giovedì 7 novembre 2024

La noiosa.

 Sapete che è entrata in vigore la nuova legge sulla disabilità che parla di progetto di vita. Facciamo le dovute precisazioni: il fatto di parlare di progetto di vita individuale all' interno di una legge è assolutamente un grande passo avanti, è cruciale, perché obbliga gli erogatori dei servizi a tenerne conto; consideriamo però che anche le diverse definizioni passate avevano al loro interno sempre una I,  che stava appunto per individuale. Questo per dire che cambiare nome alle cose e darne uno più appropriato non è esattamente garanzia di competenza e efficienza nella realizzazione di ciò che sarebbe dovuto. In secondo luogo, ovviamente un conto è fare la legge e un conto è stanziare le risorse, che sono ovviamente delle inezie rispetto a ciò che sarebbe veramente necessario. 

Quello che però volevo raccontarvi è che le istituzioni socio assistenziali, i mitici Ambiti, e le scuole sono travolti da questa nuova situazione: nel senso che le Famiglie Isteriche, quelle noiose, pretenziose, supponenti, informate (ahhh, che tempi quando leggevano al massimo gli Harmony!), chiedono conto di come si intende procedere, considerando che la strutturazione attuale è quantomeno ridicola. 

Le risposte date sono assai penose: per esempio un ambito ha risposto che però il Piemonte non fa parte delle regioni in cui è partita la sperimentazione, ma se proprio ci tiene, Lei Signora Mia, cercheremo di fare lo stesso qualcosa per suo figlio di  molto personalizzata. Ovviamente è una risposta che prima di arrivare al livello minimo dell'intelligenza deve compiere grandi passi: soprattutto perché allora sottintende che un servizio socio assistenziale  ha sempre dato per scontato che di personalizzato non si fa niente; in più, non è proprio un favore che si fa alla Signora Mia, ma un servizio che va erogato; ancora in più,  la risposta è stata triplamente sciocchina perché in realtà sono stati stanziati dalla regione dei fondi appositi, anche se il Piemonte non fa appunto parte della sperimentazione. 

Quello che Quelli Che Sanno potrebbero dire è: scriviamolo questo progetto di vita,  così può emergere che le risorse che ci concedono sono assolutamente il nulla cosmico. In questo modo l'ambito avrebbe svolto la sua funzione senza portarla a termine, ma avrebbe almeno dimostrato competenza e onestà intellettuale. 

La stessa situazione si evidenzia all'interno delle scuole, tenete conto che è di ieri la notizia che allo stesso ragazzino a cui non vogliono concedere l'utilizzo dell'applicativo per la matematica è stata somministrata una verifica di diritto in cui doveva scrivere tutto a mano, quando c'è scritto che non può: quindi è evidente che le famiglie e i sanitari parlano della torta Novecento e in cambio viene offerta la minestra di rape annacquata, senza peraltro capirne la differenza. 

A livelli scolastici più alti, proprio quelli che dovrebbero portare avanti il progetto di vita dei disabili adulti, viene proprio detto che sì, va bene, è vero, però ci sono disabili e disabili, forse qui per lui è troppo complesso. Vada in quella fondazione (ampiamente finanziata e portata all'empireo) in cui si parla di un inserimento lavorativo, magari potrebbe essere più interessante. E anche in quella fondazione si dice sì, però,  ma mi mo mu,  lui è disabile ma forse un po' troppo disabile. 

Insomma la vedo assai cupa, perché sono noiosa.

Buona giornata. 

Angela

2 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx perché ci sia un po' di buon senso...in tutte queste complicazioni!! Mah ! Auguro una buona giornata con un abbraccio speciale e forte 🤗💓💓

Paola ha detto...

non sei noiosa, magari lo fossi! purtroppo sei realista e queste situazioni le vivi suallta tua pelle quotidianamente....
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FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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