martedì 24 agosto 2021

Tra l'azzurro.

 


Eccoci!!!

Grazie per tutti i vostri pensieri, come sempre benedetti. Indispensabili. Che salvano.

Contesto: le vacanze con il cuore leggero, in cui ogni giorno e ogni momento è una scatola da aprire piena di scelte, dormire fino alle dieci o in piedi all’alba per vedere il sole che sale accarezzando le cime, ben vestiti perché ci sono 4 gradi, sedersi a tavola a tempo indeterminato a ridere con gli amici, incontrati come i più bei regali così, inaspettati, passeggiare e scoprire, alzarsi ogni mattina pieni di energie, ripuliti e rinati, ecco, quelle vacanze lì sono un’altra cosa.

Ma, per come eravamo partiti, e per come poteva andare, è stato meraviglioso.

Eravamo in questa casa al piano terra nella borgata di Soucheres Basses, dove eravamo già stati lo scorso anno, un luogo incantato con le stradine piene di fiori e senza auto.

Siamo partiti la domenica e fino al venerdì successivo siamo stati molto preoccupati: perché già la prima sera Fabullo ha cominciato ad avere qualche linea di febbre, che andava e veniva. E ha avuto necessità nuovamente dell'ossigeno, poco, per qualche momento, cosa che non era più accaduta dalle nostre dimissioni dall'ospedale. Ovviamente siamo stati molto preoccupati, e grati del fatto di avere l'ossigeno lì. Il giovedì si è anche rotto il saturimetro e Paulo Aimo è tornato a casa a procurare quello di scorta, e per fortuna eravamo ad un'ora e mezza di viaggio. E a quel punto abbiamo chiamato i medici del nostro ospedale per capire cosa fare: anche perché avevamo chiaro che potevamo rivolgerci alla continuità assistenziale della valle, ma chiunque avesse visitato Fabu, senza conoscerlo, non si sarebbe mai preso nessuna responsabilità e ci avrebbe mandato in ospedale. I nostri medici però sono stati sempre meravigliosi: la febbre è bassa e troppo sporadica, le desaturazioni non sono gravi e non sono permanenti nel tempo, secondo noi si deve adattare all'altitudine, non riportatelo a casa perché la discesa sarebbe nuovamente traumatica, dategli l'ossigeno quando serve, e state lì a respirare aria fresca che gli fa benissimo.

E ovviamente, come sempre, avevano ragione: perché già dal giorno dopo tutto è andato meglio. I ritmi sono stati quelli imposti dalle tre fisioterapie respiratorie al giorno e dai tentativi di rimetterlo un pò in sesto anche con il cibo e i liquidi: abbiamo cercato di farlo mangiare poco e spesso, e di ricominciare a farlo bere da solo, magari non tutto il litro che gli diamo al giorno, ma almeno un pochino.

Ed è andata, ogni boccone che ha fatto senza paura noi abbiamo tirato un respiro di sollievo, spontaneamente e senza bidone dell'ossigeno per noi!

Siamo riusciti a darci i turni per incastrare un'ora di passeggiata a testa ogni giorno nella seconda settimana e a mangiare tutti i pasti anche noi, cosa che da soli è improponibile; Fabullo era ovviamente sempre molto stanco ma ha potuto girellare per intervalli brevi e ripetuti, respirando bene e senza zanzare, bastava sostanzialmente metterlo fuori dalla porta a guardare chi passava e a chiacchierare con i gatti. Le ruote tassellate ci hanno aiutato a passeggiare nella borgata e siamo riusciti a portarlo tre volte sul fiume a tirare i sassi nell'acqua. Siamo stati amati: tutti hanno portato i cani a salutare Fabu, tutte le volte che lo vedevano seduto e libero dalle terapie. Tutti facevano capolino più volte al giorno per vedere come andava.

Fabu è stato contento: anche se non ha potuto fare il montanaro come lo scorso anno, in ogni breve passeggiata è stato sorridente, si è goduto i colori e la luce. Quando siamo scesi al fiume aveva gli occhi che brillavano e cercava di resistere alla stanchezza per rimanerci il più possibile.

Ogni attimo di luce e sole e azzurro e aria fra le dita è stato inestimabile.

Siamo arrivati a casa ieri per pranzo e non sembra aver patito la discesa, anzi: ci sembra che la saturazione sia molto più stabile di quando siamo partiti, probabilmente la convalescenza al fresco ha funzionato. Per fortuna Paulo Aimo Operativo è ancora in ferie, così riusciamo ad essere in due per riorganizzare tutto, prescrizioni, forniture, eccetera eccetera. Il prossimo passo, a settembre, è chiedere una rivalutazione con gli pneumologi per capire se possiamo calare un pochino il ritmo della fisioterapia respiratoria, almeno due cicli invece che tre, vorrebbe dire recuperare un’ora al giorno: ci consentirebbe, per esempio, di riuscire a mangiare pranzo prima delle tre del pomeriggio, che se si è fatto colazione alle sei è veramente dura.

Insomma, siamo stati contenti. Speriamo che abbiate trascorso un felice ferragosto anche Voi, Amici Amati.

Vi abbracciamo.

Angela

 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornati Aimo! Bene son contento, mi sembra che le vacanze siano andate benino tutto sommato, ci volevano proprio. I benefici di queste si dovrebbero mantenere per molti giorni, capita a tutti e spero capiti anche a Fabullo e famiglia. Bello il posto e la casetta, ottima scelta!
Forza Fabullo!
Con affetto, Salvatore A

Nonna Roby ha detto...

Bentornati a casa!!!! Notizie buone e confortanti, Fabio sta meglio, l'aria pulita di montagna gli ha giovato. Per voi Certo non è stata una vacanza vera di quelle senza alcun pensiero.... però l'atmosfera serena avrà giovato anche a voi.
Un abbraccio grande e affettuoso a tutti, ganascino al.piccolo. 🤗🤗❤️

Zio Prof. ha detto...

Bentornati Aimi e bentornato Fabullo sherpa himalayano!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

BOOG ha detto...

Bentornati ragazzi!!!