venerdì 14 febbraio 2025

Eleganza.

 Ieri ho fatto la riunione con la progettista, quella che io avevo prenotato per il giorno prima e invece l'avevo prenotata per il giorno dopo. 

Ho spiegato gentilmente alla progettista che non ci sono ragionevoli dubbi nel dire che io sono un po' una poverina. 
Allo stesso modo non è il caso di sindacare sul fatto che sono sempre più lenta e in difficoltà nel fare tutto. 
Preso d'atto eseguita. Siamo tutti d'accordo. 
Come anche siamo d'accordo che sicuramente loro sono abituati a lavorare con aziende enti molto performanti, parola così utilizzata, forse anche un po' sprecata. Noni so voi, ma io ne ho fino in testa della performance presunta.
Ecco, io lo so che non sono parte di quella categoria 
Quindi: chiedo umilmente, sempre con il corredato della cenere sulla testa i ceci sotto le ginocchia e qualunque altro mezzo di penitenza possa venire in mente dal medioevo in poi, con clemenza per favore, che tutte le cose che devo preparare per una scadenza di bando del 28 febbraio non mi vengano dette il giorno prima. Lo so che loro progettiste hanno tanto lavoro e quindi devono andare seguendo le urgenze, però a me basta un elenco di compiti di cose che devo fare e poi le lascio tranquille. 
Perché se così non avviene, io mi ritrovo all'interno di uno spazio volumetrico della mia stessa altezza,  colmo di sostanze organiche maleodoranti e di chiaramente identificabili nella loro composizione grossolana.
L'ho detto gentilmente e elegantemente. 
Buona Festa dell'Amore agli Amici Amatissimi, un oceano di cuori per Voi. Davvero.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 13 febbraio 2025

E' la connessione iperspaziale.

 Ci sono cose che non si possono dire e nemmeno scrivere, tornando a palla sui discorsi di ieri. 

Però i pensieri non sono reato, almeno per adesso.
Quindi in ogni situazione uno è libero di pensare ciò che desidera senza esternare nulla. 
Questo per dire che di fronte ad alcune iniziative di vario tipo che prevedono dei contributi solidali, a me è talvolta capitato di ipotizzare chi avrebbe preso i suddetti contributi, leggendo bene bene tutto quanto e analizzandolo con attenzione. 
Il suddetto avverbio di tempo (talvolta) era legato alle volte in cui ho utilizzato una capacità di tentata previsione, solo a quello.
Perché sull'azzeccare la divinazione, lì non serve il talvolta. 
Chissà se è solo perché sono sempre immensamente e incommensurabilmente intelligente e connessa con l'iperspazio: sarà indubbiamente per quello.
Vi racconto che ieri mattina sono stata dieci minuti a guardare lo schermo di Google meet dove c'era scritto che qualcuno vi permetterà di entrare: era la riunione con la progettista che avevo prenotato  sull'apposita piattaforma io stessa, scegliendo giorno e ora. 
Solo che avevo scelto oggi, non ieri. 
Sveglia, niente da dire.
Buona Giornata.
Angela

mercoledì 12 febbraio 2025

Abbagliata dall'intelletto. Il mio.

 Ogni tanto ho delle intuizioni folgoranti, che mi sento talmente intelligente, intelligente da non crederci io stessa, sapete quei lampi chi squarciano l'ottundimento quotidiano. 

E quindi ho elaborato il seguente brillantissimo pensiero che ci tengo a condividere con voi. 

Preludio: vi avevo contato che avevo partecipato ad un evento online dedicato alla progettazione, che era stato interessante perché coinvolgeva un po' tutti gli attori in maniera, devo dire, abbastanza onesta. In particolare ad un certo punto erano arrivati quelli di una  banca (.non di una fondazione bancaria, vi prego di tenere a mente questa cosa, proprio di una banca) che si erano proposti come eccelsi filantropi per le organizzazioni no profit. 
Il succo era questo: poiché tutti i progetti richiedono l'anticipazione di tutto il contributo da parte delle associazioni, o almeno del 80% di esso, nella grandissima maggioranza dei casi, noi banca che tiene tantissimo al sociale vi proponiamo di anticipare noi questi soldini per rendicontare, che poi restituite con un comodo interesse del 6%.
Erano partiti gli urli, anche se educati, perché eravamo in un contesto consono: però il concetto era il seguente: per me una banca che approfitta di questa situazione per farci su degli ulteriori soldi non è proprio filantropa.
Fine del preludio. 
Non ci avevo più tanto pensato. 

In questi giorni parlavo con una persona che si occupa di progettualità varie ed è simpatica, e raccontavo appunto del voucher digitale della Regione che ovviamente è tutto da anticipare per 10.000 euro. E questa persona mi dice: e quindi siete costretti ad aprire un fido con la banca per poter anticipare? E io rispondo: io spero tanto di no, ma cerchiamo con i risparmi sudati di non chiedere niente a nessuno, in modo da non dover mettere in interessi bancari dei soldini che possiamo dare ai bambini. Speriamo di farcela. 

E poi ho avuto appunto l'illuminazione, eccola lì.
Allora: se la progettualità funziona sempre più così (attenzione: stiamo parlando di piccolissime cifre, perché €10.000 credetemi che per un progetto sono veramente pochi per una fondazione che li eroga; tutto sommato lasciamo un attimo perdere questo voucher regionale, che sono soldi pubblici e funzionano in un altro modo, combinazione il discorso è venuto fuori lì solo per caso; ma l'anticipo del contributo vale per tutte le fondazioni private ormai), allora vuole dire che le banche hanno una sorta di mercato nel proporre questa tipologia di finanziamento. 
E al contrario: se le banche propongono questa tipologia di finanziamento, allora gli enti erogatori si sentono più titolati nel chiedere sempre gli anticipi, perché tanto le organizzazioni no profit possono accedere alle banche per questo tipo di finanziamento. 
E quindi una cosa tira l'altra, e diventerà sempre più difficile per le associazioni, quelle piccole, spiegare che è un sistema che non sta in piedi.

Vogliamo chiudere un attimo il cerchio, perché oltre che dotata di abbagliante perspicacia mi sento anche più velenosa di una serpe, questa mattina? 
Chiudiamolo.
Le fondazioni che erogano i contributi sono quasi sempre fondazioni bancarie. 
Quelle che erogano i finanziamenti per anticipare i contributi sono le banche. 
Sapete qual è il problema? Che non sono intelligente, ma assolutamente gnugnu, perché era chiaro dall' inizio tutto quanto.
Buona Giornata.
Angela

martedì 11 febbraio 2025

Quel campionato lì.

Ieri è stato il giorno del recupero, come in ogni campionato che si rispetti, metti che nevichi troppo: dopo due settimane abbondanti di grande intensità assistenziale, eravamo veramente per aria su qualunque argomento si potesse toccare con l'immaginazione umana. 

Non c'era più niente da mangiare, anche perché per un bel po' non era stato possibile uscire e fare la spesa, quindi è stato necessario preparare; abbiamo fatto non so quante lavatrici; ho spedito documentazione firmata per il voucher digitale della Onlus; ho spedito la documentazione alla nostra Amatissima Autorità Legale per l'inoltro al tribunale della rendicontazione annuale di Fabullo; ho messo negli armadi roba piegata perché altrimenti non c'erano più ceste libere per tirare fuori dalla lavatrice, in più erano finiti gli elementi basilari dell'abbigliamento dignitoso nei cassetti, e la loro ricerca imponeva scavi geologici impegnativi; ho chiesto che oggi ci portino della frutta dal mercato; ho parlato con il Medico Santo Subito che sta pensando a come muoversi; ho aiutato il Vicinato a caricare le nostre frasche di ulivo che è stato magistralmente potato da Paulo Aimo Giardiniere, perché sono arrivati con il trattore (e Fabullo ha visto il trattore); ho lavato vestito lavato vestito lavato vestito Fabullo non so quante volte; ovviamente dato farmaci e attaccato infusioni; verificato gli ordini dei farmaci. 
Varie ed eventuali, per esempio mangiare qualcosa senza sedersi a tavola, addirittura arrivare a vestirsi e lavarsi i denti, che è tutt'altro che scontato. 
Detto questo.
Siamo tutti consci che le giornate sono così mica solo per noi, tutti sono impegnati, bisogna fare mille cose insieme programmando tutto bene, eccetera eccetera: vivere in modo equilibrato nella società lo impone, solo i fulminati totali cercano un'esistenza senza incombenze, ha anche una sua bellezza portare avanti qualcosa. Tutti hanno delle giornate più o meno estenuanti, in cui la sera si ha male dappertutto e non si vede l'ora di staccare la spina.
Lo sappiamo benissimo. 
Resta però il fatto che esiste una parte dell'umanità per cui le giornate sono impegnate, ma poi esistono le notti, i sabati, le domeniche, le feste comandate, che non si trasformano sempre in un'ulteriore maratona, per fare tutto ciò che non è stato possibile in modo concentrato: talvolta sì, ma non sempre sempre. 
Ecco. 
Chissà cosa significa appartenere a quella parte di umanità. Deve essere un'esperienza interessante. 
Insomma, il giorno del recupero non vuole proprio dire che noi quel campionato lì lo vinciamo.
Buona Giornata.
Angela

lunedì 10 febbraio 2025

In fondo, o per lì.

 Fabullo respira meglio, effettivamente l’antibiotico ci voleva, le evidenze esistono.

La pancia: secondo noi va meglio, tenendo anche conto che lì l’antibiotico qualche bel pasticcio lo provoca. Però le coliche sono meno: soprattutto, sono concentrate in alcuni momenti nelle 24 ore; sostanzialmente, l’antispastico nuovo qualcosa fa, e il vantaggio dura un po'.

Oggi dobbiamo fare il punto con il Medico Santo Subito: perché siamo arrivati alle 2 settimane previste di raddoppio del gastroprotettore e, soprattutto, ai 5 giorni di utilizzo di questo antispastico. Vediamo cosa decide di fare, noi siamo preoccupati assai all’idea di assumere andature da gambero.

Ieri Fabullo ha assistito alle manovre di rovesciamento e valutazione della vasca di raccolta dell’acqua piovana, posizionata al primo piano della travà, la cui traduzione è all’incirca fienile, apparentemente rotta. In realtà non si è capito nulla, ma Fabullo è stato contento di Paulo Aimo Handy Manny e Vicinato su e giù per le scale a pioli. Intanto è passata la Stefi dei Monti Olimpici in discesa per il Piemonte per motivi professionali, e nel trasferimento ha cambiato strada per entrare un attimo, e ci ha fatto felici. Così Fabullo lavava i capelli e ascoltava la Stefi. È meglio che lavare i capelli e basta.

In fondo, o da quelle parti lì, basta poco.

Buona Giornata.

Angela.

venerdì 7 febbraio 2025

Reiteranti e ridondanti.

 Il Medico Santo subito è arrivato di nuovo, la sua gita da queste parti penso che la faccia ad occhi chiusi: dà l'ordine alla macchina e quella esegue, come Tornado di Zorro.  E' sopraggiunta anche la febbre, quella un po' più seria: solo 38 ma intanto c'era, poi è scesa con la Tachipirina, con la respirazione che era un po' faticosa. 

Non serviva l'ossigeno, i valori non erano troppo brutti, perché a quelli belli non ci pensiamo neanche. La mia comunicazione è stata la seguente, per chiarire la situazione conferendo a distanza: respira da schifo e sembra un mantice. 
Esternazione nitida.
Il Medico Santo Subito ha capito,  è arrivato e ha convenuto conio la diagnosi grossolana ma onesta. 
Non si sentono focolai ,ma comunque qualcosa c'è, ed effettivamente è qualcosa che imballa già un po' il sistema E sarebbe bello evitare il tracollo, perchè non è un sistema gagliardo come la Panda del 99. 
Così abbiamo cominciato l'antibiotico, che è lo spettro più brutto del babàu, pensando a ciò che crea alla pancia. 
Il Medico Santo subito ha scelto quello che dovrebbe fare meno danni, ma sappiamo già che li farà a prescindere. Siamo consci.
Il nuovo antispastico per la pancia al momento non sta dando proprio risultati grandiosi;  va anche detto che salendo la febbre non abbiamo più capito niente, può essere che i grandi pianti fossero anche per quello. Lo continuiamo 5 giorni e poi vediamo. 
A fine antibiotico, comunque, il Medico Santo Subito farà lui una prima ecografia al volo per provare a scremare delle cose: perchè gli eventi si sono scapicollati in un susseguirsi incomprensibile e ingestibile che non è stato possibile programmare degli accertamenti mettendo insieme un pensiero dopo l'altro.
Secondo me gli asinelli,che vanno in cima a San Besso carichi, sono comunque meno stanchi di noi. 
E così reiteriamo  sempre le solite reiterate narrazioni.  Solo che rimane sempre il solito cavillo: quelle raccontiamo, perché quelle sono, quelle non cambiano. Insomma, ridondiamo, con non troppo entusiasmo, ma questo è quanto. 
Anzi: il punto è proprio lì, quello che non è bello da ricordare: che i grandi dolori in qualche modo si affrontano se passano, non si dimenticano ma si addomesticano; è lo struggimento continuo, senza prospettiva, che fa affondare. 
Questo è il concetto che non andrebbe rimosso ma trattato come tale da qualunque politica istituzionale.
Buona Giornata.
Angela

giovedì 6 febbraio 2025

Verde come le più belle cose.

 Verde come l'erba giovane di aprile, la speranza, la malachite, il mare davanti a Piscinas e alle sue dune, la menta profumata che cresce al Villaggio Incantato, quello di una maglione che sferruzzò la mia mamma quando facevo le elementari e che ho messo finché ce n'era un filo, perché era uguale al verde smeraldo dei colori Giotto.

La batteria del neurostimolatore non solo non è rossa come l'emergenza, ma nemmeno arancione, che era il nostro pensiero puntando all'umiltà e al celeberrimo basso profilo. 
La batteria è verde, che significa che per circa un anno non pensiamo alla sua carica. 
È veramente un mezzo miracolo, perché con l'ingegnere abbiamo controllato bene le date, ed effettivamente era sempre stata sostituita ogni tre anni, l'ultima volta il 5 marzo 2022 quando eravamo nel più profondo rosso (per altro, per come è andato tutto quel periodo, direi che la relativa colonna sonora fu più che mai appropriata).
In realtà l'Ingegnere, che è una persona deliziosa e premurosa, crede ai miracoli senza nessuno sgomento etico, ma, in questo specifico caso, solo più o meno: ha spiegato che il generatore impiantato appunto all'ultimo cambio era, al tempo, un ultimissimo prodotto della tecnologia, in effetti  pensato per durare più a lungo; e quindi negli studi andrà scritto che è assolutamente vero. Perché i numeri sono numeri, e su Fabullo, con gli stessi valori di funzionamento e l'aumento della durata, i conti si squadernano precisi.
Roba che, ad averne il tempo, uno si piglia una ciucca colossale. 
Il tempo non c'è e non fa niente, attingere una bevuta di gioia per non dover andare in neurochirurgia in tempi rapidi per noi è più che sufficiente. 
Ovviamente oltre alla batteria sono stati controllati tutti i parametri ed è stato evidenziato che il neurostimolatore, che oltre al suo funzionamento programmato, parte spontaneamente in presenza di crisi epilettiche per calmarle, ne "vede"  circa otto  al giorno: e tornano assolutamente i conti, perché noi osserviamo dalle 8 alle 10 crisi al giorno violente, che sono quelle che possono farlo vomitare. Quindi il nostro amato Baracchino sta facendo decisamente il suo lavoro, senza nessun dubbio né indugio.  Sia sempre benedetta l'Epilettologa Santa Subito e tutta la sua equipe. 
Abbiamo messo in tasca questa bellissima notizia e ci voleva, perché per il resto le tasche sono altro che piene: ne avevamo il dubbio da lunedì sera, ma a questo punto è assodato che, purtroppo, le coliche addominali sono tornate, dopo una settimana di tregua. Ieri il dolore per Fabullo è stato irrevocabile e ha avuto anche qualche lieve rialzo termico: il Medico Santo Subito ha introdotto un nuovo farmaco e attendiamo con la dovuta apprensione. Sostanzialmente sembra di essere nel solito crepaccio senza fondo;  oppure tornati da capo senza passare dal via e ricevere le 20.000 lire.
Buona Giornata.
Angela 

mercoledì 5 febbraio 2025

Attendendo il colore.

Questa mattina arriva l'ingegnere a misurare la carica della batteria del nostro amato baracchino, mettendosi in contatto con la dottoressa per la valutazione di tutti i parametri: tale valutazione è importante perché comunque le crisi non vanno bene; ma ammettiamo che in questo momento è l'ultimo dei nostri pensieri. 

Ora noi stiamo semplicemente pensando con orrore alla potenzialità che appaia sulla batteria il colore rosso. 

Che vorrà dire che il baracchino può spegnersi in qualunque momento perché il range può essere, ci sembra, del 10%!, senza la possibilità di sapere se siamo a uno o a 10. Magari negli ultimi tre anni è diventato possibile fare misurazioni più precise, comunque se non è zuppa è pan bagnato. 
Noi speriamo ancora che sia arancione, anche se sono tre anni. 
E lo sappiamo che, se non è adesso, non ci manca più tanto: ma noi adesso all'idea di dover entrare alle Molinette anche solo per una notte, con tutto il pasticcio organizzativo che precede e consegue quell'azione in quello specifico posto, siamo veramente prostrati. 
Comunque tra poche ore sapremo, tanto diversamente non si può fare: e ci sentiamo molto fortunati perché questa cosa, di alta professionalità scientifica, viene svolta al caldo di casa nostra senza far affrontare a Fabullo proprio niente. 
Tra l'altro l'ingegnere è simpaticissimo e siamo davvero contenti di vederlo. 
Ci siamo preparati, con le buone pratiche (sapete? quelle che la menano tanto nei progetti) che servono nell'eventuale emergenza di irrimediabile avvilimento: la cena per stasera è stata preparata ieri. Perchè lo sconforto, quello profondo e appiccicoso, genera impossibilità organizzativa e smisurato sfinimento.
Buona Giornata.
Angela

martedì 4 febbraio 2025

Diagnosi chiarissima. Esplicita.

Il Medico Santo Subito ha visitato Fabullo e ha detto che l'aria passa bene, e dappertutto, e quindi abbiamo interrotto immediatamente il cortisone, comunque sarebbe stata eventualmente una piccola dose ancora ieri per finire di scalarlo, quindi la cura in realtà è stata fatta e ha funzionato.

Le coliche vanno indubbiamente meglio: sono poche, un po' come sono sempre state, ma il dottore vuole che manteniamo i gastroprotettori in questo modo ancora per questa settimana, e poi decideremo nuovamente. 
È entrato in casa, ci ha guardato in faccia e ha detto Apperò. Mi sembra una diagnosi piuttosto chiara del nostro stato generale. 
Abbiamo finalmente preso il famoso voucher digitale della regione Piemonte che ci permetterà di avere una piattaforma di gestione della Onlus che dovrebbe ridurre un pochettino le ore di lavoro notturno legate all'amministrazione. 
Da oggi in poi capiremo quali sono le procedure di rendicontazione necessarie, perché prevedono anche una parte di adesione alla progettualità di rete che non ci serve, ma che siamo obbligati ad accettare perché si sa che fanno parte del pacchetto completo. 
E quindi vediamo un po' che cosa ci aspetta nel futuro: detto questo i fondi vanno comunque anticipati prima di essere ricevuti, e questi sono sempre i misteri i misteriosi di come pensano che le cose vadano avanti a questo mondo gli alti vertici. 
Buona Giornata.
Angela

lunedì 3 febbraio 2025

Tra le varie complessità.

 Fondamentale: stiamo meglio.

Fabullo respira bene e le coliche sono pochissime. Oggi arriverà il Medico Santo Subito a fare il punto: deciderà cosa fare con il raddoppio dei gastroprotettori, se li riportiamo a dose normale sarà da vedere cosa accade: l’essenziale è non tornare all’incubo. Pensiamo che il cortisone ce lo sospenderà perché va bene.

Da sabato pomeriggio sto meglio anche io, davvero, che sospiro di sollievo. Non avevo sostanzialmente niente di niente, ma il trattore carico di quintali di legna continuava a passare e ripassare su ogni singolo ossicino sconosciuto all’anatomia di quando si sta in salute; insomma, quando uno sta da cani. Poi sabato pomeriggio è andata, tutto finito: per carità, stanchezza giustificabile e comprensibile, ma un altro pianeta.

Meno male, perché la faccenda non era sostenibile a lungo.

Tra tutte le cose complesse accadute la scorsa settimana, è anche successo che, una sera, veramente distrutti e preoccupati, carichi di macigni su spalle e cuore, erano le nove, assistevamo Fabullo e l’unico obbiettivo era riordinare un pochino e, non dico dormire, ma almeno sederci. Io alzo gli occhi, vedo un movimento di incredula lievità (dove l’incredula ero io) ed era un topo, 5 cm compresa la coda, stavolta c’era davvero.

Quindi che hai fatto, mia cara, chiede LA PAOLA, cogliendo l’essenza. Ovviamente ho urlato come un’anatra, più per la sorpresa e l’idea dell’imminente delirio gestionale che altro: perché era un topo, fosse stata la Biscia Che Striscia io sarei uscita seduta stante (di corsa stante), così, in ciabatte, senza giacca, e avrei urlato in cortile per un tempo indefinito, facendo accorrere altro che il Vicinato. E non sarei rientrata finchè non mi davano le prove dell’avvenuta rimozione, non che poi me la contano su.

Invece: il topo si è rifugiato nello sgabuzzino, io ho chiuso la porta perché lì dentro ci rimanesse, Paulo Aimo Spaventato è arrivato dalla camera che pensava ad una catastrofe, il Vicinato di sopra si è messo a correre.

Così, invece che sederci, abbiamo smontato lo sgabuzzino pezzo per pezzo, scatola per scatola: nessuna traccia. C’era un piccolo buco, dove passano dei tubi che devono essere a portata di mano, che non era mai stato chiuso da una rete: probabilmente era scappato di lì, e forse anche entrato di lì.

Adesso abbiamo la casa piena di trappole e tutto tace, aspettiamo ancora qualche giorno. Ci fa anche un po' pena, è un topolino piccino, probabilmente vuole solo stare al caldo e in compagnia: ma non possiamo tenerlo con noi, ovviavia. Ieri, sempre per aggiungere qualcosa da fare alla delirante routine domenicale, abbiamo anche smontato tutto il divano letto per sicurezza e, per fortuna, nessuna notizia pervenuta. Pensavamo anche di chiedere al Gatto Achille di stare un po' qui, ma quello ormai ha mille avventure tra vicoli e alberi, non guarda mica noi.

Però, intanto che riposavamo in quiete in coteste faccende, abbiamo guardato Full Monty, era necessario ridere senza ambizioni.

Buona Giornata.

Angela