La Michi è partita lanciata nella prima gara della B60:
forse un po’ troppo lanciata, con questo cavallino Chico che non ha mica il
pilota automatico come quell’altro. Per cui ad un certo punto ha visto la porta
d’ingresso del campo e ha pensato bene di uscire: io c’ho il fieno da mangiare,
gli amici con cui chiacchierare, ma vi pare che sto qui a giocare a galoppare e
a saltare ‘sti cosi. Ovviamente li hanno eliminati.
Per cui non si sapeva se fare anche la gara successiva,
dipendeva appunto dal cavallino. A quel punto l’insegnante ha fatto pelo e contropelo all’amazzone e l’ha portata
immediatamente in segreteria: per favore aggiungetemi quest’allieva e mettetemela
per prima, così non stiamo a dissellare e ha bene fresco in testa quello che le
ho detto.
Così meno di 5 minuti dopo la Michi era di nuovo in campo,
un tantino tesa e concentrata. E stavolta è andata, si è presa una penalità per
un rifiuto che poi ha recuperato, e ci sta a inizio stagione per un cavallino
non abituato a gareggiare. Per cui poi si è presa tanti complimenti e allora
era tutta contenta.
Poi abbiamo guardato le gare dell’altra allieva,
chiacchierato, mangiato i panini con le salamelle, ci siamo goduti la mattinata
di sole fra i prati e alle tre eravamo a casa.
Insomma, staccato la spina.
Così vi conto una bella cosa della onlus. A metà aprile
ospiteremo il Dott. Repetunov, un chirurgo russo che utilizza questa tecnica di fibrotomia
progressiva sui muscoli spastici: è un intervento molto poco invasivo, in
anestesia locale, che non richiede un’immobilità successiva e che quindi
prevede dei tempi di recupero rapidissimi. Per puro caso, abbiamo già seguito
parecchi bambini che hanno utilizzato questa tecnica e siamo favorevolmente
colpiti dai risultati: ovvio che è difficile fare statistica su dei numeri
ancora bassi, ma l’impressione è proprio buona.
Il grandissimo svantaggio è che l’intervento viene eseguito
all’estero e che ha dei bei costi. Per cui siamo contenti di ospitare l’equipe
almeno per le consulenze, che saranno gratuite, perché possiamo facilitare le
famiglie almeno in questa cosa, per quanto piccola: non dover affrontare un
grande viaggio solo per capire come funziona il tutto e per incontrare il
chirurgo. E ci sarà anche una conferenzina illustrativa del metodo, che
permetterà agli operatori di capire un po’ meglio come muoversi poi dal punto
di vista riabilitativo: abbiamo una serie di domande in mente da un po’, e
questa è proprio una bella occasione.
E l’altra cosa profondamente bella, è che davvero tutto
parte dalle famiglie: nel senso che si sta occupando di tutto una mamma il cui
bimbo è stato operato con degli ottimi risultati, proprio a nome di altre
mamme.
E, ovviamente, se la sta cavando magistralmente, quando la
sottoscritta non avrebbe saputo da che parte cominciare. E neanche continuare
una volta cominciato.
Anche perché, ci tengo a dirvi, che per fare lo jogurt
bisogna mettere il latte e quant’altro dentro la jogurtiera e non direttamente
in frigo: e poi la mattina stupirsi perché
il tutto non ha funzionato e perché è rimasto latte. Beati voi che queste cose
non le fate.
Buona giornata.
Angela
3 commenti:
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Forza Fabio!!
Bene, mi sembra che il fine settimana sia stato positivo! Avanti così.
Forza Angela!
Per Paolo: Il Mario peloso se non la smette di svegliarmi la mattina alle 6,30 saltandomi sulla faccia a darmi tanti morsetti sul mento, fa finuccia!!
Forza Michela!!!!
FORZA FABULLO!!!!!!!!
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MARIO NON SI SMENTISCE!!!!
LUI E' IL PADRONE DI CASA ORMAI!!!
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