giovedì 27 marzo 2025

Altalena attuale.

 Sapete com’è bello ricordare le sensazioni, quelle leggere e luminose soprattutto. Quelle che ci fanno stare bene anche se non sono legate a chissà che di avvenimento.

Per esempio, io ricordo sempre quanto mi piaceva (e comunque quanto mi piacerebbe, cosa non darei per farlo anche ora, a prescindere da tutto) andare in altalena: avrei potuto continuare per ore e ore e ore. Proprio con la tecnica sviluppata bene, di darsi tantissimo slancio gambe indietro quando si torna indietro, e gambe lunghe avanti quando si va in alto in avanti. Che immensa soddisfazione, che sensazione impagabile. Ero talmente infervorata da questa attività prodigiosa che utilizzavo le mie doti organizzative per andare al parco giochi nei momenti in cui non c'era nessuno, in modo da non dover fare né la coda né i turni, e dondolare fino allo sfinimento a oltranza. Per intenderci: alle due del pomeriggio di luglio, quando qualunque sano di mente non sarebbe stato con il sedere sul metallo rovente ad arrivare fino al cielo, con la testa nell’azzurro. Ecco: io c’ero.

Quell'altalena lì, però.

Non questa: va bene va male va bene va male va bene va male va meglio va peggio va meglio va peggio va meglio va peggio un litro due litri un litro due litri un litro due litri.

Ecco, lo sfinimento non è proprio lo stesso, nemmeno la luce, l'essere lieti, stiamo proprio parlando di qualcos'altro.

L’attuale altalena è una roba che strazia il cuore, toglie i pezzi, il respiro, il sonno (non metaforicamente). Quella roba che non finisce mai e che non si sa come sarà il minuto successivo.

A noi sembra di poter essere ottimisti perché non tracolla nella maniera peggiore; ed in certi momenti va indubbiamente meglio. Ma in altri momenti non va meglio. E quindi, anche memori delle tre settimane estive eterne, finché non è finita uno può solo tacere e chinare la testa.

Fabullo non vuole tenere l'ossigeno: così in certi momenti va davvero meglio, nel senso che ne basterebbe mezzo litro; ma se se lo toglie comincia ad affannarsi e ci si ricapitombola indietro; senza passare dal via e prendere le ventimilalire.

Vi dico solo che ieri alla fine ha rotto gli occhialini a furia di strapparli via. Per cui gli ho comunicato che in questo mondo esistono i lepidotteri, i coleotteri, ma anche gli asinotteri, e che non avrebbe fatto certamente fatica a capire in quale categoria essere inserito.

Una Zietta mi ha portato la torta di mele per merenda.

Signora Mia, certo che Lei però dovrebbe cercare di trovare la pace interiore affidandosi a tecniche più profonde di consapevolezza, e non a qualcosa di aleatorio per altro pieno di zuccheri e di burro, la pienezza sta nello spirito, mica nella pancia.

Dicono Quelli Che Sanno, saggi non richiesti.

Che non hanno nessuna Zietta che porta loro la torta di mele: ogni tanto i ragionamenti contorti hanno spiegazioni così semplici.

Buona Giornata.

Angela

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Galassie di incroci positivi per Fabullo
Forza Forza Fabullo Forza

Boog

Nonna Roby ha detto...

Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx fiduciosa attendo notizie migliori
Forza Fabullo starai presto meglio
Siamo tutti vicini con affetto
Buona giornata 🙏🙏💓

Luana ha detto...

Forza Aimo:
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
A me l'altalena fa vomitare. Non sopporto quell' andare in su e in giù, mi sembra di essere in barca durante il mare mosso. Anche sentire la tua descrizione mi ha smosso qualcosa. Stessa cosa per il girello. Non posso nemmeno guardare chi ci va.
Un bacetto a Fabio.