Gran bella cosa.

A casa a casa a casa!!!!!

Che gran bella cosa.

Allora, le buone notizie sono che le gambette hanno davvero ceduto e Fabullo, tenuto, cammina davvero meglio: i medici ci hanno detto che non è assolutamente un caso, anche se si aspettavano che capitasse dopo almeno dieci giorni. Noi non abbiamo raccontato che le gambette gliele abbiamo mobilizzate un sacco, magari è per quello che la tossina ha “attecchito” meglio.

Ci siamo trovati benissimo con i medici e con tutto il reparto: erano davvero gentilissimi. L’ospedale sta in cima alla montagna, con l’arietta frizzante e un bellissimo parco, ma decisamente isolato dal mondo. Ci hanno dato una camera grande solo per noi, così stavamo comodi e con un bagno tutto nostro. Erano assolutamente elastici con gli orari di Fabullino, per lui c’erano latte e biscotti a tutte le ore: anche se lui, in realtà, ha stupito tutti mangiandosi piattate di spinaci e broccoli. Con la pipì è stato bravissimo, ha sbagliato pochissimi colpi.

Sorvoliamo sull’episodio occhiali, l’avrei abbattuto o abbandonato nel bosco e poi invocato la solita infermità mentale. Lui è solo astigmatico, ma sicuramente con gli occhiali ci vedrebbe meglio, soprattutto nei suoi lavoretti scolastici. Abbiamo già prenotato l’oculista per avere conferma delle lenti, cercheremo di fare il prima possibile, ma intanto è senza. Penso che si possa dire che è stato veramente ma veramente asino, tutto perché era offeso di essere in ospedale.

La fisioterapia ci ha invece detto veramente molto poco: carini, gentili, ma si sono limitati a mobilizzare le gambette o poco più. Forse siamo noi che abbiamo un po’ perso il ritmo di come funzionano i servizi di riabilitazione “normalmente”. Che tristezza.

Comunque, tanto per rimanere in tema, anche per gli adulti è veramente triste: gli amici che abbiamo conosciuto lì, persone in gamba, giovani, che dopo un ictus hanno raggiunto delle belle autonomie ma che si sentirebbero di riuscire a far di più se non fossero così rigidi, ci raccontavano che, dopo un paio d’anni dall’evento possono riuscire ad avere qualche ricovero riabilitativo, con dei risultati che vengono in parte persi perché poi tornano a casa e non fanno più nulla: recuperano delle funzioni ma avrebbero bisogno di ginnastica settimanale per mantenerle.

Per intenderci è la solita storia: all’impiegato viene assolutamente consigliato di fare del moto tre volte a settimana, all’emiplegico viene detto che quindici sedute all’anno sono più che sufficienti. Ovviamente deve anche imparare a impegnarsi a lavorare da solo, eccetera eccetera, perché tanto è tutto semplice.

Invece ci sembra che Fabullo adesso faccia un po’ più fatica a stare dritto: probabilmente perché ci sono dei muscoli che lavorano diversamente e deve ritrovare la quadra. Ieri il dottore ci ha comunque detto che entro i dieci giorni dalla puntura è ancora nel periodo in cui può sentirsi un po’ debole e un po’ strano in generale.

E qui arriva la parte antipatica: in questi giorni, diciamo da venerdì, ha delle crisi che non ci piacciono per niente, che lo lasciano davvero stanco, non tante, ma qualcuna sì.

Dopo l’aumento del farmaco era andata decisamente meglio subito, invece queste sono ancora peggio di quelle di cui avevamo parlato alla dottoressa: ci viene da pensare, vista la coincidenza dei tempi, che siano appunto legate alla botulina e che quindi passeranno nel giro di poco.

Anzi: ieri sera ne ho parlato con La Stefi dei monti olimpici e abbiamo deciso di decidere che sarà così.

In effetti è ragionevole pensarlo, ma quando uno si prende uno spavento dopo l’altro, non è sempre proprio tanto semplice essere ragionevoli. Per cui, tanto per portarmi avanti, faccio che agitarmi un po’.

Lo so che ci avete tanto pensato in questi giorni, grazie grazie grazie.

Buona giornata.

Angela