martedì 21 gennaio 2025

Ma meno male.

 Uhhh povera Donna Paola, altro che camioncino l’influenza, almeno una bisarca carica di scavatori.

Papale papale: va bene che non abbiamo tempo di fare i disperati che si strappano i capelli, peraltro Paulo Aimo Punk avrebbe delle obiezioni in proposito. Ma neanche fare quelli che stanno seduti sul mitico taburetto a riflettere; o gli altri ancora che cominciano a cercare nella guida dei complotti quale scegliere per imperversare.

Meno male che non abbiamo tempo.

Perché la verità è che va proprio male e noi non sappiamo davvero cosa fare. Non lo sappiamo.

Prendete ieri: ho alzato Fabullo e c'era stato un pasticcio con la sacca del catetere esterno, per cui c'erano 1000 cose da cambiare nel letto; ma neanche troppe, perché siamo brillanti, o solo lungimiranti per stanchezza, e quindi avevamo foderato tutto bene. Ma intanto che trafficavo per alzare Fabio, è arrivata una crisi, e lui ha vomitato, e il tutto è andato a finire nell'unico microspazio non coperto da traverse. Così da cambiare c'era veramente tutto e intanto Fabullo povero era stravolto.

Ovviamente il cambio letto non aveva la priorità. Ho solo ficcato le cose peggiori in lavatrice per un primo giro rapido, a cui fare seguire un programma intensivo.

Il punto peggiore però è che siamo andati a fare fisioterapia e in macchina è stato un incubo all'andata e al ritorno: pioveva anche, ma le Nutrie Camminanti Sulle Acque hanno operato il miracolo, e quantomeno la tangenziale era vuota; quando siamo arrivati alla onlus urlava come un pazzo da circa mezz'ora, non aveva neanche più il fiato, dagli uffici del piano terra sono usciti tutti a vedere che cosa capitava, quando sono arrivata al primo piano la terapista veva già spalancato la porta e preparato il letto per sdraiarlo al volo. Al ritorno, appunto, idem con patate: massima concentrazione per guidare (nella pioggia, i cambi di corsia improvvisi e insensati di camion lunghi lunghi) e capire se la situazione si aggravava.

Che poi finisce per un poco non appena lo sdraiamo: ma poi ricomincia a piangere lo stesso, anche se di meno, così non capiamo quanto la posizione seduta sia un problema di per sé, o per qualcosa che arriva, che c'è anche da coricati ma da seduti è solo più doloroso. Oppure se il problema sia la carrozzina, ma forse lo sarebbe sempre.

Già tornare a casa con Fabio e smontare tutti i bagagli che ci portiamo dietro richiede almeno un'ora di lavoro, contemporanea alla cura di Fabio stesso. Nei giorni come ieri bisogna farlo cercando di rimanere lucidi dopo aver affrontato tutti i pensieri su questo grande dolore. E ovviamente c'era anche tutta la gestione del letto da rifare.

Però meno male, dico io: perché altrimenti c'erano delle buone ragioni per sedersi lì e piangere per svariate ore. E invece no. I pianti si rimandano, in agenda non c’è lo spazio.

Buona Giornata.

Angela

5 commenti:

BOOG ha detto...

Forza FAbullo

Luana ha detto...

Vi penso. Tanto.
Forza Fabio!
Bentornato Boog.

Nonna Roby ha detto...

Povero Fabio e povera te in quella situazione così dolorosa e difficile. Non ho
Parole. Spero in miglioramento però.....
Forza forza e un grande abbraccio
Buona giornata 🤗💓

Paola ha detto...

Non so che dire se non che vi voglio bene e vi penso tanto tanto.
e vi abbraccio fortissimo
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Nonna Roby ha detto...

Bentornato Boog!!!