo,
chissà perché.
La prossima settimana dovevamo fare un elettrocardiogramma
di controllo, che però non è una necessità assoluta: il Medico Santo Subito ha
proposto di rimandarlo, perché in questo momento spostiamo Fabio solo per le
cose essenziali. E quindi torniamo a palla ai Santi Subito: perché ho chiamato
e richiamato e richiamato, ma non riuscivo mai a farmi rispondere da
quell'ambulatorio, così la Pediatra aveva il numero della cardiologa e ci ha
pensato lei.
Noi amati sempre.
Vi abbracciamo.
Buona Giornata.
Angela
mercoledì 8 gennaio 2025
Spettri fuori stagione.
Poi sono ricominciate le coliche addominali: non sappiamo
più nemmeno noi quando. Ad un certo punto ci siamo resi conto che piangeva
tantissimo, con i sudori, e non era il ginocchio: perché ovviamente tutto accade
insieme, tutto si mescola, ma non ne viene mica fuori la torta paradiso. Al massimo
qualcosa che manco morti, per i nostri gusti, tipo il riso con la trippa, o la
zuppa di frattaglie.
Oltretutto, prendeva gli antidolorifici in dose elefantesche
per il versamento articolare, però non facevano effetto su tutto quanto.
Le notti facevano paura, quando era ora di spostarlo nel
letto guardavamo alle ore seguenti come un gorgo nero, risucchiante, che l’aria
non la si trova più.
Oppure erano gli antidolorifici che gli facevano venire mal
di pancia? Però erano da prendere.
Mah.
Non si è capito niente, che rappresenta un poco la costante
quotidiana.
Ad un certo punto è stato necessario sospendere l’ibuprofene,
perché più di tanto non si può, e siamo andati avanti solo con la tachipirina. Il
ginocchio è andato meglio, per quanto non sia finita.
La pancia, chi lo sa: talvolta ci sembra meglio, poi quando
comincia ad urlare come un matto, e noi stiamo lì impotenti, mettiamo borse
dell’acqua calda (cane di pezza con semi che si riscalda, profumato, più carino),
giriamo su un fianco giriamo sull’altro, impotenti a prescindere comunque, a quel
punto di meglio non c’è nulla. E non lo sappiamo più. Poi finisce. E poi
ricapita.
Una pena straziante, e siamo sempre lì: tutto si affronta ma
non il dolore fisico.
Ieri il Medico Santo Subito ha preparato tutte le richieste,
la prossima settimana depositiamo il campione per l’esame romantico, perché vogliamo
utilizzare l’ambulatorio del paese, è tutto molto più semplice, zero coda, zero
impicci di prenotazione, volontari che si occupano di tutto (noi provinciali sconsiderati,
così tutti vedono tutto, pensate che uso potrebbe essere fatto di tali dati sensibili,
la provetta romantica; adoro i complottisti, li prenderò in giro anche quest’anno).
I risultati arriveranno velocissimi, talvolta addirittura in giornata: se i
valori sono risaliti almeno proviamo a ritoccare la terapia, altrimenti dobbiamo
andare in altre direzioni.
Sostanzialmente, siamo un po' degli spettri.
Sempre fuori tempo, perché era Natale, manco Halloween, e la
Befana è più divertente di come siamo conciati noi.
La buona notizia è che non abbiamo avuto altre grane, giuro.
Così poi vi conto solo le cose belle.
Buona Giornata.
Angela
martedì 7 gennaio 2025
Tutti i Santi Subito.
Raccontateci di voi e diteci che state bene, e avete passato i giorni luminosi: adesso ci togliamo le grane, ma anche noi abbiamo avuto dei bellissimi momenti.
Le nostre vacanze sono cominciate sabato 21 dicembre. In
quei giorni, come vi avevamo raccontato, Fabullo aveva male alla gambetta
sinistra, perché in uno spostamento gli avevamo fatto male, secondo noi
all'anca. Aveva male ma stava, sempre secondo noi, andando un po' meglio.
Il sole è quindi sorto nel solstizio d'inverno il primo
giorno di vacanza, quando sarebbe anche tornata la Michela. Il sole è sorto e
noi abbiamo semplicemente guardato fuori, perché la notte era stata un incubo,
con Fabio che piangeva tantissimo. Quando lo abbiamo tirato fuori dal letto ci
siamo resi conto che la gamba sinistra era gonfia dall'anca al ginocchio, il
doppio dell'altra, ovviamente faceva molto male e ovviamente abbiamo compreso
perché aveva pianto tantissimo.
Quindi, il sabato mattina prima di Natale, il Medico Santo Subito
è stato contattato in emergenza: il Medico Santo Subito ha fatto un affare ad
avere noi.
Gli abbiamo mandato foto, abbiamo anche spiegato che non ci
sembrava per fortuna un fatto circolatorio perché la gamba non era né rossa né
dura, anche se è vero che le trombosi profonde non sono facilmente
riconoscibili, ma a noi sembrava proprio un gonfio da problema osseo o
articolare. Abbiamo concordato che era assolutamente necessaria una
radiografia: il sabato di Natale. Il servizio ad accesso libero dell'ASL era
ovviamente chiuso, l'unica soluzione era il pronto soccorso che ci faceva
venire l'orticaria al solo pensiero di cosa poteva prendersi in tutte le ore
che sarebbe stato lì. Fabullo arriva al pronto soccorso sempre da raccomandato,
perché ha la priorità, ma la priorità assoluta ce l'hanno i codici rossi, ci
mancherebbe: quindi la priorità significa star lì diciamo tre ore, e non 12. Ma
tre ore sono più che sufficienti per pigliarsi la qualunque.
Abbiamo concordato con il Medico Santo Subito che era meglio
provare a chiamare il servizio radiologico privato domiciliare: li avevamo già
chiamati nello scompenso respiratorio del 2022, quando è poi finito in
rianimazione, e sono bravissimi, competenti, organizzati. Ovviamente era il
sabato di Natale e il servizio era chiuso.
La signora si è ricordata di noi e ci ha chiesto se potevamo
aspettare fino al lunedì, noi abbiamo spiegato che se loro non potevano venire
noi eravamo costretti ad andare in ospedale subito, perché se c'era una
frattura dovevamo saperlo.
Ci hanno richiamato dopo dieci minuti dicendo che si erano
organizzati e sarebbe arrivato un tecnico nel pomeriggio.
La Michela è tornata a casa nel pomeriggio trovando qui una
sala di radiologia allestita. Forse uno il proprio ritorno a casa per le
vacanze se lo immagina diverso.
Il tecnico è stato nuovamente bravissimo ha fatto proiezioni
di tutti i tipi all'anca e al ginocchio, le abbiamo mandate subito al Medico Santo Subito, si sono telefonati, ed
era evidente che le fratture non c'erano, e che fosse ringraziata qualunque Alta
Sfera.
A questo punto erano le cinque e mezza del sabato di Natale
e con il Medico Santo Subito abbiamo concordato che doveva essere un versamento
articolare, perché non c'erano altre cose e quindi avremmo dato antidolorifici
a manetta, messo ghiaccio, arnica, tecniche antalgiche.
Intanto io avevo già chiamato l'Ingegnere del
neurostimolatore per capire se potevamo utilizzare la Tecar all'altezza
dell'anca, a 22 cm dal posizionamento del device.
L'Ingegnere, che è Santo Subito anche lui, il sabato prima
di Natale ci ha dato la sua benedizione, così sapevamo di poter avere uno
strumento a disposizione.
10 minuti dopo, il Medico Santo Subito ha richiamato e ha
detto che lui non era tranquillo sulla parte vascolare e voleva fare
un'ecografia.
Quindi alle 18:00 del sabato di Natale sono arrivati il Medico
Santo Subito con il Chirurgo Santo Subito, e l'ecografo sotto il braccio:
appena visto Fabio hanno detto che il problema era sicuramente nel ginocchio e
non nell'anca, all'ecografia tutta la parte vascolare era per fortuna a posto,
ma si vedeva davvero un grande versamento nel ginocchio.
Ovviamente era una buona notizia rispetto ad una flebite, ma
ci siamo rimasti lì perché noi sapevamo di avergli provocato un dolore
apparentemente all'anca.
La spiegazione poteva essere che, tenendo la gambetta flessa
perché aveva male all'anca, era talmente difficile muoverlo che gli avevamo
creato una micro distorsione anche al ginocchio.
Comunque si confermavano gli antinfiammatori a
manetta.
Abbiamo cominciato a fare applicazioni di neurotape con la
consulenza a distanza dei terapisti.
Il giorno di Natale è arrivata qui la Stefy dai Monti Olimpici, Santissima Immediatamente, con la Tecar in macchina e gli ha fatto due sedute, una mattina e una alla
sera, e la gamba è completamente cambiata. Il 27 siamo riusciti a metterlo in
macchina e a portarlo in Onlus dove ha fatto il vibra e la gamba si è sgonfiata
in modo evidente.
Adesso siamo ancora per aria perché va molto meglio ma non
riesce ancora a distenderla del tutto e dobbiamo fare tanta attenzione.
Però siamo stati sempre benedetti da tutti i Santi Subito.
Fine prima puntata.
Vi abbracciamo anche quest'anno amici amatissimi.
Buona giornata
Angela