Uhhh povera Donna Paola, altro che camioncino l’influenza, almeno una bisarca carica di scavatori.
Papale papale: va bene che non abbiamo tempo di fare i
disperati che si strappano i capelli, peraltro Paulo Aimo Punk avrebbe delle
obiezioni in proposito. Ma neanche fare quelli che stanno seduti sul mitico taburetto
a riflettere; o gli altri ancora che cominciano a cercare nella guida dei
complotti quale scegliere per imperversare.
Meno male che non abbiamo tempo.
Perché la verità è che va proprio male e noi non sappiamo
davvero cosa fare. Non lo sappiamo.
Prendete ieri: ho alzato Fabullo e c'era stato un pasticcio
con la sacca del catetere esterno, per cui c'erano 1000 cose da cambiare nel
letto; ma neanche troppe, perché siamo brillanti, o solo lungimiranti per
stanchezza, e quindi avevamo foderato tutto bene. Ma intanto che trafficavo per
alzare Fabio, è arrivata una crisi, e lui ha vomitato, e il tutto è andato a
finire nell'unico microspazio non coperto da traverse. Così da cambiare c'era
veramente tutto e intanto Fabullo povero era stravolto.
Ovviamente il cambio letto non aveva la priorità. Ho solo
ficcato le cose peggiori in lavatrice per un primo giro rapido, a cui fare
seguire un programma intensivo.
Il punto peggiore però è che siamo andati a fare
fisioterapia e in macchina è stato un incubo all'andata e al ritorno: pioveva
anche, ma le Nutrie Camminanti Sulle Acque hanno operato il miracolo, e
quantomeno la tangenziale era vuota; quando siamo arrivati alla onlus urlava
come un pazzo da circa mezz'ora, non aveva neanche più il fiato, dagli uffici
del piano terra sono usciti tutti a vedere che cosa capitava, quando sono
arrivata al primo piano la terapista veva già spalancato la porta e preparato
il letto per sdraiarlo al volo. Al ritorno, appunto, idem con patate: massima
concentrazione per guidare (nella pioggia, i cambi di corsia improvvisi e insensati
di camion lunghi lunghi) e capire se la situazione si aggravava.
Che poi finisce per un poco non appena lo sdraiamo: ma poi
ricomincia a piangere lo stesso, anche se di meno, così non capiamo quanto la
posizione seduta sia un problema di per sé, o per qualcosa che arriva, che c'è
anche da coricati ma da seduti è solo più doloroso. Oppure se il problema sia
la carrozzina, ma forse lo sarebbe sempre.
Già tornare a casa con Fabio e smontare tutti i bagagli che
ci portiamo dietro richiede almeno un'ora di lavoro, contemporanea alla cura di
Fabio stesso. Nei giorni come ieri bisogna farlo cercando di rimanere lucidi
dopo aver affrontato tutti i pensieri su questo grande dolore. E ovviamente
c'era anche tutta la gestione del letto da rifare.
Però meno male, dico io: perché altrimenti c'erano delle
buone ragioni per sedersi lì e piangere per svariate ore. E invece no. I pianti
si rimandano, in agenda non c’è lo spazio.
Buona Giornata.
Angela
5 commenti:
Forza FAbullo
Vi penso. Tanto.
Forza Fabio!
Bentornato Boog.
Povero Fabio e povera te in quella situazione così dolorosa e difficile. Non ho
Parole. Spero in miglioramento però.....
Forza forza e un grande abbraccio
Buona giornata 🤗💓
Non so che dire se non che vi voglio bene e vi penso tanto tanto.
e vi abbraccio fortissimo
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FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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Bentornato Boog!!!
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