lunedì 17 febbraio 2025

Era sincero.

 Accadono eventi che per noi sono toccanti: che in un contesto sociale quotidiano dell’umanità di questa parte di globo sono irrilevanti; però ne siamo sempre colpiti, davvero;  perché, sempre in questa parte di globo, noi non facciamo statistica, nei tempi modi pensieri: da che ne consegue che sia possibile, anche congruo, che ci facciamo toccare da apparentemente ininfluenti accadimenti.

È venuto il tizio della caldaia, per il controllo annuale. È la stessa azienda da 10 anni, tra manutenzione ordinaria e impicci occasionali, i tecnici che arrivano ormai li conosciamo tutti.

Ha fatto il suo lavoro, poi è entrato per le scartoffie. Si è seduto a scrivere, a prendere il caffè e a fare merenda. Noi ci occupavamo di Fabullo, aveva vomitato innumerevoli volte, lo stavamo rilavando, ricambiando, in più ai soliti annessi e connessi da eseguire nei tempi giusti.

Accomodati, ecco il caffè per te, porta pazienza se intanto andiamo avanti con Fabullino.

Lui si è seduto, si è versato il caffè e ha detto: ci mancherebbe, io sono sempre contento di venire da voi e di vedervi.

Ma era sincero, giuro. Non era una strategia per i clienti, finalizzata al successivo esborso; è una persona educata a prescindere, è anche simpatico, poteva fare il suo lavoro e non dirlo. Invece lo ha detto, e noi abbiamo sorriso.

Non è poco sorridere. Anche perché poi un pensiero tira l’altro, dal piccolo al grande, dal grande all’immenso, il tecnico gentile e sincero ha fatto correre i pensieri oltre: per esempio: non è poi così scontato, dopo che si sono compiuti i 26 anni, non si va più a scuola, non è più il tempo delle immense compagnie (in motorino sempre in due e che belli erano i film), incontrare persone nuove con cui si diventa davvero Amici, ci si sente uniti.

Quando accade, è un dono prezioso.

Come gli Amici Amatissimi di Fabullo, che siete Voi.

Continuavo a pensarci, ieri, perché i pensieri luminosi durano e indicano la strada, mentre lavavo e asciugavo, accompagnata dal suono della neve che si scioglie: non perché abbiamo trascorso la domenica sul ghiacciaio del Plateau Rosà, ma perché, sempre nel frattempo, sbrinavo il freezer, attività richiesta e rimandata da mesi, ma non ci entrava più niente; quindi toglievo e mettevo pentole bollenti; e, ulteriormente contemporaneamente,  cercavo di inventarmi un razionale per valorizzare il significato della musica classica all’interno dell’attività di musicoterapia, perché una fondazione vuole quello per essere supplicata per un contributo (che le Alte Sfere abbiano pietà di loro, in modo che non attecchiscano i miei inviti a recarsi in amene località a passi lunghi e ben distesi).  D’altra parte, se la Treccani ha scelto la parola dell’anno, ed è quella lì che potete cercare sull’internèt, vuole dire che è stata elevata ad elemento fondante della società.

Insomma, il pensiero degli Amici quando si diventa grandi è molto ma molto meglio.

Buona Giornata.

Angela

 

 

3 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx siamo tutti con voi. Con un abbraccio forte forte. Forza Fabullo starai presto meglio. 🙏🤗🤗💓

Paola ha detto...

Io vi voglio bebe e vi penso tanto ma tanto ma tanto che se ogni volta le fostre orecchie fi mettono a fischiare altro che suono della neve che si scioglie.... (a proposito... io per questa attività cosi' simpatica uso il phon..... ) un concerto proprio.
ed il tecnico della caldaia uno di noi ad honorem....
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FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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BOOG ha detto...

Forza Fabullo Forza