Astenersi dalla lettura se non si amano gli aspetti non propriamente romantici della vita: consiglio l’alternativa di feisbùc o istagràm.
Qui già non è che si partisse proprio benissimo, per cui l’obbiettivo
era arrivare oggi alla visita del Medico Santo Subito, che sta per arrivare,
per decidere quali accertamenti fare, se farli, cosa fare con i farmaci, o se decidiamo
che si è semplicemente rotto un equilibrio (che fa ridere da dire, ma ogni
disequilibrio ulteriore fa definire tale il pregresso) e nulla si può fare: in
tal caso, però, noi vogliamo della roba molto buona per togliere il dolore, così
è indegno per Fabullo sopravvivere.
Così partivamo.
Ma poi.
Venerdì pomeriggio Fabullo ha cominciato a piangere, a
piangere e a piangere. Non era stata espletata la romantica attività di fare la
cacca, fatto non normale, per cui abbiamo pensato che l’aumento del dolore
fosse legato a quello, ma perché; e abbiamo alzato le antenne.
Così ha pianto tutta la notte, poi tutto sabato, sempre più estenuato.
Sabato alle 18 abbiamo deciso che era necessario provvedere,
e non avevamo materiale opportuno in casa, perché solitamente non avviene. Per cui
non vi forniamo dettagli operativi con siringhe e sonde e camomille.
Ha funzionato un po'.
Ma ha continuato a piangere, piangere, piangere, tutta la
notte. Sempre più rigido, un disastro girarlo di qua e di là.
Domenica mattina era un cencio: tutti lo eravamo, ma lui
faceva tanta pena.
Poi ho guardato il buco della peg, per meditare: faceva
paura, rosso fuoco, non si poteva toccare, e lì forse si era spiegato l’aumento
del dolore, come accade tutte le volte che c’è un problema addominale, eravamo
anzi stupiti che non fosse ancora capitato.
Così ho chiamato il Medico Santo Subito, previo invio foto,
Fabullo piangeva sempre di più, Dottore non è ancora gonfio come un vulcano ma
questa storia l’abbiamo imparata, il tubicino non si muove già più, va a finire
che la peg verrà espulsa con un dolore micidiale. Per carità, non proviamo
nemmeno a tirare avanti con le medicazioni, la cambi immediatamente e vediamo.
Paulo Aimo era uscito per commissioni, pur mollando tutto lì
aveva mezz’ora di strada. Così è arrivato il Vicinato in assistenza e il lavoro
è stato fatto. Siamo stati bravissimi. Ha fatto molto male a togliere e
praticamente nulla a rimettere, e quasi subito Fabullo si è addormentato.
Ovviamente il cane e la coda, l’uovo e la gallina, non è
dato comprenderli.
Poi il Vicinato, benedetto, è andato, io ho fatto il bagno a
Fabullo anche se era stanco, perché prima aveva anche vomitato ed era
necessario lavare i capelli.
Alla fine ho cominciato a riordinare, non si camminava più
dal pasticcio, l’abisso della stanchezza stremata.
Qui viene la parte migliore: suona il campanello, che era
strano, di domenica mattina non aspettavamo infermieri o corrieri, il Vicinato
entra e basta; alzo il citofono: Buongiorno, volevo solo farLe gentilmente una
domanda, cosa pensa del futuro?
Giuro.
In quel momento lì.
Ho riagganciato dolcemente e silenziosamente. Signorilmente.
Buona Giornata.
Angela
4 commenti:
Giorni e notti da incubo....sono vicina ma non posso essere utile purtroppo. Xxxxxxxxxxxxxxx per oggi che il medico trovi una soluzione
Forza forza r abbraccio forte 🤗💓💓
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Spero che oggi sia una giornata migliore, sia per Fabio che per voi.
Forza Forza Fabullo Forza
questo accanimento non e' umano..... non e' possibile
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FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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