Ieri siamo stati al Castello di Masino: è una costruzione imponente, in cima ad una collina da cui si vede davvero tutto il Piemonte e l'accesso alla Val d'Aosta. E' imponente, ma elegante, con delle geometrie perfette.
Ha mille anni di storia e di lì è passato anche Re Arduino con la sua Berta: prima dell'anno mille si proclamò Re d'Italia, fece fuori (e non solo metaforicamente) il potente Vescovo di Vercelli e si attirò la scomunica e la maledizione del Papa, che coinvolgeva anche tutti i Canavesani.
Fatto sta che Re Arduino da queste parti è davvero un eroe e i bambini sono sempre contenti di sentire parlare di lui: infatti la Michela era tutta contenta, anche se non sa cosa sono i feudatari e quando era l'anno Mille.
E poi nel castello ci sono tappezzerie di seta, vecchi giochi, letti a baldacchino (ma che corti, mamma, ma dove mettevano le gambe?), lampadari con centinaia di luci (ma erano tutte candele? Ma le accendeva la Principessa?), la galleria dei poeti che è veramente un colpo d'occhio incredibile (ma è la sua mamma che l'ha chiamato Metastasio?).
Nel torrione rotondo c'è una grande sala da ballo, altissima, con paesaggi dipinti e tre grandi finestre con paesaggi veri e qui anche la Michi ha contemplato senza parole.
Fabullo è stato in braccio con il ciuccio in bocca per farlo stare un pò zitto ed è stato piuttosto bravo: un pò era perplesso e un pò meravigliato: i soffiti affrescati lo hanno stupito tanto.
Poi a casa Michi ha giocato alla Principessa del Castello saltellando da tutte le parti e travestendosi con i foulard e Fabio la guardava tutto sgambettando tutto il suo possibile. Quando è tornato a casa dopo l'ictus non muoveva più nemmeno gli occhi: ha recuperato lo sguardo e l'attenzione proprio seguendo la sorella salterina. Io credo sia un bambino coraggioso.
Sicuramente più della sua mamma.
Comunque, andate a vedere Masino. Io di sono stata mille volte e mi stupisco ogni volta.
Buona giornata a tutti.
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26 commenti:
Paulo Aimo in ferie viene subito messo a lavorare: porterà lui Fabullo da Vanda e mentre lo aspetta ha già una lista di commissioni,
Io vado al lavoro a ritirare il certificato che ci serve per il visto.
Ieri sera ho guardato su internet le foto del Castello di Masino.
Ho trovato stupende il Salone da ballo
Anticamera di Madama Reale
Salone dei Gobelins
senza nulla togliere ai dipinti meravigliosi delle altre sale.
PUNTI NON FERMI
Onde di un oceano in guerra
oceano d'acqua sporca
piatti risciaquati,
fondi di caffè mai bevuto
sempre più fondi,
non risalgono mai
a noi punti non fermi
mvimenti inconsulti
su una scacchiera in continua, sconclusionata agitazione
che l'oceano sballotta qua e là
senza direzione
senza che il gioco cambi
mai.
L'altra metà della luna è un semicerchio d'allegria
altalena mossa dal vento del nostro respiro
culla che dondola piano, e si fa nido alle rondini che porti nel mio grembo.
L'altra metà della luna è un fanale per non inciampare tra i sogni
è l'irridente sorriso di un surreale stregatto che da sempre sbeffeggia il senno del mondo.
L'altra metà della luna è un cesto di more e tra le dita le spine dei rovi si fanno carezza
onda il pallido oro nel mare notturno
corpo incantato in attesa.
L'altra metà della luna è una chitarra di cristallo
un ragazzo che ha in mano le stelle,
legge un atlante con un cannocchiale e da così lontano non capisce i confini.
L'altra metà della luna è la voce di un cantastorie
poeta viandante su strade di parole che ritrova tra i libri gli odori di casa
e ogni volta riprende il filo del suo viaggio
verso il suo spicchio di luce.
Questa mattina ho fatto tutte le cose che la moglie mi aveva chiesto...spero di non aver dimenticato nulla,
Fabullo è stato un poco disturbato di stomaco e non ha reso al massimo in fisioterapia,
trà poco vado a recuperarlo all'asilo
buon appetito a tutti
Cara Ginevra, quello che dalle foto non si riesce mai ad apprezzare fino in fondo, ovviamente, è la posizione. Vedi davvero lontanissimo a 360 gradi.
Siamo schiavi delle leggi per poter essere liberi.
Marco Tullio Cicerone
Bella,
come nella pietra fresca
della sorgente, l'acqua
apre un ampio lampo di schiuma, così e il sorriso del tuo volto,
bella
Pablo Neruda
La poesia è un atto di pace.
La pace costituisce il poeta
come la farina il pane.
Pablo Neruda
Pensavo se a Fabullo piacciono tanto i soffitti decorati perchè non chiedere a un "madonnaro" di dipingere i soffitti del famoso appartamento di 70 metri quadrati. Magari ci si può pensare quando siete in Florida.
Odio e amo. Potete pure chiedermi perchè: io non lo so.
Non lo so, ma lo sento e mi torturo.
Catullo
Dalle foto si vede solo la bellezza delle stanze e la magnificenza del castello. Mi rendo conto che essere sul posto a visitarlo sia bellissio.
Non piangere quando tramanta il sole, le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle.
Tagore
Io non lo amo perché è bello, ma perché è il mio bambino.
Tagore
Ci riprovo ... speriamo che adesso si veda!
Un bacione a Fabullo!
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Caro Boog, chiederò a Mantegna in persona.
Dopo con calma ti dò gli appuntamenti della prossima settimana: da Vanda ogni giorno. Però, in teoria, dovendo andarci ogni giorno non dovrei dimenticarmi.
In teoria.
Andrea, ti ho visto solo adesso!!! Ma che bello!! fabullo lo ha appena osservato molto interessato.
Io, sono un estimatore del Mantegna. Quando posso vado al Museo di Mantova dove ci sono capolavori di questo pittore.
Il disegno di Andrea Vargas è bellissimo.
ho appena chiacchierato con il Pargolo della Paola, quello di Fifì. Tra l'altro aveva su un paio di pantaloni a righe arancioni che potrei fare pazzie per mettermeli io.
Mi ha detto che vuole fare una foto con i suoi amici che sono: Sofia, Fabullo, Daria, Michela e Angela, cioè la sottoscritta.
Ovvio che ne sono onorata. Però vuol dire che i bambini mi equiparano a una loro pari invece che a una ripettabile signora? Eppure io mi impegno.
Forse i capelli così tagliati rendono un filino più giovani?
Ma l'autorevolezza non dipende dai capelli!!!!
E' una condizione dello spirito.
... non oso pensare alla risposta del Pargolo di Paola se gli dicessi una roba del genere.
Un tempo l'autorevolezza derivava da Dio, dalla propria cultura, dal proprio valore in battaglia, dal proprio rigore morale. Oggi una cultura miope ha reso l'autorevolezza un superfluo residuo del passato, senza riuscire a sostituirla con nient'altro.
Ok, farò volentieri la foto con i pupetti dell'asilo e ne sarò fiera.
Domani mattina presto la famiglia Aimo va all'Humanitas. Buon Viaggio e schiaccisre poco sull'acceleratore.
...penso che tutti voi siete stupendi....chi con semplici pensieri e chi con gesti concreti anima questo luogo e non solo questo luogo virtuale...
..fabullo è un bellissimo bambino...molto fotogenico da quel che ho potuto vedere nelle foto pubblicate...!!
un abbraccio forte...
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